Oggetto del Consiglio n. 3119 del 10 gennaio 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 3119/XIV - Interrogazione: "Definizione delle modalità di assegnazione delle risorse per la copertura della morosità incolpevole in materia di politiche abitative".
Farcoz (Président) - Point n° 8 à l'ordre du jour. Per la risposta la parola all'assessore Baccega.
Baccega (EPAV) -. Rispondere a questa interrogazione ci consente anche di dare tutta una serie d'informazioni su una tematica che forse in questo Consiglio non si è mai dibattuta. Quindi ritengo opportuno ricordare che la cosiddetta "morosità incolpevole" è stata introdotta a livello regionale ancora prima che la stessa fosse disciplinata a livello nazionale.
Infatti con la legge n. 3/2013, poi modificata nel 2016 (quella per le politiche abitative), il Consiglio regionale ha introdotto almeno tre grandi opportunità:
1. la definizione di nuovi criteri di equità nell'ambito dell'edilizia residenziale pubblica, andando a prevedere l'utilizzo dell'indicatore della situazione economica (ISEE) in tutte le misure di sostegno all'edilizia residenziale pubblica (la casa);
2. l'approvazione di nuovi criteri per il calcolo degli affitti dell'edilizia residenziale pubblica;
3. le regole per l'individuazione della morosità incolpevole.
Si tratta di tre novità strettamente collegate tra loro, l'una conseguenza dell'altra, e solo con il riferimento dell'ISEE è stato possibile individuare equi criteri di calcolo per gli affitti e solo con l'applicazione dei nuovi canoni di locazione sarà possibile applicare adeguati criteri per l'individuazione della morosità incolpevole.
Per rispondere al primo quesito, la deliberazione sarà approvata dalla Giunta regionale contestualmente all'approvazione del Piano triennale per l'edilizia residenziale pubblica 2018/20, che ritengo di poter portare all'approvazione del Consiglio regionale entro il prossimo mese di febbraio. Questo consentirà che la stessa possa essere applicata, come da sempre previsto, insieme ai nuovi criteri di calcolo per gli affitti dell'edilizia residenziale pubblica che entreranno in vigore il 1 luglio 2018. È vero che si era detto che potevano entrare in vigore nel 2017 ma, attraverso un confronto che si era fatto anche con l'allora assessore Borello, ma soprattutto con l'ARER e l'APS (i due enti gestori delle case popolari), si è definito di procrastinare, in accordo, per un altro anno. Non si è sicuramente perso tempo, infatti nelle more dell'adozione della disciplina regionale in materia di morosità incolpevole, la Giunta regionale ha provveduto ad assegnare uno specifico indirizzo all'ARER affinché ci fossero le condizioni idonee ad armonizzare su tutto il territorio regionale la gestione della morosità.
Con la recente delibera n. 20 del 13 gennaio 2017, la Giunta regionale ha assegnato all'ARER un indirizzo che vado a leggere: "Avviare un'attività particolarmente dedicata all'aggressione della morosità, procedendo con un'azione massiva finalizzata all'individuazione oggettiva della morosità incolpevole secondo i parametri che saranno individuati con deliberazione della Giunta regionale".
Come è noto, infatti, in questi giorni è avvenuto il passaggio di gestione del patrimonio comunale degli alloggi di ERP all'ARER. Avremo un unico interlocutore (l'ARER) e tutta la gestione degli immobili di ERP distribuiti su tutto il territorio regionale (Aosta più gli altri Comuni) sarà appannaggio dell'ARER. Una gestione che consentirà di uniformare il trattamento della morosità, di applicare la futura disciplina sulla morosità incolpevole senza generare disparità di trattamento. Nello specifico, nel corso dell'esercizio 2017, l'ARER, a seguito dello specifico indirizzo di cui ho parlato poco fa, ha gestito la morosità mediante le attività concordate con la Regione.
Sotto l'aspetto prettamente organizzativo, è stato istituito all'interno dell'ARER un ufficio dedicato proprio alla morosità. Il consiglio di amministrazione nel mese di aprile ha assegnato all'apparato amministrativo uno specifico obiettivo, che prevedeva alcune fasi: l'emissione informatizzata della corrispondenza per la messa in mora entro il 30 giugno 2017; la regolamentazione dei piani di rientro; infine la definizione effettiva della morosità incolpevole con la produzione di un elenco da inviare alla Regione entro il 31 dicembre 2017.
Il consiglio d'amministrazione dell'ARER ha adottato il proprio regolamento per la gestione della morosità e ha introdotto delle condizioni favorevoli affinché gli assegnatari interessati sottoscrivessero un piano di rientro molto ben organizzato, che permetteva loro di adattare le rate per la restituzione del debito sulla base delle capacità reddituali: il 15 percento del parametro ISEE, più o meno. Con questa opportunità offerta all'utenza, l'azienda conta di ottenere diversi risultati: interrompere la morosità dei sottoscrittori con dei piani di rientro, per i quali si devono impegnare al pagamento dei canoni ordinari; garanzie estese con l'obbligazione in solido dei familiari; monitoraggio e controllo costante e una sorta di azione di effetto deterrente. Un monitoraggio un po' come avviene all'interno dell'emergenza abitativa.
L'azione messa in atto è stata la trasmissione delle raccomandate per la messa in mora, che ha avuto un esito positivo. Nei mesi scorsi sono molti gli assegnatari che si sono messi in contatto con l'ufficio morosità dell'ARER e che hanno provveduto all'estinzione del debito. La gestione di queste istruttorie per questa sottoscrizione dei piani di rientro è iniziata nell'ottobre 2017 e alla data del 31/12, dove si è fatta una verifica, sono stati sottoscritti quaranta piani di rientro.
Grazie all'attività svolta e all'applicazione dell'ISEE, sarà possibile avere un aggiornamento delle condizioni socioeconomiche degli assegnatari morosi, direi in modo costante e approfondito. Quindi un aggiornamento che consentirà alla Regione di applicare i parametri per la morosità incolpevole coerenti con la situazione economica attuale dei nuclei familiari. Inoltre, poiché la morosità incolpevole implica un intervento di sostegno al reddito nei confronti dei nuclei bisognosi, l'Amministrazione regionale, avendo quale unico interlocutore l'ARER, potrà definire meglio l'entità dei sussidi ed eventualmente come finanziarli.
Per quanto riguarda il punto n. 2, "a quanto ammontano i fondi regionali", in realtà non c'è un fondo regionale per la gestione della morosità incolpevole, in quanto il fondo per le politiche abitative è un fondo onnicomprensivo per tutte le misure di sostegno alla casa e, per le famiglie valdostane, viene ripartito secondo le necessità e secondo le opportunità. Tra l'altro, i fondi per la morosità incolpevole disciplinati dallo Stato, per effetto dei ripartì regionali, sono destinati ai Comuni e a sostenere principalmente la locazione privata e a ridurre il numero degli sfratti; due obiettivi che in Valle d'Aosta sono sicuramente perseguiti con successo, soprattutto quello del sostegno alla locazione e all'emergenza abitativa.
Il terzo quesito: "a quanto ammontano i fondi nazionali per la Valle d'Aosta destinati alla morosità incolpevole": i fondi assegnati alla Valle d'Aosta per la morosità incolpevole ammontano nel periodo 2013/17 a 275.092,55 euro. Non c'è ancora il dato per il 2018. Le dico anche come sono stati suddivisi: 70.577 euro nel 2014, 63.854 nel 2015, 120.559 nel 2016, ridotti poi nel 2017 a 20.101 euro. Gli stessi sono stati rendicontati al Ministero nell'ambito delle risorse trasferite dalla Regione ai Comuni per l'emergenza abitativa.
Presidente - Per la replica, la parola al collega Cognetta.
Cognetta (M5S) - Vede, Assessore, in effetti, come diceva giustamente lei, è dal 2013 che abbiamo una legge, però di fatto non è ancora attuata nel pieno senso con cui è stata scritta. Un po' per questioni riferite al reddito e all'ISEE, ma un po' anche per le lungaggini burocratiche che si sono succedute. Se da una parte l'ARER sta facendo un'opera di sensibilizzazione a quelle famiglie che non riescono a pagare la loro quota, è però anche un problema per chi non è stato ancora contattato e ha un grosso debito sulle spalle. Lei sa meglio di me che, se non si paga una certa quota, ad un certo punto, per chi sta in questa situazione, parte la procedura di sfratto. La morosità incolpevole - che è di per sé uno strumento molto efficace per in alcuni casi anche azzerare il debito, quando effettivamente ci sono delle situazioni per le quali non si può pagare l'affitto - da noi è ancora un'arma spuntata, da noi è ancora una cosa che non funziona appieno. Capisco che ci sono stati dei problemi per il passaggio di qui e di lì, capisco tutto quanto, una serie di cose, però lei deve anche comprendere che è dal 2013 che stiamo andando avanti. Sono passati praticamente cinque anni.
Lei ha detto che, insieme al Piano dei lavori pubblici, ci saranno anche i dettami - finalmente, dico io - perché oggi come oggi non esistono.
È proprio su questo che volevo porre l'accento io, di fare un po' più in fretta, soprattutto di non passare il termine di questa legislatura, perché se no non la finiamo più.
Io lo ricordo - anche se non c'entra con questo punto - c'è la questione per esempio delle centraline idroelettriche che doveva essere fatta e stiamo ancora aspettando una legge. Quindi lei sotto questo punto di vista, come Assessorato, non lo rispetta.
Ho detto come Assessorato, non la prenda sul personale, altrimenti cominciate a rimpallarvi le questioni. Però ci sono questioni che restano lì per anni, questa è una molto importante, che coinvolge moltissimi Valdostani. Al più presto, secondo me, dovrebbe tirare fuori questa delibera e farla finalmente diventare operativa a tutti gli effetti.
I fondi sono molto pochi, lo ha valutato anche lei, quindi anche su questo ci sarebbe da riflettere.
C'è il problema dei 100 milioni, d'accordo. Ma se cominciamo a discutere anche del fatto che non si può pagare l'affitto, perché a tanti Valdostani succede, credo che dovremmo metterci delle priorità importanti, sia da un punto di vista legislativo che da un punto di vista economico.