Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3121 del 10 gennaio 2018 - Resoconto

OGGETTO N. 3121/XIV - Interrogazione: "Modalità di erogazione delle cure odontoiatriche ai cittadini con vulnerabilità sanitaria e sociale".

Farcoz (Presidente) - Punto n. 10 all'ordine del giorno.

Pour la réponse, la parole au collègue Bertschy.

Bertschy (UVP) - In relazione all'interrogazione presentata e ai tre quesiti, stiamo predisponendo l'atto necessario a dare le indicazioni e i riferimenti alle condizioni di erogabilità delle prestazioni odontoiatriche ai sensi dei nuovi LEA. Il lavoro di predisposizione di questa delibera è stato fatto seguendo anche le indicazioni e la visione politica che da qualche mese abbiamo dato rispetto a tutta una serie di situazioni come queste; il lavoro è stato svolto cercando di coinvolgere le associazioni che rappresentano le persone con disabilità e si è tenuto un ultimo incontro il 12 dicembre per verificare, insieme alle associazioni, i contenuti del lavoro realizzato. In quell'occasione si è decisa la tempistica per la predisposizione dell'atto per una seconda riunione che avverrà il 15 gennaio, con l'impegno di presentare nei primi dieci giorni di febbraio la delibera che avvierà le attività a riguardo dell'integrazione dei nuovi LEA rispetto a questo servizio. Con quella delibera verranno date le indicazioni all'azienda per garantire i criteri organizzativi per l'accesso alle cure odontoiatriche a tutti gli aventi diritto, in particolare per assicurare un percorso assistenziale dedicato di presa in carico agli utenti diversamente abili.

Sul punto n. 2, è la delibera n. 1902/2014 che regola le cure odontoiatriche e che prevede l'assistenza odontoiatrica conservativa e le cure ortodontiche incluse, prima visita ed eventuali estrazioni dentali, escluse le protesi, limitatamente agli assistiti con età inferiore ai sedici anni, il cui indicatore della situazione economica equivalente in corso di validità sia inferiore al doppio del minimo vitale, come definito dall'articolo 5 della legge regionale n. 23/2010. In questa definizione, la delibera ha stabilito in euro 462 il minimo vitale e quindi viene calcolato moltiplicando il doppio dell'importo del minimo vitale determinato annualmente con la determinazione della deliberazione della Giunta regionale. Viene garantita l'assistenza odontoiatrica conservativa, incluse prime visite ed eventuali estrazioni dentali, limitatamente agli assistiti il cui indicatore della situazione economica equivalente e in corso di validità sia inferiore al doppio del minimo vitale, come definito dalla delibera già citata e con le modalità indicate in precedenza e viene garantita l'assistenza odontoiatrica conservativa, inclusa la prima visita odontoiatrica e le eventuali estrazioni, agli assistiti con deficit immunologici determinati, gravi difetti delle difese immunitarie con intenzioni recidivanti, ai soggetti sottoposti al trapianto di reni, oppure in lista di attesa per il trapianto stesso e agli assistiti con la sieropositività.

In aggiunta a tali indicazioni, sono inoltre garantite le prestazioni odontoiatriche, che devono essere garantite ai soggetti in situazione di vulnerabilità sanitaria, ai pazienti in attesa di trapianto e post-trapianto (escluso quello della cornea), ai pazienti con stato di immunodeficienza grave, ai pazienti con cardiopatie congenite cianogene, ai pazienti con patologie oncologiche ed ematologiche in età evolutiva adulta in trattamento con radioterapia o chemioterapia o comunque a rischio di avere complicanze infettive e ai pazienti con emofilia grave o altre gravi patologie congenite. La deliberazione in fase di predisposizione sopra richiamata verrà quindi a identificare le ulteriori situazioni di vulnerabilità e negli incontri che seguiranno si completerà l'iter di costruzione della delibera.

Al punto n. 3, "la prestazione garantita a tutti i cittadini iscritti al Servizio sanitario regionale, senza tenere conto di eventuali situazioni di vulnerabilità": la prima visita anche al fine della diagnosi precoce di patologie neoplastiche del cavo orale; nella visita sono comprese la radiografia e l'eventuale rimozione del corpo estraneo.

Detto questo, nel corso del 2017 ci sono stati, soprattutto nei primi dell'anno, difficoltà date dalla cessazione di un rapporto di collaborazione, difficoltà alle quali l'azienda ha dato risposta nel corso dell'estate con un contratto di collaborazione che ha permesso di recuperare una parte del lavoro da realizzare rispetto a questi utenti. Rispetto all'allungamento delle liste di attesa delle prestazioni ambulatoriali, nel mese di ottobre sono state incrementate le ore degli specialisti ambulatoriali assunti con convenzione e sono state nel frattempo mantenute le attività di odontoiatria nell'ambito dell'assistenza sanitaria penitenziaria.

Nel nuovo atto aziendale (in questo momento in fase di attivazione) è prevista la riorganizzazione dell'attività di odontoiatria attraverso la creazione di una struttura semplice incardinata nella struttura complessa di Otorinolaringoiatria. Speriamo che questo possa assolvere alle attività di cui che questo importante servizio necessita, soprattutto per i soggetti citati nell'interpellanza.

Président - Pour la réplique, la parole au collègue Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Ringrazio l'Assessore per la risposta. Stiamo parlando di dentista, di assistenza e il collega ci ha informato che state predisponendo, se ho capito bene, un nuovo atto, una nuova delibera. Lei sa, assessore Bertschy, che a me piace fare dei paragoni - soprattutto nei settori dove altri sono molto più bravi di noi - e ho cercato di raccogliere qualche informazione prima di presentare questa iniziativa per capire come oggi in Valle d'Aosta viene affrontata questa tematica così delicata. Paragonandola ad altre regioni e ad altre province, oggi in Valle d'Aosta non si è ancora definito il criterio di vulnerabilità. Siamo praticamente quasi all'anno zero. L'Emilia-Romagna che il collega Bertschy conoscerà - penso - molto bene, dal 2008 fa rientrare a livello di vulnerabilità sanitaria veramente tantissimi casi: gravi patologie, sindrome di Down, diabete giovanile, bambini con patologia delicata, portatori di handicap e diverse criticità. Per quanto riguarda la Provincia di Trento, il Veneto e la Lombardia, c'è stata una scelta di natura politica nel declinare il criterio di vulnerabilità. Da noi non si parla di vulnerabilità sociale e sanitaria (in Emilia è stata classificata nel 2008) e il problema è che la Valle d'Aosta non ha ancora definito i criteri di vulnerabilità sanitaria.

Per quanto riguarda la vulnerabilità sociale, collega Bertschy, ad oggi io non conosco qual è il suo nuovo indirizzo, l'indirizzo del nuovo Governo. L'attuale è bassissimo: siamo intorno agli 11 mila euro. La regione Emilia-Romagna è a 27 mila euro. Alla fine oggi in Valle d'Aosta chi ha la possibilità di avere gratuitamente questa cura? Perché poi penso che il punto di caduta sia questo. Io immaginavo veramente, ve lo dico sinceramente, mi spiace che il collega oggi non ci abbia fatto lo stato dell'arte sulla seconda domanda, in cui ho chiesto all'Assessore quante sono le persone ad oggi curate. Non andiamo oltre i cento. Non arriviamo alle centoquaranta persone, quindi praticamente uno su mille.

La seconda domanda io l'avevo posta sullo stato dell'arte dell'erogazione delle cure, perché poi sono i numeri che fanno la differenza. Oggi questa cura a chi viene destinata? Chi ha questa possibilità? Uno su mille. Questo è lo stato dell'arte. Sono paragoni che devono farci riflettere parecchio. Quando in quest'aula io sento dire che siamo i migliori, che esportiamo lo stato dell'arte, che su queste tematiche così delicate spieghiamo e insegniamo, quanto la sanità pubblica mette in campo... purtroppo sono rimasto scioccato dalla pochezza di questo servizio.

L'obiettivo di questa nostra iniziativa era, dato che siamo all'anno zero, dato che quasi tutte le altre Regioni sono veramente sui due canali principali: vulnerabilità sanitaria: per chi ha delle patologie gravi o semi-gravi e vulnerabilità sociale: per chi invece ha delle difficoltà di natura economica. Sappiamo che i costi sono molto elevati, oggi siamo all'anno zero.

Mi sarebbe piaciuto capire alla prima domanda, quali sono gli intendimenti veri, pratici, qual è il punto di caduta, dove si vuole arrivare. Il diciottenne diabetico avrà la cura gratuita? Sì o no? Il portatore di handicap avrà la cura gratuita, oppure no?

Dal punto di vista sociale, oggi lei mi ha messo in campo la questione riferita ad una delibera del 2014, il livello molto basso, l'Emilia-Romagna è a 28 mila di Isee, c'è la volontà di alzare l'asticella? Mi spiego meglio: c'è la volontà di fornire queste cure così costose e delicate e fare prevenzione, sì o no?

Un tema che in cinque minuti indubbiamente non si può affrontare nella sua interezza, ma mi sarei aspettato sinceramente dal collega Bertschy un'affermazione del tipo "siamo all'anno zero, siamo i più scarsi di tutti, oggi non diamo delle prestazioni". Da qualche anno forse il suo movimento si occupa di sanità e magari, se eravate così bravi, potevate muovere la classifica. Questo era un po' l'intento della nostra iniziativa, collega Bertschy. Ma avremo modo. Queste sono le cose che fanno la differenza: siamo i migliori, siamo mediocri o siamo i peggiori? Vogliamo modificare e creare le condizioni dal punto di vista sociale - guardo il collega Guichardaz - e quindi creiamo le condizioni per queste cure costosissime, oppure no? E per chi ha delle gravi patologie, siamo capaci, dal punto di vista politico, di approvare i criteri di vulnerabilità e poi a quel punto fornire indicazioni alla USL per dare corso e gambe per queste cure così costose?

Più che dispiaciuto, sono molto preoccupato dalla risposta dell'Assessore, ma avremo modo - proprio per fare meglio, proprio per guardare chi è più bravo di noi, proprio per cercare di vedere chi in questi anni ha fatto meglio di noi - di dare corso e gambe e soprattutto dare delle risposte alla comunità valdostana.