Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2922 del 20 settembre 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2922/XIV - Interpellanza: "Interventi per il mantenimento degli standard qualitativi e di sicurezza nei comprensori sciistici della Regione".

Rosset (Presidente) - Punto n. 11 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione chiede la parola il Consigliere Bertin; ne ha facoltà.

Bertin (ALPE) - Riprendiamo l'argomento dei comprensori sciistici, del quale mi sono interessato in diverse occasioni, sia in questa che nella passata legislatura. In Valle d'Aosta ci sono circa venti comprensori sciistici, per un numero di chilometri di piste piuttosto imprecisato, nel senso che se si cerca su internet vengono riportati vari chilometraggi. Pertanto questa è anche l'occasione per avere un dato preciso riguardante questo aspetto.

I comprensori sono oltre venti in Valle d'Aosta, ce ne sono di piccoli e di grandi. Io mi auguro che non si voglia poi - come si parla spesso - penalizzare quelli piccoli, ma in generale questi comprensori hanno piste di elevata qualità e standard comunque riconosciuti anche fuori dalla Regione come di buona qualità e di sicurezza altrettanto elevata. Questo è certamente un aspetto importante. Per l'offerta turistica gli impianti di risalita e le piste di sci non sono un problema; l'offerta turistica valdostana ha altri problemi che non riguardano questo aspetto.

L'interpellanza chiedeva: quanti erano i chilometri di piste di sci alpino realizzate in Valle d'Aosta; quali erano, se previsti, gli investimenti per il mantenimento innanzitutto degli standard di sicurezza e di qualità attuali dei comprensori valdostani, perché - come poi sappiamo - con il tempo gli impianti devono essere rifatti e bisogna intervenire per mantenere tali standard nelle piste presenti e, infine, quali erano poi evidentemente gli intendimenti relativi a tali questioni.

Presidente - Per la risposta chiede la parola l'Assessore Restano; ne ha facoltà.

Restano (AC-SA-PNV) - In Valle d'Aosta i chilometri di piste di sci alpino accatastati, misurati lungo l'asse della pista, ammontano a 453 chilometri: questo è il dato che mi è stato riscontrato dagli uffici.

Per il mantenimento della sicurezza e degli standard qualitativi dei comprensori sciistici, la Regione eroga dei contributi in conto capitale a fondo perduto, ai sensi della legge regionale n. 8/2004. La legge prevede che ogni anno, entro il 30 giugno, le concessionarie presentino richiesta di contributo per gli investimenti, distinti in cinque categorie: realizzazione e miglioramento qualitativo o rinnovo tecnologico di impianti a fune; realizzazione e miglioramento qualitativo o rinnovo tecnologico delle strutture funzionalmente connesse agli impianti; realizzazione di opere per il miglioramento della sicurezza; acquisto e installazione di sistemi di innevamento artificiale; acquisto di mezzi battipista. Tutti, a mio modo di vedere, contribuiscono al miglioramento della stazione, della sua promozione, ma soprattutto della qualità e della sicurezza nell'utilizzo delle piste, per chi le frequenta, sia per i turisti che per chi ci lavora. La legge stabilisce poi che sia una Commissione consultiva ad esprimere un motivato parere in merito agli aspetti sia tecnici, sia economici gestionali degli investimenti. Successivamente, la Giunta regionale, con propria deliberazione adotta ed approva la graduatoria definitiva e concede i contributi nei limiti delle risorse finanziarie disponibili stabilendone l'ammontare. Per il 2017 le società concessionarie hanno presentato richieste per una spesa complessiva di 25 milioni di euro. È in corso l'istruttoria per valutare la spesa ammissibile al contributo, che presumibilmente ammonterà a circa 7 milioni di euro ed è relativa a lavori previsti per il 2018. Poiché la legge n. 8/2004 prevede la presentazione annuale di richieste, per gli anni successivi al 2018 non sono state presentate altre richieste.

Come previsto dalla DGR n. 8/2011, compatibilmente con le risorse attualmente disponibili, il Governo intende continuare con il sostegno al settore degli impianti a fune, che sono sicuramente inseriti nel contesto valdostano come primari sostegni per lo sviluppo socioeconomico locale, in quanto inducono benefici per le attività umane ed economiche delle zone interessate, e non solo. Si continuerà quindi con le politiche volte alla razionalizzazione dei comprensori e al mantenimento dell'offerta attuale in termini di appetibilità e di sicurezza, nonché allo sviluppo - se economicamente sostenibile - dei comprensori stessi.

Relativamente all'ipotesi di sviluppo nel prossimo futuro, il Governo dovrà valutare l'ammissibilità al finanziamento dell'ipotesi di spesa che le società concessionarie hanno presentato in quest'ultimo periodo. Per fare delle cifre, per quanto riguarda il 2018 si parla di 17 milioni; a seguire, per gli anni successivi, si ipotizzano cifre analoghe. È quindi ipotizzabile la stessa cifra per i prossimi quattro anni.

Presidente - Per la replica chiede la parola il Consigliere Bertin; ne ha facoltà.

Bertin (ALPE) - La prima domanda riguardava un aspetto piuttosto marginale, ma era almeno per conoscere un dato preciso sul numero di piste di sci alpino presenti in Valle d'Aosta. Tra l'altro una parte consistente di queste sono anche strutturate con l'innevamento artificiale (credo sia quasi il 50 percento, o poco di meno).

Le cifre che lei ha illustrato sono importanti, si parla di circa 20 milioni ogni anno per il prossimo quinquennio e si arriva ad un totale di circa 100 milioni, sono somme notevoli. Ricordo, peraltro, che negli ultimi dieci anni per questi investimenti e per la gestione sono stati trasferiti dall'ente pubblico complessivamente circa 350 milioni di euro ai comprensori sciistici; sono somme notevoli che servono per mantenere un'offerta turistica in questo settore.

A mio avviso - lo ripeto - la priorità devono essere gli interventi sugli impianti presenti e su quanto è l'esistente, per il mantenimento di quello che c'è, senza andare a fare investimenti su nuovi impianti, siano essi collegamenti intervallivi o meno; la priorità, secondo me, deve essere proprio messa sul mantenimento degli standard di qualità attuali. In Valle d'Aosta vi è una qualità dell'offerta turistica in questo settore buona, ottima, concorrenziale con le altre regioni dell'arco alpino e, pertanto, questo deve essere mantenuto, senza andare ad aumentare ulteriormente il numero di piste o altri impianti. Quello che va fatto è innanzitutto mantenere gli standard di sicurezza e di qualità in questo settore. Sarà difficile, considerata la grande necessità di finanziare, ma credo che, se priorità ci deve essere, deve essere questa, senza andare a scomodare altre nuove iniziative. Questa è una mia idea personale, ma credo sia anche di buonsenso