Oggetto del Consiglio n. 2605 del 17 febbraio 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2605/XIV - Dibattito sulla situazione politica.
Rosset (Presidente) - Siamo al punto concordato con la Conferenza dei Capigruppo. Ci sono richieste? Ha chiesto la parola il collega Cognetta, ne ha facoltà. Ricordo che sono cinque minuti di intervento per ogni gruppo.
Cognetta (M5S) - Cinque minuti per parlare un attimo della situazione politica e magari fare il punto su quello che sta accadendo in Regione. Prima di cominciare, vorrei dare lettura di una parte del verbale di quanto dichiarato dal mio collega Ferrero nel 2013 quando ci fu l'insediamento del nostro Presidente del Governo...che poi si è modificato...ma comunque il primo intervento che venne fatto in quest'aula. Lo rileggo pari pari, così stiamo tranquilli che non abbiamo problemi. Questo per partire da un assunto: se c'è un "partito degli onesti" in Valle d'Aosta, almeno ricordiamo chi sono questi onesti: "...nel 1994, sentenza in via definitiva della Corte di cassazione con condanna a 16 mesi di reclusione e all'interdizione dai pubblici uffici, reato di abuso d'ufficio per favoreggiamento in appalto; nel 1996, "l'affaire trasporti", rinvio a giudizio sui contributi irregolari erogati alle società di autolinee; nel 1996, inchiesta sul risanamento del bestiame; nel 1998, inchiesta giudiziaria sul voto di scambio, buste con 30 milioni di contanti - di lire all'epoca - che giravano, assunzioni al Casinò e due Signori, un certo Raso e Cosentino, coinvolti, condanna a dieci mesi e 100 mila lire di multa per corruzione elettorale; nel 1999, inchiesta della Corte dei conti sugli incassi dei giochi americani con danno presunto di 4 miliardi di lire dell'epoca (estinta per citazione tardiva); nel 2010, sentenza definitiva della Corte dei conti con condanna a risarcire 480 mila euro per danni erariali causati da contribuzioni non dovute alle società concessionarie di trasporti pubblici di linea; 17 giugno 2013, avviso di garanzia per abuso d'ufficio aggravato riguardante un filone dell'inchiesta sulla realizzazione del nuovo parcheggio pluripiano dell'Ospedale regionale Parini". Assoluzione con strascichi di altro tipo che già sappiamo, ma comunque siamo in attesa della sentenza di secondo grado. Già questo fa un quadro preciso di chi in qualche modo governa il "partito degli onesti".
C'è un altro passaggio che mi preme annunciare, così mettiamo un po' più di carne al fuoco rispetto a quello che stiamo dicendo. Il fatto che il collega Perron abbia avuto qualche piccolo dispiacere, anche se lui dichiara che è privato, non esime, secondo me, chi è Consigliere di opposizione, in accordo con i gruppi di opposizione, il fatto che presenteremo al più presto una mozione di sfiducia, ai sensi dell'articolo del Regolamento, in maniera tale da discutere in maniera compiuta - magari evita di andare in vacanza e resta qui, così ne parliamo assieme - e evita di valutare solo quello che lei ritiene più importante o meno importante, sempre per quanto riguarda il "partito degli onesti".
Infine un ultimo passaggio. Io credo che la scelta fatta dai colleghi di cominciare a lasciare le deleghe rispetto a ciò che avevano - come ho già detto quando successe per il collega Lanièce - è una scelta di coraggio, è una scelta giusta e corretta. Chi invece pensa che con la filosofia si risolvono i problemi magari è un po' meno coerente, ma facendo parte...diciamo così: aiutare il "partito degli onesti"...è chiaro che, essendo onesto, non ci sono problemi...qui siamo tutti onesti, io l'ho sempre detto: qui siamo tutti onesti e immacolati. Nessuno qui ha problemi, giusto? Poi c'è chi si comporta in un modo e chi in un altro. Politicamente magari è irrilevante, ma riuscire a dire e a far passare dei concetti talmente assurdi in contrasto con qualsiasi cosa successa fino ad oggi...ma pensate che la gente fuori è stupida?
Pensate davvero che non capiscono? Riuscite a fare delle "tampe" clamorose e pensate anche che la stampa vi aiuti, cioè che i media vi aiutino? Siamo troppo pochi per gestire le cose in questo modo, le cose si sanno! Adesso io chiedo politicamente: chi ha fatto un passo indietro è più o meno bravo di chi invece resta al suo posto? Perlomeno con le deleghe. Domani magari al Congresso ne parlerete visto che siete la "banda degli onesti", verificate tutti quanti assieme quello che dovete fare. Poi anche la votazione che è appena passata..."siccome va tutto bene, non entriamo in commissione, lasciamo fare a voi". Io voglio davvero vedere, quando verranno fuori le prove, cosa direte.
Presidente - Ci sono altri interventi? Ha chiesto la parola il collega Marquis, ne ha facoltà.
Marquis (SA) - È del tutto evidente che la politica e l'istituzione Regione sta vivendo un momento di grande difficoltà. La fiducia e la credibilità della politica sono basse in questo momento, un momento perlomeno in cui non si riesce a farsi apprezzare a livello di operato dai cittadini. Le notizie di questi giorni ci stanno portando all'attenzione del mondo esterno con un'immagine a cui non eravamo abituati: eravamo abituati all'immagine del luogo di villeggiatura, dove si respira aria pulita e dove si viene a dimenticare dei problemi quotidiani della vita che si vive in città. Sicuramente occorre fare qualche riflessione a livello di sistema e a livello di modello, la politica deve ritrovare la sua essenza, deve ritrovare il confronto e deve riuscire a rinvigorire l'azione, a dare un nuovo impulso a ridiscutere tutti insieme gli obiettivi da conseguire per la Valle d'Aosta.
Vengo ora a dire due parole sulla sentenza che è stata emessa negli scorsi giorni dal Tribunale di Torino. Innanzitutto mi felicito con chi è uscito definitivamente assolto da questa vicenda sia all'interno del nostro gruppo, sia per quanto riguarda i colleghi Consiglieri e chi non è neanche più Consigliere regionale, ma nel contempo esprimo tutta la mia vicinanza e solidarietà a chi ha visto sovvertire in questi giorni l'assoluzione del primo grado di giudizio in condanna. Io sono sicuro che tutti hanno sempre agito nell'interesse della collettività, che non ci siano persone qui dentro che abbiano messo dei soldi in tasca; auspico che tutti coloro che sono ancora sub judice possano dimostrare la loro estraneità alle accuse nel ricorso in Cassazione. Ritengo però che questo porti anche sconcerto tra i cittadini perché è difficile da capire, per la gente esiste la fiducia nella giustizia, ma, quando ci sono delle situazioni come queste in cui si passa dal bianco al nero, un po' di disorientamento credo che lo si provi; ritengo che tutti assieme dovremo sapere riorientare la nostra azione.
Stiamo vivendo anche nella gestione di queste risorse pubbliche delle grosse difficoltà nonostante la legge sia stata innovata in questi anni. Chi ha la responsabilità di Capogruppo si trova a dover gestire delle situazioni con grande incertezza. Mi ha particolarmente colpito leggere alcune parole in questi giorni, si dice: "va bene il rispetto della legge regionale, ma ci sono dei principi della legislazione nazionale che risalgono a prima della guerra mondiale, la legge del 1939, che andavano rispettati". Io credo che anche chi fa politica abbia delle grosse difficoltà a seguire gli indirizzi, perché tante volte si opera essendo sicuri di essere nella legittimità e poi ci si trova in situazioni di estrema difficoltà come in questa.
Io chiudo il mio intervento ringraziando coloro, il mio collega Marco Viérin, più che collega, amico, con il quale abbiamo condiviso tante battaglie all'interno del movimento per l'atto di serietà che ha avuto oggi, dico il coraggio - sottolineo - insieme al collega La Torre, di rimettere le dimissioni dal proprio ruolo, dalla propria carica che ricoprivano all'interno di questo Consiglio regionale. Mi auguro che tutti assieme sapremo riuscire a dare un nuovo impulso per ridare credibilità all'azione della politica nei confronti dei valdostani.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Restano, ne ha facoltà.
Restano (PNV) - Uno dei termini più utilizzati in questi giorni è la parola "responsabilità", ma cosa significa questo termine in politica, quale significato vogliamo e possiamo dare a questo termine? Forse può voler dire il possedere una tessera di un partito, forse vuol dire dare fedeltà incondizionata ad una o più persone, o può voler dire avere un'ideologia politica, perseguirla al di là delle persone, portando avanti le proprie idee nell'interesse della collettività. Permettetemi, oggi significa anche la responsabilità dimostrata da due colleghi verso una sentenza di condanna, quindi la presa di posizione dei colleghi Viérin e La Torre, che hanno dato una dimostrazione di badare ai fatti e non agli annunci e per questo li ringrazio. La responsabilità in politica assume anche un'altra veste: quella di avere il coraggio di fare delle scelte, portare avanti dei progetti, delle strategie, delle iniziative e mantenere queste scelte, questi progetti nel tempo sapendoli adattare anche ad eventuali variabili. Vuole anche dire responsabilità verso delle scelte assunte che hanno portato ad una tragica situazione di umiliazione l'agricoltura, verso dei contenziosi che abbiamo aperti nei confronti delle Ferrovie, una responsabilità da assumersi - che ci dobbiamo assumere tutti - verso la situazione del Casinò o verso l'incapacità politica di gestire un gruppo: quattro maggioranze in quattro anni. Noi crediamo che nel nostro piccolo la responsabilità è anche saper andare controcorrente, assumersi delle scelte a volte impopolari, ma sempre tese a migliorare il confronto, il dibattito e portare quel poco che possiamo permetterci di portare in quest'aula a favore della popolazione valdostana.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Roscio, ne ha facoltà.
Roscio (ALPE) - Il gruppo ALPE immediatamente dopo le sentenze d'appello ha ritenuto subito di voler chiarire la posizione, per cui eventualmente è opportuno ribadire ufficialmente anche in questa sede che nessun Consigliere è risultato colpevole di peculato: nessun Consigliere di ALPE è stato riconosciuto colpevole di aver utilizzato dei fondi pubblici per scopi privati. Per quanto riguarda invece l'altra parte: quella del finanziamento illecito ai partiti, di cui tralascio la piccolezza dell'ordine di grandezza, perché potrebbe sembrare quasi una giustificazione che intendiamo andare, ma noi riteniamo che nelle sedi opportune faremo valere, così come altri, la nostra innocenza, e cercheremo di ottenere la piena assoluzione.
Dall'altro lato non possiamo fare a meno di avere dei commenti che giungono da fuori di questo Consiglio, che ergendosi a "chi è senza peccato scagli la prima pietra", ma ci sembra che qualcuno che qualche peccato ce l'ha scagli comunque le pietre, e l'elenco è stato fatto dal collega Cognetta per cui tralascio, per pietà, altri commenti. Al di là di questo, quello che più ci interessa in questo momento non è tanto la vicenda giudiziaria, dove altri faranno le valutazioni e altre sedi vedranno le difese e le valutazioni, quello che ci interessa di più è la questione politica. In questo momento, in questi mesi le analisi delle commissioni di vario tipo hanno fatto emergere fatti ed elementi su dossier enormi, uno è appena stato discusso: la commissione d'inchiesta su CVA per i dubbi sulla legittimità di certe questioni, vorrei ricordare anche il Casinò, elementi di gravi responsabilità politiche sono emersi, tant'è vero che da lì poi sono partite anche diverse inchieste che hanno risvolti giudiziari ancora in atto. Comunque, dal punto di vista di quello che si andrà a discutere tra pochi giorni: lo sviluppo, il development, noi rileviamo che su molti dossier a livello politico vi è stato un grande fallimento di questa maggioranza. Vorrei citare solo alcuni temi, che vedono in grave difficoltà la comunità valdostana: l'agricoltura, per esempio; tutta la questione degli operai e degli impiegati forestali; la questione dei trasporti, sia per quanto riguarda l'autostrada ma anche per quanto riguarda la ferrovia, che è ancora lontana dal trovare una soluzione; ho già ricordato Casinò e CVA, quindi tutta la parte delle partecipate; ricorderei ancora l'edilizia. Sono tutti temi su cui negli anni il gruppo ALPE ha cercato di portare anche proposte fattive, ma noi rileviamo che, dal punto di vista politico e dei risultati, questa maggioranza ha avuto un fallimento e quindi sul development sarebbe importante che si prendesse atto e si passasse alla seconda parte: quella delle responsabilité, che sembrano essere evidenti e sotto gli occhi di tutti. Di questo bisogna poi rendere conto ai valdostani, così come vogliamo rendere conto ai valdostani anche noi in tutte le sedi opportune.
Presidente - Se non ci sono altri interventi, chiudiamo la discussione e poniamo al prossimo Consiglio. Io vi chiedo, per cortesia, un minimo di correttezza. Ha chiesto la parola il collega Gerandin, ne ha facoltà.
Gerandin (GM) - Chiedo scusa, pensavo che qualcuno magari anche dal banco della maggioranza intervenisse. Semplicemente per ribadire che, per quello che mi riguarda, non ho mai cavalcato la questione derivante dal finanziamento dei gruppi: non l'ho fatto né da quando sono in Gruppo Misto, né quando appartenevo all'UVP. Posso dire tranquillamente che non l'abbiamo fatto per una serie di motivi, in quanto riteniamo che fino all'ultimo grado di giudizio ci siano tutti i presupposti per dichiararsi o comunque lottare per ribadire l'innocenza, che penso tanti di voi hanno ribadito anche oggi negli interventi e nelle dichiarazioni. Se non abbiamo mai cavalcato questo, non significa che la preoccupazione non ci fosse. Quello che per noi in questo momento, almeno per me, è inaccettabile è che si pensi di chiudere la questione gestione e legalità, e soprattutto trasparenza amministrativa in Valle, con questo capitolo. Questo è un capitolo forse doloroso, ma è la minima parte di una gestione che in Valle in questo momento è improponibile e sentire dalla forza di maggioranza di riferimento che l'immagine negativa della politica in questo momento deriva da questa sentenza fa male a chi in questi anni ha denunciato in quest'aula bilanci taroccati della Casino, ricapitalizzazioni che poi hanno di fatto dilapidato risorse della collettività locale, soprattutto uno schema che ho provato ad evidenziare nel mio intervento, in cui Finaosta, deus ex machina della politica valdostana e del Governo valdostano, dove i suoi dirigenti che in parte gestiscono il discorso economico in Valle...in questo momento ci sentiamo dire che queste persone, protette e nominate dalla politica, devono essere fuori da questa malagestione in Valle...beh, non ci stiamo. Semplicemente non ci si può stare a queste prese di posizione, per cui chi in questo momento ha la convinzione di essere innocente fa molto bene a difendersi fino all'ultimo grado.
Nello stesso tempo ci tengo a ricordare che era l'8 luglio 2013 quando in quest'aula venne presentato un ordine del giorno, a firma dell'intera minoranza, in cui si chiedeva al Presidente della Giunta, che all'epoca aveva avuto un avviso di garanzia, di fare un passo indietro. Io penso che, almeno da quello che è emerso dopo questa sentenza, si abbia la volontà...dove i presupposti, scusate, erano quelli dell'opportunità - si citava l'opportunità - io ritengo che l'opportunità valga a maggior ragione quando ci sono delle sentenze, per cui nessuno chiede di abbandonare i banchi di questo Consiglio fino alla sentenza definitiva, ma ognuno ne tragga le responsabilità e le conseguenze e faccia un passo indietro dai posti di Governo, esattamente com'è stato fatto nei posti dell'Ufficio di Presidenza, solo perché non possiamo avere due pesi e due misure. Quello che abbiamo detto l'8 luglio vale a maggior ragione. Non c'è bisogno di fare citazioni filosofiche o altro, è solo necessario essere coerenti per dare un minimo di credibilità, perché in quell'occasione qualcuno ha detto: "evitiamo di far attaccare l'immagine dell'autonomia della Valle d'Aosta...l'immagine sui quotidiani e le pagine intere dei quotidiani". Fa male quando ricevi dei messaggi che ti dicono: "leggo la pagina della Valle d'Aosta e sono convinto di leggere la Gazzetta del Mezzogiorno", questo è quello che pensano in questo momento, con tutto il rispetto per la Gazzetta del Mezzogiorno.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Bertschy, ne ha facoltà.
Bertschy (UVP) - L'UVP ha scelto in questa settimana di stare in silenzio rispetto a tutta una serie di vicende che hanno prima di tutto dei risvolti di tipo personale e poi delle ricadute di tipo politico. Anche oggi vogliamo evitare di entrare su un piano che non ci compete se non nella misura di dare, in termini proprio personali, tutto il nostro appoggio alle persone che dovranno cercare ancora di difendere la legittimità del proprio operato nelle sedi opportune e di dire che l'impegno che come gruppi dobbiamo riprendere è quello di inizio legislatura. Quella normativa va assolutamente ancora vista per permettere a tutti, parte politica e parte giudicante, di poter essere alla fine più efficaci in una situazione di difficoltà nonostante l'esiguo utilizzo di denaro che ormai si fa, quindi ancora oggi alcune difficoltà ci sono. A noi quindi non è piaciuto e il silenzio è legato anche a questo: la gara che si è sviluppata tra i più bravi e meno bravi...perché io credo che, a nome dell'UVP, la politica debba traguardare e stare su un livello più alto, deve soprattutto realizzare i suoi obiettivi senza bisogno di farsi influenzare da vicende come queste. È vero però che la ricaduta politica in un momento in cui è molto complessa la situazione politica, anche qui in Consiglio regionale, ci sarà. Ci saranno gruppi che vedranno rivisitata la loro composizione, ci saranno situazioni che ancora una volta dovranno vedere come il senso di appartenenza ad un movimento, piuttosto che l'ambiguità di certe scelte politiche fatte per entrare in Consiglio regionale, vedrà questa ricomposizione. Noi è su questo piano che vogliamo rimanere. Su questo piano riprenderemo la prossima settimana insieme alle forze politiche che vorranno sedersi al tavolo in forma congiunta, la verifica politica che è in atto. Invitiamo, come abbiamo già invitato, l'Union Valdôtaine e il PD a riprendere i contatti a questo tavolo, nel quale dovremo discutere di dossier importanti; tavolo a cui speriamo di portare tutte le grandi necessità, che vengono fatte rilevare ogni volta, ma che non è sufficiente far rilevare. Bisogna trovare per queste necessità delle risposte chiare e avere il coraggio di affrontare tutti i problemi che oggi vengono individuati, capendo anche che su un percorso che si sta facendo degli obiettivi li stiamo raggiungendo.
L'UVP è entrata in questa maggioranza - mi permetta la battuta, Presidente - accolta nell'anno della misericordia, abbiamo fatto qualche mese insieme; noi per carattere abbiamo voglia di lavorare, per lealtà abbiamo voglia di dire le cose sempre. Speriamo che si trovi una forma di lavoro migliore nel futuro, però che si sappia che la nostra volontà di stare in un progetto, è quella di poter fare un percorso che ci permetta di raggiungere gli obiettivi per i quali la gente ci ha dato il suo sostegno e non è arroganza, ma è semplicemente testimoniare, in ogni situazione e in ogni posizione, il lavoro che la gente ci ha chiesto di fare. Speriamo quindi che ci sia la volontà di capirci, di capire meglio il futuro nell'interesse del progetto politico, nell'interesse di questa maggioranza, nell'interesse soprattutto dei cittadini che tutti rappresentiamo.
Presidente - Non ci sono altri interventi, quindi possiamo chiudere la seduta. La seduta è chiusa.
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La sessione straordinaria termina alle ore 13:21.