Oggetto del Consiglio n. 2878 del 26 luglio 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2878/XIV - Interrogazione: "Definizione di un contratto ponte del servizio ferroviario con Trenitalia".
Rosset (Presidente) - Punto n. 4 all'ordine del giorno. Ha chiesto la parola l'assessore Restano, ne ha facoltà.
Restano (AC-PNV) - Alla richiesta "se esiste una bozza di contratto o un documento proposto da Trenitalia", riferisco che già il 16 febbraio 2017 Trenitalia ha trasmesso una bozza di contratto ponte. Poi ci sono stati una serie di incontri e confronti tra i legali e anche un incontro del sottoscritto con il direttore della Divisione passeggeri regionale di Trenitalia. Il 25 maggio, congiuntamente ai dirigenti e funzionari, ho fornito in IV Commissione consiliare un'illustrazione in merito ai principali contenuti della bozza di contratto ponte con Trenitalia e il 21 giugno 2017 gli uffici hanno trasmesso a Trenitalia un'ultima bozza. Devo però dire che l'11 luglio Trenitalia ha rivisto, con un incremento significativo, il prospetto economico preventivo che aveva precedentemente consegnato. Ieri, 25 luglio, Trenitalia ha fornito una nuova bozza che gli uffici stanno esaminando. Trenitalia aveva chiesto di fare decorrere il contratto ponte dal 1 gennaio 2017, ma la Regione non ha accettato un contratto retroattivo. Pertanto, qualora si arrivasse a sottoscrivere un contratto ponte, questo decorrerà dalla data di stipula dello stesso.
Alla richiesta "a quanto ammonta il costo per l'Amministrazione", Trenitalia ha fornito il 3 maggio 2017 un prospetto economico biennale che prevedeva un corrispettivo unitario, Iva esclusa, per treno/km di 10,47 euro per il 2017 e di 10,68 euro per il 2018. Si tratta di un costo maggiore rispetto a quello di 8,30 euro previsto nel precedente contratto di servizio pubblico. Si fa però presente che da un'analisi condotta nel 2016 dalle strutture dell'assessorato regionale, risultavano valori variabili per quanto riguarda le altre regioni tra i 9,60 e i 12 euro, con una media di 11,70 euro, Iva esclusa. Come ho detto in precedenza, l'11 luglio Trenitalia ha trasmesso un nuovo prospetto economico biennale, che ci ha consegnato a mano ieri. Tale prospetto prevede un corrispettivo unitario treno/km di 12,57 euro per il 2017 e di 12,64 euro per il 2018. Si tratta di un aumento del 20 percento rispetto al prospetto economico consegnato a maggio, che porta a un incremento dei costi, rispetto al contratto attuale, per un valore stimabile in 6 milioni 947 mila 600 euro, Iva inclusa. A tale proposito, il 14 luglio l'assessorato ha chiesto un parere legale, per accertare se vi siano i presupposti per la stipulazione del contratto ponte e che la stessa non indebolisca la posizione della Regione nel contenzioso in corso con Trenitalia.
Per quanto riguarda la domanda, se "è stata richiesta e ottenuta, nelle more del nuovo contratto di servizio, la riapertura delle biglietterie precedentemente chiuse", puntualizzo che, nel rispetto dell'ordine del giorno n. 21 del 14 dicembre 2016, l'assessorato fin da subito ha portato avanti queste istanze. Tralascio tutte le fasi interlocutorie che sono avvenute dal 14 dicembre a oggi. Dopo molte discussioni e interlocuzioni, la Regione è riuscita a reinserire nelle ultime bozze di contratto ponte la riapertura della biglietteria di Pont-Saint-Martin e il mantenimento in servizio di quelle di Aosta e di Verrès. La Regione ha chiesto a Trenitalia che la riapertura della biglietteria di Pont-Saint-Martin non comporti, come l'impresa ferroviaria aveva prefigurato, la riduzione dei turni di servizio attualmente garantiti presso la stazione di Aosta.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Marguerettaz, ne ha facoltà.
Marguerettaz (UV) - Questa interrogazione, come è stato ricordato nella risposta, trae origine dall'audizione che abbiamo avuto il 25 maggio. Ormai sono trascorsi due mesi da quando, con la solita politica degli annunci, ci era stata detto: siamo pronti a chiudere il contratto ponte; ci sono alcuni dettagli da verificare, ma siamo ben messi. A due mesi di distanza, come su tanti altri dossier, siamo completamente in alto mare. Ma non solo: il collega Restano ci dice che invece dei 10,50 euro di cui si era detto, oggi Trenitalia ci chiede 12,60 euro, con un incremento del 20 percento.
Io credo che questi problemi non tocchino Chatrian - che ora vedo seduto in aula allo scranno dei parlamentari, mentre sta delineando scenari futuri - ma se io fossi nell'Assessore al bilancio, sarei terrorizzato dalle parole che ha utilizzato l'Assessore ai trasporti, commissariato dal comitato "Valle d'Aosta riparte". Lo dico rispetto alle valutazioni che stiamo facendo: i dirigenti il 25 maggio ci hanno detto che, anche nell'ipotesi di 10,50 euro, ci mancano 2 milioni per l'anno 2017. Ora, la fortuna vuole che il contratto ponte si allontani, ma se noi lo chiudessimo ad agosto, il collega Chatrian dove li trova i soldi per pagare il contratto ponte? Nella variazione di bilancio, perlomeno quella che è passata in Commissione, non c'è un euro per il servizio dei trasporti ferroviari. Non avete messo niente! Non solo: se questo contratto ponte vale per il 2018, di milioni ne dovrete trovare molti di più! Io adesso dovrei rifare i calcoli. Il collega Restano dice che, rispetto ai 10,50 euro, c'è un aumento di 6 milioni di euro! Quindi - con tutte le notizie che sono state date sulla Aosta-Pré-Saint-Didier e su quello che costa - se noi oggi dovessimo fare così a naso i conti, la Aosta-Pré-Saint-Didier costerebbe. Signorsì, collega Morelli: 3,5 milioni di euro! Perché c'erano 270 mila chilometri all'anno prima della chiusura: lei va a moltiplicare per 12,7 e vedrà che trova quel calcolino, con l'Iva al 10 percento.
Qua ormai è il momento degli spot. Basta dire: un'ora e mezza per andare a Torino; forse arriviamo anche a New York. Di scientifico non c'è niente. Ormai siamo completamente in una navigazione a vista.
Voce fuori microfono
Certo, nove anni, collega Morelli! E voi ne metterete altri nove, ma non concluderete nulla! Lo dimostra il fatto che, in una situazione di monopolio, siete venuti con lei che fa da garante due mesi fa e ci avete detto che 8,30 euro è il costo al chilometro, che è contestato; ci hanno proposto 10,50 euro. A due mesi di distanza venite e ci dite che c'è un 20 percento di aumento: 12,70 euro! Il dirigente dell'assessorato dice in Commissione - perché bisogna leggere e bisogna poi metabolizzare - che "c'è un approccio stravagante. Il rischio d'impresa con Trenitalia non esiste più", nel senso che Trenitalia ci addebita tutti i costi, ci addebita il rendimento d'impresa e noi, come dei babbioni, paghiamo alla fine. Io passavo per colui che doveva bisticciare, ma voi che non bisticciate, cosa fate?