Oggetto del Consiglio n. 2883 del 26 luglio 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2883/XIV - Interpellanza: "Proposta di aggiudicazione degli interventi di realizzazione del bacino di innevamento Alpe Forca in Comune di Ayas, località Frachey".
Rosset (Presidente) - Punto n. 10 all'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il consigliere Gerandin, ne ha facoltà.
Gerandin (GM) - L'iniziativa nasce a seguito della procedura di aggiudicazione di questo importante bacino a supporto del Monterosa Ski, che darà una certezza in più in merito all'innevamento. È un bacino di cui si parla da molto tempo e che ha avuto un iter piuttosto travagliato, ma che soprattutto a seguito dell'aggiudicazione è stato oggetto di ricorso e ci sono due pronunce del Tar: la prima è in data 3 luglio, la seconda in data 11 luglio 2017.
Perché questa iniziativa? Perché comunque la Monterosa ha un'importanza del tutto particolare per l'economia della Val d'Ayas. È un punto di riferimento, è una ricchezza per le attività turistiche e alberghiere, per il mondo dell'occupazione. Teniamo conto che è un fattore determinante: è la più grossa fonte di occupazione che abbiamo nella Val d'Ayas. È un grandissimo patrimonio di tutti e di cui ci tengo a ribadire l'interesse, che ha visto negli anni importanti sforzi finanziari da parte dell'amministrazione pubblica: ci sono stati importanti investimenti e tutto questo presuppone che un patrimonio di questo genere debba essere gestito nella più assoluta trasparenza e linearità.
È chiaro che, a seguito dell'aggiudicazione e degli esiti di questi ricorsi che citerò dopo, c'è molta preoccupazione. Questo appalto è già stato oggetto di tante chiacchiere prima. A qualcuno piace definirle chiacchiere da bar: io non mi scandalizzo e non bisogna correrci dietro. Ma è chiaro che, quando le chiacchiere da bar alla fine trovano riscontro nei pronunciamenti delle sentenze, in questo caso del Tar, qualche preoccupazione diventa legittima da parte di chi in questi anni ha creduto, crede ancora nel presente e nel futuro della Monterosa, ma con una gestione trasparente, proprio per i motivi che ho espresso prima.
In data 3 luglio 2017, a seguito di questa aggiudicazione, il Tar Valle d'Aosta ha accolto la domanda di provvedimento monocratico cautelare, nei sensi e per gli effetti di cui alla motivazione, e ha fissato la trattazione collegiale della domanda di sospensiva l'11 luglio 2017. In tale data, in trattazione collegiale, il Tar Valle d'Aosta ha accolto la domanda cautelare di sospensiva e fissato la trattazione di merito del ricorso nell'udienza pubblica del 12 settembre 2017. La prima considerazione è che ci troviamo in questo momento in una prima fase, che è quella dell'accettazione della sospensiva fatta dal raggruppamento di imprese ricorrenti, in cui la trattazione di merito sarà fissata per il 12 settembre.
Quali sono le motivazioni per cui l'11 luglio, in trattazione collegiale, vengono accettate le obiezioni avanzate dal raggruppamento che non si era aggiudicato questo appalto? Ve le leggo, perché sono un passaggio - io penso - significativo. Nella sentenza si dice che il raggruppamento temporaneo di imprese aggiudicatario ha indicato come responsabile del team di progettazione - voglio citare i personaggi interessati, ma non citerò il nome - un ingegnere. Tale professionista è colui che ha redatto il progetto su incarico della Monterosa S.p.A., stazione appaltante. Il professionista è figura di primo piano dell'organigramma e rappresenta l'elemento di forza per la consulenza tecnica (si veda la relazione dell'offerta del raggruppamento temporaneo aggiudicatario). Sostanzialmente il concorrente aggiudicatario dispone fra i propri consulenti dell'ingegnere che ha redatto il progetto posto a base di gara per l'incarico di Monterosa S.p.A. con evidente e palese violazione dell'articolo 24 comma 7 del Codice n. 50/2016, che impone che gli affidatari di incarichi di progettazione per progetti posti a base di gara, non possono essere affidatari degli appalti per i quali abbiano svolto la suddetta attività di progettazione. Si dice anche di una situazione di evidente conflitto di interessi vietato per legge. Non solo potenziale elemento, che già sarebbe sufficiente, ma anche in considerazione della posizione rilevante che il progettista avrebbe dovuto assumere in sede di controllo della congruità e corrispondenza dell'opera. Questo perché il bando prevede che le soluzioni progettuali migliorative vanno validate in contraddittorio con il progettista dell'opera. Il doppio ruolo del progettista incide pure sulla capacità di formulare proposte migliorative rispetto al progetto da esso stesso redatto, posto dalla stazione appaltante Monterosa S.p.A. in gara. Ne consegue che l'ammissione alla gara dell'aggiudicataria risulta illegittima. Si dice anche che la stazione appaltante, a seguito della sospensione della disposta aggiudicazione, recependo l'esclusione avrà titolo, in caso di effettiva sussistenza di profili d'urgenza, a disporre lo scorrimento della graduatoria in favore della ricorrente, collocatasi al secondo posto, con subentro del relativo contratto.
Torno a dire che siamo in una fase in cui c'è solo una sospensione e vedremo il giudizio di merito, che è fissato comunque per il 12 settembre 2017. Però quello che veramente dispiace in tutta questa situazione è che il periodo fissato per la conclusione dei lavori era stato volutamente disposto in 180 giorni, vale a dire che doveva iniziare per essere concluso entro l'annualità in corso, per prevedere di avere già questo potenziamento delle capacità di innevamento per la prossima stagione invernale. Il primo fatto è che di certo perderemo un anno. Il secondo fatto è che la stazione di pompaggio, che erroneamente io qua ho citato a Champoluc, ma che è in zona Alpe Ciarcerio, è già stata smantellata. Terzo fatto è che comunque una parte delle migliorie messe nella base dell'offerta del raggruppamento, che si è aggiudicato in una prima fase questo appalto, erano legate al discorso della stazione di pompaggio e dei tubi che vengono in questo momento interrati da parte del personale della Monterosa, ma la fornitura faceva parte dell'offerta di miglioramento alla base dell'aggiudicazione di prima.
Detto questo, io ascolterò con attenzione la risposta dell'assessore. A me fa molto piacere che alla fine ci si trovi nella possibilità di avere delle consulenze o delle commissioni di gara che costino magari meno. Magari in questo caso c'era ancora la possibilità di mettere in piedi commissioni di gara non seguendo le regole del pubblico, per cui non applicando i tariffari e quant'altro. Però devono essere delle commissioni di gara, dei RUP (Responsabile unico del procedimento) e delle direzioni lavori che abbiano pari competenza, perché se io metto in campo delle commissioni di gara che alla fine mi portano a questi conflitti, io non so dov'è il vantaggio. La Monterosa ha bisogno di avere un futuro certo. Soprattutto sottolineo che, tenendo conto che in questa operazione la Regione ci mette 5 milioni 200 euro, a me dispiace veramente che poi le partite vere si giochino nelle aule di tribunale.
Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Restano, ne ha facoltà.
Restano (AC-PNV) - Per rispondere a questa interpellanza, ovviamente ho chiesto spiegazioni alla presidenza della Monterosa e quanto le dirò non è nient'altro che quanto mi è stato scritto e riportato in merito dalla società stessa.
Per la prima domanda, "chi ha deciso e da chi era composta la Commissione di gara e la Direzione lavori", come ho già detto, le riporto la comunicazione della Monterosa in merito. Il bando di gara, pubblicato e redatto nei termini di cui al decreto legislativo n. 50 del 2016, prevedeva il criterio di individuazione dei commissari nel rispetto delle disposizioni contenute nell'articolo n. 77 e nel n. 216 comma 12 del codice degli appalti pubblici. La commissione è così composta: - fornisco la risposta senza pronunciare i nomi delle persone interessate, così come ha fatto lei - direttore operativo e di esercizio Cervino S.p.A., direttore tecnico e direttore di esercizio di un'altra funivia, un altro ingegnere iscritto all'albo degli ingegneri di Aosta, con un'esperienza trentennale nel settore degli impianti a fune. La commissione è stata nominata a seguito di istruttoria e richieste di disponibilità a diversi enti e ordini professionali: Ordine degli ingegneri della Valle d'Aosta, Unité des Communes valdôtaines Evançon, Unité des Communes valdôtaines Mont-Rose, Cervino S.p.A. e Funivie Piccolo San Bernardo S.p.A. È stata nominata dal presidente della Monterosa S.p.A., il quale ha nominato il direttore dei lavori, un ingegnere dipendente interno della stazione appaltante.
La seconda domanda: "chi ha deciso e perché i lavori sono continuati malgrado l'accoglimento della domanda di provvedimento monocratico cautelare il 03/07/2017 essendo fissata la trattazione collegiale in data 11/07/2017". Anche in questo caso riporto la comunicazione della società partecipata Monterosa S.p.A. in merito. I lavori, a seguito dell'emissione del decreto cautelare del Tar Valle d'Aosta, sono stati immediatamente sospesi e si è proceduto alla messa in sicurezza dei luoghi di intervento, secondo le istruzioni fornite dal coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione e dal direttore lavori. Attività queste che, ovviamente, richiedono procedure esecutive di non immediata realizzazione, vista l'entità delle opere. In ogni modo è stata data piena ottemperanza alle disposizioni giudiziali.
Per ciò che concerne il terzo quesito, "se è vero che la stazione di pompaggio di Champoluc è già stata smantellata, che garanzie ci saranno per l'innevamento del prossimo inverno e chi si accollerà eventuali oneri finanziari", anche in questo caso riporto la comunicazione della Monterosa S.p.A. In merito alla stazione di pompaggio di Ciarcerio a monte dell'abitato di Champoluc, oggetto di recenti lavori, con l'esclusione di due pompe, non è un'opera prevista in progetto di appalto e la realizzazione è prevista a cura della Monterosa S.p.A.
Quanto all'ultimo quesito, "perché non si è ritenuto necessario applicare la lettera a) punto 2 dell'art. 1 del Codice degli appalti 50/2016, come viene ribadito dal Collegio giudicante con sentenza e Ordinanza del 11/07/2017 e chi pagherà oneri aggiuntivi alle due imprese", riporto la comunicazione della Monterosa S.p.A. in merito. Il bando è stato pubblicato proprio nel rispetto delle disposizioni dell'articolo 1, comma 2, lettera a) del codice degli appalti, ovvero la procedura ha seguito quanto previsto dal decreto legislativo n. 50/2016. L'ordinanza del Tar va letta in combinato con le difese proposte dalla Monterosa S.p.A. e dal controinteressato, nelle quali è stato sollevato un difetto di giurisdizione, ferma restando l'adesione di Monterosa S.p.A. alle norme, tutte, del codice appalti. Il bando è stato pubblicato nelle forme e nei tempi ivi indicati dalla legge e la procedura ha seguito ogni fase del codice. In merito agli oneri aggiuntivi, ad oggi non se ne rinviene alcuno, atteso che le opere sono da realizzare e che i lavori eseguiti dall'aggiudicataria, qualora esclusa definitivamente, verranno a questa liquidati e scorporati al subentrante.
Al riguardo ho fatto fare una verifica visiva della sala di pompaggio di Champoluc, sulla quale sembra non siano stati ancora eseguiti lavori. Mi sono permesso di chiedere alla società della documentazione: il bando di gara e pubblicazioni, le richieste per la nomina della commissione di gara, la nomina dei membri della commissione e le nomine dei tecnici incaricati per la realizzazione del lago, i verbali della commissione di gara, le comunicazioni di aggiudicazione dei lavori, consegna dei lavori e sospensione dei lavori. La Monterosa ha fornito tutta la documentazione e, qualora la voleste avere, me ne farete richiesta e vi sarà consegnata.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Gerandin, ne ha facoltà.
Gerandin (GM) - Grazie Assessore. D'altronde non poteva che dirmi quanto le è stato comunicato da parte della Monterosa. È chiaro che questo è l'inizio di un'attività che vedrà un prosieguo, nel senso che sarà mia cura domani mattina richiedere un 116, con cui domanderò i verbali della commissione.
Al di là della pubblicità che è stata fatta per la nomina, quello che voglio capire è se questa commissione non è riuscita, o viceversa - come qualcuno mi dice - se si è resa conto che di questo raggruppamento faceva parte un ingegnere che era il progettista. I casi sono due: se non se ne è accorta, sarebbe gravissimo e sarebbe una commissione veramente non all'altezza. Magari è adeguata dal punto di vista tecnico dei lavori, ma dal punto di vista della conoscenza giuridica di una aggiudicazione di gara è assolutamente incompetente. L'aspetto più interessante sarà di capire, come qualcuno ha tra le righe evidenziato - io non ho letto questi verbali, per cui non lo so e glieli chiederò - se questa commissione di gara si fosse già accorta di questa palese anomalia ma, come sembra, fosse stata ritenuta irrilevante ai fini dell'aggiudicazione. Allora sarà veramente una bella partita da discutere, perché dà un po' da pensare il ritenere irrilevante, anche a seguito di quello che dicevo prima: questa strana convergenza tra le chiacchiere prima e quello che è successo poi.
Quando io parlo dei danni, ci sarà da vedere, perché è ovvio che quando si va poi a definire il contenzioso, se la sentenza del Tar sarà in linea con la sospensiva, si prevede che ci sarà una sorta di accordo tra le parti: con chi si è aggiudicato i lavori e ne ha fatto una buona parte e chi dovrebbe, ai termini di legge, subentrare nell'aggiudicazione. Sarà molto curioso capire, perché mi si risponde che non si rinviene al momento alcun danno e mi si dice che comunque la stazione di pompaggio di Ciarcerio era comunque previsto farla all'interno, ma in questo momento mi risulta che stiano posando delle tubazioni che erano oggetto delle migliorie del primo raggruppamento aggiudicatario.
Detto questo, nel Consiglio di settembre che si terrà sicuramente dopo la sentenza, ci sarà la possibilità di verificare tutte queste strane convergenze, queste strane anomalie. Posso garantire che sarà mia cura andare a vedere nei bilanci della Monterosa se ci sarà un euro di danno, di spese aggiuntive legate a questa gestione, che io giudico molto alla buona o con poca di quella trasparenza che noi chiedevamo. Questo sarà il mio compito e posso dire che ci sarà sicuramente una seconda puntata molto interessante, proprio per i motivi che ho detto prima: la Monterosa deve essere una casa di vetro, deve essere gestita in piena trasparenza. Basta con quelle che possono essere anche solo delle voci di corridoio, che danneggiano l'immagine della società.