Oggetto del Consiglio n. 2611 del 22 febbraio 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2611/XIV - Ordine dei lavori. Non iscrizione all'ordine del giorno di due risoluzioni.
Rosset (Presidente) - Porto a conoscenza che è pervenuto un emendamento sulla prima risoluzione presentata dai gruppi ALPE, Movimento Cinque Stelle e Gruppo Misto. Direi di consegnarlo, dopodiché metterei in votazione l'iscrizione della prima risoluzione. Ci sono dichiarazioni? Ha chiesto la parola l'Assessore Marguerettaz; ne ha facoltà.
Marguerettaz (UV) - Abbiamo avuto modo di apprezzare i toni e la pacatezza con la quale molti colleghi sono intervenuti.
Il tema sicuramente sta a cuore di tutti; le visioni non sono necessariamente concordanti, sono convergenti su una cosa sola, e credo che lì tutto il Consiglio converga: l'importanza e la necessità di intervenire sulla casa da gioco per tutelare un'attività, i posti di lavoro, per tutelare tutta una serie di indotti. Credo che su questo argomento - è stato detto da più parti - si possa iniziare a lavorare domani, a prescindere dalle posizioni e dalle risoluzioni.
Accolgo il ragionamento fatto dal collega Chatrian che dice di avere alcune idee; altri hanno sicuramente indicato che vi sono delle ipotesi e questo, a prescindere dalle risoluzioni, può essere fatto domani.
Il Presidente Rollandin ha anche spiegato la differenza di ruoli tra l'Amministratore - il quale ha tutta una serie di obblighi che gli derivano dal Codice civile - rispetto ad una situazione che potrebbe essere di crisi, e quindi quella è una procedura che ha avviato. In un'intervista fatta al telegiornale nella sede RAI della Regione, ha detto di sperare in alcuni contributi e che possano esserci soluzioni che evitino il risultato dei licenziamenti; pertanto anche da parte dell'Amministratore, attraverso una dichiarazione pubblica, c'è una versione possibilista.
Ho però preso la parola in merito alle risoluzioni: noi non ci sentiamo di votarle come iscrizione in via d'urgenza. I colleghi le hanno anche presentate bene, per noi non sono sicuramente un tabù, ma come forze di maggioranza abbiamo indicato che questo tipo di ragionamento venisse fatto con il coinvolgimento delle forze politiche e su un altro tavolo. Lo dico proprio molto serenamente: non c'è nessuno che vuole stare sulle barricate, né riteniamo che la nostra votazione contraria venga meno al significato - credo che nessuno si nasconda dietro un dito - ma riteniamo di non votarle. Rispetto all'indicazione data dal Presidente Rosset, noi voteremo quindi contro l'iscrizione.
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Laurent Viérin; ne ha facoltà.
Viérin L. (UVP) - Non tanto nel merito e nei contenuti della risoluzione, quanto sul metodo, di cui abbiamo parlato diverse volte in questa legislatura.
Vorrei ricordare a quest'aula, quando eravamo ancora diciotto Consiglieri a diciassette e le forze di minoranza, magari prese da tanti argomenti, in tante occasioni presentavano risoluzioni, che ad un certo punto il Presidente del Consiglio aveva detto di limitarsi proprio all'aderenza della discussione attuale e puntuale. Per tutta una parte di legislatura abbiamo spesso discusso sull'opportunità di iscrivere, dopodiché la discussione, l'esito e anche il merito sono un'altra cosa.
Vorrei anche rilevare che probabilmente pure all'interno della maggioranza ci sono persone tabù, con ruoli amministrativi che invece abbiamo potuto mettere in discussione. E vorrei infine ricordare che abbiamo discusso in quest'aula di altri colleghi che hanno ruoli e funzioni, le cui risoluzioni sono sempre state accettate, sia quelle del collega Perron che del collega Marguerettaz, di lei stesso, Vicepresidente. Ci sono probabilmente pesi diversi all'interno di quest'aula e immunità politiche che sono abbastanza singolari.
Al di là delle battute, noi riteniamo sia abbastanza grave il fatto che questo Consiglio si sottragga ad una discussione politica su un argomento che puntualmente è anche amministrativo e che chiede delle impegnative sulle quali questo Consiglio ha perlomeno il diritto di poter discutere. Noi riteniamo che questo sia un grande segno di debolezza che conferma quello di cui stiamo parlando: probabilmente né in sede extraparlamentare, attraverso le verifiche, e neppure in quest'aula si ha voglia di affrontare la questione e di risolvere alcune problematiche, indipendentemente dai ruoli che ognuno di noi in quest'aula ricopre. Non abbiamo voglia di parlare di politica, noi siamo dei Consiglieri regionali ed è giusto che i movimenti fuori da quest'aula parlino di politica, se lo possono fare, perché abbiamo anche appreso da certi congressi recenti che le verifiche si sono già concluse dando l'esito che dovevano dare: alcune prerogative o rivendicazioni che alcune parti politiche o movimenti politici avevano avanzato sono state rimandate al mittente. Al di là del merito, Vicepresidente Marguerettaz, noi riteniamo che questo sia un qualcosa di estremamente grave all'interno di un'aula, al di là della maggioranza e delle minoranze - credo ne potranno convenire anche i colleghi che oggi sono con noi in maggioranza, ieri in minoranza, domani magari di nuovo in minoranza, poiché questi sono ruoli che vanno e vengono - ed è grave nel rispetto di quest'aula. Quest'aula non deve aver paura di parlare di qualsiasi argomento, al di là dell'esito. Se non ci sono problemi per affrontare certe tematiche, cercate, per lo stesso senso di responsabilità che abbiamo cercato di richiedere ai colleghi sul Casinò, di affrontare questo argomento, di affrontare la discussione sulle responsabilità politiche di questo dossier; dopodiché probabilmente la politica potrà fare il suo corso nelle verifiche e nei movimenti, ma quest'aula non può esimersi dal discutere di politica. Soprattutto è grave, perché è successo raramente in questa legislatura: è successo solo una volta - ve lo ricorderete - con uno scontro istituzionale incredibile, che non fossero iscritte delle risoluzioni. Per garbo istituzionale, qualsiasi sia la provenienza di queste risoluzioni, di maggioranza o di opposizione, si crea, Presidente Rosset, un ingorgo istituzionale che avevamo cercato di evitare in un certo momento della legislatura; oggi si ripropone, e probabilmente accentua i problemi di una maggioranza che non ha più i numeri.
Presidente - Se ho capito bene l'Assessore Marguerettaz ha detto di non votarla, non ha detto che non viene accettata. Non iscriverla? Se la iscriviamo non voteranno... non ricevibile, quindi? No, è contro l'iscrizione, esatto. Ha chiesto la parola il Consigliere Cognetta; ne ha facoltà.
Cognetta (M5S) - Anch'io avevo capito che non era un voto favorevole all'iscrizione, ho capito bene? Quello che ho pensato, e che brevemente riassumo, è questo: oggi il pensiero dell'Union è - come al solito - forte con i deboli e debole con i forti. La paura di andare sotto è talmente evidente che preferite non fare l'iscrizione e, ancora una volta, vi nascondete come dei conigli. Si vede che siete davvero molto bravi a gestire le cose nell'ombra, e poi, quando arriva il momento della resa dei conti, anziché venire qui, farci votare e prendere atto di ciò che c'è e di ciò che esiste, voi, con sommo coraggio, evitate l'iscrizione in aula. Come diceva chiaramente questa mattina il collega La Torre, alla fine è una questione di palle, e pare che a voi proprio manchino o, meglio, le avete quando vi sentite forti, ma quando finite in un angolo allora vi nascondete come i conigli. Non è bello da parte vostra, politicamente non è bello, per non dire altro.
Mi fa piacere però che abbiate fatto questa scelta, perché vuol dire che date modo, a me e agli altri colleghi, di lavorare in maniera più costruttiva anche per il prossimo Consiglio, perché ci sono altri strumenti che conosciamo con i quali possiamo tranquillamente farvi a pezzi uno alla volta. Visto che preferite questa strada, io ritengo che sia una strada percorribile, poi magari la valutiamo. Il punto è che preferiamo evitare di andare sotto oggi, perché poi troveremo qualche soluzione domani, dovremo lavorare tutti assieme, dovremo fare qualcosa.
Lei, collega Marguerettaz, ha detto che magari potremmo trovare un modo di lavorare tutti assieme. Lavorare è qualcosina che fino adesso ho cercato di fare anch'io, però lavorare con chi ha creato il problema, l'ha gestito, se l'è fatto, se l'è girato e poi viene qui e mi propone una soluzione - l'ho già detto in passato - è abbastanza ridicolo, per quanto mi riguarda.
Io continuo quindi a perseverare nella mia idea: trovate la soluzione al problema una volta per tutte, fate quello che sapete fare meglio, cioè governare, anche se in questi ultimi cinque o sei anni non è che sia andata benissimo. Questo infatti è un altro elemento molto importante: non iscrivete le risoluzioni che sono state presentate perché avete paura che vengano accettate, anche perché sono già le firme a dirlo. Io avrei votato ovviamente quella dell'opposizione, ma anche quella presentata dalla maggioranza mi trovava perfettamente d'accordo: non ci troverei nulla di strano a votare una risoluzione che dice sostanzialmente che il Presidente Rollandin ha completamente fallito sul dossier Casinò.
Vi consiglio quindi - questo è un consiglio del tutto spassionato - magari la prossima volta, di affrontare fino in fondo la realtà delle cose a viso aperto, con tranquillità e serenità, perché non succede nulla se vi sedete qui tra i banchi dei Consiglieri regionali, non vi cambia niente, o forse vi cambia qualcosa? Forse pensate di essere davvero indispensabili? Qui non c'è nessuno di indispensabile, nessuno, né io, né nessun altro. Soprattutto voi non siete indispensabili; anzi, direi che siete deleteri per ciò che state combinando, e questa ne è l'ennesima dimostrazione.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Chatrian; ne ha facoltà.
Chatrian (ALPE) - Devo dire che sono un po' imbarazzato a prendere la parola di fronte ancora ai numerosi lavoratori presenti e a tutti quei valdostani che in questo momento stanno ascoltando il Consiglio regionale. Vi assicuro, per quel poco che possiamo sapere e conoscere attraverso i social, che sono tanti coloro che ci stanno ascoltando in questo momento. Sono imbarazzato dal fatto di doversi nascondere in maniera brutta, quasi un po' da vigliacchi, dietro ad una procedura, dopo una giornata intera discussa sulla situazione casa da gioco, come a dire: abbiamo affrontato il tema, abbiamo messo in evidenza le storture, abbiamo cercato pacatamente - ha detto bene l'Assessore Marguerettaz - ognuno per il proprio ruolo e per il proprio percorso, di mettere in evidenza gli errori, le storture, gli sbagli, le cose che si potevano fare prima, quelle che si potevano fare dopo, le cose non dette, le cose non chiare, le cose omesse, le cose certe che, secondo qualcuno, dovevano essere a piè di lista, ma non è così. Tutte cose che io penso siano state importanti per tutta la collettività valdostana. Poi però bisogna chiudere il cerchio. È un po' come negli esami universitari, quando ti interrogavano, ti ponevano delle domande, arrivavi fino ad un certo punto e poi dovevi chiudere il cerchio: se eri bravo andavi sopra il 27 e il 28 e tendevi al 30; se eri meno bravo eri intorno al 22, 23; se dovevi ritornare ti consegnavano il libretto e ti ridavano appuntamento a sei mesi. Oggi invece decidete di fare gli struzzi: questo è il dato. Avete paura di confrontarvi? Ma perché?
Il tema della casa da gioco è interessante, e più volte il nostro gruppo ha sottolineato quanto i caporali, che negli ultimi anni hanno avuto le stellette all'interno della casa da gioco, facevano gli arroganti non dico con i più deboli, ma magari con quelli che non erano raccomandati o non avevano la "protezione politica" di qualche Assessore o del Presidente.
Io penso che questo oggi sia veramente un brutto segnale, perché in questi nove anni, in queste due legislature - lo diceva prima il collega - è successo una volta: l'opposizione molto percutante con diciassette Consiglieri aveva presentato in pochi minuti otto risoluzioni, tant'è vero che si era trovata una sintesi istituzionale e noi dell'opposizione avevamo ritirato quattro delle otto risoluzioni. Oggi invece le due risoluzioni presentate sono inerenti al dibattito affrontato durante tutto il giorno e, soprattutto dopo aver ascoltato, audito e sentito i responsabili dei lavoratori, non mi capacito che non ci sia la voglia di chiudere il cerchio e prendere una decisione.
Comunque la volontà dal punto di vista politico è stata chiara: non vogliamo affrontare e quindi non vi votiamo l'iscrizione della risoluzione. Per chi ci ascolta, se non ci sono ventiquattro voti su trentacinque non possiamo discutere nel merito, quindi ci si ferma alla forma. Ma se qualcuno è ancora interessato, vorrei solo leggervi la modifica che come gruppo ALPE, insieme al Gruppo Misto e ai Cinque Stelle abbiamo presentato alla risoluzione, perché in tarda mattinata, primo pomeriggio ci è arrivato un soi-disant parere legale in base al quale non si poteva fermare la procedura di licenziamento se non eventualmente con un intervento di natura economico-finanziaria. Quindi noi abbiamo emendato la risoluzione e sostituito così l'impegno: "chiede al Presidente della Regione, in possesso delle deleghe, di verificare presso la Casino S.p.A. l'esistenza di condizioni finanziarie tali da permettere la sospensione immediata dell'apertura ufficiale della procedura prevista dalla legge n. 223/1991 di licenziamento collettivo, prima di procedere a rimettere il proprio incarico". Volevo leggere l'emendamento che abbiamo proposto, perché a questo punto - dato che ci sono tanti lavoratori - questo è legittimo proceduralmente e dal punto di vista giuridico si poteva votare, ma la volontà di una parte di questa maggioranza è di non votare assolutamente nel merito, di trincerarsi dietro la forma e di non chiudere il cerchio del dibattito politico-amministrativo avvenuto oggi sul dossier Casinò.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Fosson; ne ha facoltà.
Fosson (PNV) - L'intervento dell'Assessore Marguerettaz mi fa dire e sottolineare come non esista più numericamente una maggioranza in quest'aula, una maggioranza che possa condurre la Valle d'Aosta alla risoluzione di questi problemi. D'altronde il dato era già emerso in modo chiaro e matematico quando si sono tolte le deleghe all'Assessore Marguerettaz, quando tutti hanno votato l'azzeramento dei vertici di CVA, l'azzeramento dei vertici del Casinò. Di fronte a questa nuova possibilità in cui si formi un'altra maggioranza, o comunque che ci sia in termini numerici diversi una discussione, questo non si vuole affrontare. D'altronde la maggioranza precedente ha perso dei pezzi in modo diverso, i percorsi con cui ci siamo allontanati dalla maggioranza sono diversi, però convergono oggi su questa contrapposizione netta di percorsi su una soluzione del problema Casinò che tutti vogliamo trovare, ma che non vogliamo discutere da posizioni così diverse. Cercare di affrontarlo su che cosa, quando ormai da due mesi noi proponiamo e le nostre proposte non vengono accettate?
Io penso che sia un discorso di responsabilità, Presidente e Vicepresidente, nel senso che qua si vuole prendere tempo, ma la Regione Valle d'Aosta ha dei problemi molto urgenti e quello del Casinò lo dimostra. Prendere tempo non porterà ad alcuna soluzione e non mi sembra neanche né corretto, né dignitoso che non si voglia fare quel passo indietro che altri in certe circostanze hanno fatto, perché - come diceva il Consigliere Cognetta - tutti possiamo essere sostituiti; il bene della Valle d'Aosta passa prima di tutto il resto.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Bertschy; ne ha facoltà.
Bertschy (UVP) - Non tornerò sulla questione dell'iscrizione perché è già stato ben chiarito, e mi dispiace anche, in un momento in cui in platea ci sono persone preoccupate dal loro lavoro, che questo piano politico sia così invadente, ma è conseguente alla discussione politica, perché nei prossimi giorni la Giunta, il Governo, il Presidente dovranno lavorare su una possibile soluzione in urgenza; quindi nella misura in cui c'è fiducia nel lavoro che si fa, si può contribuire un po' tutti insieme.
Oggi c'è un aspetto politico che, come gruppo UVP, vorremmo sottolineare: nel presentare la risoluzione abbiamo parlato del gruppo Stella Alpina, e l'hanno firmata tre componenti, tre su cinque. Ci può stare che uno sia d'accordo o meno, ma che due componenti della Stella Alpina si rifiutino e si allineino agli altri due gruppi politici per non votare in aula la risoluzione, credo che questo in termini politici sia un fatto un po' più rilevante, un po' diverso, forse degli equilibri stanno un po' cambiando. In questo senso, anche per la trasparenza che ci deve essere verso l'esterno, qualcosa andrà meglio verificato.
Il problema è che non iscrivendo la risoluzione non cambia niente, perché i voti che verranno fuori dall'iscrizione saranno quelli che l'avrebbero sostenuta, quindi alla fine fate un percorso in difesa, però il dato matematico sarà uguale, allora tanto valeva completare la discussione. Questa è però la vostra proposta, ne prendiamo atto. Chi lo sa, dopo aver dichiarato che non si possono discutere in tavoli congiunti, dopo aver detto che non ci sono possibilità di fare verifiche politiche definitive rispetto anche all'organizzazione di questo progetto politico, oggi prendiamo atto che si rimanda ai tavoli politici la discussione, che a questo punto urgente deve diventare se c'è la volontà. Altrimenti è evidente che ognuno farà il suo percorso.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Guichardaz; ne ha facoltà.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Qualcuno ha capito alla fine come risolveremo la questione del Casinò, qualcuno ha capito dove si vuole andare? Forse io sono un po' tonto, ma l'unica cosa che ho capito, a conclusione di questa giornata in cui abbiamo incollato i lavoratori in piccionaia nella speranza che si possa trovare una soluzione e uno spiraglio alla questione Casinò, è che il Presidente se ne deve andare. La parte di maggioranza che va e viene - evidentemente sono tornati di nuovo in maggioranza - usa come pretesto il Casinò. A questo punto mi viene da dire che le cose che dicevo stamattina riguardo all'uso di altri strumenti non erano proprio cavolate. Usa delle risoluzioni come grimaldello, come pretesto per fare delle verifiche, che evidentemente non si riescono a fare nelle dovute sedi politiche; non si vogliono fare delle verifiche che necessitano evidentemente di uno spalto, credo per far vedere alla gente quanto si è capaci di incidere sugli equilibri regionali.
Chiedo a questo punto ai colleghi, giusto per capire quale sia la soluzione del delicato dossier Casinò, perché parliamo di altro. Lo voglio dire chiaramente: a me non interessa stare in maggioranza - lo dico qua, è verbalizzato - non mi interessa starci a tutti i costi. Se ci sono le condizioni per lavorare bene si può parlare di un progetto, se ci sono i contenuti; altrimenti - noi l'abbiamo detto - fate voi, fatevi le vostre verifiche usando il Consiglio, usando le risoluzioni, usando tutti gli strumenti che vi pare.
Oggi si è aperto questo Consiglio - lo voglio dire per i colleghi - con una sovversione, un capovolgimento dell'ordine del giorno per trattare il tema del Casinò. In Conferenza dei Capigruppo ci avete proposto di rinviare tutte le interpellanze e le iniziative a dopo, perché urge risolvere la questione del Casinò, ma vedo che il problema oggi non è più il Casinò, bensì è il Presidente. Non si può aspettare magari la verifica politica, oggi il problema è il Presidente. E non è per non discutere del tema, perché questo tema è sui tavoli della verifica. Altrimenti - e questo lo voglio dire - se ci sono i numeri, colleghi, fate una mozione di sfiducia costruttiva, bastano diciotto firme, svelate il progetto, ma fateci la cortesia di decidere cosa fare una volta per tutte! Dopodiché sarete bravissimi - io vi auguro veramente un anno e mezzo di splendore, di capacità di governo - a governare.
Noi ci mettiamo all'opposizione; io francamente non vedo l'ora di fare opposizione, ho dei dossier lì che mi aspettano per poter chiedere conto di questioni, ovviamente sempre in spirito costruttivo. Personalmente dico che non ho nessun problema a prendere atto che la maggioranza non c'è più, l'ha detto l'ex Assessore Fosson inconsapevole, quello che si è accorto adesso, dopo anni che è in politica, che al Casinò c'era qualcosa che non funziona e parla di una nuova maggioranza. Allora facciamo questa nuova maggioranza, fatevi questa nuova maggioranza, basta prendervi la responsabilità di disarticolare la Giunta, com'era stato fatto tempo fa; vi fate la vostra maggioranza e noi ci mettiamo all'opposizione. Altrimenti la soluzione è di presentare diciotto firme, dopodiché si torna ad elezioni anticipate, ma spero che il prossimo Governo, la prossima maggioranza, i prossimi Consiglieri che ci saranno, affronteranno i dossier con un po' più di serietà, che non siano sempre le solite manfrine e le solite pantomime.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere La Torre; ne ha facoltà.
La Torre (GM) - Collega Guichardaz, io non so se lei è un po' tonto, ma a me sembra un po' confuso, questo è sicuro, perché intanto i dossier che lei ha può aprirli anche essendo in maggioranza. Se ha dei dossier sui quali vuole lavorare non glielo vieta nessuno di aprirli in maggioranza. Io sento sempre e solo critiche da lei. Lei dice che le faccio io, ma io sento sempre e solo critiche da lei.
Poi il problema dov'è? Ma perché c'è la necessità di presentare una mozione di sfiducia? Spieghi il perché! Chi ha i numeri, governa. Dov'è il problema del Casinò, ma vogliamo dirglielo? Se vogliono questo venerdì fanno una delibera di Giunta e in tale delibera danno i soldi che ritengono giusti.
(interruzione del Consigliere Guichardaz)
Presidente - Per favore, collega Guichardaz...
... Scusi, lei sta appena dicendo che non c'è la maggioranza, e a noi, che abbiamo cercato di aprire una discussione politica seria proprio per definire se c'è la maggioranza presentando delle risoluzioni, lei non le vota? Proprio lei, che quando era in minoranza e io le davo atto di essere veramente un custode della minoranza in quel caso faceva delle battaglie epocali? Non può mettersi da parte, perché lei è seduto qua dentro, come fa a mettersi da parte? Lei si mette da parte, entra, esce, poi ha i dossier, non li ha più... vede che è un po' confuso? Secondo me lei non è tonto, è un po' confuso.
Il fatto di non iscrivere queste cose dimostra che non c'è la volontà di affrontare un tema politico. Come si potrà dare una soluzione a tutti i dipendenti del Casinò? Sì, una soluzione si può dare: una delibera di Giunta. Io porgo questo invito al Presidente, che è un decisionista, qui di fronte a loro (lo potete fare, e ditemi che non lo potete fare!): portate una delibera di Giunta venerdì e risolvete i problemi dei lavoratori, come è giusto che sia, visto che avete voi in mano il boccino. Fatelo venerdì, così momentaneamente risolviamo il problema dei lavoratori, perché la discussione politica non è che non si è voluta affrontare. A me risulta che al tentativo di una verifica non ci si è presentati e si è risposto che la verifica era conclusa ed è per quello che me ne sono uscito. Da quanto tempo dico che l'Union deve avere il coraggio di affrontare il dibattito politico dentro e fuori dall'Union, non esiste mica solo il "cerchio magico" dentro l'Union! Io ho conosciuto anche un mucchio di brave persone, di persone serie. Non esiste solo il cerchio magico, lo dico agli unionisti, tanto io non ne faccio parte e non farò più parte di niente, non esiste solo quello! Abbiate il coraggio di difendere i valori, abbiate il coraggio - prima dicevo le palle - di affrontare qui gli argomenti politici, davanti a tutti, affrontiamoli qui, e non con facili promesse o con ragionamenti della vecchia politica.
Non ci sono i numeri? Ma perché bisogna fare una mozione di sfiducia quando, partendo da un presupposto politico serio di un azzeramento, si può ricostruire con credibilità, con fiducia, con serietà? No, quello non si può fare. Allora cosa si potrà fare? Se non si può fare l'azzeramento e ricostruire si fa un Governo di salute pubblica - che non sarà quindi una mozione di sfiducia, sarà un Governo di salute pubblica - e poi si andrà allo scioglimento del Consiglio. Questo è il percorso, non ce ne sono altri: azzeramento, Governo di salute pubblica o scioglimento del Consiglio, non ci sono altri percorsi. E siccome qui nessuno vuole fare una mozione di sfiducia, a meno che poi per fare il Governo di salute pubblica magari si farà anche la mozione di sfiducia, governate con i numeri che avete: dodici, undici, tredici, quattordici. E siccome i numeri che avete sono quelli, date una risposta - giustamente, come è necessario dare - al Casinò: venerdì andate in Giunta con una delibera. Fatelo, fate anche questo!
Presidente - Ha chiesto la parola la Consigliera Certan; ne ha facoltà.
Certan (ALPE) - Credo che oggi, con questo atto, si sia decretato il fallimento della Politica.
Vede, Assessore Marguerettaz, lei ha cercato di portarci al pascolo dicendo che si è parlato di tante cose, ma alla fine, insieme al collega Guichardaz, ha detto che non si sono date le risposte ai lavoratori del Casinò.
Credo che noi abbiamo detto chiaramente come dovevano essere fatte le cose, soprattutto con gli atti e nelle procedure. Ci ricordate spesso che la politica si fa per atti, e questo era un atto da fare. Rileggo l'impegno già letto dal collega Chatrian, abbiamo scritto: "chiede al Presidente della Regione, in possesso delle deleghe... - perché in questo momento le deleghe le ha il Presidente, avendogliele rimesse l'Assessore Perron, o non so se è lui che gliele ha tolte, non me lo ricordo più - ... di verificare presso la Casino l'esistenza di condizioni finanziarie... - quindi non credo che siamo irresponsabili e che chiediamo di votare un qualcosa di poco concreto - ... l'esistenza di condizioni finanziarie tali da permettere la sospensione immediata e quindi la presa in carico dei lavoratori". Visto che il Presidente ha giurato e spergiurato che lui non ha dato ordini all'Amministratore unico Sommo di procedere in questo senso, c'è tutta la possibilità. Volevate emendare l'ultima parte? Chiedete! Non avete neanche aperto la discussione per chiedere se fosse il caso di inserire le dimissioni oppure la rimessa del mandato del proprio incarico del Presidente. Mettetela in discussione, affrontiamo davanti ai valdostani questa discussione, affrontiamo i problemi. Non l'avete neppure chiesto a chi aveva presentato la mozione. Noi chiaramente parliamo della nostra mozione, non entriamo nel merito alle altre. Credo che ormai sia palese, soprattutto per chi ci ha seguito tutto il giorno: questo è chiaramente un segno di grande debolezza, di non voler affrontare i problemi, di voler rinviare, perché alla fine lo si sa, probabilmente si rinvia e... en attendant on vieillit et on vieillit en attendant!
Io non so bene come siano posizionati i vari gruppi; Dante Alighieri parlava di tre grossi gruppi: chi in Paradiso, chi al Purgatorio e chi all'Inferno. Noi siamo certi di dove siamo, siamo all'Inferno, gli ultimi laggiù; non abbiamo dubbi, abbiamo assolutamente chiara la nostra posizione. Non sappiamo gli altri gruppi in che gironi siano posizionati e ognuno si posizioni dove ha voglia. Io penso che l'autoreferenzialità ormai è di moda, quindi che ognuno si metta dove vuole. Sicuramente abbiamo un dio intoccabile - questo lo sappiamo - che si nasconde. Questo sicuramente è l'invito che facciamo oggi.
Credo che la maggioranza in Giunta ce l'abbia, Presidente Rollandin, quindi se ritiene, come probabilmente farete, di dare una risposta secca come sa fare lei, venerdì si prenderà sicuramente la responsabilità di fare una delibera. Io sono stata in Consiglio comunale, in Giunta, e nelle Giunte a volte si vota anche a maggioranza, quindi penso che non abbiate alcun problema a votarvi le delibere che volete. Credo che l'Assessore Testolin, l'Assessore Marguerettaz, l'Assessore Bianchi e persino l'Assessore Donzel - che per ora c'è ancora - possano votargliela, così come gli Assessori Rini, Perron e Baccega non avranno difficoltà a votargliela. Non so l'Assessore Viérin, ma per ora non ha ancora rimesso alcuna delega, quindi non so. Al massimo ne avrà uno o due che non la sostengono, ma credo che avrà la maggioranza. Voti, faccia vedere che lei è veramente au sommet di questi gironi. Probabilmente oggi rinviamo solo il problema.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Viérin Marco; ne ha facoltà.
Viérin M. (SA) - Solo per dire, signor Presidente, che la richiesta di questo dibattito in aula è nata dal fatto che ormai sono più di due mesi che le forze di maggioranza chiedono una verifica strutturale; quindi se non vogliamo affrontare fuori la verifica strutturale che serve alla Valle ad un certo punto dovremo affrontarla qui. Se vogliamo, è stato il momento per dirle questo. Come le ho già detto sovente in questi anni in maggioranza - e mi sono testimoni tutti i colleghi che fanno parte della maggioranza di prima, di dopo e di adesso - ho il vizio e la sfortuna di dire viso a viso le cose.
Vengo al Casinò, perché il collega Guichardaz ha ragione, bisogna parlare di Casinò. Anche sul Casinò, come per tante altre cose, ci sono state varie allusioni quali: "non ricordo", "non si è detto così", "avete capito male"; in ogni momento di incontro interpersonale, in ogni riunione di maggioranza allargata ai Capigruppo ci sono state esclamazioni di questo genere, ed è chiaro che questo non aiuta a capire. Anche oggi, ad esempio, io mi sono segnato - perché ho ascoltato tutto il dibattito, e chi conosce poco l'argomento deve innanzitutto ascoltare - quanto ha detto addirittura dopo le repliche, caro Presidente, che chiaramente non sono tutti investimenti, ma lei ce li ha sempre illustrati come investimenti; "ristoro" è un termine non appropriato, lo ha detto lei nella sua replica, come in questi mesi ha detto che i 43 milioni dovevano essere dei finanziamenti, poi dei ristori, poi delle restituzioni, e oggi abbiamo sentito che dovevano essere dei mutui. Onestamente io dico che posso anche essere preparato meglio sul discorso tecnico, finanziario e contabile, ma quando si utilizzano esclamazioni inverosimili che sono contraddittorie le une con le altre, questo comincia a far pensare.
Io sono qui a dirle che personalmente ho firmato questa richiesta, come altri colleghi, per cercare di parlare di politica in quest'aula, visto che fuori non riusciamo a parlarne. Il problema, Presidente, è che non serve nascondersi dietro alcune faccende. È meglio farsi dell'autocritica, guardare le questioni e cercare di trovare un filo conduttore univoco, anche con l'opposizione, che ci porti tutti insieme ad uscire da questo guado, perché questo è il problema. Non c'è solo la categoria che oggi abbiamo qui, che ci ascolta con più attenzione e che è in sofferenza; ne abbiamo tante.
Noi abbiamo sempre e solo chiesto una cosa: facciamo uno sforzo per dare un futuro a questi lavoratori, come ad altri, affinché serva per il loro futuro, non che tra due anni siano disoccupati, perché faremmo un altro errore micidiale. Capisce, Presidente, che se non si vuole parlare di queste cose - e sono due mesi che glielo chiediamo - una qualche iniziativa, anche provocatoria, va fatta. Solo questo volevo dirle, e lei sa che gliel'ho già detto in altre stanze, in altri momenti, con tanti testimoni anche di quest'aula. Ho voluto dirglielo qui, perché tutte le volte che le ho chiesto e che ho portato delle idee ho capito che se non arrivano dalla stessa fonte le idee non sono buone. Spero che da domani si cominci a ragionare in maniera diversa.
Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente della Regione; ne ha facoltà.
Rollandin (UV) - Una precisazione. Primo, il discorso della delibera di Giunta: il collega sa benissimo che non può essere adottato alcun provvedimento urgente con delibera di Giunta, ma ci deve essere un provvedimento di legge; è specificato così, e quindi non è possibile. Solo per correttezza, in modo che non sembri una scortesia nei confronti di quello che dice.
Per quanto riguarda l'emendamento, sia chiaro che non è che non vogliamo accettarlo o discuterlo, però propone di verificare se per caso ci sono soldi, ma questa verifica è già stata fatta. Se c'erano i soldi chiaramente l'Amministratore non avrebbe preso quei provvedimenti, ma ha dovuto prenderli perché la liquidità - come è già stato detto da noi e dai sindacati - non è più adeguata. Solo per chiarezza, perché lei, collega Chatrian, ha riepilogato giustamente quanto è stato detto in prospettiva, e la prospettiva è che bisogna trovare dei finanziamenti attraverso una norma che indichi quali sono le spese possibili, come mai si sostengono e averle certificate, in modo che non ci siano dubbi. Siccome ormai in tutti c'è un po' questo atteggiamento di difficoltà nel fare certi passi, è giusto avere tutte le tutele nel minor tempo possibile. Ricordiamoci che da domani i giorni sono quarantatré, quindi questo discorso è urgentissimo, e tutti l'abbiamo detto. Volevo solo dirle questo per chiarezza.
Per quanto riguarda quello che ha voluto ricordare il Vicepresidente, il collega della Stella Alpina, voglio solo dire che sono felicissimo che si facciano dei passaggi politici e che si facciano nel più breve tempo possibile, perché giustamente deve essere chiarito quanto avverrà in futuro, ognuno può decidere nella massima libertà sapendo a che cosa va incontro. Ognuno decida, in modo tale che non ci siano più malintesi di alcun tipo. In merito a quello che lei ha voluto ricordare sugli investimenti, io ho parlato, solo per chiarezza, di "investimenti spesati". Quel termine ha portato delle incomprensioni: è stato scritto "investimenti spesati" per sottolineare che quelle spese non potevano essere accatastate, non potevano essere previste prima, perché naturalmente erano legate ad attività fuori dall'hotel. Questo solo per chiarezza. Per il resto, sicuramente i chiarimenti sono sempre proficui, e io condivido che più si parla e meglio è, soprattutto è più facile capirsi.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere La Torre; ne ha facoltà.
La Torre (GM) - Solo per una precisazione, perché nel 2012 l'autorizzazione al mutuo chirografario del Casinò è stata fatta con delibera di Giunta. Dovete solo fare la stessa cosa: riprendete la delibera del 2012 e la copiate. Ah, adesso non si può più, nel 2012 l'avete fatta con delibera di Giunta e adesso non si può più... si vede che oggi non c'è più la volontà, ho capito. Nel 2012 sì, mi spiega allora la differenza e perché nel 2012 si poteva fare e oggi no?
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Chatrian; ne ha facoltà.
Chatrian (ALPE) - Per quanto riguarda l'emendamento che abbiamo presentato a seguito della risoluzione depositata in tarda mattinata, noi siamo andati in quella direzione perché l'avvocato Sommo, otto o nove giorni fa, in Commissione consiliare, ci ha detto che fino a metà-fine aprile la liquidità c'è (sono le parole dell'Amministratore unico). Non avendo noi il portafoglio in mano della casa da gioco, ma avendo invece le dichiarazioni dell'avvocato Sommo che ci ha fornito quell'indicazione, ci sembrava comunque una possibilità legittima e percorribile per dare delle risposte subito ad un qualcosa che, mi sembra, è scappato di mano.
Seconda considerazione. Se il Presidente della Regione dice che la nostra proposta non è accoglibile, allora delle due l'una, non può contraddirsi: perché non avete accettato tranquillamente e serenamente la discussione? Io ho ascoltato quando è intervenuto, Presidente, gentilmente non vorrei essere interrotto. Se secondo il Presidente non ci sono le liquidità per bloccare la procedura messa in campo lunedì dall'avvocato Sommo, mi chiedo perché non avete accettato la risoluzione presentata e non l'avete votata come abbiamo sempre fatto in Consiglio, e poi nel merito lei si alzava - come ha fatto pochi minuti fa - dicendoci che, per quanto è a sua conoscenza, non ci sono le disponibilità economiche, però oggi. Non capisco perché trincerarsi dietro l'intervento del collega Marguerettaz che ci dice di essere contrario all'iscrizione e quindi non si discuta nel merito. Io non sono abituato a vederla così: di solito è un attaccante, è abituato a dettare l'agenda e oggi, invece, non solo non vuole dettare l'agenda, ma si trincera dietro la forma e ci dice che le risorse non ci sono. C'è qualcosa che cozza nel suo intervento, ma dato che in questo momento ci sono tante persone che ci stanno ascoltando, la parte che ci fa più male dal punto di vista politico è che avete deciso di sottrarvi alla discussione di natura politica a seguito di una giornata in cui mi sembra tutti, al di là di maggioranza e opposizione, abbiamo cercato di affrontare nel merito la situazione.
Cito un passaggio, perché volevo farlo questa mattina e poi purtroppo la discussione ci porta sempre ad entrare nel merito e non nella forma. Voltaire diceva: "non sono d'accordo con la tua idea, ma mi farei uccidere perché tu possa esprimerla". Penso che questo sia un passaggio importante in questo momento.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Gerandin; ne ha facoltà.
Gerandin (GM) - Io mi ricordo che un po' di tempo fa lei, Presidente, dall'alto della sua indubbia esperienza, ci diede una lezione politica riferita ad un ordine del giorno fatto in Parlamento quando rilasciò un'intervista in cui disse che un ordine del giorno non si nega a nessuno. È un po' come una risoluzione, nel senso che in questo caso, per noi almeno, era importante dare un segnale. Forse ha ragione lei, Presidente, quando dice che non ci sono disponibilità; forse abbiamo ragione noi, perché quello che ha detto il collega Chatrian è quanto è stato detto in Commissione allorché abbiamo audito l'avvocato Sommo. Sicuramente lei è molto più informato di noi, bastava che ci dicesse subito che queste disponibilità non c'erano.
È stato chiesto di fare una verifica: io penso, proprio per il rispetto che dobbiamo ai lavoratori della Casino, che una verifica si possa votare. Non si dice di soprassedere a tempo indeterminato, si dice di sospendere la procedura in attesa che la politica dia quella risposta che i lavoratori stanno aspettando. Dico questo perché sinceramente non penso che ci si lavi la coscienza non iscrivendo due risoluzioni. È legittimo non votarle, è legittimo non condividerle, ma non votarci l'iscrizione è davvero poco comprensibile e poco rispettoso per i lavoratori, perché oggi se ne vanno via di qua senza avere alcun tipo di risposta. Penso che su questo conveniamo. Soprattutto io sono convinto che quando non si accetta un confronto politico di fatto uno è delegittimato da solo. Perché, Presidente, sacrificare il futuro della Casino per un discorso di orgoglio? Io penso sia palese in quest'aula che la maggioranza dei Consiglieri non si fida più di lei, per cui - è indubbio - avete una maggioranza ridotta a quindici: questo è il numero che avete, prendetene atto e, nel rispetto dei lavoratori e del futuro della Casino, prendendone atto si fa un passo indietro, perché in politica quando non si hanno più i numeri si fa un passo indietro.
Sento di possibili delibere di Giunta per mutui chirografari o quant'altro. Non l'avrei neanche detto, Presidente, però volevo citare una terza via di cui non ha parlato con nessuno, una via che lei ha percorso nel 2014, Presidente. Leggo tre atti, sono tutti uguali: "Vi confermiamo che la Regione autonoma Valle d'Aosta possiede direttamente il 99,9 delle quote attuali del capitale. Prendiamo atto che sul presupposto specifico del controllo da noi esercitato sulla società medesima, controllo che intendiamo mantenere, dietro conforme richiesta avete accordato alla predetta società una linea di credito a breve termine di euro 5 milioni, con scadenza 30 giugno 2014. Nell'esprimere il nostro gradimento, con la presente confermiamo che questa Amministrazione continuerà ad assistere la società Casino de la Vallée S.p.A., che farà fronte alle sue obbligazioni nei vostri confronti, dipendente dalla linea di credito suindicata, o da rinnovi o proroghe che in seguito eventualmente accorderete, così che la stessa vi sia rimborsata. Dichiariamo di impegnarci altresì nei vostri confronti qualora avessero da verificarsi eventuali future riduzioni della nostra partecipazione diretta nel capitale della società Casino de la Vallée, e di darvi di ciò comunicazione scritta con trenta giorni di preavviso. Nell'ipotesi di perdita del suddetto controllo, ci impegniamo inoltre sin d'ora a procurarvi adeguate garanzie sostitutive: 28 aprile 2014, 5 milioni (non leggo la banca); 9 maggio 2014, 10 milioni (con una banca); 9 maggio 2014, 10 milioni (con un'altra banca)". Venti milioni di linee di credito per cui lei ha dato garanzie di carattere personale senza nessun atto di Giunta e neanche di Consiglio, Presidente! Sono questi gli atti per i quali parliamo di mancanza di fiducia, ed è per questo che non vogliamo più che sia lei a gestire questa vicenda! Lei si era addirittura impegnato con le banche ad annunciare ancora prima la cessione di quote senza uno straccio di atto, né con delibera di Consiglio, né con delibera di Giunta. È chiaro che non si ha più fiducia in lei, ed è chiaro anche il perché.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere La Torre, per mozione d'ordine.
La Torre (GM) - Io non so cosa siano i documenti letti dal Consigliere Gerandin. La pregherei però di fare le copie e di distribuirle. Chiaramente sulla base di questo e dopo averli letti chiederò poi una sospensione, perché sembrano molto rilevanti.
Presidente - Questo però non può generare un dibattito. Ha chiesto la parola il Consigliere Gerandin; ne ha facoltà.
Gerandin (GM) - Se mi autorizzate sono a disposizione; se non mi autorizzate, faccio solo presente che sono documenti che ho ricevuto a seguito di un "116". Non sono autorizzato a fare le fotocopie, volevo dire semplicemente questo, ma dipende da quest'aula. Sono documenti con tanto di protocollo, pertanto non me li sono inventati.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Nogara; ne ha facoltà.
Nogara (UVP) - In questo momento esco un po' dall'argomento. Il mio intervento non sarà sul Casinò, ma dopo mesi di paternali da parte del collega Guichardaz...
Presidente - Rimanga sul Casinò, però, per cortesia.
... allora intervengo per fatto personale.
Tutti i momenti siamo attaccati e quindi velocemente una risposta gliela vorrei dare, perché qui abbiamo parlato anche di politica, e le interpellanze che abbiamo presentato erano per chiudere con la politica.
Ho sentito dal collega Guichardaz che manca la serietà, manca tutto. Io volevo ancora chiarire una cosa: il collega Guichardaz - che mi sembra un "vorrei, ma non posso" - picchia sempre in testa a qualcuno di noi. Proprio in quest'aula, prima di entrare in maggioranza, io ho specificato a nome del gruppo che le cose che abbiamo portato in questi anni le avremmo portate anche in maggioranza. Mi sembra che lei ne possa essere testimone, perché nelle riunioni di maggioranza cerchiamo di sostenere le cose che abbiamo sempre sostenuto dall'inizio di questa legislatura. Lei invece mi dice che avrebbe dei grandissimi dossier sui quali discutere, allora non vedo perché non li presenta anche qua! Quali sono i problemi? Sta zitto perché è in maggioranza? Non lo so, queste cose non le capisco! Noi ci siamo trovati per delle verifiche politiche, siete venuti ad una prima verifica politica e alla seconda non siete voluti venire: quando non ha voluto venire l'Union Valdôtaine non siete venuti neanche voi. Eppure nella prima verifica c'eravamo tutti, c'era tutta la maggioranza, ne abbiamo parlato, eravamo d'accordo su tanti temi, e ad un certo punto non siete più venuti.
Quello che noi abbiamo detto e fatto l'abbiamo fatto sia in maggioranza che in minoranza. Le verifiche politiche, è vero, vengono fatte fuori da qua, qua si parla di politica ed è giusto parlarne, ma se voi non partecipate non so cosa dirle! Mi riferisco anche alla CVA, quando ha fatto le interviste sui vari TG, sembrava fosse lei ad aver chiesto le dimissioni della dirigenza, e poi, quando è stato il momento di parlare della Commissione, è stata una cosa disastrosa e lei si è presentato in I Commissione. Lei mi sembra proprio un "vorrei, ma non posso": si decida, ma non dia la colpa agli altri!
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Cognetta... per cosa?
Cognetta (M5S) - Per mozione d'ordine. Vista la questione dei documenti testé sollevata e discussa dal collega Gerandin, mi sembra di aver capito che dovremmo fare anche noi una richiesta di "116". Quindi o facciamo non so quante richieste tutti assieme, oppure chiederei al Consiglio, su indicazione di chi sarebbe il destinatario dell'istanza, di farla direttamente, in maniera tale da avere al più presto questi documenti che mi sembrano estremamente rilevanti.
Presidente - Non può farlo direttamente, deve avere l'autorizzazione. Sapete com'è il discorso del "116". Non riprendiamo quel discorso, sappiamo quali sono le regole: lei farà la richiesta di un 116 come è stata formulata dal collega Gerandin e avrà la documentazione richiesta. Lo sappiamo, il 116 è così.
Non ci sono altre richieste di intervento, quindi chiuderei i lavori odierni. Chiedo scusa, ha chiesto la parola il Consigliere La Torre; ne ha facoltà.
La Torre (GM) - Quando ho richiesto una mozione d'ordine ho chiesto due cose: la prima, se era possibile acquisire i documenti perché leggendo così non si capiva e, la seconda, se era possibile avere una sospensione.
Presidente - L'acquisizione dei documenti in quel modo non è fattibile. Per quanto riguarda la sospensione, prima bisogna votare, e con votazioni separate.
Ha chiesto la parola il Consigliere Chatrian; ne ha facoltà.
Chatrian (ALPE) - Può gentilmente spiegare, dato che abbiamo fatto decine di interventi, soprattutto per chi ci sta ascoltando, quale atto si va a votare? Altrimenti la gente che ci ascolta non capisce cosa stiamo votando e perché non possiamo discutere nel merito le risoluzioni. Se non lo dice lei, lo dico io: adesso ci sarà l'iscrizione della risoluzione presentata dai gruppi ALPE, Movimento Cinque Stelle e Gruppo Misto, emendata a seguito di un parere legale.
Presidente - Esatto, ma avevo già detto che questa era emendata. Metto in votazione l'iscrizione della risoluzione dei gruppi ALPE, Movimento Cinque Stelle e Gruppo Misto, come emendata. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.
Esito della votazione:
Presenti: 34
Votanti : 34
Favorevoli: 19
Contrari: 15
Il Consiglio non approva.
Metto in votazione la seconda risoluzione. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.
Esito della votazione:
Presenti: 34
Votanti : 34
Favorevoli: 19
Contrari: 15
Il Consiglio non approva.
La risoluzione non è approvata perché non ha raggiunto i ventiquattro voti. Ha chiesto la parola il Consigliere La Torre; ne ha facoltà.
La Torre (GM) - Credo che a questo punto la votazione parli chiaro, i voti sono palesi e pesano come macigni. Abbiamo capito tutti qual è la volontà di questo Consiglio, quindi a questo punto la sospensione non ha neanche più ragione di essere chiesta. Rinuncio pertanto alla sospensione, perché il voto ha manifestato con estrema chiarezza che volontà c'è di risolvere il problema del Casinò.
Presidente - Preso atto di questo, i lavori odierni si chiudono e riprenderanno domattina alle ore 9:00 con il proseguimento dell'ordine del giorno. La seduta è sospesa.
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La seduta termina alle ore 20:25.