Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2916 del 20 settembre 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2916/XIV - Interrogazione: "Misure adottate per diminuire i tempi per il rinnovo della patente di guida".

Rosset (Presidente) - Punto n. 5 all'ordine del giorno. Per la risposta ha chiesto la parola l'Assessore Bertschy; ne ha facoltà.

Bertschy (UVP) - Torniamo sull'argomento che era già stato oggetto di un'interpellanza o un'interrogazione degli scorsi mesi.

Rispetto a "quali accorgimenti sono stati adottati al fine di risolvere la problematica evidenziata o quantomeno al fine di diminuire i tempi di rinnovo della patente di guida nei casi segnalati in premessa", il lavoro che si sta facendo, e che continuerà, è quello di trovare una sempre maggiore collaborazione e confronto tra chi deve rilasciare il permesso di condurre un'autovettura - e quindi mettere in situazioni di non rischio il resto degli utenti - e chi, invece, opera in termini clinici per definire la patologia e la situazione di malattia di colui che va a chiedere il rinnovo. In fase di rinnovo delle patenti viene reso evidente - così mi è stato detto in questi giorni - che quattro mesi prima di tale rinnovo si devono prenotare le visite, così si ha la possibilità di arrivare in tempo utile per non rimanere poi senza patente. L'articolo 59 della legge n. 120/2010 prevede che si possa dare un solo permesso per coprire l'eventuale mancanza della visita tra il momento della scadenza della patente e la visita stessa con la Commissione medica locale, che però non potrà essere rinnovato.

È quindi in questa situazione che bisogna lavorare, per far sì che, da un lato, si abbiano maggiori informazioni (ed è quello che stiamo cercando di fare negli uffici e negli ambulatori all'atto della valutazione positiva del rinnovo della patente), perché bisogna ricordarsi di fare questa attività quattro mesi prima; dall'altro, stiamo cercando di lavorare con i clinici soprattutto per capire cosa eventualmente può essere anticipato e migliorato; dall'altro ancora, stiamo verificando con la Direzione generale (si sta facendo questo lavoro soprattutto rispetto alle condizioni di maggiore rischio) se a volte le situazioni di criticità di prenotazione delle visite non vanno poi ad incidere sui tempi di attesa, di modo che non si corra il rischio che una lista lunga precluda poi la possibilità di arrivare in tempo utile per il rinnovo della patente.

Per quanto riguarda la Diabetologia, ci sono dodici posti settimanali dedicati alle visite e, per dare qualche numero, stiamo parlando di circa 2.800-3.000 rinnovi l'anno; ci sono cinquanta visite settimanali divise in due sedute. È quindi un argomento importante. Non stiamo tanto parlando di liste di attesa, quanto di liste di prenotazione, quindi del modello organizzativo nel suo complesso (e nel modello va inserito anche il cittadino, che deve rinnovare la propria patente e deve dialogare di più).

Dico anche che in alcuni casi per le visite è stato permesso di utilizzare strutture pubbliche o private che evidentemente devono essere evitate, perché se sono una scelta personale è un conto, ma se sono motivo di un allungamento dei tempi come sistema pubblico non ce lo possiamo concedere. Si sta quindi facendo molta attenzione. Vale quindi quello che le ho detto: serve il confronto tra i clinici e la Commissione preposta, soprattutto con il Presidente di Commissione, per valutare al meglio come andare ad analizzare le cronicità, per far sì che comunque tutto questo lavoro dia sicurezza, perché poi la sicurezza è data anche dall'aver effettuato i controlli necessari per il rinnovo; dall'altra va reso evidente il fatto che se il cittadino si prenota per tempo, quindi nei quattro mesi di anticipo, problemi non se ne dovrebbero presentare. È stato anche sottolineato che con buon senso nei casi più difficili si cerca di intervenire e di trovare delle soluzioni al di là della rigidità delle prenotazioni. Pertanto su tale argomento c'è la massima attenzione: continueremo a dare informazione e a far dialogare le strutture.

Presidente - Per la replica ha chiesto la parola il Consigliere Guichardaz; ne ha facoltà.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Pur avendo approfondito il tema per preparare questa interrogazione e poi per preparare quella di maggio e quella che feci nel 2013 sempre sullo stesso argomento, devo dire che, io per primo, ho delle confusioni che presumo non aiutino la normalità dei cittadini a comprendere i percorsi.

Lei l'altra volta citava la Commissione medico-legale, in altre situazioni citava la possibilità di poter accedere agli accertamenti in strutture di tipo privato: "possono comunque utilizzare documentazione che è anche utilizzabile attraverso le strutture convenzionate e accreditate". Poi io leggo invece che sono i medici di presidio, i medici di sanità pubblica - presumo - che si occupano di patenti di categoria bassa, A e B, mentre invece la Commissione legale patenti interviene dalle patenti C in su, e sinceramente comincio a capirci ancora meno. Dopodiché vado sul sito dell'USL per cercare informazioni e tale sito dà informazioni che io, che sono un po' abituato a leggere e ho anche una certa dimestichezza a muovermi dentro il sito, non capisco o capisco poco.

Io penso che qui ci sia l'esigenza davvero di dare un'informazione elementare, chiara, che sia fruibile da tutti. Quando ho la necessità di capire se un paziente che ha dei problemi (un diabetico) deve rinnovare la patente, devo poter accedere con un clic su "Rinnovo patente/diabetici" e mi devono dire (come peraltro ho trovato per esempio nel caso dell'USL di Prato): "Diabete, un percorso innovativo per i pazienti che vogliono rinnovare la patente. Se hai il diabete e devi rinnovare la patente di guida, puoi farlo con sicurezza. Basta recarsi o contattare 4-6 mesi prima della scadenza della patente la struttura di Diabetologia". Ti dicono quali sono i documenti amministrativi, i documenti sanitari, gli esami, perché qua c'è anche un problema di scadenza degli esami, bisogna fare la glicemia... poi io non sono un medico, ma credo che ci siano anche altri esami ematochimici oltre la glicemia, la creatinina, altri accertamenti. Ci sono tutta una serie di cose che il paziente, la persona che è in prossimità di scadenza patente presume magari già di avere e poi gli dicono: guarda che è scaduta, questa non vale, l'accertamento sul glicato non è aggiornato perché scade dopo una certa data.

A mio parere è compito dell'USL e dell'istituzione che deve sollecitarla, perché poi i problemi arrivano da qua, ma arrivano anche dai cittadini. L'istituzione si pone poi un po' come garante e, essendo noi anche dei politici, quindi rappresentanti dei cittadini, si deve fare un ragionamento che vada verso la massima semplificazione. Perché non è possibile che avvenga questo (gliel'ho detto la volta scorsa): una persona, che mi aveva contattato e sensibilizzato sull'argomento, ha dovuto girare due mesi senza patente! E non poteva non girare, perché era l'unica persona che guidava in famiglia, doveva andare a lavorare, accompagnare la madre malata, la figlia, eccetera. Non mettiamo a rischio la patente scaduta più tutte le conseguenze, le multe, le sanzioni e anche le ricadute sulla vita privata e professionale delle persone!

Cerchiamo di fare come fanno altre ASL in maniera molto semplice, attraverso i nostri uffici di comunicazione, attraverso le strutture che se ne occupano (io non so che cosa esista ancora come comunicazione con le famiglie), comunichiamo magari anche attraverso le associazioni. Esistono le associazioni dei diabetici, che mi sembrano anche abbastanza attive e operative; ecco, diamo anche a loro magari l'incarico di fare informazione in quel senso. Per esempio si possono inserire delle comunicazioni quando si fanno eventi come Campus salute o altro. Non devo essere io comunque che suggerisco, l'importante è che l'istituzione si faccia portavoce dei disagi dei cittadini.