Oggetto del Consiglio n. 3084 del 6 dicembre 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 3084/XIV - Inizio della votazione del disegno di legge: "Assestamento del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2017 e variazioni al bilancio di previsione per il triennio 2017/2019".
Rosset (Presidente) - Punto n. 41 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il collega Fabbri, ne ha facoltà.
Fabbri (UVP) - Viene oggi sottoposto all'attenzione del Consiglio regionale il disegno di legge n. 122 che prevede l'assestamento di bilancio per l'anno finanziario 2017 e le variazioni al bilancio per il triennio 2017/2019 in ottemperanza a quanto disposto dalla legge n. 118/2011 (Armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio della Regione e degli Enti locali), adottata dalla Regione per l'esercizio 2017/2019.
Tale legge si articola in 2 capi e in complessivi 13 articoli.
Articolo 1: aggiorna la consistenza dei residui attivi e passivi come disposto dal riassestamento dei residui avvenuti in corso d'anno. Articolo 2: vi è l'aggiornamento dell'importo presunto iscritto nel bilancio di previsione 2017. L'articolo 3 prevede l'iscrizione di nuovi fondi vincolati. Articolo 4: vi è l'adeguamento dell'importo del fondo di dubbia e difficile esazione previsto dalla legge n. 118/2011. Articolo 5: vi è l'istituzione nel bilancio del fondo contenzioso anch'esso introdotto con la legge n. 118/2011. L'articolo 6 illustra la composizione del risultato d'amministrazione dell'esercizio 2016. L'articolo 7 introduce rettifiche apportate in seguito al confronto e alla richiesta da parte dei tecnici del Ministero delle finanze. Articolo 8: vi è il riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive per un importo di 304.390 e da acquisizione di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa (importo 1,173 milioni). Gli importi che ho qui riportato nella relazione andranno modificati in relazione all'emendamento previsto.
Il capo secondo prevede 5 articoli in cui si dispongono le variazioni alla previsione di entrata e di spesa e l'elencazione delle tabelle allegate che contengono tutti i dati dettagliati di quanto la legge prevede.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Gerandin, ne ha facoltà.
Gerandin (GM) - Non entrerò nel merito della variazione di bilancio, il mio sarà un intervento relativo ad una consuetudine: il riconoscimento dei debiti fuori bilancio. L'ho già detto in passato, ci tengo a ripeterlo: il riconoscimento dei debiti fuori bilancio in pubblica amministrazione dovrebbe essere un incidente di percorso, un qualcosa che succede nell'arco di cinque anni di amministrazione. Per quanto riguarda il Governo regionale, quest'Assemblea è diventata una consuetudine. Ad ogni variazione di bilancio, ad ogni assestamento di bilancio riconosciamo debiti fuori bilancio. Questa non è una mia interpretazione, ma è un'interpretazione che dà il legislatore sulle regole con cui si riconoscono i debiti fuori bilancio. È un occhio di particolare riguardo che ha la Corte dei conti sui debiti fuori bilancio, perché, per riconoscere i debiti fuori bilancio, ci vanno delle precise concause, non è un riconoscimento dovuto. Ci sono fior di sentenze secondo le quali la politica è responsabile se il danno erariale nasce da un debito fuori bilancio e aggiungono che questo succede quando c'è un improvvido riconoscimento della legittimità di un debito fuori bilancio non supportata dall'assunzione di previo impegno di spesa e qua è regolarizzata la cosa, perché una buona parte è in assenza di impegno di spesa e quando non c'è una palese dimostrazione di un arricchimento dell'ente. Questi sono pronunciamenti non di una Corte dei conti, sono pronunciamenti su cui la Corte dei conti si basa per l'espressione dei pareri e per la verifica dei danni richiesti. Tra le consuetudini ci sono delle cifre assolutamente importanti che vengono riconosciute a INVA. Io ricordo che nel precedente riconoscimento di debiti fuori bilancio si sono riconosciuti 366 mila euro a INVA per il discorso della centrale unica di committenza, io leggo nella proposta, nell'allegato B: 362 mila euro sempre a INVA per quello che riguarda l'assistenza manutenzione per il sistema informativo SICER.
Il percorso di INVA lo definisco "curioso", perché quando è stato applicato il decreto n. 296 della legge dello Stato 26 dicembre 2006 in cui si istituivano le centrali uniche, il comma 452 per il discorso della centrale di acquisto della pubblica amministrazione dice: "dall'attuazione del presente comma non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica", questa è legge dello Stato. Che cosa succede? Negli anni si susseguono una serie di delibere di Giunta, che fissano degli importi destinati a INVA e fissano anche le modalità con cui devono essere rendicontati questi importi. Una delibera di Giunta (la n. 1809/2016) prevede che tutte le spese sostenute da INVA per l'esercizio delle funzioni di CUC siano rendicontate dalla Regione a costi reali. Ora c'è una comunicazione del Direttore generale Zanella, in cui facendo seguito alla fattura presentata "come abbiamo più volte segnalato, la rendicontazione non è avvenuta a costi reali, bensì a costi diretti", per cui si fanno le delibere, le rendicontazioni sono fatte in maniera diversa.
Il discorso della centrale unica di committenza nasce perché la logica diceva che io Ente locale o Ente pubblico che utilizzo questa centrale ho del personale che si occupa di acquisti e quant'altro per cui io delocalizzo il personale. Non è successo, il personale che si occupava all'interno dei Comuni di questa parte è rimasto all'interno dei Comuni, non è stato delocalizzato e abbiamo continuato a pagare cash. La parte più interessante è che nel 2016 sono stati impegnati 427 mila euro a carico della Regione, 366 mila a carico degli Enti locali, più la quota di compartecipazione dello Stato. Come vedete, il principio secondo cui questa centrale doveva nascere a costo zero, nel senso che non dovevano derivare nuovi maggiori oneri a carico della finanza pubblica, io penso che venga regolarmente non rispettato. Pensateci, perché c'è un altro aspetto: se noi guardiamo agli ultimi bilanci di INVA, vengono regolarmente chiusi con qualche migliaio di euro di avanzo per farla figurare in attivo, ma se noi riconosciamo 300-400 mila euro all'anno, non è che magari questo riconoscimento sia un escamotage per non chiudere in passivo delle società, che poi, ai sensi della "Madia", devono essere messe in liquidazione? Io ve lo dico, siccome non voglio che qua nessuno faccia la figura di non sapere, ci sono già esposti alla Corte dei conti, pensateci prima di continuare nella prassi di deliberare debiti fuori bilancio, tutti nella stessa direzione, perché se non altro quando qualcuno ve li contesterà, non potrete dire di non saperlo. Non è così che si amministra, i debiti fuori bilancio devono essere un qualche cosa di straordinario. Noi qua abbiamo messo in contabilità in ogni variazione, in ogni assestamento di bilancio il riconoscimento di debiti fuori bilancio. Io ricordo quando in commissione i dirigenti ci hanno detto che si trattava di un'eccezione, che non sarebbe successo mai più. Ci hanno detto di aver mandato una lettera in cui si diceva che tutti devono fare attenzione e rispettare le regole. Begli effetti avete avuto, bellissimi effetti! Se questa è l'Amministrazione regionale che dovrebbe essere di esempio nel resto delle altre Amministrazioni, io dico: per fortuna i Comuni non amministrano come amministra la Regione, perché nei Comuni il riconoscimento dei debiti fuori bilancio è ancora un'eccezione, in Regione è diventata la regola. Per alcune società - quelle più consistenti - è diventata una regola e io non ho le possibilità di verificare - ma mi auguro che qualcuno lo faccia - che non sia un sotterfugio per arrivare a degli utili minimali per non mettere in discussione il futuro di queste società.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Chatrian, ne ha facoltà.
Chatrian (ALPE) - Innanzitutto questo disegno di legge di assestamento del bilancio e il relativo riconoscimento anche dei debiti fuori bilancio della Regione va ad aggiornare la consistenza dei residui attivi e passivi, come disposto dal riassestamento dei residui avvenuti in corso d'anno. Questo è il primo dato su questo disegno di legge. L'aggiornamento dell'importo presunto è iscritto nel bilancio di previsione 2017 e, in terza battuta, si prevede l'iscrizione di nuovi fondi vincolati.
Farei proprio due considerazioni sull'articolo 8 (debiti fuori bilancio). Innanzitutto dividerei in due i debiti fuori bilancio: quelli che non si possono prevedere, e diverse volte in quest'aula abbiamo comunque voluto distinguere i due percorsi: quelli legati alle sentenze, quindi nel momento in cui ci sono delle sentenze, il debito fuori bilancio dal punto di vista tecnico è diverso; l'altro debito fuori bilancio è approvare un atto senza avere la copertura. Le strutture hanno cercato di mettere in evidenza da tanti anni e cercare di sollecitare tutte le strutture a comportarsi all'interno di un perimetro chiaro, profondo e anche rigido. Dall'altra parte, oggi se andate a declinare le strutture che hanno fatto il maggior numero di debiti fuori bilancio, sono due o tre. L'invito che farei al Governo regionale quindi è di andare à cibler le criticità e capire il perché si continuano ad approvare degli atti pur non avendo la copertura. Si deve assolutamente migliorare, si devono prendere dei provvedimenti. Sono riconoscibili le strutture che hanno fatto più debiti fuori bilancio rispetto ad altre, quindi è lì che bisogna pervenire, è lì che bisogna essere più performanti ed è lì che bisogna cercare di rientrare all'interno di un perimetro chiaro.
I debiti fuori bilancio sono sempre stati fatti dall'Amministrazione regionale per questi importi minimi, ma prima non era obbligatorio riportarli in Consiglio regionale, perché anche su questo bisogna fare chiarezza. Questo ci obbliga - il Governo regionale soprattutto - a migliorare e ad abbattere il più possibile sicuramente quelli che si devono prevedere a monte e con altra difficoltà invece quelli legati al discorso delle sentenze che richiamavo poc'anzi.
Il gruppo ALPE si asterrà su questo provvedimento, di cui la parte più importante sono i primi articoli che vanno ad aggiornare la consistenza dei residui attivi e passivi
Presidente - Non ci sono altri interventi, dichiaro chiusa la discussione generale. Non ci sono repliche da parte del Governo, possiamo passare alla votazione dell'articolato. Articolo 1. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Esito della votazione:
Presenti: 33
Votanti : 21
Favorevoli: 20
Contrari: 1
Astenuti: 12 (Bertin, Borrello, Certan, Chatrian, Fosson, Gerandin, Marquis, Morelli, Norbiato, Padovani, Restano, Roscio)
Il Consiglio approva.
Articolo 2. Ha chiesto la parola il collega Perron, ne ha facoltà.
Perron (UV) -Le chiedo cortesemente di accordare una sospensione del Consiglio, anche se siamo in fase di votazione, per una riunione di maggioranza
(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)
... prima di procedere all'altro articolo, chiedo una sospensione del Consiglio, non è la prima volta che succede, non vedo il dramma della cosa, il Presidente del Consiglio valuta se concedere una sospensione anche se siamo in votazione.
Presidente - La sospensione è concessa.
La seduta è sospesa dalle ore 12:28 alle ore 12:59.
Rosset (Presidente) - Possiamo riprendere i lavori. Non so se eventualmente possiamo sospendere i lavori qui e riprenderli direttamente alle 15:30, perché credo che affrontare tutti gli articoli con la discussione... ha chiesto la parola il collega Padovani, ne ha facoltà.
Padovani (GM) - Giusto per capire se la maggioranza dopo questa non cortissima e anomala sospensione ha delle comunicazioni da farci, perché non capiamo i motivi di questa sospensione.
Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.
Viérin (UVP) - Ringrazio il collega Padovani che, con fare molto galante, ci ricorda quello che dobbiamo fare.
Abbiamo avuto la sospensione, visto che c'è stato in quest'aula un intervento da parte di un membro del Consiglio abbastanza pesante nei confronti delle scelte che tutti gli amministratori, Elso Gerandin compreso, hanno fatto in quest'aula. Dico questo perché la sospensione è servita anche per avere un confronto con i tecnici, visto che noi siamo amministratori, ma certi amministratori fanno i tecnici, fanno i politici, fanno i procuratori, fanno i giudici, fanno le sentenze e fanno tutto, che noi (e non parlo della maggioranza attuale) con la maggioranza di quest'estate - lei, collega Padovani, compreso; lei, collega Gerandin, compreso; lei, ex Presidente Marquis, compreso; lei ex Assessore Fosson; lei ex Assessore Borrello e via discorrendo - abbiamo approvato la variazione di bilancio, la legge n. 9 e la legge n. 12 che contenevano dei debiti fuori bilancio. Adesso ho chiesto di avere la lista, così ci rinfreschiamo un po' tutti la memoria, e vorrei dire che noi non troviamo corretto che ci sia una speculazione su atti dovuti, perché questi sono atti dovuti. E per chi è un po' avvezzo (magari non tutti), e lei, collega Gerandin, ha 40 anni di politica e di amministrazione, quindi un po' dovrebbe essere avvezzo all'amministrazione... noi ci siamo fatti spiegare per l'ennesima volta, anche perché giustamente c'erano dei colleghi che dovevano avere delle rassicurazioni tecniche, che cosa significa "debiti fuori bilancio". Intanto questo termine non è appropriato, perché non sono cifre senza copertura. Ci sono le coperture finanziarie per ognuna di queste somme, sennò immagino che - collega Chatrian, lei era Assessore alle finanze - non ci avrebbe portato una variazione con i debiti fuori bilancio facendola pure votare, o sì? E chiedo al collega Gerandin come mai quest'estate ha votato quei debiti fuori bilancio, quindi si è fatto l'esposto a se stesso? Qui noi crediamo che la politica sia la politica e gli esposti siano altre cose. Lo dico perché mi dispiace, io non sarei intervenuto, ma questo ha creato all'interno di alcuni Consiglieri... e lei è anche tutto contento di questa cosa... Lei e gli amministratori del passato che sono con lei in questa esperienza politica che sta portando avanti... avremo poi modo di parlarne in questo periodo, visto che ci sembra che ogni atto sia diventata campagna elettorale, anzi lo è, e ci dispiace, perché noi non abbiamo assolutamente la volontà di portare qui un atto, perché se sono atti dovuti... ci sono debiti fuori bilancio di ex Assessori che sono in minoranza e si astengono, dopo il suo intervento, pensando di mettere in quest'aula zizzania o, meglio, fare delle allusioni che, secondo noi, non sono corrette. Questo non va bene. Ecco la sospensione, collega Padovani, che credo sia legittima... non volevate neanche concederci la sospensione...
Noi crediamo che l'atto dovuto sia tale, perché con il passaggio al bilancio armonizzato sono delle cifre che hanno copertura finanziaria, ma che non hanno l'impegno a monte, questo non sta a significare che non c'è la somma a copertura. Visto che oggi anche il collega Marquis ha iniziato anche lui a voler fare il tecnico sostituendosi agli uffici, giudicando il bilancio, ma avremo modo di parlarne... tutti tecnici, tutti primi della classe. Finché la discussione è politica, non c'è alcun problema per quanto ci riguarda, ma quando si inizia a mettere la melma nel ventilatore, come ho avuto modo di dire durante gli ultimi Consigli, è una politica che noi rifiutiamo. Ho avuto modo di mandare dei messaggi in questi giorni - e avremo modo anche su altri provvedimenti, che riguardano in particolare l'Assessore Baccega - che questa è una politica di bassa lega, populista che non porta da nessuna parte.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Gerandin, ne ha facoltà.
Gerandin (GM) - Presidente Viérin, io sono contento che abbiate fatto la sospensione, perché se ne siete usciti con questa convinzione, io dico a lei e alla sua maggioranza: auguri, ne avete davvero bisogno, perché io quel riconoscimento di debiti fuori bilancio non l'ho votato.
Seconda cosa: se lei è convinto che sia sufficiente avere la disponibilità finanziaria e che tutto sia dovuto, è una vostra libera interpretazione, per cui faccio gli auguri alla sua maggioranza che la segue convintamente in questa tesi, perché nei riconoscimenti di debiti fuori bilancio ci sono due principi: uno è l'impegno di spesa (e in questo caso non c'è); l'altro è l'arricchimento dell'ente per avere diritto. Se non ci sono questi due presupposti, è un riconoscimento indebito, dopodiché normalmente nei debiti fuori bilancio la politica deve dare la disponibilità finanziaria, dopodiché la competenza è degli uffici tecnici o amministrativi, sono loro che devono mandare avanti gli atti. Se non hanno sufficiente disponibilità, devono chiedere alla politica, per cui l'assunzione di responsabilità della politica non è nei confronti dei dirigenti, è quando la politica riconosce la legittimità del debito, per cui se voi siete convinti che sia così, auguri, andate in quella direzione.
Quando noi siamo passati al bilancio armonizzato, ma era anche legittima una prima considerazione dicendo: cambiamo il sistema di contabilità... adesso la prassi del debito fuori bilancio è diventata la normalità. Ad ogni atto amministrativo o quasi c'è il riconoscimento di debiti fuori bilancio, allora probabilmente c'è qualcosa da rivedere. Lo dico anche per quegli amministratori e al loro mondo, di cui ho fatto parte (e ne sono onorato), che non hanno fatto del riconoscimento del debito fuori bilancio un atto corrente, ma era un'anomalia, un'eccezione...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
... non lo so, quando ci sono tre pagine di debiti fuori bilancio, qualcosa che non funziona c'è, poi non è l'eccezione di un provvedimento, in questo caso è diventata quasi una regola. Non mi scandalizza comunque e non voglio terrorizzare nessuno, io voglio solo che ognuno faccia il proprio esame di coscienza...
(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
... "pensa per il tuo" te lo tieni per te, Presidente, sei anche maleducato!
Presidente - Evitate, per cortesia, il controribaltone di qua e di là. Chiedete la parola e rimanete nel contesto e chiuso e finito.
Gerandin (GM) - ... Presidente, quando si viene interrotti e si dice: "tienitelo per te"... io non ho interrotto il Presidente, ho ascoltato. Ognuno è libero di interpretare, per cui non è un problema di fare del populismo o meno. In Valle d'Aosta vorrei che ci fosse un sistema possibilmente condiviso da tutti. Non mi sento pertanto minimamente toccato dall'analisi che ha fatto, perché aver fatto anche 40 anni di amministrazione - me ne ha dato qualcuno in più, ma va bene lo stesso - io ho provato a fare l'amministrazione meglio che potevo, senza pensare di avere la pietra filosofale in tasca; negli anni mi hanno insegnato come si dovevano trattare i debiti fuori bilancio. Voi siete convinti così? Auguri! A me interessa che quest'Assemblea sappia a cosa va incontro se vota questo tipo di provvedimenti. Dopodiché c'è debito fuori bilancio e debito fuori bilancio, e ci tengo a ribadirlo. Se ci sono dei debiti perché qualcuno ha una bolletta in più di qualche euro, ci mancherebbe! Quello è molto difficile, ma se ci sono continui riferimenti a finanziamenti che annualmente regolarmente vengono messi a bilancio, sarebbe davvero triste se poi ci fossero anche dei riferimenti sul fatto che questi servono eventualmente a coprire deficit di bilancio.
Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.
Viérin (UVP) - Collega Gerandin, neanche le sue considerazioni ci toccano minimamente, ma è giusto che l'aula sappia tutto. Visto che lei ha fatto una ricostruzione dal foro che lei rappresenta - e molto parziale -, noi ci tenevamo - e ci teniamo, e faremo una lingua discussione su questo - a rappresentare la realtà nel suo insieme. A lei che è abituato a non assumersi alcun tipo di responsabilità, salvo poi pensare di distribuire patenti di legalità all'interno di quest'aula, noi diciamo che gli atti... lei sicuramente essendo stato amministratore negli anni Ottanta, dove i controlli non esistevano... sono stati inseriti successivamente. Vogliamo parlare del CORECO? Vogliamo parlare degli anni in cui non c'era nessun tipo di controllo? Vogliamo parlare di tutte le evoluzioni amministrative e oggi dei rischi che ci si assume rispetto agli anni Ottanta nell'amministrare, o lei pensa che, quando lei ha amministrato negli anni Settanta, Ottanta, era molto più difficile rispetto ad adesso? Vuole riconoscerlo? Noi le auguriamo, visto che lei augura delle belle cose a noi, di venire qui ad amministrare e vedremo quando si porteranno i famosi debiti fuori bilancio, che non ha fatto lei, come tanti non li abbiamo fatti noi di questi, che cosa farà, visto che ci sono delle cooperative che aspettano dei soldi, dei privati che devono essere pagati. Cosa facciamo, veniamo qui e diciamo: non votiamo? Lei pensa che noi voteremmo degli atti senza pareri di legittimità e di congruità? Vorrei sapere se c'erano negli anni Ottanta questi pareri. Non c'era nessun tipo di controllo su nessun tipo di atto e potremmo anche andare a vedere quello che è stato fatto in quegli anni, sarebbe interessante.
Oggi noi abbiamo dei funzionari che costruiscono gli atti con pareri di legittimità e di congruità finanziaria. Vengono portati qui, vengono votati con una legge e se lei va a leggersi la famosa notifica che alcuni di voi in minoranza hanno ricevuto - quella della Corte dei conti del Casinò -, mi pare che a pagina 56 ci sia scritto che tanti atti vengono contestati, perché sono atti amministrativi, anche portati in Consiglio, e non sono leggi. Quando c'è una legge a monte, questa è la fonte giuridica che è presupposto di legittimità anche contabile: questo c'è scritto. Lei poi sicuramente, Consigliere Gerandin, sa ancora di più di quei giudici che hanno scritto queste cose, lei è sempre il numero uno, sa sempre tutto! Noi quindi che lei sia educato non lo diciamo, ci esimiamo anche da giudizi personali, cosa che lei non ha fatto, ma politicamente rifiutiamo questo tipo di interventi, che fanno male alla politica, all'amministrazione, alla dignità e all'onestà degli amministratori, tanti che sono seduti vicino a lei, che noi riconosciamo.
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Marguerettaz, ne ha facoltà.
Marguerettaz (UV) - Io mi felicito con il Consigliere Gerandin, perché sicuramente dopo questa esperienza in Consiglio regionale avrà una carriera come editore e farà dei testi di contabilità pubblica che potranno essere un riferimento. Per adesso non posso non giudicare molto negativamente la sua azione politica che nei corridoi terrorizza le persone. Sembra un'enfatizzazione, ma il collega Contoz ci ha detto che nei corridoi lei lo ha fermato e gli ha detto di non votare per non avere problemi con la Corte dei conti. Io riferisco quello che ci è stato detto in separata sede.
Detto questo, lei legittimamente esponga tutte le sue posizioni, però fare questi atti di terrorismo sui Consiglieri dando per certezze cose che certe non sono non è granché edificante.
Riprendo un ragionamento del collega Chatrian, che è stato all'Assessorato delle finanze, si ricorderà bene che, quando c'è il riconoscimento del debito fuori bilancio, chi propone la costruzione di questo provvedimento è il dirigente responsabile che manda al Coordinatore delle Finanze il motivo e il quantum della richiesta, quindi questo è un provvedimento che nasce dalle strutture. Ogni dirigente responsabile, all'atto della costruzione del provvedimento, inoltra, quando si costruisce la variazione di bilancio, al dirigente responsabile il motivo e la somma che deve essere inserita come debito fuori bilancio. Qualora vi siano dei problemi, e vi siano delle illegittimità, quindi lei capisce bene, Gerandin, che il dirigente responsabile dovrebbe essere il primo a scrivere che ci sono delle cose illegittime. Se andiamo a vedere tutti gli importi che vengono descritti, che sono per l'ospitalità dei minori stranieri non accompagnati c'è tutta una serie di prestazioni che sono state effettuate, nella richiesta ogni dirigente motiverà e spiegherà il perché non c'è stato l'impegno a monte, ma non possiamo dire che ci sono degli atti illegittimi. Dopodiché mi consenta ancora una precisazione, Gerandin - cerco di aiutarla -: la contabilità degli enti pubblici (Comuni e Regioni) era diversa; il bilancio della Regione era costruito in modo totalmente diverso da quello degli Enti locali, dove avevamo dei vincoli tra le entrate e le uscite. Quando lei fa dei paralleli con gli Enti locali, quindi fa veramente una fesseria, sbaglia; pertanto, quando scriverà questi testi sulla contabilità pubblica, si riveda le norme fondamentali.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Contoz, ne ha facoltà.
Contoz (UV) - Chiedo la parola per spiegare al collega Padovani che la colpa di questa interruzione è mia. Visto che tu hai chiesto come mai questa interruzione, voglio dare la mia spiegazione. Mi assumo la responsabilità di aver chiesto... anzi ringrazio tutta la maggioranza, il dottor Bieler che è venuto a dare delle spiegazioni perché il collega Gerandin ha fatto un atto verso di me di terrorismo politico, perché, quando sono uscito, non è lui che ha chiamato me, sono io che ho chiamato lui per precisare, quindi io gli ho chiesto se era vero quello che aveva detto prima, perché mi sono spaventato, lo ammetto senza nascondermi. Di quello che è successo al Casinò l'altra volta penso che la maggioranza di quelli che sono stati coinvolti non sia molto felice. Se si parla un attimo per capire come funzionano le cose, quindi non c'è niente di male. Siamo qui per governare e, quando il Signor Gerandin dice di essere stato chiamato dalla Corte dei conti e di aver spiegato che queste cose non vanno bene, mettetevi pure nei miei panni! Secondo voi, è normale fare politica in questa maniera qui, secondo me, no! Sono poi andato di là, tutta la maggioranza mi ha spiegato - io sono ignorante in materia, sono qui solo da marzo - le cose come sono: sono degli atti dovuti, per cui a questo punto io voterò la legge. Il motivo dell'interruzione quindi è questo e mi sembra legittimo. Il collega Gerandin è qui per fare minoranza, lo capisco, ma andare a dire alla Corte dei conti di venire a controllare le cose logiche mi sembra una cosa pazzesca! Io poi sono ignorante in materia perché sono qui solo da marzo, ma cerchiamo di fare politica. Noi stessi ci mettiamo la Corte dei conti a controllarci, questa cosa mi ha fatto cadere le braccia, e credo non solo a me.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Gerandin per fatto personale presumo, e chiudo qui questa discussione, lo anticipo... ah no, chiede la parola ancora il collega Bertschy.
Gerandin (GM) - Solo per dire che correttamente il Consigliere Contoz ha detto come sono andati i fatti, nel senso che mi ha chiesto, io gli ho ribadito che il mio intervento era finalizzato, poi non ho detto che devo insegnare io il lavoro alla Corte dei conti, ci mancherebbe! Io ho semplicemente ribadito che i debiti fuori bilancio dovrebbero essere l'eccezione e non una regola.
Collega Marguerettaz, lei ha ragione, fino a quando non c'era il discorso del bilancio armonizzato, c'erano due sistemi assolutamente diversi per gli Enti locali, per cui io, seppur con un po' di stupore, quando ho visto la prima volta che si riconoscevano cospicui debiti fuori bilancio, ho recepito il messaggio che mi è stato dato dal Coordinatore dicendo che noi siamo passati da un sistema all'altro. Assessore Marguerettaz, mi preoccupa che lei, in quanto Assessore, in quanto esperto in contabilità, non sappia che con il bilancio armonizzato il sistema di contabilità è uguale per Enti locali e per Regione...
(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
... per cui non c'è più differenza. Alla fine, quando lei dice che c'è differenza, non è più così, c'era assolutamente, ma le ribadisco: dalla prima volta in cui c'è stato questo primo riconoscimento... mettiamo la seconda perché qualcuno non aveva ancora capito il nuovo sistema di contabilità, che adesso non fare impegni diventi quasi una cosa normale non lo è nel nuovo sistema, altrimenti non li chiamerebbero debiti fuori bilancio, sarebbe un sistema diverso di contabilizzare. Io non voglio dare lezioni a nessuno, io ho espresso una mia preoccupazione, un mio modo di vedere, come io ritengo che sia legittimo amministrare. Quando mi sono lasciato con il collega Contoz, gli ho detto che è nella sua coscienza, che può votare quello che vuole, è un suo problema. Io quindi torno sul problema, penso che lui legittimamente abbia voluto chiedere informazioni, perché mica deve ascoltare solo me! Se l'ha convinto la tesi del Presidente, ci mancherebbe! Quella che ci ha sintetizzato il Presidente, se non è quella del Presidente.
Io rimango della mia idea, perché non basta avere la disponibilità finanziaria per dire che non è un debito fuori bilancio. Se non c'è un impegno di spesa, se non c'è l'arricchimento dell'ente, anche se io ho le risorse a disposizione, è un debito fuori bilancio: questo non lo dico io, lo prescrive la contabilità. Io non ho scritto leggi, non le ho interpretate, questo è quanto a cui nella pubblica amministrazione ci si attiene, poi ognuno è responsabile delle proprie azioni, ognuno è legittimamente nella facoltà di interpretare per il meglio e non penso che nessuno, anche quelli che lo voteranno, siano in malafede, però io mi sono sentito in dovere di dire quello che, secondo me, è il discorso del riconoscimento dei debiti fuori bilancio. Sono preoccupato perché non si vede un'inversione di tendenza, non si vedono quei cambiamenti che sarebbero necessari in una pubblica amministrazione, perché - come ha detto il collega Marguerettaz - con il nuovo sistema di contabilità le regole per gli Enti locali e per le Regioni sono uguali, non c'è più differenza, se prima c'era, ora non più.
Termino dicendo che io ho vissuto quei momenti in cui c'era la CORECO e c'era quel sistema di controllo, per la carità, è arrivato in un momento in cui bastava un atto per riconoscere dei debiti fuori bilancio. Io ricordo che, quando sono entrato nella pubblica amministrazione, il primo atto che ho dovuto fare è stato riconoscere debiti fuori bilancio, l'ho fatto una volta, ho riconosciuto i debiti fuori bilancio e poi è cambiato il sistema di amministrare. Io poi sono ben felice che non ci siano più i tempi della CORECO, però era per dire che nella pubblica amministrazione ci sono regole: non le scrivo io, non le interpreto. Mi dispiace per il collega Marguerettaz, ma non sarò neanche editore di alcun manuale di pubblica amministrazione, per cui la deludo.
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Bertschy, ne ha facoltà.
Bertschy (UVP) - Io credo sia importante oggi prendere la parola e forse anche parlare di politica. Stranamente su una norma tecnica finalmente possiamo parlare di politica e la politica si fa assumendosi delle responsabilità e soprattutto facendo attenzione a quello che si vota, perché credo che nessuno abbia voglia di votare cose per avere dei problemi. In quest'aula non più tardi di qualche ora fa abbiamo fatto grandi discorsi sullo sviluppo economico, sul sostegno alle imprese, sul bene delle persone. Il mio riconoscimento di debito fuori bilancio è un debito del 2016, fatto probabilmente da chi oggi non è neanche in aula e va a sostenere una cooperativa che, se non prende questi soldi, probabilmente va a vivere momenti non belli, perché li aspetta da quasi un anno. Delle due, l'una: la perfezione amministrativa data dal collega Gerandin, che non so se accomuna tutta la minoranza, oppure il riconoscimento anche che a cavallo di un provvedimento così importante come il cambio della gestione del bilancio che c'è stato, forse non tutto ha potuto funzionare al meglio. In ogni caso quelli non sono tecnicamente chiamati debiti fuori bilancio alla vecchia maniera. Se poi lei ne sa più del più alto funzionario della Regione, collega Gerandin, noi prenderemo lezioni da lei... ma il più alto funzionario della Regione, lo stesso che lavorava con il collega Chatrian, che ci ha portato a fare un provvedimento di variazione al bilancio, dove erano 34 presenti, 32 votanti, quindi ne mancava 1 (e capiremo chi è uscito dall'aula), e dove le forze politiche che erano all'opposizione hanno votato quel provvedimento...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
... era lo stesso funzionario che oggi ci dice che questo provvedimento può essere votato. Il rispetto per i cittadini sta anche in questi termini, perché quella cooperativa nulla può, se ci sono stati questi problemi, come credo tutti gli altri provvedimenti.
Credo che la politica si debba anche confrontare su un piano politico, non solo su un piano tecnico. Mi fa strano che a distanza di pochi mesi sia di nuovo cambiato questo tipo di valutazione. Io dico: non votiamo per sostenere uno sbaglio, votiamo per sostenere una legge che regolarizza una situazione. Saremo oggetto di future inchieste rispetto a questo? Così non ci è stato detto, ma fosse anche, noi intendiamo sostenere dirigenti che hanno 40 anni in Regione, non che sono arrivati ieri, che amministrano e che hanno fatto il bene per cercare di portare avanti servizi e non lasciare persone fuori dalla porta e oggi non riconoscere dei debiti... che non sono debiti prodotti con degli errori, ma che, come abbiamo già detto più volte, sono oggetto di un cambio anche di amministrazione rispetto al bilancio. Queste cose si devono sapere, altrimenti qua sembra che votiamo una legge per fare dei falsi, per coprire delle magagne, per fare scelte che non sono sostenibili. Non è così, e lo dice la stessa persona che a giugno-luglio ci ha portato pari provvedimento, sostenuto dall'allora Assessore Chatrian per portare avanti un progetto di messa a norma di situazioni da regolarizzare. È chiaro che in una dinamica corretta tutto questo non deve avvenire. Peccato che voi sapete bene quanto abbiamo aspettato quest'anno per vedere riallocare i fondi Stato-Regione, che fanno parte del nostro bilancio, ma che fino a quando non entrano nel bilancio, non possono essere impegnati. Ci sono quindi delle difficoltà che sono enormi da parte dei dirigenti a sostenere certi provvedimenti, certe situazioni. Diciamocele tutte però, perché sennò sembra che nei nostri uffici le persone aspettano di creare un problema, tanto poi i politici glielo risorgono, non è così! Tra l'altro, la richiesta di allocazione di quelle risorse, per quanto riguarda il nostro Assessorato, era già stata fatta durante l'estate.
Tutto questo per dire le cose in maniera chiara: il vostro atteggiamento è non riconoscere questo debito, quindi non riconoscere dei soldi alle imprese e ai cittadini? E poi parliamo di sviluppo e di sostegno delle persone?
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Chatrian, ne ha facoltà.
Chatrian (ALPE) - Sono stato tirato in ballo da diversi colleghi. Questa mattina, affrontando proprio questo disegno di legge, ho presentato non solo la posizione del nostro gruppo, ma ho cercato di spiegare cosa ho fatto da Assessore anche, perché io non mi nascondo dietro le responsabilità che mi sono assunto insieme al mio gruppo, quindi non solo non torno indietro, ma ci metto la faccia, schiaccio il bottone se condivido, cerco di emendarlo se voglio modificarlo, cerco di portare delle proposte se conosco la materia; se non la conosco, mi documento, mi faccio dare una mano da chi è più bravo di me e poi cerco di trovare una sintesi: questo è il modus operandi del mio gruppo e del sottoscritto.
Cosa ho fatto in questi sette mesi da Assessore su questo tema? Ho fatto quello che un buon padre di famiglia deve fare e ho sollecitato il dottor Bieler diverse volte e abbiamo scritto diverse lettere cercando di scriverle in una maniera molto semplice, molto chiara, molto diretta per invitare i dirigenti, i funzionari regionali ad essere più bravi a impegnare le risorse; per dire che, in assenza di risorse, si devono modificare le leggi, puntando all'obiettivo. Ne abbiamo scritta una ad aprile, ne abbiamo riscritta una a fine giugno e ne abbiamo scritta un'altra a settembre per cercare di evitare... prima nel mio intervento, non a babbo morto, non adesso quando la bagarre è iniziata. Prima ho detto: innanzitutto divido in due i debiti fuori bilancio: quelli legati alle sentenze, e penso neanche un mago possa sapere eventualmente come va il posizionamento dal punto di vista dell'esito della sentenza; secondo, se voi andate a vedere, ci sono delle strutture che fanno meno bene delle altre ed è lì che l'amministratore, il politico deve cercare di prendere in mano la situazione e cercare di migliorare.
Il collega Bertschy ci ha portato un po' fuori strada, io volevo riportare un attimo al DL n. 122, altrimenti chi ci ascolta non capisce più nulla. Il collega probabilmente voleva non far capire nulla e ci ha portati fuori strada. No, rientriamo in strada e stiamo parlando del DL n. 122 e, per quanto mi riguarda, per quanto ci riguarda, penso di essere stato molto chiaro nel mio intervento stamattina e lo sarò altrettanto nel momento in cui, affrontando il disegno di legge n. 120, ho detto le cose che per il nostro gruppo non andavano bene, ho detto che, secondo noi, si facevano dei passi avanti su tante cose e dove non siamo d'accordo lo esplicitiamo, ma cercando di spiegare alla comunità valdostana perché non sosteniamo o non votiamo certe modifiche, perché qui stiamo legiferando le regole del gioco così importanti e impattanti.
Termino dicendo che sono convinto e certo che mettendo in campo il principale responsabile amministrativo (il dottor Peter Bieler), insieme a tutto il suo staff all'interno dell'Assessorato, che sarà loro cura migliorare, diminuire e ridurre il più possibile i debiti fuori bilancio all'interno della mancanza di impegno da una parte, ma avere un quadro il più completo possibile, perché se andiamo ad esaminare le poste che oggi stiamo affrontando, su certe cose penso che si poteva fare un po' meglio - mi metto all'interno del "fare un po' meglio e che si poteva evitare" -, questo detto nella maniera più serena e tranquilla. Ci sono quindi delle poste che si devono - non "si possono" - evitare e altre invece non prevedibili, indubbiamente più difficili da mettere in campo.
Presidente - I lavori mattutini terminano qui. Riprenderemo alle 15:30 con la discussione sull'articolo 2. La seduta è tolta.
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La seduta termina alle ore 13:36.