Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2542 del 11 gennaio 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2542/XIV - Interpellanza: "Mancato abbattimento delle barriere architettoniche per l'accesso all'immobile del CRAL Cogne di Aosta".

Rosset (Président) - Point n° 17 de l'ordre du jour. Per l'illustrazione, chiede la parola il collega Bertin, ne ha facoltà.

Bertin (ALPE) - Con questa interpellanza riprendo una vecchia questione che era stata sollevata nella passata legislatura sia da me che dal collega Rigo: una questione di sette-otto anni fa che riguarda l'accessibilità del CRAL Cogne, un immobile che ha un ruolo importante, anche perché in questa sede vengono organizzate da diverse associazioni diverse attività ricreative: da corsi di carte piuttosto che ballo, bridge, eccetera. Le attività sono notevoli e comunque rappresenta un punto di riferimento per la città e per molte associazioni e residenti. Come dicevo, questa era una vecchia storia sollevata diverso tempo fa su questo immobile che, pur essendo un immobile che svolge una funzione pubblica, non è accessibile, non lo era sette anni fa e non lo è ancora. All'epoca in occasione di questa interpellanza, ben 7 anni fa, l'Assessore competente dichiarava - qua si parla del 2010 - che per tale immobile c'era l'intenzione di realizzare in brevissimo tempo una piattaforma, che erano già stati richiesti preventivi, che questa piattaforma si sarebbe potuta realizzare in 90 giorni per un costo di circa 20 mila euro, se non mi sbaglio, e la cosa si sarebbe risolta in poco tempo: questi erano gli intendimenti 7 anni fa. In 90 giorni, pertanto una cosa piuttosto facilmente realizzabile. Sono passati 90 giorni, sono passati non 9 mesi ma bensì 7 anni e la situazione rimane identica a quella di allora. Vi è un ascensore che fortunatamente adesso funziona, in passato in certi periodi non funzionava, ma l'ascensore non è accessibile, poiché c'è una rampa di scale che porta all'ascensore posto al primo piano, quindi è inutile per un'accessibilità completa dell'immobile. Ci chiedevamo, in ragione di queste premesse a più di 6-7 anni di distanza, le ragioni del mancato abbattimento delle barriere architettoniche dell'immobile in questione e quali erano a questo punto gli intendimenti dell'Amministrazione regionale.

Presidente - Per la risposta chiede la parola l'Assessore Baccega, ne ha facoltà.

Baccega (SA) - L'ex Palazzo Cogne, di proprietà regionale, ha sicuramente una rilevanza storica, in quanto edificio documento in memoria della presenza della Cogne in Valle d'Aosta e soprattutto all'interno del territorio della città, essendo anche adiacente al quartiere Cogne. È innegabile che si siano effettuati nel tempo svariati interventi ma, viste le sue enormi proporzioni, il palazzo evidenzia alcune criticità funzionali di gestione piuttosto importanti. Il problema legato ad una perfetta accessibilità c'è, la Regione ha cercato di attuare alcune misure possibili al fine di limitare i disagi legati alle difficoltà di accesso, e in particolare, per quanto concerne la realizzazione della piattaforma direttrice citata, possiamo dire che all'interno dello stabile era precedentemente installato un impianto elevatore storico a trasmissione elettrica, che era del 1941, che è stato dismesso in quanto non era ovviamente adeguato dal punto di vista dell'accessibilità. Per risolvere parzialmente il problema, nel 2010 è stata fatta una valutazione tecnica, per la quale la Soprintendenza si è espressa informalmente con parere positivo per l'istallazione di quella piattaforma elevatrice verticale, che è stata poi inserita nel vano scala per i locali utilizzati dal CCS Cogne, quindi piattaforma realizzata nel 2011 e attualmente utilizzata.

Più in generale devo dire che tra le ipotesi a suo tempo vagliate per risolvere i problemi di accessibilità era stata valutata la realizzazione del nuovo gruppo scala ascensore previsto nel progetto di adeguamento regionale in capo alla Direzione opere edili. Da alcune stime di massima, l'intervento avrebbe comportato un impegno economico di 700 mila euro, quindi per una mancanza di risorse economiche solo per l'intervento, laddove si doveva fare un intervento più generale e complessivo sull'edificio, lo stesso è stato al momento tralasciato. Tenuto conto che sono in corso di ultimazione di spostamento presso altre sedi di tutti gli uffici regionali presenti nel palazzo e che, di conseguenza, gli unici occupanti che rimarranno sono solo le associazioni, CCS Cogne e i negozi al piano terra, l'Amministrazione regionale sta facendo le necessarie valutazioni per gli eventuali interventi, in quanto oggi, partendo da una visione d'insieme del palazzo, dovrebbero essere effettuati interventi per l'abbattimento totale delle barriere architettoniche, ma anche interventi edili, strutturali di adeguamento e ottimizzazione di tutti gli impianti. Era previsto un sopralluogo con l'Assessore Perron, la struttura del Patrimonio, la nostra struttura per andare a verificare quali potevano essere le strategie per andare nella direzione di una ristrutturazione complessiva. A causa di queste criticità, la Giunta ha deciso di inserire il palazzo nel piano di valorizzazioni immobiliari. Evidentemente l'auspicio è che una cordata di investitori possa riportare il palazzo all'antico splendore, adeguandolo a tutte le disposizioni. La prossima settimana con l'Assessore Perron è previsto un ulteriore sopralluogo con tutti i tecnici anche per valutare l'opportunità di fare una stima degli interventi e capire meglio quali possono essere le azioni da adottare.

Presidente - Per la replica, chiede la parola il collega Bertin, ne ha facoltà.

Bertin (ALPE) - Assessore, mi spieghi perché forse non ho capito; spero di non aver capito, se non altro: la piattaforma di cui mi accennava all'epoca l'Assessore ai lavori pubblici nel 2010 è stata realizzata nel senso che avete speso questi 25 mila euro?

(interruzione dell'Assessore Baccega, fuori microfono)

...nel 2011...lei dice che è stata realizzata, ma lì non c'è niente, non c'è questa piattaforma da 25 mila euro per accedere all'ascensore. Non si può accedere. Se ho capito bene, la cosa è di una gravità inaudita, nel senso che lei mi conferma che avete speso 25 mila euro nel 2011 per portare dal pianoterra al piano rialzato dove c'è l'ascensore...non c'è quella roba lì...

(nuova interruzione dell'Assessore Baccega, fuori microfono)

...ma è quella la piattaforma, non è che ce n'è un'altra, lei mi ha parlato di piattaforma... È quello che voglio capire: nel 2011 mi ha detto che avete realizzato questa piattaforma, la piattaforma è quella da 25 mila euro che sostituiva un impianto con montacarrozzelle del 1941...

(nuova interruzione dell'Assessore Baccega, fuori microfono)

...non è operativa per niente! Lì non c'è niente, ci sono i gradini! Voi avete speso 25 mila euro e non siete andati a vedere se c'è la piattaforma dal 2011 ad oggi? Ma stiamo scherzando! Se così è, è di una gravità inaudita! È costata 25 mila euro, lo ha detto il suo collega prima di lei, ma se avete speso questi 25 mila euro e per sette anni è rimasto inaccessibile quel luogo...attenzione. La chiudo qui.

Presidente - Il collega Chatrian ha avuto un'urgenza ed è stato chiamato all'esterno, quindi chiederei di passare al punto n. 19 e rinviare il punto n. 18 al successivo rientro del collega.