Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2760 del 23 maggio 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2760/XIV - Interpellanza: "Chiarimenti in merito alle modalità gestionali dell'anagrafe regionale del bestiame".

Rosset (Presidente) - Possiamo riprendere i lavori che avevamo sospeso. Punto n. 16 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione chiede la parola il collega Cretier, ne ha facoltà.

Cretier (PD-SIN.VDA) - Ho proposto questa interpellanza per il settore agricoltura poiché alcune aziende si lamentano dell'applicazione, forse troppo restrittiva, della delibera di Giunta n. 469 e dei richiami ai regolamenti CEE n. 1760 e n. 1825 in merito ai trasferimenti degli animali tra aziende locali e l'introduzione dei medesimi. Il documento utilizzato è detto modello 4 ed è usato anche per le monticazioni dei nostri alpeggi e dei nostri mayen. Il problema, seppur banale, riguarda i rischi legati al ritardo della presentazione agli sportelli della bonifica sanitaria. Gli allevatori devono presentare il modello 4 e il passaporto sanitario. Il modello 4 ha dalla sua anche un dato relativo all'orario del trasporto fatto con un mezzo di trasporto o semplicemente a piedi, ma va dichiarato. Escludendo le possibili dimenticanze, la procedura richiede il passaggio presso uno sportello regionale. Nella normale attività lavorativa, in particolari periodi come, ad esempio, la fienagione o la vita in alpeggio, diventa obbligatorio rispettare la scadenza stabilita dalle norme dei sette giorni, che verosimilmente sono pochi, ma devono essere rispettati. I sette giorni sono consecutivi e i giorni festivi infrasettimanali non spostano la scadenza e vi sono compresi il sabato e la domenica: questo era per chi non è del settore, per chiarire un po' l'aspetto. Mi sembra quindi opportuno tentare alla fine di fare un esempio per dare delle date: se il modello è datato il 1° giugno alle ore 17:00, la scadenza dovrebbe essere l'8 giugno allo stesso orario, calcolando un giorno solo il 2 alle 17:00 e via così fino all'8 e quindi i sette giorni consecutivi. Diversamente le notizie che mi portano gli agricoltori sono che, riferendoci all'esempio, viene già calcolato il 1° giugno e quindi il giorno 8 si è già in ritardo con i rischi di far detrarre i punti della condizionalità e dopo tre ritardi si è in sanzione o sottoposti al controllo.

Io ho letto personalmente i documenti che ho citato prima, ma non viene precisato altro né riguardo al metodo di calcolo dei sette giorni, né alla scadenza ultima. Credo che semplicemente vada chiarito a chi di dovere l'applicazione in modo che gli allevatori possano organizzarsi al meglio in un momento già molto difficile e, come sappiamo, perennemente oppressi dalla burocrazia, in cui gli aspetti sanitari sono un obbligo da rispettare senza applicazioni elastiche o personali.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Viérin, ne ha facoltà.

Viérin (UVP) - Ringrazio il collega per questa segnalazione che, nonostante tutte le riunioni che abbiamo avuto con le associazioni di categoria e, malgrado l'apertura di nuovi sportelli e dello Sportello agricoltura, non ci è mai giunta. Il primo invito quindi per l'utenza, visto che abbiamo potenziato i servizi - arrivo da una riunione di riorganizzazione di tutti gli sportelli, anche territoriali, unendo la zootecnia allo Sportello unico dell'agricoltura - è che per qualsiasi segnalazione giusta, magari anche nella mancata interpretazione, o interpretazione errata, ci sia subito un passaggio di informazioni affinché non vengano eventualmente applicate le sanzioni, che sono doverose in caso di ritardi. Sicuramente quindi la prima cosa che dobbiamo dire è che esistono delle normative che anche nei contenuti non dipendono esclusivamente dalla volontà dell'Amministrazione. Spesso, come lei cita nell'interpellanza, sono normative e soprattutto, quando ci sono questioni sanitarie, sono normative stringenti.

Al di là di questo, vorrei ricordare che il manuale per la gestione dell'anagrafe regionale e nazionale del bestiame non è una delibera, come richiamato nell'interpellanza, ma un provvedimento dirigenziale, ma poco cambia, a cui abbiamo lavorato in questi ultimi mesi tra Assessorato dell'agricoltura, Assessorato della sanità, USL, AREV e anche i servizi dell'azienda che si occupano di sanità animale, igiene veterinaria e i servizi competenti dell'Assessorato. Questo per dire che è stato un manuale concertato con le categorie, quindi con le aziende, con gli allevatori affinché potesse essere creato uno strumento consultabile a cura di tutti gli operatori interessati. Quindi che riportasse le competenze, i doveri di ogni singolo soggetto responsabile e che deriva da una volontà da un lato, ma anche da normative sanitarie nazionali, gestioni che sono in capo sia all'Assessorato dell'agricoltura che all'Assessorato della sanità sui controlli per gestire al meglio questa parte di anagrafe regionale del bestiame. Ricordo che questo provvedimento dirigenziale fa seguito ad una legge che esiste dal 1993, quindi è dal 1993 che le aziende sanno che ci sono i sette giorni per comunicare lo spostamento o, in caso di compravendita, questo espletamento. La particolarità nella gestione della nostra anagrafe bestiame a livello regionale è che i compiti sono di competenza degli uffici dell'Assessorato, mentre i controlli e la gestione diretta dei dati sanitari sono affidati all'azienda: questo per dire che era necessario avere una sinergia, un raccordo formalizzato con questo manuale. Dopo aver ricevuto la sua iniziativa, io ho chiesto agli uffici come venissero interpretati i sette giorni, che era la prima domanda che mi ero posto, e mi si dice - ma se lei mi dice che non è così, sarò più puntuale nel verificarlo - che per i sette giorni sono esclusi i giorni festivi, quindi sono sette giorni consecutivi lavorativi, esclusi il sabato e la domenica.

Relativamente alla prima domanda, è interessante capire come vengono applicate le sanzioni, perché è giusto segnalare le questioni, ma è anche giusto dire, per quanto concerne la norma relativa all'anagrafe, che la tempistica è impostata sui sette giorni e diciamo che siamo per l'applicazione dei sette giorni, esclusi quelli festivi.

Per quanto concerne la seconda domanda: "se vi è l'intenzione di non applicare alle aziende che a causa della suddetta diversa applicazione fossero incappati in sanzioni", bisogna ricordare che il contravventore è soggetto a una sanzione amministrativa, che è una cifra con un minimo edittale e un massimo edittale per ogni capo, ma che nel caso di primo accertamento di violazione non si applica la sanzione se colui che ha violato o comunque che ha ottemperato in modo tardivo alla questione regolarizza la questione. In calce alla posta che quotidianamente esce dall'Assessorato, quindi nei provvedimenti dirigenziali, esiste sempre la dicitura: "si segnala che si è ottemperato in modo tardivo alla...e si è incappati in una irregolarità", ma, fatto salvo che ci sia la regolarizzazione, non si incorre in una sanzione. La prima cosa da dire quindi è che sicuramente se qualcuno ha avuto una sanzione oltre i sette giorni, e non è la prima volta che gli succede, non può non esserne informato. Altra cosa, invece, i sette giorni esclusi quelli festivi.

Vi dico anche i dati degli anni 2016 e 2017, un anno e mezzo. Dai controlli risulta che in un anno e mezzo sono 13 le sanzioni per le persone, per le aziende che non avessero adempiuto per la prima volta...quindi non contiamo quelle che dopo la prima volta hanno regolarizzato, e questi sono i dati che vengono forniti e che sono a disposizione. Per la maggior parte di queste si è in attesa anche della definizione dei ricorsi presentati dagli interessati all'Ufficio sanzioni amministrative della Regione, quindi c'è ancora una possibilità. Giustamente se ci fosse un'interpretazione errata, al limite sui singoli casi si può anche segnalare che vadano direttamente allo sportello per chiarire la posizione, c'è comunque la possibilità di produrre degli scritti e delle memorie, comunque una segnalazione per dire che l'interpretazione, secondo loro, non è esatta.

"Se vi è intenzione di integrare le informative...": noi crediamo sia importante, al di là di questa disposizione che è una legge del 1993 - e quindi da allora i 7 giorni sono previsti e dopo 14 anni forse dovremo ricordare di nuovo quali sono le procedure, anche se la prassi dovrebbe essere diventata consueta - ma visto che a partire da settembre 2017 ci sarà l'obbligo di compilazione informatizzata del modello 4, che è quello di trasporto degli animali, noi crediamo, recependo quello che lei giustamente dice, che sarebbe interessante - e in questo senso stiamo lavorando con gli uffici - avere un'informativa attraverso le categorie, associazioni, ma anche direttamente gli sportelli, magari con un vademecum semplice che vada a spiegare, al di là di incontri puntuali, quali saranno le nuove normative.

In ogni caso, ringrazio il collega per la segnalazione puntuale, perché tutto aiuta a migliorare e a rendere l'Amministrazione più performante, soprattutto d'aiuto e di ascolto dell'utenza, che poi è l'obiettivo che vogliamo perseguire.

Presidente - Per la replica, chiede la parola il collega Cretier, ne ha facoltà.

Cretier (PD-SIN.VDA) - Ringrazio l'Assessore. Siccome ha citato le riunioni sul territorio, io speravo proprio che gli agricoltori avessero fatto presente il problema, ma probabilmente si sono rivolti alla mia persona, quindi io ho fatto da tramite.

Volevo semplicemente dire che con queste interpellanze...ho letto un'applicazione che, secondo me, doveva essere chiarita; non sono alla ricerca di visibilità personale, ma semplicemente volevo proporre l'argomento. Secondo me, se esiste un problema, per quanto piccolo sia...mi farò portavoce delle istanze al Consiglio per migliorare tutto ciò che riguarda le istanze che mi vengono presentate, chiaramente verificando prima l'esistenza perché, come ha detto lei, ci sono 13 aziende in possibile sanzione e quindi chiaramente il problema esiste e se sono ritardi che sono causati dalle loro inadempienze, non è argomento che mi compete.