Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2632 del 23 febbraio 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2632/XIV - Interpellanza: "Posizione del Governo regionale sulla proposta di legge riguardante l'istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso".

Rosset (Presidente) - Con 30 Consiglieri presenti possiamo riprendere i lavori. Riprendiamo dai punti rinviati questa mattina e precisamente dal punto n. 10. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola la collega Certan, ne ha facoltà.

Certan (ALPE) - Assessore Marguerettaz, con questa interpellanza vorremmo sapere qual è il posizionamento del Governo regionale riguardo a questa proposta di legge - a mio avviso, interessante - che è stata approvata all'unanimità alla Camera e che adesso è passata al vaglio del Senato. La Camera dei deputati ha approvato all'unanimità la proposta di legge che istituisce in Italia le ferrovie turistiche; l'obiettivo è recuperare per uso turistico le linee ferroviarie abbandonate in disuso che attraversano aree di particolare pregio naturalistico e archeologico, creando degli itinerari diversi da quelli più frequentati. Per ora sono 18 le tratte previste in questa proposta di legge e sono tratte da valorizzare, però è ancora possibile che se ne aggiungano altre nei prossimi mesi perché l'obiettivo è proprio quello di portare i flussi turistici fuori dagli itinerari più battuti, di mettere in valore anche quei luoghi che magari non hanno particolari mezzi di trasporto. In particolare, poi nell'articolato si vede che è una proposta di legge che vuole andare in qualche modo a recuperare quelle linee ferroviarie abbandonate.

Il nostro quesito su qual è la posizione del Governo regionale riguardo a questa proposta di legge è chiaramente inerente al trenino di Cogne, perché non voglio ancora considerare il tratto di ferrovia Aosta/Pré-Saint-Didier una linea abbandonata e ancor meno chiaramente la linea Torino/Aosta, anche se, soprattutto per il dibattito e le iniziative di raccolta firme che ora sono al vaglio di questa nuova commissione, e le iniziative che si stanno portando avanti dopo la raccolta firme, direi che abbiamo una speranza di vedere di nuovo la linea Torino/Pré-Saint-Didier un po' rivitalizzata. Le chiederei veramente se non può essere in qualche modo previsto il recupero di questa tratta ferroviaria, che è vero è una tratta particolare, una tranvia, ha delle caratteristiche, delle particolarità sulle quali abbiamo già dibattuto e che sappiamo essere caratteristiche proprie di questo tratto, però crediamo che possa rientrare nelle caratteristiche di questa proposta di legge, perché penso che questa linea attraversi aree di particolare pregio naturalistico e archeologico e crediamo che potrebbe davvero creare itinerari diversi, itinerari in qualche modo ancora da scoprire, che sicuramente potrebbero essere di interesse. Ricordo che, ad esempio, questo tratto di tranvia è stato ripetutamente valorizzato dal FAI: ci sarà a maggio un'iniziativa riguardo a questo percorso che continua lungo la miniera, nel cuore della montagna, crediamo quindi proprio che sarebbe interessante da mettere in valore. È vero che la proposta di legge pone alcuni paletti, vorremmo capire intanto dal Governo...e poi eventualmente anche quali sono stati gli interventi su questa proposta di legge, quale sarà l'intervento del Senatore e qual è stato l'intervento del Deputato.

Presidente - Per la risposta, chiede la parola l'Assessore Marguerettaz, ne ha facoltà.

Marguerettaz (UV) - L'illustrazione della collega Certan ha introdotto un elemento che dalla lettura dell'interpellanza non era evidente, anche perché nell'iniziativa proprio richiamava il dibattito decennale della ferrovia valdostana. Lei capisce che, parlando di ferrovia valdostana, credo che pochi riconducano il ragionamento alla Cogne/Pila. Assolutamente quindi condivido con lei, ed era questa la risposta che allo stato attuale in virtù della legge che abbiamo approvato in Consiglio le volevo dare: le attività non sono quelle di recuperare delle linee abbandonate, ma quelle di mettere a norma, di adeguare una linea per il trasporto ordinario, dopodiché "l'intensità" delle cose è un altro discorso, però questa è una proposta di legge che oggi è in Senato, che è seguita dal nostro Senatore, che riguarda la valorizzazione di percorsi abbandonati. Credo sia veramente difficile poter far rientrare in questo discorso la Cogne/Pila, perché in un passo della proposta di legge si parla di linee che sono abbandonate per motivi economici, ma che sono percorribili. Voi sapete benissimo che noi abbiamo uno studio che in allora ci portò ad assumere una delibera di interruzione del progetto, perché, per renderla agibile e per poter fare gli interventi minimi, erano necessari investimenti molto importanti. La proposta di legge in questione quindi è per valorizzare delle linee esistenti con delle attività di valorizzazione turistica. Siamo in una situazione non di abbandono, ma di non entrata in funzione per motivi proprio strutturali: le gallerie, le vie di fuga, la sicurezza, quindi, da questo punto di vista, noi la proposta di legge comunque la seguiamo con attenzione. Lei ha detto bene: c'è un primo elenco di 18 linee, ma in prospettiva c'è la possibilità di inserirsi. Qualora quindi sarà individuabile un'utilità per la Valle d'Aosta, ci attiveremo, ma ad oggi non ci sono le condizioni per poter inserire nelle tratte abbandonate una linea che non è mai entrata in funzione e che ha bisogno di milioni e milioni di euro per essere dichiarata agibile.

Presidente - Per la replica, chiede la parola la collega Certan, ne ha facoltà.

Certan (ALPE) - Grazie Assessore. Sappiamo che sicuramente necessiterebbe di risorse per poter essere messa di nuovo in funzione, però è vero anche che, se contestualizzata e se inserita in un progetto, anche eventualmente europeo, visto che sappiamo anche che ci sono delle risorse europee per dei progetti chiaramente se vengono sostenuti da Amministrazioni locali e da Amministrazioni regionali, potrebbe sicuramente avere anche una sua funzionalità e sicuramente una sua ragione; ci fa piacere quindi che seguiate questa proposta di legge. L'Ingegner Ricci, quando era venuto in commissione qualche anno fa, aveva dato delle suggestioni, delle idee, proprio riguardo alla tranvia aveva detto: "è stata presentata dalla Regione, quindi in questo modo, in questo contesto è stata valutata come un sistema di trasporto pubblico, una tranvia. Tutto quello che è avvenuto come autorizzazioni ministeriali e procedimenti è stato visto con questa logica. Da qualche parte l'ho segnalato - dice l'ingegnere - che questo vale nella logica in cui è stata pensata". Se invece diventa uno strumento all'interno dell'attività ricreativa turistica, ma non è un sistema di trasporto pubblico, ma è all'interno di un progetto, una linea che serve e diventa parte del progetto, parte di un percorso turistico...cioè dice che è qualcosa di diverso. Fino ad ora era stato pensato così, ma potrebbe avere anche un altro tipo di funzionalità e nell'audizione nei suoi vari interventi - non vado a rileggerglieli tutti - l'Ingegner Ricci ha detto che questa linea ha delle caratteristiche estremamente interessanti dal punto di vista proprio del patrimonio naturalistico: "è vero che è all'interno di una galleria, ma è vero che ha una storia a livello storico più che altro e ha un legame con tutto il patrimonio della miniera che sicuramente potrebbe essere messo in valore". Ha aggiunto che, per quanto riguarda le tecnologie, finora non è stato chiaramente più approfondito, proprio perché è stato lasciato in disuso, ma che ci sono oggi delle tecnologie molto più veloci e in qualche modo non impattanti che potrebbero risolvere molti problemi anche di funzionamento delle varie navette e che quindi con anche poche risorse potrebbe essere rimessa in funzione.

Io credo che ogni tentativo riguardo a questa tranvia dovrebbe essere fatto, credo sia davvero un patrimonio - e ce lo diceva anche l'Ingegner Ricci - di cui probabilmente non conosciamo il valore. Penso anche che con poche risorse, chiaramente contestualizzandolo, si potrebbe evitare di abbandonarlo ancora di più. È chiaro che più viene lasciato a sé stesso più questo patrimonio si deteriora e poi sarà difficile recuperarlo. Ci auguriamo quindi davvero che sia come Governo che come Parlamentari seguiate il dossier e la proposta di legge, sicuramente noi la seguiremo.