Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 2258 del 14 luglio 2016 - Resoconto

OGGETTO N. 2258/XIV - Interrogazione e interpellanza: "Criteri adottati per l'individuazione dei componenti del nuovo consiglio di amministrazione della società CVA" e "Valutazioni in ordine alla nomina del nuovo amministratore delegato della società CVA".

Rosset (Presidente) - Per la trattazione del punto n. 28 abbinato al punto n. 5, ha chiesto la parola la Consigliera Certan, ne ha facoltà.

Certan (ALPE) - Nelle scorse settimane, CVA ha nominato il nuovo amministratore delegato. Oggi a noi risulta che il signor Enrico De Girolamo fosse anche, fino a poco tempo fa, direttore generale di un'altra società, "Nuova energia", e che sia stato amministratore delegato anche di SEA, la quale società, stante la sua crisi, ha presentato domanda di concordato preventivo al Tribunale di Aosta.

Nel mese di marzo abbiamo letto ripetutamente sui vari quotidiani e settimanali, che vi è stato un braccio di ferro fra queste società - SEA è socio di "Telcha", i soci di maggioranza di "Telcha" sono "Cofely" e CVA - e in questo braccio di ferro "Nuova energia" è usufruttuaria della quota di partecipazione di SEA in "Telcha": una bella giostra di quote e di scatole cinesi, in cui una contiene l'altra, in cui una ha delle azioni e rivendica dei diritti.

Ci ha un po' stupito che CVA abbia nominato come amministratore delegato il signor Enrico De Girolamo. Quindi intanto chiediamo se queste informazioni che abbiamo, siano corrette e che siano confermate da lei, Presidente; chiediamo se lei non ravvisi in queste nomine, soprattutto quella dell'amministratore delegato, un conflitto di interesse, proprio perché è stato comunque amministratore anche in altre società, e vorremmo anche sapere in che modo siano considerati dalla Giunta regionale i trascorsi di questo signor De Girolamo e quali siano le motivazioni che vengono date sui criteri di nomina.

Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Rollandin (UV) - Con riferimento alle notizie riportate nelle premesse, non credo di essere nella situazione né di dovere né di potere rispondere, in quanto non ho fatto accertamenti su queste tematiche, siccome - come lei sa - a livello di professionisti ci sono persone che possono assumere un ruolo tecnico in diverse società, fatto che non significa essere implicato direttamente nei rapporti tra le stesse. Questo è un aspetto che non ci interessa e quindi non ho da confermare nulla. Lei lo dice, io ne prendo atto.

Io ho preso atto solo della nomina del responsabile come amministratore della CVA, in quanto persona esperta nel settore di competenza anche di CVA, e come tale credo che possa svolgere un ruolo di collaborazione importante nell'ambito di questa società.

Il fatto di essere stato direttore non vuol dire che sia in qualche modo collegato o connesso con i rapporti societari tra la nuova SEA, "Telcha" e così via.

Questi sono rapporti che francamente io non ho e non avevo possibilità nemmeno di approfondire, prendo solo atto che le competenze sono perfettamente assonanti con il ruolo di un amministratore che si inserisce in una società sicuramente importante (CVA) e che può risultare sicuramente utile a gestire le responsabilità sempre più grandi di questa società che è in forte crescita.

Presidente - Per la replica sull'interrogazione, ha chiesto la parola il Consigliere Bertin, ne ha facoltà.

Bertin (ALPE) - Presidente, ha risposto alla mia interrogazione? Mi pare che abbia risposto soltanto all'interpellanza. Erano due diverse, l'interrogazione al punto n. 5 e l'interpellanza al n. 28. Mi conferma di aver risposto all'interrogazione?

Presidente - C'è anche l'interrogazione: le abbiamo abbinate perché è stato chiesto. Normalmente l'interpellanza ha la priorità, dopo di che segue la risposta del Presidente che risponde su entrambe, sull'interpellanza e sull'interrogazione, e poi c'è la replica.

Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Rollandin (UV) - Relativamente all'interrogazione, i criteri adottati da parte di CVA per le nomine essenzialmente sono stati la continuità, in quanto il presidente è lo stesso e, da quel che so, un membro già faceva parte del precedente consiglio d'amministrazione e poi il rispetto delle quote di genere in quanto sono state nominate due donne che credo abbiano la capacità di svolgere il ruolo secondo quello che è richiesto. In più, c'è stata la disponibilità di inserire per competenza un amministratore che - come dicevo prima - ha sicuramente le conoscenze per dare un supporto alla gestione delle tematiche del settore.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Bertin, ne ha facoltà.

Bertin (ALPE) - Sul fatto della continuità, siamo certi, c'è una continuità con gli anni cinquanta, con il sempreverde metodo del "manuale Cencelli". Questa è la continuità maggiore. Le scelte sono fatte applicando il vecchio e sempreverde "manuale Cencelli". Dicendo "manuale Cencelli" si fa riferimento alla spartizione di incarichi basata esclusivamente su interessi politici molto limitati, che non tengono evidentemente conto dell'interesse generale. Questo è il famoso "manuale Cencelli", applicato anche in questo caso. Un manuale inventato alla fine degli anni cinquanta e agli inizi degli anni sessanta, da Massimiliano Cencelli, da questo democristiano in un'epoca un po' diversa forse, che ci riporta agli anni cinquanta, sessanta quando c'era il Ministero delle partecipazioni statali.

Certo, la continuità con quegli anni appare evidente e il criterio principale è l'applicazione molto stringente del "manuale Cencelli". In questo caso, anche per una società di una grande rilevanza da un punto di vista generale per la nostra Regione. Ma, più in generale, i nominati dall'Amministrazione regionale sono abbondantemente sopra i trecento, sono un piccolo esercito e purtroppo anche in questo caso si conferma che l'unico criterio, al quale si riferisce la mia interrogazione, è quello del "manuale Cencelli": dell'appartenenza politica e della fedeltà al sistema.

Non importano le conoscenze, che possono anche esserci - io non voglio entrare nel merito delle competenze dei nominati - ma non servono per il ruolo di questi qua, la scelta è fatta soltanto in funzione delle appartenenze politiche. Con queste nomine si saldano alleanze, si premiano gli amici politici, si consolano i vari trombati alle elezioni, si accontentano i malpancisti di turno, ma niente importa dell'apporto che questi indicati danno alla buona gestione delle società, nelle quali sono - in questo caso, come negli altri, - nominati ad amministrare. Ed è un po' inquietante. È inquietante anche l'atteggiamento con il quale vengono fatte queste nomine e come vengono visti dagli stessi soggetti politici che li nominano; leggevo di un importante esponente di maggioranza, che vedeva il compito di questi consiglieri d'amministrazione esclusivamente nel fare da ponte, da ufficiale di collegamento, in un certo senso, tra il gruppo consiliare e la società in questione.

Ci troviamo di fronte ad una visione piuttosto limitata, ma inquietante, del ruolo che deve avere un amministratore di una società così importante: non può essere visto soltanto come un ufficiale di collegamento con la politica, deve avere anche un'autonomia all'interno di questi consigli d'amministrazione, anche perché sono gruppi grandi, nel caso specifico e poi di grande importanza a livello generale; in questo caso abbiamo una società che ha addirittura un bilancio superiore a quello dell'Amministrazione regionale ed è francamente triste immaginare che si vedano questi amministratori esclusivamente con questa funzione di ufficiale di collegamento e che per sceglierli vengano utilizzati criteri esclusivamente legati ad un'idea degli anni cinquanta o sessanta, al vecchio "manuale Cencelli".

La Valle d'Aosta deve uscire dagli anni Cinquanta, Sessanta, deve modernizzarsi e guardare all'avvenire: se continuiamo ad avere questa visione anche del ruolo dei consigli d'amministrazione e delle società pubbliche, certo non ci siamo! Non siamo ancora entrati nel nuovo millennio, siamo ancora nel vecchio millennio ed è triste constatare che ancora siamo lì. Esistono esempi nel mondo, metodi per scegliere i rappresentanti delle società pubbliche - trasparenti! - nelle quali si premiano le capacità progettuali e la capacità dei singoli nominati, senza ricorrere a questi manuali da anni cinquanta. È una visione generale che deve essere superata nel ruolo dei consigli d'amministrazione da questi nominati.

Presidente - Ha chiesto la parola la Consigliera Certan, ne ha facoltà.

Certan (ALPE) - Ringrazio il Presidente Rollandin per la sua risposta, da favola direi: lei ci dice di non aver fatto accertamenti, che non ha da confermare nulla riguardo alle varie problematiche che queste società hanno avuto fra loro perché, giustamente, ci sono organi competenti che se ne stanno occupando.

Noi non abbiamo dubbi sul fatto che gli organi competenti - preposti al controllo, a portare avanti le varie domande di concordato preventivo, ad analizzarle eccetera - faranno il loro dovere, il loro percorso. Non siamo così ingenui da credere alla bella favola che ci ha raccontato, per la quale lei non sa niente e crede che queste nomine siano fatte in assoluta autonomia e soprattutto a sua insaputa. Prendo atto. Lei ha detto che sono state nominate persone che hanno competenza, in particolare l'amministratore delegato; ha parlato di competenze assonanti con il ruolo e ha detto che non ha da confermare e da smentire nulla, poiché lei non ha fatto accertamenti. Ne prendo atto.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Chatrian, ne ha facoltà.

Chatrian (ALPE) - Presidente, al di là del suo ruolo, che non è quello di Finaosta, e ben sappiamo la differenza, come gruppo abbiamo una preoccupazione. Se non sbaglio, questa mattina si è riunito il nuovo consiglio d'amministrazione, che darà corso alla nuova linea per i prossimi tre anni, se non sbaglio. La nostra alta preoccupazione, guardando il suo trascorso, è che tale signore - che probabilmente questa mattina è stato nominato amministratore delegato, signore esperto in materia - porti le sue esperienze nel colosso pubblico.

La prima domanda specifica che abbiamo fatto: l'imbarazzo non è politico, l'imbarazzo è legato al trascorso del signore che, probabilmente, questa mattina è stato nominato amministratore delegato. Perché conosciamo chi ha fatto il presidente della società in questi anni, conosciamo - anche se abbiamo dei ruoli diversi - il Direttore generale, in questi anni ci sono stati dei risultati che sono stati conseguiti a seguito di una pianificazione e più volte in aula noi abbiamo evidenziato questa situazione.

È stato nominato un amministratore delegato che ha fallito nelle sue precedenti operazioni nello stesso settore o in settori molto simili. Fallito nel senso che i risultati non sono stati ottimi, d'accordo, e quindi la nostra preoccupazione è alta, al di là del manuale Cencelli, al di là di qualsiasi altra considerazione. La domanda che avevamo posto al Presidente della Regione ci sembrava molto chiara: al di là del fatto che lei poteva sapere oppure no dei criteri di nomina, quello lo prendiamo per buono, ritiene imbarazzante il conflitto di interessi in questo nuovo incarico? Quali sono le sue valutazioni?

Avremmo gradito una sua valutazione, sappiamo perfettamente come vengono gestite le nomine, non cadono dal pero. Quindi l'obiettivo non era neanche entrare sul discorso delle nomine, quanto sulle valutazioni che sono state fatte, sul perché il signore è stato scelto per fare l'amministratore delegato del più grande gruppo a totale partecipazione pubblica della Valle d'Aosta. I vostri manuali Cencelli, le vostre cose interne a noi sinceramente non interessano; la nostra grossa preoccupazione sono i risultati a seguito di una programmazione e di una pianificazione.

Questo era l'elemento che volevo porre all'attenzione dell'aula, ma soprattutto di chi ci ascolta, e ci spiace molto il fatto che lei non abbia voluto rispondere alla domanda numero uno, sull'imbarazzo della scelta fatta a monte visto i trascorsi del delegato nominato, perché indubbiamente nulla c'entrava il manuale Cencelli su questa domanda.