Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2570 del 25 gennaio 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2570/XIV - Interpellanza: "Aggiornamento delle direttive per l'Office régional du Tourisme".

Rosset (Presidente) - Punto n. 16 all'ordine del giorno. Ha chiesto la parola la consigliera Morelli, ne ha facoltà.

Morelli (ALPE) - Questa interpellanza verte sull' Office du Tourisme, che è un soggetto importantissimo nella nostra organizzazione e gestione del turismo. Nasce nel 2009 con una legge ad hoc, che cancella le AIAT precedenti e istituisce un unico office che, attraverso delle sedi periferiche, si occupa di promuovere, accogliere e assistere i turisti nella nostra Regione. La legge prevede che la Giunta regionale triennalmente emani delle direttive nei confronti dell'Office ed effettivamente nel 2009, a seguito dell'approvazione della legge, sono state emanate le prime direttive: il 21 ottobre 2009 il Consiglio regionale approva le direttive di base, che servono a dare l'avvio a un servizio nuovo. Si parla di istituire e gestire i nuovi uffici del turismo definendone le caratteristiche, di formare e selezionare il personale, di sviluppare il sito turistico regionale, di produrre e distribuire materiale informativo, di organizzare eventi di interesse turistico, di gestire ed erogare servizi turistici per conto di terzi, di raccogliere le istanze locali, rilevando e trasmettendo dati sul movimento turistico. Si tratta di quelle funzioni che sono assolutamente fondamentali perché questo office riempia al meglio il suo ruolo.

Queste direttive vengono poi prorogate tre anni dopo. Il 5 dicembre 2012 il Consiglio regionale decide, su proposta dell'assessore Marguerettaz, di prorogare queste direttive con l'integrazione di una nuova funzione importante, che è quella della commercializzazione. Questa nuova funzione viene quindi integrata alle precedenti direttive. Se non che, di proroga in proroga, senza aggiungere niente di nuovo e senza valutare o cercare di rispondere alle nuove esigenze, si procede fino al 25 febbraio 2016. C'è una terza proroga l'11 marzo 2014, dove si dice: "Considerato che la Giunta regionale ha valutato, nell'ambito degli incontri svoltisi con la Commissione consiliare, l'opportunità di procedere nel corso dell'anno 2014 a una revisione del modello di organizzazione turistica attuale, al fine di fare ordine nelle attribuzioni di competenze, superare le attuali sovrapposizioni, rendere efficiente la gestione delle risorse umane e finanziarie dedicate a garantire una governance ed un coordinamento del settore più efficaci". Con essa la Giunta regionale propone di prorogare paro paro le direttive del 2009, integrate nel 2012, per tutto l'anno 2014. Nel 2015 vi è la quarta e ulteriore proroga sino al 30 giugno 2015, dove si riprende lo stesso principio: "Dato atto che durante l'anno 2014 la competente Commissione ha avviato un confronto politico concernente la governance del turismo (...) delibera di prorogare ulteriormente sino al 30 giugno 2015 le direttive di programmazione". Infine, la quinta proroga, sino all'entrata in vigore del nuovo assetto organizzativo del settore turismo e delle direttive di programmazione e di indirizzo, che avrebbero dovuto essere approvate non oltre il primo semestre 2016.

È un argomento su cui siamo già tornati e sul quale ci siamo soffermati già diverse volte. Le leggi si fanno e si dovrebbe poi applicarle, se hanno un senso. La legge prevede che la Giunta regionale dia le direttive all'Office con cadenza triennale. Considerato che l'ultima proroga è scaduta il 30 giugno 2016 e che le direttive sono ancora principalmente quelle del 2009, ci permettiamo di interpellare la Giunta per capire come si intende procedere relativamente alle direttive dell'Office du Tourisme, che nel frattempo continua a svolgere la sua attività.

Vogliamo anche sapere se non si ritiene necessario e urgente di dover aggiornare queste direttive emanate in precedenza e di volerle attualizzare, anche in funzione dell'esperienza maturata in questi anni, del continuo cambiamento del turismo, della continua evoluzione di questo settore e anche a fronte di criticità che l'Office du Tourisme stesso evidenzia nel POA (Programma Operativo Annuale) in riferimento al 2016 e a cui bisogna cercare di dare risposta.

In particolare, voglio citare un aspetto importante che è contenuto nelle direttive: la formazione del personale. Secondo l'Office du Tourisme la formazione è importantissima, ma riuscire a farla con 1550 euro all'anno è sicuramente un po' difficile. Poi, c'è l'annosa questione del "VDA booking": come renderlo utile e performante sia per gli operatori turistici che appetibile per i turisti stessi. Questo per citare solo due argomenti che sono importanti e fondamentali per una corretta gestione del turismo. Quindi la nostra interpellanza va proprio nel senso di capire cosa si intende fare in merito a queste direttive.

Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Marguerettaz, ne ha facoltà.

Marguerettaz (ALPE) - Credo che la ricostruzione della collega Morelli sia stata più che puntuale e più che precisa, citando tutti gli atti che sono stati approvati dal Consiglio. In particolare l'ultimo, con il quale in Consiglio regionale è stata approvata la proroga in attesa della ridefinizione del modello che, abbiamo già avuto modo di dire in aula, purtroppo non è stato ancora approvato e definito nei tempi sperati. Il lavoro che è stato avviato è sicuramente molto più complesso e articolato. Abbiamo avuto modo di parlarne anche durante il Consiglio regionale, quando abbiamo approvato il bilancio, per cui il tema è stato ampiamente affrontato.

In buona sostanza, collega Morelli, rispetto all'anno passato la situazione non è cambiata, quindi la delibera che è stata adottata dal Consiglio regionale è ancora valida, per cui la proroga delle direttive è ancora efficace. Sulla base di questa proroga, è stata predisposta una bozza di POA che contiene invece tutti gli argomenti che ha avuto modo di citare: in particolare il booking e l'attività che era già stata indicata sulle card per dare la possibilità di accesso ai vari servizi, ma anche tutte le attività che sono fatte sul territorio. Ieri abbiamo avuto modo di confrontarci con il CELVA, perché giustamente la norma prevede che il POA venga elaborato e proposto a tale organismo. Il CELVA ha avuto modo di riunire la sua consulta e di analizzare il documento nel dettaglio e ieri ha approvato la programmazione annuale.

Quindi l'attività dell'Office prosegue con gli indirizzi che fino a oggi abbiamo dato. Sugli argomenti particolari che sono stati da lei indicati c'è il massimo di attenzione, e spero nei prossimi mesi di arrivare in Commissione prima e in Consiglio dopo, con gli indirizzi generali per riformare il comparto di cui l'Office è ovviamente parte integrante. Ne abbiamo convenuto parlandone già nelle scorse sedute: è inutile dare degli indirizzi all'Office, quando sappiamo che dobbiamo mettere mano a tutta la nostra organizzazione. Non può l'Office vivere di luce propria, perché abbiamo la necessità di avere una convergenza sui dati.

I temi affrontati dall'Office, al contrario, sono seguiti da noi con attenzione, ma è la governance a monte che va definita. Quindi se la ratio delle precedenti deliberazioni del Consiglio regionale andava nella direzione di proseguire l'attività e di definire il quadro a monte, noi questa situazione non l'abbiamo modificata. Le direttive triennali, che sono quelle che precedono il POA, continuano a essere efficaci e quindi è stato predisposto un programma annuale in continuità.

Rispetto ai dati, avete visto che le disponibilità di bilancio sono rimaste identiche: abbiamo circa 3,3/3,4 milioni di euro ma, come l'anno scorso, circa 2,5/2,6 milioni di euro sono per le spese di funzionamento dei vari uffici; abbiamo 600 mila euro di attività sul territorio e 130 mila euro a sostegno delle attività degli enti locali.

Quindi andiamo avanti in continuità, ma non ho motivo per dire che la nostra azione per arrivare al nuovo modello di organizzazione e di promozione turistica, in virtù delle cose che ho detto, sia rallentata. Cercheremo di portarlo avanti nei prossimi mesi - lei aveva presentato addirittura una risoluzione, chiedendo entro il 31 gennaio; le ho detto che sicuramente entro quella data non saremmo stati in grado - e nei prossimi mesi conto di avere questo confronto in Commissione sulle bozze che stiamo elaborando.

Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Morelli, ne ha facoltà.

Morelli (ALPE) - Io vorrei sgombrare il campo da una possibile interpretazione errata: l'attività dell'Office du Tourisme deve proseguire, su questo non c'è alcun dubbio da parte nostra. Quella che manca forse è la regia politica a monte. Che poi l'Office du Tourisme continui a svolgere il suo compito come meglio può, io credo che non vi siano dubbi su questo. Però, Assessore, lei ci insegna che l'Amministrazione parla per atti e l'ultima proroga dice chiaramente: "Prorogare ulteriormente sino all'entrata in vigore del nuovo assetto organizzativo del settore del turismo regionale, che dovrà essere approvato non oltre il primo semestre 2016", il che vuol dire che sono scadute quelle direttive! Sono scadute al primo semestre 2016, quando avrebbe dovuto essere approvato il nuovo assetto, il nuovo modello. Questa è l'interpretazione che do io.

Quindi non sarebbe superfluo che si facesse una riflessione e si dessero delle direttive aggiornate all'Office du Tourisme, perché la mancanza di direttive nuove, in attesa di una riorganizzazione, che dal nostro punto di vista deprecabilmente tarda a venire, io credo che abbia naturalmente prodotto un rallentamento dell'attività dell'Office du Tourisme, da parte del quale vi è una forte attesa, come si legge nel POA dell'anno scorso. Il POA di quest'anno non ho ancora avuto modo di vederlo, perché è stato approvato ieri e ne prenderò visione al più presto. Sul Piano operativo del 2016 si parla dell'anno appena trascorso come di periodo di transizione e di trasformazione, invece questo non è avvenuto: il 2016 è stato un anno - lei dice - in continuità, cioè un anno in cui ci si è fermati. E lo sappiamo che in questo settore fermarsi vuol dire perdere terreno, perdere dei colpi.

Quindi ancora una volta non possiamo che sottolineare quanto questi rallentamenti non facciano bene. E questi sono dovuti alla politica, sono responsabilità nostra, non come per l'ex hotel Lanterna di cui parlavamo prima, dove le responsabilità sono tutte esterne: questi sono responsabilità nostra. In un momento in cui l'attività turistica fa registrare dei dati positivi - abbiamo avuto un'estate del 2016 che ha fatto registrare dati straordinari, che non si ricordavano più danni e forse (speriamo e incrociamo le dita) anche quella invernale potrà essere una buona stagione - è proprio in questi momenti che bisogna consolidare, che bisogna capitalizzare, che bisogna far funzionare il cervello e mettere in moto tutte le azioni possibili. Rimaniamo ancora in attesa, grazie.