Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2761 del 23 maggio 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2761/XIV - "Interpellanza: "Interventi per ottenere visite specialistiche finalizzate al rinnovo della patente di guida in tempi brevi e certi".

Rosset (Presidente) - Punto n. 17 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, chiede la parola il collega Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Non c'è molto da dire su questa interpellanza, che fa parte di quelle iniziative di sensibilizzazione che il nostro gruppo presenta quasi in ogni Consiglio regionale, sensibilizzazione che si pone l'obiettivo di ricercare soluzioni che vadano a beneficio dei cittadini valdostani. Il numero di persone affette da patologie per le quali sono necessari approfondimenti e accertamenti clinici ai fini del rilascio della patente è più esteso di ciò che si pensa. Tocca particolari categorie ben individuate: anziani, mutilati e minorati fisici, soggetti diabetici per quanto riguarda la patente dalla categoria C in su e può interessare anche soggetti per i quali i medici sospettano, considerano vi siano patologie invalidanti o compromettenti ai fini della guida. Non è il mio campo quello della patente, quindi evito di fare "spiegoni" sui quali potrei inciampare. Come dicevo, è nostro interesse capire, nella nostra qualità di Consiglieri regionali, ma anche di cittadini interessati a queste problematiche, qual è la prassi nel caso di rinnovo da parte di una potenziale persona affetta da una malattia da sottoporre a valutazione ai fini della guida: ad esempio, un diabetico. Sono venuto a conoscenza con stupore del caso di un cittadino rinviato a visita diabetologica, per legge da effettuarsi obbligatoriamente presso il pubblico, ma a carico dell'interessato: bisogna aggiungere comunque il pagamento della visita a quanto stabilito per il rinnovo della patente, e si deve attendere ben oltre la data di scadenza della patente, con tutte le conseguenze di ordine pratico che ciò comporta. Costui, tra l'altro, lavora a svariati chilometri dalla propria abitazione, quindi per lui è obbligatorio prendersi quotidianamente l'auto per raggiungere il posto di lavoro, visto che, tra l'altro, in quel luogo non ci sono mezzi pubblici. La cosa che lascia piuttosto basiti è il fatto che la lista d'attesa per questa prestazione è più lunga di quella che deve sopportare un normale cittadino che deve farsi una visita diabetologica normale, esente o pagata tramite ticket, è un po' una cosa paradossale. Ho visto sul sito dell'USL i tempi di attesa per le visite diabetologiche: ci aggiriamo intorno ai 37-39 giorni, mentre nel caso specifico questo Signore è stato prenotato a due mesi dal momento della prenotazione. Probabilmente non è possibile fare diversamente a causa delle lunghe liste d'attesa, ma il Signore in questione ed io abbiamo provato a metterci lì insieme e le informazioni relative ai tempi delle suddette visite non le abbiamo trovate da nessuna parte. Probabilmente ci fosse stata un'adeguata informazione e avessero spiegato a questo Signore di non presentarsi ad un mese dalla scadenza della sua patente, ma tre o quattro mesi prima, avrebbe adottato le opportune cautele, gli opportuni provvedimenti.

Per farla breve, quindi con questa interpellanza invito l'Assessore a farsi portavoce presso l'USL affinché sia fornito innanzitutto un servizio rapido ed efficace magari attraverso anche l'implementazione degli organici o la definizione dei percorsi differenziati, e soprattutto che siano messe a disposizione, che siano reperibili informazioni adeguate e chiare sui tempi di rinnovo, in modo tale che non ci siano poi questi periodi di vuoto tra la scadenza naturale della patente e l'eventuale rinnovo, che in alcuni casi davvero sono un problema sia lavorativo che familiare per persone che accompagnano anziani magari, o che hanno la necessità della macchina e che in questo caso devono stare ferme un mese e mezzo, due mesi o a volte addirittura rischiare magari di usare la macchina senza la patente rinnovata.

Presidente - Per la risposta, chiede la parola l'Assessore Bertschy, ne ha facoltà.

Bertschy (UVP) - L'interpellanza va su un argomento puntuale, la risposta che le darò è legata all'organizzazione attuale del servizio, anche se quello che sottolinea in aula è un argomento da approfondire, perché è assurdo che una visita che serve per il rinnovo di una patente abbia un tempo così lungo da mettere in condizione di non permettere il rinnovo. L'organizzazione attuale del servizio prevede che chi ha la patente in scadenza con tre mesi di anticipo proponga la sua richiesta - stiamo parlando evidentemente di coloro che hanno bisogno di una visita con la commissione medica locale, presieduta dal dottor Castelli - di modo che si possano organizzare le visite conseguenti e i servizi per arrivare a questo rinnovo. Nel caso specifico, se arrivano dopo la scadenza del permesso di guida, è prevista la possibilità di un permesso temporaneo per una sola volta, per evitare proprio che ci siano queste situazioni e che uno si trovi sprovvisto poi della possibilità di condurre la propria macchina.

Detto questo, evidentemente abbiamo ricevuto anche noi segnalazioni di difficoltà, soprattutto il disagio di dover spostarsi più volte e organizzare visite specialistiche magari in più momenti. Avremo a breve una riunione con il dottor Castelli e con coloro che si stanno occupando di questo servizio per capire come occuparsi e prendere in carico in maniera ancora più efficace quello che viene segnalato, per capire quali sono anche i problemi di chi opera, perché poi le liste d'attesa creano problemi anche di questo tipo. Coloro che devono rinnovare un permesso di guida possono comunque utilizzare documentazione che è anche utilizzabile attraverso le strutture convenzionate o accreditate per il servizio socio-sanitario, questo non è ovviamente motivo di vanto, nel senso che non è che dobbiamo utilizzare le strutture parapubbliche per anticipare i tempi delle liste d'attesa, quindi vanno verificate, però in particolari casi si sono verificate anche queste situazioni.

Io mi prendo carico, come le ho detto, di capire quali sono eventualmente le difficoltà nello specifico di questa situazione, ma in generale perché i momenti di rinnovo della patente sono anche i momenti di maggiore difficoltà: parliamo anche di persone più anziane, di difficoltà di mobilità di spostamento, visto che abbiamo un territorio dove se si è in cintura di Aosta, tutto questo è più semplice, ma se si arriva da distante, muoversi più volte comporta anche difficoltà di altra natura. Sicuramente quindi la segnalazione verrà presa in carico e, ripeto, andremo a verificare puntualmente quali sono i miglioramenti che si possono apportare all'attuale servizio dato. Probabilmente già la segnalazione dei tre mesi di anticipo andrà comunicata in maniera diversa, perché - e questo è stato segnalato dalla commissione medica - più volte i problemi di rinnovo si determinano quando si arriva in ritardo rispetto alla scadenza della patente, quindi tutta una serie di visite che devono essere prenotate rischiano di andare già ad occupare il primo rinnovo da parte della Motorizzazione civile. Ribadisco comunque rispetto a questo, proprio per evitare che ci siano problemi determinati dagli stessi servizi che dovrebbero dare le risposte, che valuteremo la segnalazione con la massima attenzione.

Presidente - Per la replica, chiede la parola il collega Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - La questione dei tre mesi d'anticipo non mi era nota, anche perché non ho trovato nulla sul sito dell'USL e le assicuro che ho girato e rigirato preparandomi questa interpellanza per capire se esistono dei protocolli chiari che danno delle indicazioni. Credo che qui la questione sia addirittura paradossale - poi magari mi sbaglio, ripeto: ho provato a studiare, ma questi sono argomenti sui quali non sono così pratico - perché quelli che vengono inviati alla commissione medica (la commissione in seno, credo, al Dipartimento di prevenzione, se è il dottor Castelli che la presiede) appartengono a delle categorie particolari: i diabetici, per esempio dalla patente C in su, gli invalidi e i mutilati, quelle patologie già riconosciute. Qua non parliamo di quelle patologie, Assessore: qua parliamo di persone normali che devono rinnovare la patente di tipo B, quindi che non hanno nessun avvertimento preventivo, alle quali e per le quali i medici di sanità pubblica chiedono degli accertamenti ulteriori perché magari nel questionario interviene la notizia di uno stato di diabete mellito o di altra origine. In questo caso il paradosso quindi è che, pur essendo i tempi dei tempi lunghi, e forse ancora più lunghi della commissione medica, non esiste questo permesso temporaneo, per cui queste persone che vanno tranquillamente a farsi le visite il medico le invita a farsi una visita diabetologica, poi gli dà il numero per prenotarsi e quasi li mandano a stendere perché quello che è successo: telefonano e sembra che arrivino da Marte e gli dicono: "guardi, fra questi due mesi", "ma come fra due mesi? Fra un mese mi scade la patente e nessuno mi ha detto nulla rispetto a questa cosa!". Abbiamo dei cittadini che girano senza patente, dei cittadini che non sanno come fare ad accompagnare i figli a scuola, i genitori malati e via dicendo perché i tempi di una visita diabetologica sono di due mesi, contro i 37 giorni normalmente indicati nei tempi d'attesa. Piuttosto anche in questi casi, quindi in casi di approfondimenti e di ulteriori accertamenti, che si stabilisca la possibilità di dare, magari in accordo con la Motorizzazione, un permesso di tipo temporaneo. Questa io credo sia una soluzione che si possa adottare e che mette un po' un tampone ad un fatto che, a mio parere, è abbastanza paradossale ed è facilmente risolvibile.