Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3098 del 19 dicembre 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 3098/XIV - Interrogazione a risposta immediata: "Mancata fornitura, da parte degli uffici dell'Assessorato agricoltura e risorse naturali, del servizio di inoltro delle SCIA allo Sportello unico degli Enti locali".

Rosset (Presidente) - Punto n. 4.01 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione ha chiesto la parola il Consigliere Chatrian; ne ha facoltà.

Chatrian (ALPE) - Da circa due settimane numerosi allevatori che si presentano allo sportello dei servizi zootecnici per le SCIA vengono invitati a rivolgersi ai patronati, ai CAA, senza spiegazioni o giustificazioni di qualunque genere. Semplicemente si dice loro che non le fanno più e di rivolgersi ai CAA o eventualmente di trovare altre soluzioni. Quindi c'è una criticità, che era stata in parte risolta dal collega Testolin nel 2014, perché diede risposta proprio ad una nostra iniziativa disponendo che gli uffici dell'Assessorato tornassero ad effettuare il servizio di inoltro delle SCIA allo Sportello unico degli Enti locali in essere dal 2009. Dal 2014 i Servizi zootecnici effettuano dunque nuovamente questo tipo di servizio. È un servizio importante che comporta la compilazione cartacea e a video delle SCIA e l'inoltro in via telematica al SUEL, che a sua volta inoltra l'istanza al Comune in cui ha sede l'allevamento dei servizi veterinari. È molto complesso, ma è un servizio che l'Amministrazione in questi tre anni ha cercato di dare alle aziende agricole. Il Sindaco, sentiti i veterinari, ha quindici giorni di tempo per porre delle obiezioni alle segnalazioni, trascorsi i quali la SCIA si intende approvata. Trascorsi questi quindici giorni, l'ufficio dell'Assessorato agricoltura dà il nullaosta alla richiesta di codesto ufficio per chiudere il procedimento attraverso il rilascio del codice azienda. Solo l'Assessorato all'agricoltura è autorizzato dal Ministero a rilasciare i codici azienda. Se così è, i CAA non possono lavorare gratuitamente e quindi chiedono - e chiederanno - agli allevatori, agli agricoltori e alle aziende dei soldi: se sono già iscritti, una quota parte e, se non sono iscritti, una parte più importante. La domanda che poniamo all'Assessore competente è pertanto per sapere se corrisponde al vero la scelta di non fornire più questo servizio.

Presidente - Per la risposta ha chiesto la parola il Consigliere Nogara; ne ha facoltà.

Nogara (UVP) - Non voglio deluderla, ma quanto lei ha detto non corrisponde al vero. Non so chi l'abbia informata, se sono veramente degli agricoltori o altri, ma la questione è quella che andrò ad esporre: "A seguito della riorganizzazione di alcuni uffici del Dipartimento agricoltura, all'inizio del corrente mese alcune pratiche hanno subito un ritardo nella loro evasione. Nell'attesa della piena efficienza dell'ufficio preposto, per la cui risoluzione si sono già attivati i competenti uffici, le domande - come da sempre - sono gestite su appuntamento e tramite programmazione concordata tra le strutture e l'utenza, anche al fine di fornire una risposta puntuale alle aziende agricole che necessitano di assistenza per l'espletamento delle pratiche. Il servizio indubbiamente continua ad andare avanti, non si è mai fermato. Siamo infatti consapevoli che sia compito dell'Amministrazione contribuire a semplificare le procedure a cui i nostri allevatori sono soggetti, anche agevolando l'utenza attraverso i servizi che possono snellire i processi burocratici e riducendone, ove possibile, i costi da parte dei nostri allevatori e agricoltori. Il futuro passerà attraverso l'informatizzazione, anche con la possibilità di svolgere determinate pratiche direttamente dagli interessati (vedasi ad esempio i modelli SISOP per la movimentazione del bestiame). Nell'attesa, l'Assessorato resta a disposizione per i servizi esistenti e per quelli di cui si presenterà necessità da parte dell'utenza".

Siamo consapevoli del disservizio, e colgo l'occasione per scusarmi con l'utenza se per un breve lasso di tempo se ne verificheranno altri, ma sono in via di risoluzione. Per molti allevatori e per molti agricoltori il servizio è comunque continuato. Probabilmente si è verificato per chi aveva una certa fretta, qualcuno sarà andato dai CAA, ma questo servizio continuerà come sempre.

Presidente - Per la replica ha chiesto la parola il Consigliere Chatrian; ne ha facoltà.

Chatrian (ALPE) - Assessore, quindi non eravamo andati fuori strada: c'è una criticità e bisogna risolverla. Pertanto alla domanda "se corrisponde al vero" la risposta è sì. Lei ci dice no e poi ci dice sì, ma faccio mia la risposta. Le criticità ci sono. È positivo che abbia la volontà di prendersi carico, e quindi di essere diretto e chiaro per trovare le soluzioni alle criticità. Tali criticità cozzano completamente con i nuovi skill inseriti in una struttura ad hoc, perché questa struttura dovrebbe proprio occuparsi di gestire lo sportello dei servizi zootecnici (UMA) ed essere di supporto all'utenza nell'avvio delle procedure. Mi spiego meglio: è una categoria in difficoltà, una categoria a cui dobbiamo trovare soluzioni alternative, processi di semplificazione.

Io direi in sintesi che i nostri agricoltori vanno sostenuti con ogni mezzo, con poche parole ma tanti fatti. Penso sia il momento di fare meno slogan e di dare risposte più puntuali.