Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2689 del 18 aprile 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2689/XIV - Interrogazione: "Problematiche riguardanti il servizio di ossigenoterapia domiciliare".

Rosset (Presidente) - Punto n. 5 dell'ordine del giorno. Per la risposta chiede la parola l'Assessore Bertschy, ne ha facoltà.

Bertschy (UVP) - Direi che sarà un Consiglio dove si sentirà in maniera particolare la parola dell'Assessore alla sanità. Il tema della sanità è ricorrente in una serie di iniziative, questa è puntuale a riguardo del servizio di ossigenoterapia, servizio che è stato riappaltato lo scorso anno e fornirò un po' di dati richiesti dal Consigliere Guichardaz e dal Consigliere Paolo Cretier. Al 31 marzo 2017 sono 556 gli utenti del servizio, 503 con contenitore di ossigeno liquido e 53 con concentratore. Sono divisi nei quattro distretti con questi numeri: il distretto 1, 99; il distretto 2, 282; il distretto 3, 71; il distretto 4, 104. È un numero che evidentemente subisce delle variazioni perché legato alle condizioni di salute.

"Qual è la ditta che oggi gestisce il servizio". La ditta che ha vinto l'appalto è la società Sico di Saronno. La base d'appalto era di circa 1,26 milioni di euro e se l'è aggiudicato con il 36,9 di ribasso. Il servizio è gestito dal 1° luglio 2016 e il controllo sulla qualità dei servizi erogati è svolto dall'Ufficio tecnologia della nostra azienda, con la collaborazione e il concerto del Centro prescrittore di pneumotisiologia. In precedenza la fornitura era affidato alla società VitalAire Italia di Milano.

"Se negli ultimi cinque anni sono state fatte segnalazioni alle strutture competenti di malfunzionamenti..." e quali, diciamo che di segnalazioni noi ci siamo soprattutto occupati - nella risposta però si potrà fare una ricerca più approfondita anche sul passato - delle problematiche connesse alla situazione del passaggio di consegne tra un appalto e l'altro, tra il vecchio e il nuovo fornitore. Alcune delle problematiche sollevate hanno trovato soluzioni adeguate e risolutive nell'immediato, su altre ci si è concentrati per una definitiva risoluzione. Sicuramente la morfologia del territorio ha avuto bisogno di un adeguamento della flotta di vettori per la dislocazione che abbiamo rispetto al nostro territorio e sono stati aumentati i vettori nei distretti. Le principali difficoltà sono legate alle segnalazioni che abbiamo ricevuto dagli utenti, che sono state sì riferite al ritiro dei contenitori segnalati, che si sono sottoposti ai controlli specifici. In ogni caso, la ditta lavora rispettando quelle che devono essere le norme dell'ISO 9000. Alcuni contenitori avevano un difetto sull'indicatore di capacità, che ha comportato un adeguamento tecnico presso i centri di manutenzione del costruttore. Tali contenitori sono stati comunque sostituiti immediatamente e la gestione segnalazioni si è poi migliorata attraverso l'attivazione di un numero verde disponibile H24. Le segnalazioni riscontrate, per quel che risulta agli uffici e all'azienda, sono state risolte positivamente.

Per quanto riguarda: "i dati relativi ai costi complessivi del servizio negli ultimi tre anni, suddivisi per mesi e pro paziente..." e come viene erogato il pagamento della prestazione, la spesa del servizio di ossigenoterapia domiciliare negli ultimi tre anni (2014-2016) è stata: per l'anno 2014, 492.099 euro con una media mensile di 44 mila euro (0,8); nell'anno 2015 la spesa annua è stata di 541.074, con una media mensile di 45.089; nell'anno 2016, periodo gennaio-giugno, perché poi è subentrato il nuovo fornitore, sono stati spesi 397.537 euro, con una media mensile di 66 mila euro. Per fare un primo paragone, essendo stato il periodo di passaggio luglio, agosto e settembre tra i due fornitori, il primo dato disponibile è il periodo ottobre-dicembre, abbiamo chiesto anche il dato del primo trimestre 2017, per ottobre-dicembre sono stati spesi 86 mila euro con il nuovo appalto, con una media mensile di 28.684. Chiederemo a breve la verifica sul primo trimestre, in modo da avere dati a riguardo comparabili con il primo trimestre dell'anno scorso. In generale l'appalto sta dando le risposte che sul territorio devono essere date, però riteniamo di avere la necessità, anche sollecitati dalla sua interpellanza, di una valutazione complessiva da luglio dell'anno scorso, ormai arriviamo a un anno, per valutare, oltre agli aspetti economici, tutti gli aspetti, comprese le segnalazioni dei pazienti per vedere di dare una risposta complessiva ad appalto ormai inoltrato, che ha portato avanti le aspettative per le quali era stato erogato.

Riguardo ai consumi, i contenitori vengono sostituiti per qualsiasi ragione, però non vengono fatturati. Si sottolinea inoltre che il fornitore non consegna alcun contenitore supplementare se non a fronte di un'adeguata autorizzazione da parte del centro prescrittore. Rispetto a questo, quindi interessa sapere qual è la segnalazione che è stata fatta per capire come intervenire.

Presidente - Per la replica, chiede la parola il collega Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Assessore. Il tema apparentemente riguarda una fascia ristretta di pazienti, però poi quando vediamo i numeri, ci rendiamo conto che il tema riguarda quasi 600 persone, quindi 600 pazienti che usufruiscono, o dovrebbero usufruire, di un servizio fondamentale, di un servizio che deve essere efficiente al 100 percento.

Io capisco il cambio di appalto, ogni cambio d'appalto comporta delle problematiche di assestamento. Anche a me sono arrivate segnalazioni rispetto ad una difficoltà iniziale da parte di questa nuova ditta di tarare la distribuzione, anche a causa di un territorio, il nostro, che non è lo stesso territorio di Saronno: un territorio che presuppone a volte anche la difficoltà a reperire il paziente, pazienti che a volte sono magari residenti in villaggi, in luoghi in cui neppure magari è segnata la via, o ci si riferisce direttamente solo alla frazione. Certo, i problemi che noi abbiamo rilevato sono problemi che per il singolo paziente hanno una rilevanza fondamentale, perché il fatto di rimanere senza ossigeno quando si manifesta un'esigenza, è vero che questo problema viene affrontato attraverso la fornitura di nuove bombole, però crea spesso il panico sia nei diretti interessati, sia nei parenti. Io ho delle segnalazioni che ovviamente mi sono arrivate, che le farò poi, Assessore, avere direttamente, ho anche delle segnalazioni fotografiche che segnalano la fornitura di bombole di ossigeno non piene, o che si esauriscono in tempi molto più rapidi rispetto alle bombole precedenti, quindi su questo le chiedo eventualmente di attivarsi magari con degli auditing direttamente presso i singoli pazienti. Le consiglierei anche direttamente di sentire i medici del territorio, i medici di Medicina Generale, per esempio, mi è arrivata una segnalazione qualche tempo fa di un medico che parla di difetti nelle bombole appena consegnate, ritardi nel pronto intervento, quindi gli stessi medici che comunicano che vi sono delle difficoltà, infine aspetto i dati definitivi. Certo, la differenza mensile pro paziente è consistente, quindi se il dato di 28 mila euro rispetto all'ultimo dato di 66 mila o del dato precedente è un dato corrispondente al vero, l'appalto effettivamente ha portato ad un risparmio. Bisogna fare attenzione che questi appalti al massimo ribasso, ribassi addirittura di più di un terzo, poi alla fine non provochino dei disservizi, quindi anche su questo eventualmente è bene fare un ragionamento per capire se il risparmio a volte non va a discapito della qualità dell'offerta e del servizio.