Oggetto del Consiglio n. 2044 del 21 aprile 2016 - Resoconto
OGGETTO N. 2044/XIV - Petizione per il ripristino di alcune corse del servizio di trasporto pubblico su gomma nella valle di Champorcher.
Viérin M. (Presidente) - Iniziamo i lavori con la discussione del punto n. 42 all'ordine del giorno, la parola al collega Isabellon.
Isabellon (UV) - Intervengo in qualità di Presidente della IV Commissione, incaricata di approfondire la tematica in questione assegnatale in data 3 febbraio 2016.
La IV Commissione consiliare permanente ha esaminato la petizione in data 17 febbraio 2016 e il 23 febbraio 2016 ha deliberato una serie di audizioni. In data 1 marzo 2016 ha quindi incontrato le signore Lorella Gerbaldo, prima firmataria, Barbara Vuillermoz e Teresa Corain, rappresentanti dei firmatari della petizione, i sindaci Alessandro Glarey di Champorcher e Alex Micheletto di Hône, il vicesindaco di Pontboset, Christian Isabel e l'assessore regionale al turismo, sport, commercio e trasporti, Aurelio Marguerettaz, accompagnato dai dirigenti del suo assessorato.
Io farò solo una sintesi, perché la relazione l'avete in allegato.
La signora Gerbaldo ha illustrato il contenuto della petizione, ripercorrendo l'evoluzione storica dei problemi relativi al trasporto pubblico, in particolare per quel che riguarda l'utenza degli studenti nella valle di Champorcher. Ha riferito che in passato si era suggerito ai sindaci l'utilizzo di uno scuolabus e anche di, eventualmente, integrare parzialmente il costo del trasporto, ma la proposta non era andata a buon fine. Ha evidenziato la necessità di avere una maggiore ottimizzazione degli orari scolastici e rilevato come oggi nello stesso istituto i vari indirizzi abbiano degli orari alquanto diversificati, che reputa che andrebbero invece uniformati per venire incontro alle esigenze trasportistiche degli studenti.
Il sindaco Glarey ha fatto presente che più volte nella vallata di Champorcher sono state presentate delle iniziative volte a modificare gli orari dei pullman in base alle esigenze degli studenti, ma ritiene che la situazione venutasi a creare, a partire dal mese di gennaio 2016, sia diversa dalle precedenti, in quanto si tratta di tagli di alcune corse di trasporto pubblico. Nel fare presente che le decisioni assunte dall'assessorato, in merito ai tagli delle corse dei pullman, non soddisfano appieno le aspettative dell'amministrazione comunale, ha tuttavia evidenziato che, dovendo forzatamente operare una riduzione di alcune corse, si è comunque optato per quelle soluzioni che andavano a penalizzare il minor numero possibile di utenti, per salvaguardare prioritariamente le esigenze trasportistiche degli studenti. Ha quindi posto l'accento sulla necessità di una riorganizzazione ed un'armonizzazione degli orari scolastici dei vari istituti, che tenga conto anche delle esigenze di trasporto dei ragazzi che li frequentano.
Il sindaco Micheletto ha fatto presente che il Comune di Hône è toccato solo marginalmente dal problema evidenziato dai firmatari della petizione, anche perché da alcuni anni non è più il capolinea delle corse provenienti da Champorcher.
Il vicesindaco Isabel di Pontboset ha condiviso la necessità che vi sia una maggiore coincidenza degli orari scolastici dei vari istituti, per una migliore gestione del trasporto degli studenti.
Infine l'assessore Marguerettaz ha fatto presente che le problematiche evidenziate dai firmatari della petizione per il trasporto pubblico di Champorcher, presentano difficoltà simili a quelle di altre valli laterali valdostane che non hanno delle località particolarmente popolate e trafficate in cima alla vallata. Quindi un problema non specifico per quello che riguarda la valle di Champorcher, ma si ripresenta in situazioni simili sul territorio. Ha sottolineato di aver avuto modo, in passato, di confrontarsi svariate volte con le Amministrazioni comunali e di aver partecipato anche a incontri pubblici sul tema del trasporto pubblico locale della valle di Champorcher. Ha evidenziato che il ripristino di una corsa scolastica rappresenterebbe per la Regione un costo aggiuntivo di 21 mila euro e ha fatto notare che negli anni gli stanziamenti del bilancio regionale a sostegno del trasporto pubblico locale hanno subito via via una forte riduzione. Questo evidentemente è un argomento che sta anche alla base delle scelte che si sono dovute fare.
Nelle riunioni tenutesi in data 29 marzo 2016 e in data 7 aprile 2016, visti i contenuti della petizione, analizzati i contenuti dell'audizione dei firmatari, dei sindaci di Champorcher e di Hône, del vicesindaco di Pontboset, dell'assessore regionale al turismo, sport, commercio e trasporti, vista la documentazione fornita dall'assessorato al turismo e trasporti sia in sede di audizione, sia tramite una nota protocollo n. 2646 in data 4 marzo 2016, vista la mozione recante "Istituzione di un tavolo di lavoro per coordinare gli orari scolastici e di trasporto per l'anno scolastico 2016/17", approvata dal Consiglio regionale nella seduta del 22 marzo 2016, che impegna il Governo regionale ad istituire entro trenta giorni un tavolo di lavoro con tutti i soggetti interessati al fine di elaborare una proposta per coordinare al meglio gli orari scolastici e di trasporto da realizzarsi entro l'inizio dell'anno scolastico 2016/17, la Commissione, all'unanimità, ritiene di procedere alla convocazione presso la Commissione stessa degli assessori competenti, affinché relazionino sugli approfondimenti del tavolo tecnico istituito ai sensi della mozione succitata.
Questa è un po'la conclusione. Credo che in Commissione si avrà modo di approfondire ulteriormente l'argomento.
Evidentemente, quello che abbiamo già avuto modo di esprimere in Commissione è che si cerchi un punto di convergenza fra il rispetto per l'autonomia scolastica per l'organizzazione degli orari scolastici - tenendo in dovuto conto sia le esigenze degli insegnanti che evidentemente sono manifestate nella programmazione didattica - e anche, in particolare, per gli utenti, gli studenti che provengono da località più distanti e con maggiori disagi.
Questo evidentemente alla luce anche di una situazione attuale, in cui le disponibilità economiche per organizzare i trasporti sono diminuite. Quindi questo è un po'l'indirizzo che è emerso in Commissione e in sede di audizione avremo modo di approfondire proprio questi aspetti. Quindi ci sarà un lavoro da proseguire per quello che riguarda la IV Commissione.
Presidente - La parola all'assessore Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Solo per dare ai commissari alcuni elementi: dal punto di vista della conclusione del collega Isabellon, il tavolo tecnico è stato avviato il 7 aprile, quindi la mozione che era stata approvata ha già avuto esecuzione.
Il tavolo tecnico è stato composto dai due riferimenti dell'assessorato, l'ingegner Pollano, il coordinatore, e l'istruttore tecnico, la dottoressa Cristina Cerise, per quanto concerne l'assessorato all'istruzione il sovrintendente agli studi, dottor Fabrizio Gentile e il dirigente alle politiche educative, Danilo Riccarand.
Rispetto a questo tavolo di lavoro, nei giorni scorsi ci sono state le prime riunioni con tutti i dirigenti scolastici distinti per: polo scolastico di Villeneuve, polo scolastico di Chatillon/Saint-Vincent, polo scolastico di Verrès e Pont-Saint-Martin, polo scolastico Aosta-Variney e polo scolastico Valdigne.
Quindi per ogni polo scolastico è già stata predisposta una scheda, dove ci sono tutti gli orari, in modo tale che già in questo momento si vada a definire l'attuale calendario e a cercare di armonizzare i vari orari.
Credo che per la prima metà di maggio ci sarà la possibilità di venire in Commissione con un lavoro abbastanza dettagliato e definito.
Presidente - La parola al collega Ferrero.
Ferrero (M5S) - Ringrazio il collega Isabellon per il lavoro, che è stato fatto con serietà e con puntualità. Si è cercato veramente di non fare le cose tanto per dovere, per compito in classe, ma per vedere di trovare una soluzione. Anche da parte dell'assessore Marguerettaz, è emersa un'apertura che, a mio avviso, potrebbe consentire di trovare una soluzione.
L'unica cosa che penso che tutti abbiamo capito è che in questi casi, in cui il numero delle persone interessate al servizio è così esiguo, per la questione dei costi si può risolvere il problema se c'è la disponibilità a fare un piccolo sforzo da parte dell'Amministrazione regionale, dei comuni interessati e dei genitori degli scolari.
Se si fa un piccolo sforzo tutti assieme, si riesce a mettere una pezza laddove il servizio sarebbe "insostenibile" dal punto di vista numerico. Con l'abbandono scolastico alto che abbiamo, con i problemi di raggiungimento delle vallate laterali che ci sono, credo che tutti concordiamo sul fatto che uno sforzo deve essere fatto anche sui piccoli numeri, perché abbiamo un indotto che va a colmare delle lacune che dobbiamo risolvere, e che non risolviamo facendo soltanto propaganda, ma mettendo i mezzi per muoversi effettivamente a disposizione degli studenti che vogliono soprattutto continuare gli studi. Quindi penso che la direzione sia quella giusta.
È stato fatto anche riferimento a quella nuova opportunità di ricorrere in alcuni casi al noleggio con conducente che la legge regionale consente, proprio perché i servizi sono così limitati per un numero di persone così piccolo, quella è una nuova opportunità che c'è; l'assessore ci ha detto che stavano mettendo a punto un regolamento che disciplinasse la disposizione prevista dalla legge, quindi ci sono i presupposti per andare in quel senso. Penso, come ha fatto notare l'assessore, che questa questione di Champorcher abbia portato a un discorso più generale che coinvolge anche le istituzioni scolastiche, seguendo il modello francese. Forse noi abbiamo delle rigidità rispetto alle possibilità di intervento, perché c'è un'autonomia scolastica che deve essere rispettata, ma in Francia sono riusciti comunque a fare delle cose grandi, addirittura a spostare le ore di punta di traffico in base agli orari delle scuole, è un qualcosa che potremmo fare anche noi. Si tratta di un discorso che ovviamente deve essere fatto con i dirigenti degli istituti scolastici e che è iniziato. Diciamo che i presupposti per riuscire a trovare una soluzione ci sono. Ovviamente, ci dovrà essere disponibilità da parte dei genitori e da parte dei comuni. Il servizio costerà sicuramente qualcosa di più, però bisognerà anche decidere - e qui mi rivolgo ai Sindaci dei comuni - se rinunciare magari a qualche corso di taglio e cucito, qualche corso di tango o qualche altro corso che viene organizzato a livello locale e orientare i soldi per il trasporto pubblico scolastico.
Questa è una scelta che dovranno fare anche i comuni, però è ovvio che in questo momento, in cui le risorse sono così esigue, un contributo deve essere anche dato in relazione alle necessità dei cittadini. Quindi ci sono delle necessità che sono di primo livello e necessità di altro livello.
Presidente - La parola al collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - Mi associo anch'io, anche se a volte quando ci ringraziamo, sembriamo farci i complimenti da soli, però io credo che quando si trova un buon metodo di lavorare, sia comunque utile a tutti. Devo dire che in alcune tematiche in IV Commissione questo modo di lavorare si è trovato anche grazie all'attenzione che il presidente dà all'organizzazione dei lavori. Quindi questo non può che essere utile a tutti per cercare di compiere bene il lavoro di rappresentanza sul territorio.
Credo che la petizione che riguarda la valle di Champorcher abbia preceduto altre segnalazioni sul territorio, altre situazioni simili. Qui c'è stata una reazione importante, anche perché nel tempo - l'assessore ha ricordato in senso positivo il lavoro svolto da parte sua - di segnalazioni di continui tagli su quel tipo di trasporto ce ne sono state parecchie, e di incontri anche.
Sicuramente oggi viviamo una situazione economica diversa, dove tutto va ripensato ed è proprio in questo senso che bisogna lavorare. Smetterla di agire d'impulso, cominciare a guardare con un po'di proiezione verso il futuro, perché è vero che ci sono 6 milioni di euro in meno sull'appalto originario, però non è che queste cose capitino sempre il giorno dopo. Si sa che queste sono le risorse, bisogna cominciare a organizzarsi e a fare un programma serio, provare a spiegarlo sul territorio.
Riguardo alla mozione approvata poco tempo fa, l'assessore si ricorda bene che nel 2014 con un'interrogazione già chiedevamo per la Valle del Lys di mettere d'accordo i dirigenti pubblici che si occupano di trasporto e di scuola, perché poi, a volte, sembra di lavorare con aziende che non fanno parte dello stesso bilancio. É vero l'autonomia, tutto quello che vogliamo, però sono dirigenti che fanno parte di un bilancio che oggi parte da 1 miliardo, prima era 1,6 miliardi. In quel bilancio poi ci dividiamo fra sanità, scuola e sociale. La scuola prende i soldi da questo bilancio, i trasporti anche e bisogna fare in modo che ci si parli, soprattutto oggi che le risorse sono minori e bisogna fare tutto meglio.
Quindi, bene che la mozione sia stata approvata e che poi sia stata integrata in questa risoluzione che portiamo oggi in aula e che dà il via a un modo di lavorare che dà forza politica all'assessore ma anche al Consiglio regionale, perché è un indirizzo importante che arriva al territorio.
Tante volte si rischia di creare difficoltà alle famiglie, pur avendo le risorse. Questo è uno di quei casi, perché se un dirigente scolastico non si adatta alle disponibilità dei trasporti, o se i trasporti non seguono gli orari della scuola, si spendono gli stessi soldi ma si creano dei disservizi e anche dei fastidi alle famiglie, come quelli che sono stati rappresentati.
Quindi un po'di ordine ci voleva, e speriamo che per il futuro questo sia un modello di lavoro non solo rispetto a questo argomento.
Per quello che riguarda l'aspetto più specifico della Valle di Champorcher - come ho avuto modo di dirle, a nome del gruppo, Assessore - è vero che è una comunità piccola e ci sono piccoli numeri, credo che in questi casi l'impegno debba aumentare, perché è proprio a queste piccole comunità che dobbiamo dare segnali migliori di migliori servizi.
Se gli attuali servizi non sono quelli giusti, vanno ripensati. In Commissione sono venute fuori delle proposte. Io credo che le comunità locali per i prossimi anni non avranno grandi disponibilità, perché i corsi di taglio e cucito sono un po'superati purtroppo con i bilanci attuali. Forse era così un tempo, ma saranno sempre di meno. Però dobbiamo creare le condizioni, perché questi soldi arrivino in via prioritaria ai servizi primari - trasporto, scuola, sanità - anche da parte delle comunità locali. Quindi se qualcuno ha ancora queste disponibilità, credo che sia meglio rifletterci perché non è corretto nei confronti delle famiglie.
Io spero però che questo non si trasformi in un costo maggiore per chi vive in montagna, perché già oggi queste famiglie per portare i propri bambini a scuola, scuola dell'obbligo, hanno spese per abbonamenti che altre famiglie vicino alle scuole non devono sostenere. Quindi anche ripensare i costi che le famiglie hanno sul territorio, e ragionare in termini sociali anche sul trasporto.
A livello nazionale, ci sono ormai forze politiche che insistono in maniera importante, ma dovremmo farlo anche da noi, per far sì che i trasporti possano essere contemplate dalla dichiarazione dei redditi per togliere dei costi. Oggi non è ancora così, però fare in modo che i costi del trasporto, soprattutto quando sono costi obbligati, quindi non superflui, possano almeno far parte di una possibilità di sistemi da portare all'interno delle dichiarazioni per far pagare meno le famiglie o comunque perché il reddito tenga conto anche di queste situazioni.
E le famiglie, che abitano in questo caso a Champorcher, spendono per abbonamenti che sono abbastanza rilevanti. Non per portare i ragazzi al supermercato, ma per portarli a scuola. Quindi, in un senso generale di riorganizzazione anche del nostro modello, secondo noi dobbiamo tenere conto anche di questi aspetti.
Bene per il lavoro fatto, è chiaro che adesso è da concretizzare. Questa è una prima parte e se la Valle di Champorcher ha aperto una strada per tutti gli altri, credo che sia anche da sottolineare la presa di posizione dei cittadini e di tutti quelli che hanno voluto dare il loro contributo perché questa petizione arrivasse in aula.
Quindi, al lavoro per dare concretezza a questa prima parte di azione che è stata portata in Consiglio.
Presidente - La parola al collega Roscio.
Roscio (ALPE) - Grazie al presidente della Commissione Isabellon per aver ricostruito la vicenda, e per le parole dell'assessore Marguerettaz che, recependo la mozione che avevamo portato in Consiglio, ha dichiarato che i lavori per portare una proposta in grado di dare delle risposte già dal prossimo anno scolastico sono già partiti e sembra che stiano procedendo al meglio.
Quindi questo era un po' l'obiettivo, lo spirito per cui, non solo con l'ultima mozione, il nostro gruppo, già nella Finanziaria, ha affrontato il tema individuando il fatto che la vera sfida è a livello dell'Amministrazione regionale e del Governo: se è vero che le risorse sono inferiori, la sfida è cercare di garantire i servizi che servono con minori risorse. É lì la vera questione. Su questo, un paio di osservazioni ci sono.
Già la legge sui trasporti del 1997 fornisce alcune possibilità alternative che però sono rimaste sulla carta. Sono state scritte, ma le proposte alternative sono rimaste sulla carta.
Lo stesso assessore, durante l'audizione in Commissione, ha fatto il passaggio sul noleggio con conducente e ha preso l'impegno di approfondire, per cui, eventualmente, noi aspettiamo che nell'incontro in Commissione ci porti anche qualcosa di più concreto. Abbiamo visto che c'erano dei problemi, perché comunque non è di semplice attuazione, però, soprattutto dove i numeri sono piccoli, se vi è la possibilità di risparmiare dei soldi e di dare però dei servizi più flessibili e più prestanti, forse è una strada che va approfondita e percorsa, perché ha tutti gli atout per far bene.
Bisogna fare una considerazione: ancora oggi nella nostra regione si fa spesso il ragionamento, dove ci sono linee ricche e linee povere. Le linee ricche hanno tanti utenti, quelle povere ne hanno pochi. Forse se il servizio deve garantire un diritto alla mobilità, deve essere preso in una accezione più ampia, per cui chi si prende la gestione, le prende entrambe. É troppo comodo fare impresa dove i numeri ci sono, e dove non ci sono appiopparli alla Regione e dire arrivederci e grazie. Su questo noi pensiamo - al di là delle disponibilità e delle difficoltà che i comuni hanno dichiarato di avere, ma che comunque dimostrano di avere disponibilità - che la Regione deve curare la regia, questo deve essere il suo ruolo.
Non ritorno sul tema molto caro al nostro gruppo, ovvero cercare di continuare a mantenere le popolazioni in montagna, perché l'alternativa sarebbe quello che è successo sulle Alpi e sugli Appennini, cioè lo spopolamento e anche una degenerazione a livello ambientale.
È stato preso a riferimento, in particolare, la valle di Champorcher, ma questo è un tema la cui valenza è generale. É un problema che riguarda tutte le vallate laterali, non solo la valle di Champorcher, ed è un problema legato ad altri due grandi temi che sono turismo e agricoltura. Non si può scindere i trasporti da altri temi come turismo e agricoltura, che per forza devono essere visti in un'accezione più ampia, se vogliamo mantenere la gente in montagna e dare possibilità di sviluppo.
Presidente - Non ci sono altre richieste, il Consiglio prende atto.