Oggetto del Consiglio n. 3016 del 22 novembre 2017 - Resoconto
OBJET N° 3016/XIV - Communications du Président de la Région.
Rosset (Presidente) - Punto n. 2 all'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il Presidente della Regione; ne ha facoltà.
Viérin (UVP) - Alcune comunicazioni per rendere partecipi i colleghi e l'intero Consiglio delle questioni intervenute in questa pausa tra un Consiglio e l'altro, e anche per informare sull'avanzamento di alcuni dossier.
Giovedì scorso sono stato a Roma alla Conferenza dei Presidenti, all'unificata e alla Stato-Regioni, per discutere di alcuni argomenti. Sicuramente è stata l'occasione per dialogare e analizzare la Finanziaria dello Stato, al di là delle rivendicazioni della nostra Regione. Ricordo comunque che noi abbiamo lavorato, rispetto all'ultimo Consiglio, sulla presentazione di un emendamento per risolvere la "questione finanziaria" in termini anche di entità economica per il 2017, al di là della questione del 2018; seguiamo e monitoriamo l'avanzamento di questa possibilità. Abbiamo lavorato anche ad un emendamento per dare delle risposte sul settore agricolo per quanto riguarda la PAC/DAR su sollecitazione non solo delle associazioni valdostane, ma anche di alcune sensibilità a livello nazionale. Speriamo che anche queste vengano in qualche modo codificate per risolvere la questione dei mancati pagamenti causati da errori intervenuti negli anni sulle domande relativamente alla PAC e alla DAR.
È stata anche l'occasione per lavorare in sinergia con l'Assessorato dell'istruzione e cultura, con l'Assessore Rini e i funzionari, in particolare con la dottoressa Hugonin. Ringraziamo poi gli uffici di Roma, perché è stata sbloccata una situazione inerente i fondi per l'edilizia scolastica, poiché non era prevista per la realtà valdostana la possibilità di accedere a certi fondi, attraverso la presentazione di alcuni emendamenti in questa possibilità oggi è stata fatta rientrare la Valle d'Aosta. Abbiamo anche informato tempestivamente l'Amministrazione comunale di Saint-Vincent perché questi finanziamenti riguardano in particolare - ma non solo - la scuola di Moron. Crediamo perciò che il lavoro sia stato molto proficuo, soprattutto a favore del mondo dell'istruzione. In questo senso è stato approvato il decreto che fissa per il triennio 2017-19 il riparto tra le Regioni del fondo destinato agli interventi per la prevenzione del rischio sismico e alle indagini diagnostiche concernenti gli edifici scolastici (la prima versione non prevedeva la Valle d'Aosta). Nella riunione del giorno precedente, a Genova, questa proposta è stata avanzata da parte dell'Assessore e poi si è conclusa nella Conferenza Stato-Regioni. È stato poi approvato anche questo Piano 2018/2020 dell'edilizia scolastica in cui è stata prevista la possibilità di intervenire, dato che in un primo momento era stato interpretato che le scuole comunali erano (come questo succede fuori) scuole private. Per quanto ci riguarda sono scuole comunali, quindi in extremis è stato riaggiornato il riparto facendo rientrare anche la scuola di Moron.
Ho avuto poi la possibilità di incontrare, a nome del Governo, il Presidente dell'ANAS Armani per rilanciare alcuni dossier fermi e proporre anche un modo di operare per far avanzare alcune problematiche. Le questioni analizzate con il dottor Armani sono state sicuramente quelle della variante di Etroubles/Saint-Oyen e dei ritardi a causa dei problemi legati alle imprese sorti in questi anni. In questo senso riprenderanno le procedure di appalto per affidare la continuazione dei lavori entro fine anno sulla Statale 27 e ciò è collegato al ragionamento fatto sui problemi di viabilità nei territori interessati. C'è stato poi un confronto sulla questione dell'ammodernamento della Statale 26 tra Quart e l'ingresso di Aosta per il quale abbiamo chiesto ad ANAS, al di là dello sblocco, di rinviare (questo in sinergia non solo con l'Assessore ai lavori pubblici, ma anche con le categorie, con la Confcommercio e il responsabile Dominidiato) onde evitare disagi durante il periodo natalizio nelle aree interessate a tale intervento, e questo è stato accolto. D'intesa con l'Assessore Nogara, abbiamo anche espresso una problematica manifestata in diversi territori valdostani (in primis nella zona del Gran San Bernardo) per la questione dei passi carrai, di cui avevamo già parlato in questi ultimi mesi. Sono passi carrai che, dopo gli interventi di ANAS, non rendono possibile l'accesso ai terreni agricoli, chiusi a seguito di posizionamento di nuove barriere stradali. Si è pertanto convenuto sulla necessità di aprire un tavolo di confronto che entro fine anno sarà in qualche modo proposto per cercare delle soluzioni. Infine, è stato aperto un dialogo sulla programmazione, ci è stato consegnato un piano con la possibilità concreta di un investimento di 50 milioni di euro per interventi riguardanti il rifacimento della pavimentazione stradale, la manutenzione cordoli e il posizionamento di nuovi sicurvia da parte di ANAS sul nostro territorio, assieme alla questione della programmazione dei fondi rispetto alla zona della Bassa Valle, in sinergia con ciò che si è analizzato in quest'ultimo periodo, per la progettazione della messa in sicurezza della parte rocciosa sovrastante la strada di accesso all'abitato e al Forte di Bard. Questo per quanto riguarda gli incontri a Roma.
Infine, come Governo regionale, abbiamo nominato Presidente della società del Tunnel del Gran San Bernardo, della società Sitrasb, Silvano Meroi, vista anche la situazione di criticità e di emergenza da gestire da parte di questa importante società. È un professionista indiscusso, con una grande professionalità e una grande esperienza soprattutto inerente le tematiche che dovrà affrontare. Abbiamo operato una scelta tecnica, e non politica. Visto che si parla spesso in questo periodo di scelte che devono andare nell'ottica di valorizzare le professionalità al di là delle appartenenze politiche - abbiamo avuto modo di dirlo in altre occasioni - riteniamo che l'aver scelto un tecnico per andare a gestire la nostra società Sitrasb sia un messaggio importante. Con l'arrivo del nuovo Presidente, assieme all'Assessore Marguerettaz, alle Amministrazioni comunali del territorio e chiaramente alla società, abbiamo richiesto di organizzare un incontro pubblico per aggiornare le popolazioni, gli operatori e tutte le persone interessate sull'avanzamento della questione "riapertura del tunnel". Al di là di alcune ricostruzioni fatte, per chi c'era credo sia stato un incontro molto interessante, che ha ribadito le nostre preoccupazioni, nel rispetto del ruolo e delle funzioni della società - avremo modo di parlarne anche oggi su alcune iniziative - separando il ruolo dell'Amministrazione, che è, sì, socio in una società, ma è soprattutto ente territoriale, e quindi portatore di indirizzi rispetto alle governance che poi devono essere tradotte. Quindi il messaggio, soprattutto attraverso un momento di dialogo, che ci è stato in qualche modo codificato e proposto dalle parti presenti in quell'incontro, per aggiornare puntualmente al di là dell'emergenza, è di un raccordo maggiore e di assicurare la possibilità di condivisione e di confronto sulle tematiche delle nostre valli, inerenti non solo le problematiche, ma gli sviluppi futuri e i rapporti che dovremo in qualche modo garantire in futuro. La serata informativa era pertanto necessaria per fare chiarezza, è stata necessaria anche e soprattutto per il cambio al vertice della società. Ci sembrava giusto confrontarci, al di là dei passaggi interni che il Presidente ha fatto con gli impiegati e con il personale, e presentare alla comunità questa professionalità nonché l'avanzamento del dossier.
Presidente - Sulle comunicazioni ha chiesto la parola il Consigliere Bertin; ne ha facoltà.
Bertin (GM) - Entrerò in particolar modo nel merito della viabilità della Valle del Gran San Bernardo, che si trova in una situazione oggettivamente difficile. Da una parte vi è il blocco dei lavori della variante di Etroubles sulla Statale 27, blocco che comporterà un ritardo nella consegna dei lavori molto lungo, con un deterioramento delle opere fatte sinora (siamo al 78 percento di questi lavori) e, contemporaneamente, vi è il blocco del Tunnel del Gran San Bernardo. Ho la sensazione che sia l'uno, sia l'altro siano stati sottovalutati e rischiano di provocare seri danni non soltanto a quella valle, ma a tutta la Valle d'Aosta. Per quanto riguarda la variante, si parla addirittura di quattro o cinque anni con un deterioramento - ripeto - di una parte dei lavori fatti, con problemi di viabilità e con uno spreco anche di denaro, perché bisognerà di nuovo intervenire.
Per quel che riguarda il Gran San Bernardo, abbiamo visto in questi mesi (oramai sono due mesi che il tunnel è chiuso) una totale sottovalutazione del problema. Prima si parlava di alcuni giorni, poi di una settimana, poi di quindici giorni; si è arrivati anche, soltanto la settimana scorsa, nell'ultimo Consiglio, rispondendo ad una mia interrogazione, a confermare la data del 30 novembre, quando sapevamo che in tale data sarebbe stato molto difficile, per non dire totalmente improbabile, che il tunnel si fosse riaperto. Questi annunci e questo modo di fare - che poi ci hanno fatto fare anche una brutta figura a livello internazionale, poiché per giorni sui quotidiani elvetici siamo stati anche derisi - sono una cosa estremamente grave, soprattutto per gli effetti negativi sulla nostra regione. E chi - operatori economici, cittadini e transfrontalieri - deve recarsi in Svizzera, deve poter programmare le attività commerciali di Aosta, poiché in questi anni hanno avuto molti clienti che arrivano dalla Svizzera per ovvie ragioni legate al cambio, pertanto si devono pur sapere le cose. In questo mese si è gestito il tutto in modo un po' superficiale, con annunci continui che hanno creato un caos. Adesso l'ultima data è del 30 dicembre e mi auguro che venga rispettata. È poi anche un problema di serietà per le attività economiche, perché per i cittadini valdostani è importante avere date realistiche, non invenzioni seguendo annunci su annunci. È stato un problema sottovalutato, che ha creato ulteriori problemi e, se vogliamo, un piccolo disastro, per il quale si è nominato giustamente il Capo della Protezione civile per mettere a posto le cose. Evitiamo prima i disastri, in modo da non dover ricorrere poi alla Protezione civile!
Presidente - Per la risposta ha chiesto la parola il Presidente della Regione; ne ha facoltà.
Viérin (UVP) - Ringraziamo il collega Bertin e condividiamo le preoccupazioni per la questione della viabilità, tant'è che l'incontro con il Presidente ANAS, Armani, aveva proprio lo scopo di interpretare, al di là della posizione della Giunta, il sentimento di questo intero Consiglio, della nostra comunità e delle valli interessate su questi allungamenti che dipendono chiaramente da una società esterna: l'ANAS.
Come, collega Bertin, noi condividiamo il concetto di essere precisi sia sulle date che sulla comunicazione, ma anche qui ricordiamo - io non ho vissuto il primo mese direttamente su tale questione, perché ce ne occupiamo solo da metà ottobre - che le date sono state comunicate dalla società. In queste settimane anche gli organi di informazione ci hanno chiesto qual era la data, ma non è la Regione che fissa la data di riapertura, è il Presidente Meroi, è lui che oggi ha dichiarato qual era. Noi abbiamo sempre detto che ad oggi ci atteniamo alla dichiarazione e alla comunicazione fatta dalla società. Se vi ricordate, la società prima aveva annunciato qualche giorno e poi ha fatto un'altra comunicazione al 30 novembre; dopodiché, per quanto ci riguarda - come abbiamo più volte ribadito, finché lo abbiamo formalizzato con lettera lunedì della settimana scorsa - noi abbiamo chiesto due cose in termini di indirizzi: la riapertura in sicurezza del tunnel e nel minor tempo possibile. L'abbiamo detto nell'incontro pubblico: abbiamo tante volte sollecitato la società per cercare di lavorare su questi due assi. Chiaramente la comunicazione delle parti tecniche e delle date, come dell'avanzamento delle procedure, è di competenza della società.
Per noi oggi è importante - come ricordava il collega Bertin - che almeno questa data sia rispettata e che ci sia la possibilità effettivamente di riaprire prima possibile il tunnel e soprattutto, visto il periodo delle vacanze di Natale, è molto importante per la nostra realtà e per il nostro turismo che questo possa avvenire.