Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2868 del 13 luglio 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2868/XIV - Interpellanza: "Interventi per il definitivo riconoscimento alla Regione della contitolarità del marchio Tor des Géants".

Rosset (Presidente) - Punto n. 27 dell'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz per l'illustrazione; ne ha facoltà.

Marguerettaz (UV) - La presentazione sarà brevissima, perché nell'interpellanza ho riportato in modo puntuale i contenuti di un'ordinanza del Tribunale di Torino e la sentenza del TAR di Aosta, in cui sostanzialmente i giudici - quindi soggetti terzi - dicono senza parafrasi che la Regione è stata co-organizzatrice, ha dei diritti di marchio, e che questi diritti ovviamente o trovano una definizione pattizia o giudiziaria. Il TAR evidenzia che non ci sono assolutamente diritti di esclusiva da parte dei VdA Trailers e riconferma sostanzialmente quanto detto dal Tribunale di Torino nella Sezione Specializzata in materia di imprese. Il TAR apprezza anche l'attività fatta dalla Regione, sia quando ha organizzato il Tor che quando ha organizzato il 4K. È stato scritto, però questo non è tanto l'oggetto dell'interpellanza.

L'oggetto dell'interpellanza è molto semplice: se, alla luce della sentenza del TAR, sono stati ripresi i contatti e quindi si è nella condizione di definire in modo pattizio la piena contitolarità, perché ricordo che in passato era state fatte delle proposte in cui c'erano delle concessioni - "io ti concedo e, se vendo, tu hai la prelazione" - ma ovviamente non costituiscono un riconoscimento di contitolarità. La domanda è pertanto molto semplice.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Restano per la risposta; ne ha facoltà.

Restano (AC-PNV) - Effettivamente la questione legata alla titolarità dei marchi identificati con l'espressione "Tor des Géants", è risultata la più complessa nell'ambito della querelle tra la Regione e Valle d'Aosta Trailers. Lo stesso giudice delegato presso il Tribunale di Torino l'ha riconosciuto - come Marguerettaz ha ben detto nella presentazione - affermando sostanzialmente che i marchi appartengono in comunione sia a VdA Trailers che alla Regione autonoma. I giudici hanno preso atto dell'esistenza di indizi di contrastante valenza riguardo alla titolarità dei marchi in questione e, considerando la sussistenza di ulteriori circostanze evidenziate dalla Regione, il giudice delegato ha quindi riconosciuto, sia pure con decisione non definitiva, di privilegiare in sede di giudizio cautelare la tesi della contitolarità del marchio "Tor des Géants", affermando che non compete alle parti (VdA Trailers e Regione autonoma) il diritto esclusivo di utilizzare tali segni e di inibirsene reciprocamente l'uso. Il giudice, come lei ha ben detto, ha auspicato per il futuro una regolamentazione pattizia o giudiziale della questione.

Ad onor del vero, mi sembra che lei abbia peraltro già tentato degli approcci in tal senso nel corso del 2016. Oggi ripropone in Consiglio la questione, se vogliamo dandole anche una valenza politica. Dal punto di vista tecnico legale, occorre precisare che il trascorrere del tempo in un certo qual senso gioca a sfavore della Regione e rischia di indebolire le pretese, nel caso in cui si addivenisse infine, dopo molto tempo, ad un'azione di giudizio. La valutazione non è di sicuro facile, perché è un argomento che di per sé è divisivo, come abbiamo ben visto.

In Consiglio, e anche tra la popolazione, sicuramente vi è chi pensa sia meglio non andare oltre con le ostilità e lasciare che VdA Trailers prosegua in autonomia l'organizzazione della prossime edizioni del Tor, magari senza aiuti da parte della Regione, ma anche senza la messa in campo di azioni di disturbo, che ritiene a questo punto preferibile non intervenire nell'organizzazione di un evento che, per il solo fatto di svolgersi in Valle, assicura comunque a tutto il territorio regionale promozione e seguito da parte di tutti gli appassionati e turisti.

Vi è anche senza dubbio chi, con argomenti non privi di pregio, riterrebbe sconveniente abbandonare la partita, soprattutto dopo una prima fase giudiziale che per alcuni versi è stata favorevole alla Regione, rinunciando così ad ogni possibilità di recupero di qualche controllo sull'evento. Ora, rivendicare la contitolarità del marchio presuppone però l'intento, se la causa dovesse riconoscerla, di assumere per il futuro il ruolo di co-organizzatore dell'evento, con tutto ciò che comporterebbe co-organizzare un evento insieme ad un soggetto al quale si è appena fatta una guerra vincendola, oltre agli annessi e connessi, quindi difficoltà a co-organizzare e un impegno da parte dell'Amministrazione a livello organizzativo e di responsabilità verso terzi. Dobbiamo anche valutare come porci rispetto ad altre organizzazioni che organizzano manifestazioni simili in totale autonomia.

Ora io sono dell'idea - così come auspicato dai giudici - di tentare una regolamentazione pattizia dell'uso dei marchi e, considerato che ci è stata riconosciuta comunque la proprietà in comunione del marchio e il valore della manifestazione, di dare il patrocinio alla manifestazione, di promozionare l'evento sul sito della Regione come avviene per eventi simili, e di valutare come sfruttare in maniera promozionale l'attuale posizione. Al termine del tentativo di regolamentazione si faranno poi le valutazioni, se proseguire o meno l'azione in giudizio.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Marguerettaz per la replica; ne ha facoltà.

Marguerettaz (UV) - Prendo atto della risposta e confesso che non sono assolutamente d'accordo sull'impostazione, perché il fatto di avere la contitolarità non comporta che automaticamente si diventi co-organizzatori. Non è così. Io ho il marchio, dopodiché posso fare un accordo, può esserci il pagamento di una royalty, può esserci un qualsiasi altro ragionamento, ma abbiamo un punto fisso: c'è la contitolarità. Se non ci fosse questo riconoscimento, nel momento in cui VdA Trailers decidesse di vendere il marchio "Tor des Géants" a una ditta che fa scarpe o che fa altri prodotti per il trail, noi ci troveremmo di fronte ad un vero e proprio impoverimento della comunità. Io non le ho detto di fare attività contrarie, ho semplicemente ripreso due sentenze.

È chiaro che la trattativa che feci nel 2016 fu infruttuosa perché il TAR non si era espresso, poiché in modo pervicace - e lì posso dirlo - VdA Trailers ha agito al TAR chiedendo di fatto i danni, in quanto diceva che l'attività della Regione era stata fatta in danno. In modo evidente e plateale il TAR dice: "Ma cosa state dicendo? Avete detto che grazie a questa competizione avete avuto un successo straordinario"! L'illogicità della richiesta è pertanto sancita e cristallizzata nella sentenza. Non voglio entrare in queste polemiche, non sono a dire "sono pro" o "sono contro". Abbiamo preso in quest'aula una decisione di non organizzare altre manifestazioni, questa manifestazione viene organizzata, raccogliamo i frutti che possono essere raccolti, ma, a mio modesto modo di vedere, è indispensabile che venga riconosciuta la piena contitolarità. Dopodiché l'organizzazione può dire, per conto mio - è una valutazione che farà colui che in quel momento rappresenta il Governo, la Regione - se concede a titolo gratuito o a titolo oneroso l'utilizzo del marchio.

Collega Restano, non c'è una possibilità intermedia. Per conto mio, l'azione va fatta assolutamente prima della prossima edizione del Tor, è indispensabile. Dopodiché voi potete fare tutte le valutazioni, però io su questo argomento ritornerò. Se voi decidete di rinunciare, Restano, voi dovete fare una delibera, dovete scrivere che voi rinunciate, perché, poco o tanto, il marchio del Tor ha un valore, e voi non potete rinunciare ad un valore che ha la Regione senza fare una delibera. Fate una delibera, scrivete che per voi è conveniente rinunciare e ve ne assumete le responsabilità! Non facciamo l'errore di dire che qua c'è melina e poi arriviamo a settembre a dire che non c'è più tempo!

Io prendo atto della sua risposta, sicuramente condivido con lei sul fatto che bisogna cercare una definizione pattizia, ma qualora la soluzione pattizia non dia dei risultati voi dovete prendere una decisione, sia che si vada in sede giudiziaria, sia che non ci si vada, perché il marchio del Tor ha un valore. Non vado a ricordare tutte le spese e tutti gli impegni che l'Amministrazione regionale ha destinato in questi anni per l'organizzazione del Tor. Non voglio dire che gli impegni sono il valore del marchio, però sono considerazioni che le lascio.