Oggetto del Consiglio n. 2290 del 27 luglio 2016 - Resoconto
OGGETTO N. 2290/XIV - Interrogazione: "Segnalazione dell'Ordine degli architetti in merito al conferimento di incarichi professionali per la redazione di relazioni estimative dei fabbricati di proprietà regionale".
Rosset (Presidente) - Punto n. 8 dell'ordine del giorno. Per la risposta, chiede la parola l'Assessore Perron, ne ha facoltà.
Perron (UV) - Mi verrebbe da rispondere: "sì", lei mi chiede se ne sono stato informato, certamente sì, appena arrivata...ovviamente. Per darle qualche elemento in più perché credo che sia giusto parlarne. I rilievi sono stati comunicati e si è anche prontamente risposto a quanto evidenziato. A nostro modo di vedere, è stata comunicata la legittimità del conferimento dell'incarico professionale e questo, rispondendo alla legge regionale n. 18 del 1998, in considerazione, collega Cognetta, del tipo di attività richiesta, cosa che credo non si sia valutata compiutamente. Nello specifico il riferimento è alla redazione di relazioni descrittivo-estimative e non di servizi attinenti, collegati a fasi propedeutiche e/o concomitanti all'esecuzione di opere pubbliche. La procedura per il conferimento dell'incarico quindi è stata adeguatamente pubblicizzata, resa visibile a tutti, per cui l'approccio assunto è stato quello della massima trasparenza.
I cinque anni di esperienza che lei mi chiede per la valutazione dei curricula è il normale periodo di legge richiesto per l'accertamento delle professionalità; il rilievo dell'Ordine non trova conferma, collega, perché nel conteggio dei punteggi relativi alle esperienze professionali è implicita l'abilitazione alla professione stessa; questa scelta è derivata dalla necessità di individuare delle competenze qualificate, parliamo di interventi su immobili in gran parte di pregio storico-artistico, per cui questa scelta è connessa alla maggiore preparazione accademica conseguita dagli architetti nell'ambito del restauro, del risanamento degli immobili di interesse storico o artistico.
Le preciso anche la parte relativa ai compensi, anche se credo che sia sufficientemente chiara; infatti, considerato il tipo di attività richiesta e di stima dell'immobile al fine della vendita e della concessione degli stessi da parte dell'Amministrazione e anche in questo caso non di attività propedeutica all'avvio di opere pubbliche, questi valori sono stati determinati in base alla complessità dei beni da valutare e non sulla base di criteri stabiliti per i compensi relativi ai lavori pubblici da porre a base di gara per un contratto pubblico. Esiste quindi un richiamo che, a nostro modo di vedere, non è giustificabile, è stato verificato anche con l'Ufficio legale della Regione, per cui in questo caso noi dobbiamo vendere o valorizzare degli immobili, non realizzare delle opere pubbliche; pertanto, non ci possiamo certamente permettere di pagare delle tariffe che si riferiscono ad altre tipologie di incarichi professionali. Nella comunicazione che ho citato, la nostra richiesta di perizia tecnico-estimativa viene equiparata a uno studio di fattibilità ai sensi del nuovo Codice dei contratti pubblici; si tratta di una procedura fuorviante, fuori strada - e abbiamo cercato di chiarirlo e di spiegarlo - e in qualche modo anche ingiustificata. Spero di aver chiarito le modalità con le quali abbiamo proceduto.
Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Cognetta, ne ha facoltà.
Cognetta (M5S) - Dalla lettera che vi è stata inviata dall'Ordine degli architetti mi sembra che non si trattasse di qualcosa di diverso dalla procedura di valutazione comparativa e oggetto della discussione; lo dicono chiaramente all'interno dell'oggetto e chiedono delle modifiche, che lei dice non essere applicabili. Nel frattempo ho visto - mi dispiace di non averlo potuto mettere - che anche l'Ordine dei geometri ha preso le distanze da questa procedura di valutazione e quindi neanche loro sono contenti di come viene svolta questa procedura, immagino che questo lo sappia anche lei, non credo che sia una novità. Mi sembra quindi che qualunque ordine di professionisti si approccia a questa cosa trovi qualcosa da ridire. Voi dite di aver ricevuto un parere da parte dell'Ufficio legale, io leggo che però in particolare l'Ordine degli architetti e anche quello dei geometri non siano d'accordo e soprattutto diffidino nella continuazione di questo bando.
Assessore, probabilmente, invece di cercare la maggiore partecipazione possibile...non probabilmente ma sicuramente avete scelto una strada un po' in salita, perché limitare il numero di anni e mettere una serie di clausole anche economiche rispetto al valore dei beni non ha portato lustro alla procedura che state cercando di portare avanti, anzi direi che i professionisti l'hanno bocciata in pieno. Io quindi le chiederei di rivalutare tutto, magari bloccando il bando e allargandolo, perché, avendo maggiori possibilità, potete operare una scelta migliore. Inoltre, i rilievi che le fanno, a mio parere, sono di merito; voi state interpretando la situazione in modo diverso e credo che la vostra interpretazione sia fioriera di problemi, perché la riserva di competenza, i compensi professionali ingiustificati non rispetto a un immobile da costruire ma rispetto alle valutazioni da fare non hanno nulla a che vedere con la risposta che mi ha dato. Assessore, quindi faccia un passaggio negli uffici, verifichi con degli incontri rispetto ai presidenti degli ordini e cerchi di risolvere la questione al meglio, perché, nel momento in cui sbaglia la procedura di valutazione degli immobili che vengono messi in vendita, lei capisce che si crea sicuramente un problema per l'Amministrazione.