Oggetto del Consiglio n. 3095 del 19 dicembre 2017 - Resoconto
OBJET N° 3095/XIV - Communications du Président de la Région.
Rosset (Presidente) - Punto n. 2 all'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il Presidente della Regione; ne ha facoltà.
Viérin (UVP) - Au cours de cet après-midi, au Palais Einaudi de Chivasso, sous le patronage aussi de la Région autonome Vallée d'Aoste et du Conseil de la Vallée, sera célébré le 74e anniversaire de la Déclaration des représentants des populations alpines, la célèbre Carta di Chivasso, qui fut signée par les représentants des vallées vaudoises actifs au sein du Partito d'Azione et du Mouvement fédéraliste européen, ainsi que par les valdôtains Émile Chanoux et Ernest Page, lors de la réunion clandestine qui s'est tenue dans le cabinet d'Edoardo Pons, à Chivasso, le 19 décembre 1943. Aujourd'hui nous rappelons donc cette importante date. Bien évidemment ni moi ni le Président du Conseil nous ne pourrons pas être présents, car nous sommes engagés ici pour le budget, mais nous voulons souligner comme le texte de la Déclaration de Chivasso témoigne de la clairvoyance dont était empreinte la profonde réforme institutionnelle et fédéraliste sur base régionale et cantonale, qui était demandée en 1943. Considérant les dégâts que vingt années de régime fasciste avaient provoqués dans les vallées alpines, cette Charte de Chivasso affirmait que le développement des communautés de montagne devait passer par l'affirmation de principes d'autonomie et d'autogouvernement, non seulement dans le domaine culturel et scolaire, mais aussi et surtout dans les secteurs politique, administratif et économique. La discussion d'aujourd'hui en sera le témoin: l'actualité de cette pensée se retrouve constamment dans ces dernières années, mais se retrouve cette année d'autant plus ferme et d'autant plus actuelle. Il faut souligner que les rédacteurs de la Charte étaient bien conscients que la vie de nos communautés minoritaires dépend de la possibilité de celles-ci de pouvoir gérer les ressources économiques de manière autonome. C'est bien cette vision que la Vallée d'Aoste a essayé de concrétiser au cours de ses 70 ans d'autonomie, en utilisant ses propres ressources pour apporter des réponses réelles aux besoins et aux attentes de la communauté valdôtaine, voire même en prenant progressivement en charge d'autres compétences gérées par l'État dans d'autres régions. Nous croyons qu'il est important de le souligner aujourd'hui.
Abbiamo poi una comunicazione. Giovedì 14 dicembre, accogliendo la richiesta avanzata, ho avuto un incontro con il Sindaco di Carema, Giovanni Aldighieri. Ho coinvolto anche il Presidente del Consiglio, perché il Sindaco aveva scritto parallelamente anche a lui in merito alle rivendicazioni e alle richieste del Comune canavesano. Crediamo sia stato il minimo di un garbo istituzionale a fronte di una richiesta di un Sindaco. Peraltro, al di là della Commissione consiliare, negli anni questo Sindaco è stato inascoltato, non è mai stato ricevuto, e questo ce lo ha rappresentato. Crediamo sia stato importante questo incontro istituzionale perché incentrato su fattori che hanno riverbero sulla nostra comunità, poiché è già stato fatto un referendum negli anni. Esistono rivendicazioni territoriali di tale Comune che nel 1929 ha visto i quattro quinti del suo territorio già annesso alla Valle d'Aosta (sono 130 i valdostani residenti in Valle d'Aosta che vivono in questo Comune); pertanto ci sembrava il minimo, assieme al Presidente del Consiglio, audire e avere un colloquio con questo Sindaco. Ho poi informato le autorità piemontesi e il Presidente della Regione Piemonte del fatto che, a fronte della richiesta, questo incontro si era svolto. Abbiamo anche convenuto che tale questione vada approfondita tra le due Regioni, anche coinvolgendo le popolazioni interessate, i Consigli regionali interessati, i Presidenti delle Regioni interessate e gli Enti locali.
L'ultima comunicazione è inerente all'aggiornamento sulla situazione del tunnel. Venerdì 15 dicembre la società Sitrasb ha comunicato che i lavori nel Traforo del Gran San Bernardo sono conclusi e nella giornata di oggi (19 dicembre) si terrà una riunione con la società SISEX per valutare la situazione e pianificare le operazioni necessarie per la riapertura, annunciata per il 24 dicembre prossimo. Sono da eseguire procedure amministrative, test sugli impianti e un'esercitazione di sicurezza, e quindi alla fine di questa giornata ci sarà la comunicazione ufficiale da parte delle società su questa situazione. Per noi è una prospettiva importante perché, se si riuscisse effettivamente ad aprire il 24 dicembre, sarebbe - nel pieno delle vacanze natalizie e alla vigilia di Natale - un segnale e una risposta molto attesa dagli operatori economici delle vallate del Gran San Bernardo e dell'intera Valle d'Aosta. Abbiamo anche valutato (è un'altra questione discussa anche in quest'aula), al di là della questione degli abbonamenti, la riapertura gratuita per il primo periodo in cui il transito riprenderà. Attendiamo pertanto entro la fine della giornata le comunicazioni da parte di Sitrasb, ma vorremmo comunque già ringraziare fin d'ora il Presidente Meroi e, attraverso lui, tutta la società, le maestranze e le società d'oltralpe che hanno lavorato per permettere nel più breve tempo possibile il ritorno alla normalità.
Presidente - Non ci sono interventi.