Oggetto del Consiglio n. 2576 del 25 gennaio 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2576/XIV - Interpellanza: "Procedure per la nomina del Direttore amministrativo dell'Istituto musicale pareggiato della Valle d'Aosta".
Rosset (Président) - Point n° 22 de l'ordre du jour. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola la Consigliera Certan, ne ha facoltà.
Certan (ALPE) - Ritorniamo sul tema dell'Istituto musicale, credo che su questo tema si possa scrivere quasi una soap opera, magari così riusciamo anche a fare un po' di pubblicità a qualche film interessante, con magari qualche bello scorcio della nostra Regione. A parte le battute, credo che in quest'ultimo periodo abbiamo bisogno, come Consiglieri ma anche come rappresentanti della comunità valdostana, di avere delle risposte chiare e direi inequivocabili da chi è nel Governo regionale e fa le scelte. Gli atti che stiamo vedendo e che pian piano riusciamo ad avere raccontano una storia diversa da direi l'iter normale di una nomina, di un normale andamento di un Istituto musicale, che è però anche direi un'università di alta formazione, che, come noi ripetiamo spesso, ha una sua autonomia di azione, ha una sua autonomia decisionale e che invece in Valle d'Aosta - non capiamo il perché - è sotto il severo controllo di chi gestisce il potere.
Assessore, noi siamo intervenuti tante volte chiedendole documenti, motivazioni, devo dire che ci siamo anche un po' stufati anche noi, però poi abbiamo sempre sollecitazioni da parte di cittadini di interventi, come dice il nostro Capogruppo, a gamba tesa della politica in affari che non competono alla politica, e allora vengo alle nostre domande. Intanto rinnoviamo oggi al nuovo Presidente, nominato dalla Giunta poche settimane fa, i nostri auguri di buon lavoro visto che almeno in questo è stata seguita la prassi naturale. Vorrei sottolineare che quando si hanno le notizie di possibilità di dare un proprio contributo in enti o istituzioni, ci sono in Valle d'Aosta le competenze per portare la propria candidatura. Solo per la presidenza dell'Istituto musicale credo che siano state comunque fatte sette-otto domande - non conosco esattamente il numero -, il che dimostra che se ci fosse stata una maggiore pubblicità, anche per questo incarico ci sarebbero state delle risorse ancora maggiori, ma credo che quello che già è avvenuto almeno è all'interno di una prassi normale. Quello che invece noi non abbiamo ritenuto essere normale - e lo ribadiamo, perché, a nostro avviso, si è prevaricato al ruolo dell'Assessore - è la nomina del Direttore dell'Istituto e oggi veniamo in particolare su questo punto. Pare che ci siano state diverse interferenze da parte del Presidente, ma anche dell'Assessore riguardo alla definizione dell'indennità del Direttore dell'istituto, che chiaramente, non essendo stata una nomina da statuto, non si sapeva come poterla definire. Io ho ricevuto ieri o l'altro ieri il 116 che dava comunicazione di com'è stato definito, e magari ci ritorneremo anche su questo, perché i direttori del Conservatorio hanno una percentuale... Scusi, Presidente, ma io non riesco quasi a sentire la mia voce...
Presidente - Chiederei un po' di silenzio. È vero che è arrivato il Vicepresidente, che accogliamo con l'augurio di pronta guarigione...prego, Consigliera Certan.
Certan (ALPE) - ...grazie Presidente. Credo che se la nomina è stata fatta male, diciamo che la definizione dell'indennità del Direttore...che sia chiaro che non siamo contrari al fatto che riceva un'indennità, ma crediamo che non sia congrua a quanto è stato fatto. Noi sappiamo che avete scomodato anche il Ministero, sappiamo che avete parametrato con tutta una serie di valori che noi non conosciamo, sicuramente non avete tenuto conto di quello che diceva lo statuto, quindi vorremmo capire, perché così pare essere stata la definizione, se è il CdA che ha deciso di procedere a questa definizione e a questa erogazione dell'indennità, o se è vero che c'è stata un'intromissione anche da parte del Presidente della Regione che ha obbligato il CdA a procedere a questa delibera. Credo che il Presidente del CdA dell'istituto fosse tra le altre cose già dimissionario e un paio di cose messe in ordine del giorno e continuate a deliberare credo che non potessero neanche più essere fatte, comunque andiamo oltre.
Ci chiediamo chi sosterrà gli eventuali costi nel caso in cui il TAR si pronunci a sfavore di tale nomina. Noi continuiamo a ripetere che, da un punto di vista politico, è stata sicuramente un'intromissione e una gravissima ingerenza che non aveva motivazione, quindi abbiamo ragione di pensare che questo sia riconosciuto anche dal TAR, perché sicuramente non c'erano le motivazioni per tale nomina, neanche per la chiara fama.
In ultimo, domandiamo se è vero che in questo momento è stato dato anche ordine, sempre probabilmente dagli alti vertici del Governo, di procedere immediatamente alla nomina di un Direttore amministrativo. Ricordiamo che il ruolo di Direttore amministrativo in questi anni è stato assolto dal Presidente, adesso tutto d'un colpo è diventato perentorio l'obbligo di procedere alla nomina del Direttore amministrativo. Assessore, non siamo contrari a questa nomina, ma crediamo che a maggior ragione, proprio perché lo statuto dice che può essere scelto anche all'interno del comparto e deve avere una definizione di livello D, in un momento di crisi di lavorativa in atto, sia importantissimo che venga fatta una manifestazione di interesse aperta a tutti quelli che hanno i requisiti, poi nella replica definirò meglio.
Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore Rini, ne ha facoltà.
Rini (UV) - Grazie collega. Io cercherò di attenermi strettamente alle sue domande, non azzardo previsioni su quelle che saranno le sentenze e i contenuti della sentenza che verrà emessa dal TAR, quindi qua credo ci si rimetterà a quelle che saranno le decisioni. Non ritorno per l'ennesima volta su una questione che è stata più volte credo dibattuta in quest'aula e spiegata, ma mi limito a rispondere alle sue domande.
Per quanto riguarda la prima risposta: con una nota del 22 del mese di settembre dello scorso anno è stato esplicitamente richiesto all'Istituto musicale pareggiato, sentito il Dipartimento legislativo e legale, di voler dare seguito alla contrattualizzazione del rapporto di lavoro a termine del Direttore dello stesso Istituto nominato con decreto assessorile, riconoscendo per l'intera durata dell'incarico, in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente per gli incarichi a soggetti esterni, il trattamento economico corrispondente all'incarico conferito nella misura riconosciuta al precedente Direttore, con l'esclusione degli emolumenti correlati ovviamente alla retribuzione individuale di anzianità, questo ovviamente era soggettivo. Questa richiesta è stata firmata, trattandosi di attività e di responsabilità amministrativa, dal competente Dirigente della Struttura Politiche educative, non certo dal Presidente della Regione. Io non so, lei ha citato delle lettere di cui noi assolutamente non solo non siamo a conoscenza, ma che non sono agli atti. Tutte le lettere che sono state inviate portano la firma del competente Dirigente regionale della struttura. Successivamente infatti, in data 29 settembre 2016, è stato ulteriormente precisato che, diversamente da quanto ritenuto dal Consiglio d'amministrazione dell'istituto nella seduta del 22 settembre, il trattamento economico da corrispondere al Direttore è quello corrispondente all'intero trattamento economico corrisposto al precedente Direttore, al netto della retribuzione individuale di anzianità. Con l'occasione il Consiglio di amministrazione dell'Istituto è stato invitato a dare prontamente seguito alla regolarizzazione del rapporto contrattuale di lavoro, soprattutto per la necessità che il nuovo Direttore lavorasse per un tempo eccessivamente lungo senza alcun compenso, ciò che avrebbe potuto evidentemente dare luogo ad una causa di lavoro per inadempienza. Qui stiamo parlando di aspetti meramente tecnici di retribuzione legati al contratto di lavoro. Io non entro nel merito della scelta perché è una discussione che già abbiamo fatto. Qui invece stiamo parlando della parte contrattuale, di cui si è occupata ovviamente la struttura competente. Anche questa seconda nota è stata firmata, trattandosi ancora una volta di attività di responsabilità e di inadempienza eventuale amministrativa, dal competente Dirigente della struttura politiche educative della Soprintendenza, e non certo dal Presidente della Regione. Si rammenta ancora che il Direttore generale del MIUR sulla questione, con nota del 15 novembre 2016, ha evidenziato che il competente Assessorato dell'istruzione e cultura della Regione con le due suddette lettere ha dato indicazioni circa l'incarico e il compenso del nuovo Direttore, definendoli coerenti e pertinenti con quanto previsto dalla normativa vigente di riferimento, questa è la nota del Ministero, nota non politica ma tecnica tra tecnici. Questo mi sembra giusto, perché non vorrei che creassimo confusione. Si evidenzia che, per tutto quanto sopra, il Presidente della Regione non ha in alcun modo avuto nessun ruolo in questo carteggio, in questa questione relativa esclusivamente ad un adempimento amministrativo, quindi a procedere alla definizione dell'indennità spettante al Direttore.
Per quanto riguarda la sua seconda domanda, evidentemente i costi connessi all'indennità in questione sono compresi nel finanziamento ordinario che la Regione, ai sensi della legge n. 22/2012, concede all'istituto, a prescindere ovviamente - e direi meno male - dalla persona che riveste il ruolo del Direttore. Conseguentemente, con altrettanta evidenza, nell'eventualità in cui il TAR si pronunciasse a sfavore della nomina dell'attuale Direttore, le risorse disponibili serviranno al pagamento della medesima indennità, semplicemente a favore di un nuovo Direttore e a decorrere ovviamente dalla sua nomina. Se invece la Consigliera Certan si voleva riferire alle spese legali - non era chiaro questo, quindi abbiamo predisposto le due diverse risposte - derivanti dall'impugnazione del decreto assessorile di nomina, si chiarisce che l'Amministrazione regionale, in quanto essa stessa chiamata in giudizio, si è fatta carico, utilizzando le risorse disponibili sul competente capitolo di spesa, delle spese legali concernenti.
Infine per la nomina del Direttore amministrativo, su questo l'ha detto anche lei che non entriamo nel merito dell'opportunità, credo che tutti coloro che, a vario titolo, anche partire dalla neo-nominata Presidente, alla quale vanno i nostri auguri di un buon e proficuo lavoro, hanno evidenziato come prima priorità quella della richiesta di un Direttore amministrativo, quindi questo mi sembra più che pacifico. Per la nomina di tale Direttore, vi è una norma precisa contenuta proprio nello statuto dell'Istituto, in particolare all'articolo 25, ai sensi di tale norma: "l'incarico di Direttore amministrativo è conferito, su proposta del Direttore dell'istituto stesso, dal Consiglio d'amministrazione che nella stessa deliberazione definisce lo status giuridico e il relativo trattamento economico. L'incarico ha durata quadriennale, può essere rinnovato ed è regolato con contratto di lavoro a tempo determinato. Nel caso l'incarico sia conferito a dipendente pubblico deve essere disposto il collocamento in aspettativa senza assegni per tutta la durata del contratto". Questa non è quindi una norma che abbiamo noi interpretato, ma abbiamo semplicemente applicato.
Ancora: ai sensi del suddetto articolo 25, "l'incarico di Direttore amministrativo è conferito a soggetti in possesso di elevata qualificazione professionale e di esperienza lavorativa pluriennale, maturata preferibilmente nel settore dell'università e dell'alta formazione, oppure ad un funzionario a tempo indeterminato in servizio presso l'istituto medesimo". Non è prevista quindi una selezione pubblica, ossia una selezione comprendente l'espletamento e il superamento di prove concorsuali, bensì è prevista una procedura che nella sostanza innanzitutto sia trasparente, sia imparziale nella misura in cui prevede la proposta da parte di un soggetto (il Direttore) diverso da un altro che è l'organo collegiale, chiamato al conferimento definitivo dell'incarico. Sono due i soggetti, di cui uno è anche composto da più persone coinvolte proprio nella nomina: quello collegiale.
Ancora: "stabilisce dei criteri stringenti e rigorosi, puntuali per l'individuazione dei candidati capaci e competenti". In questo modo crediamo che la norma, così com'è redatta, sia adeguatamente tutelante dell'interesse pubblico e soprattutto dell'interesse di questo ente che ha bisogno di serenità per riprendere davvero il lavoro. Credo che stia facendo tanto, che si sia ritrovato un rinnovato clima di collaborazione e di volontà di guardare avanti anche con uno spirito diverso, uno spirito costruttivo. Crediamo che questo vada in questa direzione.
Presidente - Per la replica, chiede la parola la Consigliera Certan, ne ha facoltà.
Certan (ALPE) - Grazie Assessore, anche se non siamo convinti per niente dalle sue risposte, perché ci ha risposto attraverso dei dati meramente tecnici, attraverso delle note - ci dice lei - tecniche e attraverso note del Direttore del MIUR, quindi è tutto un adempimento amministrativo. Ha ragione, il problema è che il pasticcio, il patatrac è stato fatto da lei con una sua decisione da Ministra a monte...
(interruzione dell'Assessore Rini, fuori microfono)
...perché ha seguito questo ruolo che le permette di essere al pari del Ministro: ce lo ha detto lei, quindi io ripeto quanto lei in una nota ci ha detto. Richiamando l'articolo che dà alla Valle d'Aosta questa possibilità, lei ha agito da Ministro, infatti abbiamo visto adesso i pasticci. Io credo che purtroppo i danni che in quest'ultimo anno lei ha fatto - ma sappiamo che non è stata sola, è stata ben accompagnata in questo percorso - all'Istituto e alla sua immagine siano impareggiabili, mai erano stati fatti, non so chi pagherà questi danni di immagine anche soprattutto. Siamo finiti nel ridicolo in tutta Italia e credo che non sia questo un adempimento amministrativo. Noi adesso possiamo anche essere d'accordo, lei, per quanto riguarda il punto 3, mi ha letto tutto quello che prevede la nomina del nuovo Dirigente amministrativo. Così come sappiamo benissimo chi ha dato gli ordini a dicembre, lei ha detto che è stata una nota che è arrivata dall'Istituto e che i nostri dirigenti hanno risposto, noi sappiamo chi ha fatto partire queste note, sappiamo chi è stato convocato, sappiamo le urla che ci sono state nei vari piani del Palazzo regionale riguardo a certe prese di posizione.
Direi che ormai il disegno è chiarissimo, anche perché si sta replicando. Per il Casinò sta avvenendo la stessa cosa, per CVA si stanno verificando le stesse dinamiche. Il metodo è lo stesso, cambiano un po' alcuni attori ogni tanto, ma quelli che decidono sono sempre gli stessi. Noi ormai non ci caschiamo più, quindi non ci venga a dire che sono procedure amministrative. Adesso sì avete i dirigenti che probabilmente stanno facendo le procedure amministrative che voi avete giustamente chiesto loro, ma la nomina - e noi ritorniamo su quella - non è stata fatta dai dirigenti, è stata fatta da lei, Assessore!
Sul chi pagherà siete stati chiamati in giudizio, ci sono un sacco di contenziosi riguardo a questo: non si è mai chiesta il perché? Non si è mai chiesta, così come credo non ve lo siete chiesti neanche per altri capitoli, se ha senso che si continui a perseverare in queste azioni di forza e poi rispondere al TAR con dei soldi pubblici? Io credo che sia l'ora di smetterla di usare i soldi dei cittadini per continuare a difendersi nei tribunali sulle proprie scelte. Chi ha nominato questo Direttore, se il TAR riconoscerà la non possibilità di nomina pagherà, perché è troppo comodo continuare a fare esattamente quello che uno vuole, le forzature che uno vuole e poi dire: "così era stato deciso". Chi ha deciso, chi ha deliberato pagherà le conseguenze a questo punto, così come lo stiamo chiedendo anche per altri dossier e lo stiamo chiedendo anche su altri capitoli che magari sono più grandi, ma sono uguali.