Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 3004 del 7 novembre 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 3004/XIV - Interpellanza: "Individuazione di risorse finanziarie per la promozione dei beni culturali".

Farcoz (Président) - Point n° 29 de l'ordre du jour. Pour l'illustration, la parole à la collègue Certan.

Certan (ALPE) - Con questa interpellanza composta da tre domande, la più interessante, quella che ci interessa di più, dire che è la terza: quella che guarda al futuro e che chiede se nella prossima finanziaria, nel prossimo bilancio, si intendano predisporre delle risorse destinate alla promozione, alla pubblicità dei beni culturali, e dei siti in generale, per tutto quel che riguarda il patrimonio architettonico e archeologico valdostano.

Questa nostra interpellanza nasce un po' dalla sua partecipazione, Assessore, alla Borsa mediterranea al turismo archeologico a Paestum. Credo che la sua partecipazione, in quanto Assessore, sia stata assolutamente opportuna e - come ho detto - noi condividiamo e la riteniamo anche necessaria. Così come anche noi abbiamo partecipato, ad esempio, a Siena, quando è stato fatto l'evento di lancio per le vie Francigene, e quindi le sette Regioni hanno preso parte a un incontro; credo che fosse opportuno tenere i rapporti e, in qualche modo, continuare in questa attività con la Commissione cultura, soprattutto per l'importanza di trait d'union con le altre Regioni. Quindi nulla da eccepire sulla sua partecipazione istituzionale, in quanto Assessore. Ciò che, invece, non condividiamo nelle sue dichiarazioni e che ci vede in qualche modo fare valutazioni diverse, è laddove lei dice: "rincresce che, in un momento così importante per il rilancio del turismo culturale in Valle d'Aosta, con la promozione dell'area megalitica, non siamo presenti. La Valle d'Aosta non è presente, per anni abbiamo partecipato con ottimi risultati".

Vede, riguardo a questi "ottimi risultati", la scelta di non partecipare con uno stand come Valle d'Aosta è stata anche un po' dettata da valutazioni, che abbiamo fatto dati alla mano. Una era il costo sicuramente elevato della partecipazione, l'altra motivazione sta nel fatto che abbiamo scelto di provare a insistere su un turismo e su una promozione di prossimità con le regioni limitrofe, perché abbiamo visto che poteva avere dei risultati più immediati e importanti.

Perché, vede Assessore, non abbiamo trovato tante risorse a disposizione, proprio per quanto riguarda ad esempio la promozione (una a caso) del sito dell'area megalitica di Saint-Martin de Corléans: lanciata l'anno scorso, il lancio non è stato supportato poi, da un sostegno finanziario importante. È vero che avevate fatto valutazioni diverse con l'Assessorato del turismo - che poi lo scorso anno però non avete portato avanti -, però adesso chiediamo che vengano di nuovo rimesse delle risorse, affinché possa essere fatta la promozione anche di alcuni siti in particolare. In parte l'avevamo già iniziato, volevo capire se era sua intenzione, in qualche modo, continuare. Poi ritornerò sulla questione, ma solo indicativamente per dare un'idea: lo scorso anno la DGR n. 1362 - che era quella legata all'evento di Paestum del 14 ottobre 2016 - ha stanziato un investimento di 43 mila euro. Quindi quest'anno la partecipazione a Paestum, per una spesa di 43 mila euro, non è stata possibile, abbiamo fatto altre valutazioni. Sappiamo che cosa promuove questo evento, però abbiamo fatto altre valutazioni, anche in merito ai visitatori e alla tipologia degli stessi.

Président - Pour la réponse, la parole à l'assesseur Rini.

Rini (UV) - Grazie, collega Certan, mi permette così di rientrare e ritornare su un tema particolarmente importante. L'edizione 2017 della Borsa mediterranea del turismo archeologico - come ha ricordato - tenutasi nella splendida cornice del parco archeologico di Paestum, ha coinciso in realtà quest'anno anche con il ventennale di questo ormai consolidato e apprezzato appuntamento culturale; un appuntamento atteso a livello mondiale dagli esperti del settore, come lei giustamente ha peraltro ricordato. Ancora una volta, anche quest'anno, la Borsa si è confermata il più importante evento dedicato al patrimonio archeologico mediterraneo e, contestualmente, quindi anche all'offerta turistico-culturale, che ne scaturisce, di tutti i Paesi partecipanti.

Una mission, quella della Borsa mediterranea del turismo archeologico, improntata alla promozione delle destinazioni turistiche e archeologiche e al confronto anche interculturale, sostenuta e patrocinata da enti importanti a livello mondiale quali il Ministero, il MiBACT, ma anche l'UNESCO, l'ICCROM e la WTO.

Quindi questa diventa anche un'occasione di incontro e confronto proprio con i rappresentanti di questi organismi. A tale riguardo, in considerazione del ruolo di rilievo rivestito dal patrimonio archeologico come tramite di dialogo fra popoli e culture, ogni anno la Borsa promuove la cooperazione tra diversi Paesi attraverso lo scambio di esperienze, supportando altresì una sempre più stretta collaborazione tra le regioni italiane.

Ha avuto luogo inoltre, come ricordavo, la seduta pubblica della Commissione congiunta di Assessori al turismo e Assessori ai beni culturali della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, a cui ho partecipato. Un'occasione di dialogo, ma anche di confronto, che ha visto peraltro la discussione della "Carta di Paestum", un documento particolarmente importante - che intendiamo analizzare anche in quanto Governo regionale, insieme al collega Marguerettaz - che ribadisce l'importanza di fare rete per impegnarsi a lavorare in sinergia, al fine di valorizzare e promuovere il proprio patrimonio culturale.

Il ventennale, però, ha visto anche diverse prestigiose iniziative - e vorrei citarne una su tutte: l'anteprima dell'anno europeo del patrimonio culturale, indetto dalla Commissione europea per il 2018 - e una serie di convegni collegati a questo importantissimo evento.

Lei parlava dell'investimento e ha citato giustamente anche la cifra; noi crediamo fermamente - poi rientrerò in quelle che sono state altre scelte, ma come tali posso non condividerle, ma scelte legittime - noi crediamo che per la partecipazione con un proprio stand - ricordo, peraltro, che, dopo anni di lavoro svolto da chi mi aveva preceduto, eravamo riusciti ad avere uno stand particolarmente importante proprio a fianco di quello del MiBACT, che creava quindi anche una serie di relazioni importanti e conferiva una visibilità così forte per la nostra Regione - noi crediamo che un investimento di 40 mila euro per una Borsa così importante, di un evento così importante, sia una spesa assolutamente congrua. Lei provi a chiedere cosa costa partecipare ai saloni in giro per il mondo e vedrà che in questa delibera era prevista anche tutta la spesa di allestimento dello stand. Quest'anno lo stand c'era già, quindi questa veniva sottratta, la cifra sicuramente non era nemmeno di 40 mila euro, ma ben più bassa, poiché lo stand era stato fatto anche con le caratteristiche, che richiamavano il nostro territorio, la nostra regione. E il tutto era stato incentrato e improntato proprio su Saint-Martin-de-Corléans.

Lei, collega, mi parla di promozione di prossimità, ma sono ovviamente punti di vista, su questo ovviamente si deve sempre e da sempre investire, ma non può essere l'unica strategia. Soprattutto per un sito come Saint-Martin-de-Corléans, che nella sua maestosità, nella sua grandezza, anche di contenuto, non può volare, non può vivere, se non con un accordo importante con realtà diverse, che non possono essere solamente quelle di prossimità. Peraltro, anche noi avevamo lavorato tanto con la promozione di prossimità: ricordo l'accordo con il Museo egizio di cui, ahimè, non vi è più traccia; cercheremo di rimetterlo in piedi, perché quello era veramente qualcosa che poteva dare uno slancio diverso.

Dicevo, può questo della Borsa mediterranea del turismo non essere un investimento dai risultati immediati, ma sicuramente un investimento sul lungo periodo, una promozione ed una valorizzazione che passano attraverso la graduale, ma pervasiva formazione dei più giovani (adulti di domani) e di tutti gli addetti al settore.

Per quanto riguarda la sua prima domanda, la partecipazione alla Borsa di Paestum senza dubbio si rileva - come peraltro già detto - un'importante vetrina per farsi conoscere a livello mondiale. Una vetrina incredibile grazie all'elevato numero di visitatori provenienti da ogni parte del mondo. Quest'anno vuoi anche che probabilmente essendo il ventennale, essendoci questa coincidenza e questa partecipazione di enti ancora più importante rispetto all'anno precedente, ci sono stati oltre diecimila visitatori nei tre giorni di Borsa. Hanno riempito, quindi, sale e stand di questo format d'eccezione. Una vetrina tra l'altro sui mass media, grazie ai canali di comunicazione, che ha la stessa Borsa mediterranea del turismo, una vetrina live grazie anche ai social della Borsa, ma con anche moltissime condivisioni da parte dei visitatori e dei blogger, i giornalisti di settore, presenti numerosi, e quest'anno, a questa edizione, in forma e in numero ancora accresciuto.

Va rilevato come il ricco patrimonio culturale della Valle d'Aosta non manchi mai di destare stupore e meraviglia, proprio per le sue peculiarità e per il suo essere inserito - e questa è un'osservazione che io ho portato anche ai colleghi - in un contesto prettamente alpino, montano, che storicamente, nell'immaginario comune, viene abbinato sempre alla montagna, alla neve e non così usualmente, invece, viene associato al nostro ricco, anzi, ricchissimo, patrimonio culturale e archeologico. Quindi è una presenza - in particolare quella di epoca romana - che prevede un impegno costante sul lungo periodo, partecipando alle diverse edizioni, ma sempre con contenuti nuovi. Le citavo prima, l'anno scorso abbiamo cercato - e ringrazio davvero tutti coloro che all'interno della Soprintendenza, tutti gli anni con grande entusiasmo hanno partecipato a questo evento - avevamo cercato di creare un format ad hoc per la Borsa, tutto incentrato su Saint-Martin de Corléans, proprio per cercare di incuriosire anche tutti coloro che passavano.

Per quanto riguarda la sua seconda domanda, innanzitutto un'importante premessa, perché lei parlava di risorse. Il dipartimento Soprintendenza per i beni e le attività culturali dell'Assessorato istruzione e cultura non dispone della parte fondi destinati alla pubblicità, quindi questo lei dovrebbe ben saperlo. E questa è un'azione, o meglio, un insieme di azioni che solitamente risultano in capo all'Assessorato regionale al turismo, che si occupa di veicolare e di promuovere l'immagine della regione Valle d'Aosta, in quanto destinazione turistica a tutto tondo, quindi anche culturale, e con il quale - e vorrei sottolinearlo questo - si collabora fornendo contenuti e aggiornamenti. Occorre, tuttavia, sottolineare come, invece, siano stati destinati a bilancio fondi per l'organizzazione e la promozione di eventi culturali. Se mi segue, lo ricostruiamo. Li abbiamo messi a bilancio, quindi a inizio anno con l'approvazione del bilancio. Questi fondi, quindi, che nel capitolo sono "l'organizzazione e la promozione di eventi culturali", dove noi l'anno scorso abbiamo pescato i fondi per la Borsa di Paestum, e dove credevamo che quest'anno sarebbero stati di nuovo ripescati, sono stati usati nell'estate 2017 per una serie di eventi che hanno trovato luogo sia nei castelli che nell'area del teatro romano di Aosta. Una stagione estiva decisamente ricca, che ha persino corso il rischio di sovraccaricare talvolta il teatro romano stesso di appuntamenti, tra loro peraltro talvolta disomogenei. Va altresì precisato che l'accordo di partenariato tra l'Italia e la Commissione europea impone - per non utilizzare le risorse finanziarie messe a disposizione nell'ambito dei programmi europei nel periodo 2014-2020 - il superamento di una visione settoriale e frammentata degli interventi, rafforzando le complementarietà tra le risorse del territorio. Quindi questa credo sia una linea che ci vede peraltro in totale condivisione di intenti.

Per quanto riguarda la terza domanda, specificato che non c'è un capitolo ad hoc, così come avvenuto in passato, sicuramente stiamo valutando la possibilità di destinare risorse ovviamente all'organizzazione di eventi o di azioni di promozione. Quindi, sempre all'interno di quel capitolo di promozione di eventi, dicevamo di organizzare azioni di promozioni puntuali, destinate con particolare attenzione o a siti meno conosciuti, oppure a siti che necessitano oggi di uno sforzo maggiore. Torno per l'ennesima volta su Saint-Martin-de-Corléans, perché sicuramente è il sito che in questo momento necessita della maggiore visibilità, perché crediamo fermamente che questo sito possa fungere da volano anche per tutto l'insieme di beni e di patrimonio culturale presenti nel nostro territorio.

Queste saranno le azioni che cercheremo di portare avanti e di mettere in piedi in questi pochi mesi, che ci accompagneranno alla fine di questa legislatura.

Si dà atto che alle ore 18:20 riassume la presidenza il Presidente Rosset.

Rosset (Presidente) - Per la replica, ha chiesto la parola la collega Certan, ne ha facoltà.

Certan (ALPE) - Vede, assessore Rini, su alcune cose sicuramente la vediamo nello stesso modo. Che Saint-Martin-de-Corléans sia un sito da valorizzare e di un valore culturale estremo, credo che ne siamo tutti convinti, tant'è che una delle prime cose che abbiamo fatto è stato cercare di organizzare (cosa so essere ancora in fieri) un corso di aggiornamento per tutti gli insegnanti, perché l'anno scorso, a parte la pomposità dell'evento, dell'inaugurazione, poi non sono più state organizzate delle visite d'informazione per coloro che dovrebbero promuovere questo sito, in primis gli insegnanti. E quindi stavamo organizzando proprio in questo periodo, con l'inizio di questo anno scolastico, un corso di aggiornamento.

Quindi sicuramente Saint-Martin, ma direi non solo: la "Settimana della cultura" quest'anno ha avuto 49 mila visitatori, in due weekend 49 mila visitatori. Credo che Paestum, in tutti i tre giorni, sia sui diecimila visitatori. Quindi diecimila visitatori - di esperti nel settore, certo, sicuramente - costano 43 mila euro. In due weekend la "Semaine de la Culture" ha avuto -, sicuramente non esperti del settore -, 49 mila visitatori nel mese di settembre 2017 e alla Valle d'Aosta è costato tra i 9 e i 10 mila euro. Quindi credo che vi sia una differenza, sicuramente anche di professionalità, però credo che non sia banale questo paragone, e non gliene faccio altri.

Su quanto lei ha affermato riguardo ai soldi messi a bilancio e poi utilizzati in modo diverso, mi dispiace ma è stata proprio male informata, o forse si è male informata lei, perché quello che è stato utilizzato per "l'Été au Théâtre" lo abbiamo preso dalla variazione, quindi dopo sono state messe delle risorse, dunque probabilmente sono state utilizzate all'inizio e poi sono state reintegrate quelle che c'erano all'inizio, che però erano molto scarse... perché l'ha detto lei: manca un capitolo ad hoc, e quindi la terza domanda era proprio questa.

Lei ha detto: "sì, li mettiamo", ma continuerà ad essere ancora il turismo - che non ha fatto niente negli scorsi anni e niente si farà - perché il collega Restano stava iniziando a mettere in cammino questa rete, che non aveva ancora nessuna base, e quindi ci ritroveremo di nuovo ogni Assessorato ad aspettare che il Turismo faccia rete.

Con la nostra terza domanda, volevamo proprio chiederle invece di istituire un capitolo ad hoc, proprio magari e soprattutto per Saint-Martin. Non sono contraria al fatto che si decida, ad esempio, che per il 2018 si investa soprattutto su un sito, ma che ci sia un capitolo ad hoc, dal quale si può andare a prendere delle risorse per fare promozione, perché - le ripeto - non è stato possibile fare promozione, eppure, nonostante tutto questo, da gennaio a settembre - a parte il mese di agosto, ma anche per altri motivi, che comunque sicuramente merita un'analisi -, ma da gennaio a settembre comunque sia, il sito di Saint-Martin ha avuto degli aumenti di presenze, e ci sono i dati a dirlo, quindi non sono io. Però non è sicuramente ancora conosciuto per come si meriterebbe.

L'altro passaggio, mi permetto di dire: si informi bene, perché c'è stato un accordo con "Torino Musei". Con il Museo egizio i rapporti lei lo sa benissimo come mai si sono interrotti. Lei li conosce bene e sa anche che sono riiniziati. Lo sappiamo. Assessore Rini, non faccia la furbetta!