Oggetto del Consiglio n. 3064 del 5 dicembre 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 3064/XIV - Interpellanza: "Interventi per migliorare la qualità del servizio del presidio USL di Donnas e per smaltire le liste d'attesa per interventi chirurgici ad Aosta".
Farcoz (Président) - Point n° 22 à l'ordre du jour, pour l'illustration la parole au collègue Cognetta.
Cognetta (M5S) -. In questo Consiglio abbiamo fatto diverse volte alcune considerazioni rispetto alle liste d'attesa, rispetto alla questione anche del presidio della Bassa Valle. Con questa interpellanza, do un suggerimento, per quanto mi è possibile, rispetto a una probabile prima soluzione tampone che si può attuare per migliorare la questione delle liste d'attesa per gli interventi chirurgici.
Appurato il fatto che mancano gli anestesisti - quindi sostanzialmente non si possono aprire abbastanza sale operatorie proprio per la mancanza di questi professionisti - e tenendo presente che ce ne sono sei dislocati al presidio di Donnas, chiedo di fare una sorta di rotazione: far venire su ad Aosta da Donnas un certo numero di anestesisti, trasferendo giù invece dei medici di pronto soccorso; quindi non lasciare sguarnito il presidio, ma mandare giù degli esperti di pronto soccorso tali quali quelli che ci sono presso Aosta e contemporaneamente trasferire al pronto soccorso dei chirurghi attualmente dislocati nei reparti, in maniera tale da impiegarli al meglio, visto che adesso non possono fare gli interventi, in quanto c'è mancanza di anestesisti.
Questo è un suggerimento, è un'ipotesi che faccio io, non voglio incorrere nelle ire, né degli anestesisti né del presidio di Donnas né tantomeno della popolazione. Penso di efficientare il sistema non sguarnendo nulla, perché utilizziamo le stesse cose che ci sono ad Aosta e a Donnas, ma trasferiamo delle competenze in maniera tale da migliorare ed efficientare il sistema.
Io credo che questa possa essere una prima soluzione, va bene che nel bilancio ci sono delle risorse apposta per la sanità, però questo da solo non basta: non bastano le risorse, bisognerebbe fare dei concorsi, bisognerebbe vedere quanti anestesisti verrebbero a lavorare in Valle d'Aosta. Questa sarebbe una prima e possibile risposta, quindi chiedo lumi all'Assessore, affinché mi risponda rispetto ad un'ipotesi di questo tipo.
Président - Pour la réponse la parole à l'assesseur Bertschy.
Bertschy (UVP) - Il tema della carenza di anestesisti è un tema che abbiamo trattato e del quale siamo ormai tutti consapevoli, compreso il fatto che è un problema che ha una rilevanza a livello nazionale; non è un problema semplicemente valdostano: più concorsi a livello nazionale stanno andando deserti, perché probabilmente sono diverse le possibilità che possono essere intraprese per esercitare la professione.
In ogni caso, noi in questo momento, proprio per supplire a questa situazione - in questi mesi ne abbiamo parlato - abbiamo autorizzato una maggiore prestazione oraria per riaprire almeno le sale che servono per cercare di smaltire le liste d'attesa e, tra l'altro, per far lavorare in maniera più organizzata i chirurghi. Quindi sono in funzione in questo momento quattro sale operatorie.
L'idea di fare rientrare gli anestesisti di Donnas l'abbiamo discussa insieme anche in passato. La preoccupazione è sempre stata quella di fare in modo che ricoprendo e organizzando meglio un servizio non se ne scopra un altro. Quindi il suggerimento è valido nella misura in cui fa parte di un piano complessivo di organizzazione e di riorganizzazione di tutti i servizi. È una delle tre ipotesi, sulle quali stiamo ragionando, ma che a breve ci dovrà vedere impegnati verso una soluzione, perché non è un problema che possiamo trascinare ancora nel tempo, in quanto l'autorizzazione a una maggiore disponibilità oraria non può essere perpetuata all'infinito. Questa è una possibilità che si sta valutando tenendo bene in considerazione che stiamo parlando di un presidio che è il più distante dall'ospedale, dove dobbiamo essere molto attenti a creare le condizioni di sicurezza necessarie.
Le figure di medico che lei individua sono le figure giuste, sono le figure che attualmente operano in chirurgia d'urgenza e quindi in questo senso possiamo ragionare con tranquillità. È anche prevista una seconda ipotesi, che è quella di potenziare il servizio. Negli anni abbiamo purtroppo dovuto - soprattutto rispetto alla carenza di investimenti - ridurre le attenzioni (in particolare sul territorio), quindi l'ipotesi di una riorganizzazione che tenga conto di nuove figure professionali, va presa in considerazione e, sotto questo profilo, il responsabile del dipartimento ha promosso una sua idea riorganizzativa che tiene conto anche di alcuni investimenti che devono essere fatti. Sul tavolo c'è anche una terza ipotesi, che è quella di provare a ragionare sull'acquisizione di un servizio esterno, un servizio che ci permetta di superare questa fase critica, in attesa di capire se i prossimi concorsi potranno permetterci di ottenere quelle figure professionali che in questo momento sono carenti.
Quindi l'idea che suggerisce è valida - ed è sul tavolo - e deve trovare una sua definitiva risposta nei prossimi giorni, fa parte del lavoro che la Direzione strategica sta affrontando e deve essere discussa.
Le sei figure svolgono il loro lavoro nell'arco delle ventiquattro ore ed è in particolare sul periodo notturno che possiamo in questo senso avere le preoccupazioni maggiori, perché è il periodo nel quale il volo dell'elicottero non può essere realizzato.
Quindi è una proposta, una suggestione che riteniamo valida, sulla quale la Direzione strategica esprimerà un suo definitivo pensiero.
(Alle ore 16:24 riassume la presidenza il Presidente Rosset)
Rosset (Presidente) - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Cognetta. Ne ha facoltà.
Cognetta (M5S) - Assessore, mi rendo conto che le altre soluzioni sono più semplici. La seconda, che prevede il potenziamento del servizio, andrebbe comunque attuata, perché sicuramente non si può sguarnire completamente quel presidio, infatti nella mia proposta non accadeva questo. Il servizio esterno, invece, non mi piace. Lei sa benissimo che io sono per la sanità pubblica e soprattutto ritengo che le risorse che abbiamo siano ingenti e quindi possano permetterci di trovare le soluzioni al nostro interno, senza dover pagare servizi esterni.
Quindi, senza voler influenzare il lavoro di nessuno, perché non ne sono in grado e soprattutto non sono all'altezza di poter sostituirmi a chi deve prendere decisioni, però penso che sia la soluzione più percorribile perlomeno nel breve tempo. Anche perché - come ha giustamente detto lei, io ho omesso di dirlo nella mia esposizione - i concorsi per anestesisti stanno andando deserti dappertutto. Quindi, se noi ne abbiamo, dobbiamo farli lavorare come anestesisti il più possibile. Quindi in questo caso dobbiamo tenere conto delle due urgenze: da un lato abbiamo liste d'attesa lunghissime, dall'altra abbiamo qualche intervento (bisogna vedere quanti esattamente), ma soprattutto andrebbero a essere sostituiti da personale altamente qualificato, quindi non da persone che sono in grado di fare un ottimo lavoro, tant'è che lo fanno nell'ospedale di Aosta.
Io spero che scegliate questa soluzione, visto che l'avete già sul tavolo, in maniera tale da dare una risposta nel minor tempo possibile a quanti stanno aspettando gli interventi chirurgici.