Oggetto del Consiglio n. 3142 del 24 gennaio 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 3142/XIV - Interrogazione: "Notizie in merito alle iniziative espositive organizzate nella regione".
Farcoz (Président) - Point n° 5 de l'ordre du jour. Pour la réponse, la parole à l'Assesseur Rini.
Rini (UV) - Per la prima domanda, il numero dei visitatori delle mostre organizzate dall'Amministrazione regionale presso le sedi espositive di Aosta nel corso della stagione estiva del 2017 è stato di complessivi 32.339 visitatori, di cui 6303 paganti. In seguito le riporto velocemente i dati ripartiti per ogni singolo evento e sedi espositive. Per quanto riguarda la mostra di "Giovanni Segantini e i pittori della montagna" al Museo archeologico regionale: ingressi totali 7621, di cui 5169 paganti; "L'uomo e la terra" al Centro Saint-Bénin ingressi totali 2935, di cui 1134 paganti; Gianni Masi e Dorino Ouvrier alla Chiesa di San Lorenzo, ingressi totali 18.632, la mostra era a ingresso gratuito; per quanto riguarda Miriam Colognesi all'Hôtel des États, gli ingressi totali sono stati 3151, anche questa era una mostra ad ingresso gratuito.
Per quanto riguarda invece la sua seconda domanda: "se il numero di visitatori corrisponde alle previsioni...", direi che possiamo essere particolarmente soddisfatti del risultato complessivo e sia anche per le presenze totali dell'anno solare 2017, anno solare che ha visto e ha registrato un numero di visitatori totali pari a 64.919, quindi un numero importante, alle mostre temporanee, con un incremento pari al 40,98 percento rispetto all'anno 2016. È vero che è un po' un trend nazionale e non solo questo dell'interesse verso il nostro patrimonio culturale. Ieri è uscita la statistica dei Paesi dove si vive meglio, l'Italia non eccelle, ma eccelle invece come Paese con maggiore attrattiva culturale e credo che la Valle d'Aosta sia in linea con questo.
Molto apprezzata è stata la mostra dedicata a Segantini e i pittori della montagna, questo dobbiamo ammetterlo, malgrado il deficit e le difficoltà di accesso causate dal cantiere presente su Piazza Roncas, che rendeva difficile e disagevole anche l'accesso al Museo archeologico.
Le esposizioni hanno un impatto positivo non solo dal punto di vista culturale ovviamente ma anche economico-sociale, creando un indotto diretto, ma anche un indotto indiretto. Gli eventi culturali hanno ricadute positive sul territorio, sulle attività commerciali limitrofe, sull'immagine della Regione, anche quando questo dato, soprattutto della ricaduta di immagine ed economica, non è direttamente quantificabile. Le mostre di Aosta svolgono da sempre un ruolo significativo nell'offerta culturale della città sia per i turisti, sia per i residenti. Offrono possibilità di svago anche durante il fine settimana per residenti e turisti, consentendo anche di conoscere l'arte, la fotografia, la scultura e la storia anche della nostra regione.
I questionari relativi alla provenienza dei visitatori, le analisi di customer satisfaction, i dati relativi all'affluenza giornalieri, suddivisi per orari anche per poter fare un quadro preciso suddividendo le scolaresche, che non è un dato minoritario, ma è un dato diverso e quindi da valutare anche in maniera differente, offrono agli uffici preposti strumenti importanti per migliorare ancora di anno in anno - e credo che i dati che vanno crescendo ne siano una testimonianza - l'offerta al fine di renderla ancora più efficace, più mirata, ma soprattutto più articolata per andare a captare anche sensibilità, attenzioni diverse.
Président - Pour la réplique, la parole au collègue Bertin.
Bertin (CC-MOUV) - Questa interrogazione è un classico, spesso ho presentato interrogazioni di questo genere per conoscere l'andamento delle attività espositive in Valle d'Aosta, poiché ritengo che debbano avere un ruolo maggiore e importante nell'offerta turistica e culturale della nostra regione. Si sottolineava che la città di Aosta nel tempo aveva avuto quest'attrattiva, devo dire che non è proprio così: le mostre organizzate ad Aosta negli anni, come in questo caso, hanno dei riscontri relativamente piccoli, innanzitutto perché manca una promozione adeguata, questo è l'elemento debole dell'offerta turistico-culturale della nostra regione. Teniamo presente, come diceva anche lei, che in questi anni la crescita di questo settore è impressionante, soprattutto in Italia. Anche questi risultati quindi vanno visti in questo contesto e purtroppo si conferma una sottostima e un potenziale inferiore al risultato finale che si potrebbe avere. I costi sono sempre piuttosto elevati e soprattutto manca una programmazione e una promozione. Anche quest'anno non si sa ancora bene cosa si farà ed è veramente quello che dovrebbe essere preso come un punto di forza dell'offerta complessiva della Valle d'Aosta, in particolar modo per la città di Aosta.
Prendo atto che, pur inserendosi in un trend positivo che ormai da diversi anni caratterizza questo settore, la Valle d'Aosta non lo sa sfruttare appieno e le debolezze registrate in questi anni rimangono le stesse e siamo ancora distanti da una giusta promozione per la nostra regione.