Oggetto del Consiglio n. 1875 del 9 marzo 2016 - Resoconto
OGGETTO N. 1875/XIV - Interpellanza: "Situazione dei contenziosi in atto con la società AVDA in merito all'ampliamento dell'aeroporto regionale".
Follien (Presidente) - Punto n. 22 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola al Consigliere Bertin.
Bertin (ALPE) - Torniamo con questa interpellanza sull'annosa e triste vicenda dell'aeroporto Corrado Gex di Saint-Christophe. Per questo aeroporto, lo ricordiamo ogni volta, si sono spese cifre ingenti e rimane ancora da finire. Ultimamente abbiamo avuto diverse novità - anche recentemente in questa settimana - successive alla presentazione di questa interpellanza.
Oltre ai notevoli investimenti fatti in precedenza, ultimamente c'è stata, ad esempio, da parte dell'Ediltevere, società che aveva iniziato i lavori di allungamento della pista, una richiesta ad AVDA - che poi naturalmente è ricaduta sulla Regione - di altri 2 milioni di euro per i lavori di ampliamento dell'aeroporto. Lavori di ampliamento che continuano a non essere terminati, e sappiamo già che poi alla fine di questi lavori, l'utilizzo della struttura non potrà essere rispettosa dell'idea che stava dietro quel progetto, per ovvie ragioni, perché non c'è un bacino sufficiente e perché, come dimostrato dal tempo, l'idea di ampliare l'aeroporto è stata un'idea sbagliata. Non vi erano i presupposti per farlo, pertanto certamente non sarà utilizzato. Rimangono però da finire i lavori.
Ultimamente, tra l'altro, in una di queste vicende giudiziarie legate al procedimento penale dinanzi al tribunale di Genova, riferito alla distrazione di fondi regionali da parte di AVDA - nel senso che i soldi erano stati dati per fare una cosa, e AVDA li ha utilizzati per fare altro - vi è stata una richiesta di patteggiamento da parte di Costantino e una proposta risarcitoria, che è stata recentemente approvata dalla Giunta regionale. Non entrerò nel merito dell'approvazione di questa proposta risarcitoria, ma quello che mi interessava era capire che effetti avesse questa proposta rispetto alle altre vicende giudiziarie legate alla gestione dell'aeroporto e, in particolare, per quanto riguarda il procedimento di revoca della convenzione, ammesso che poi ne abbia di conseguenze rispetto a questa vicenda.
Tra l'altro, proprio questa settimana il Tar è intervenuto per quanto riguarda gli amministratori, e sono stati sostituiti.
Torniamo ai lavori, volevamo sapere quanta parte del progetto di ampliamento dell'aeroporto sia stata realizzata e quanto rimanga ancora da realizzare. Sappiamo dell'aerostazione. Quali siano i tempi stimati per il completamento dei lavori e i relativi costi, e, una volta finito questo ampliamento, quali siano gli intendimenti da parte dell'Amministrazione regionale. Per finire, quali siano le valutazioni del Governo regionale in merito alle richieste avanzate dalla società Ediltevere riguardo a quei lavori.
Presidente - La parola all'Assessore Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Rispetto alla prima domanda, il master plan del 2004, il piano di sviluppo aeroportuale individuava tra gli obiettivi fondamentali quello di incrementare la sicurezza operativa (safety and security) e la capacità di traffico, in modo da rendere lo scalo un motore per lo sviluppo socioeconomico dell'area, e un valido supporto alla valorizzazione della vocazione turistica della regione. Sulla base dei punti deboli allora rilevati per lo scalo regionale, il master plan prevedeva i seguenti principali interventi per lo sviluppo dell'aeroporto: "il prolungamento della pista di volo da 1.246 a 1.499 metri, adeguamento dei sistemi di radioassistenza e di ausilio alla navigazione, impianti luci pista e piazzali, radar, luci ostacoli, eccetera, completamento e adeguamento delle recinzioni perimetrali e abbassamento di alcuni ostacoli artificiali e naturali delle direzioni di decollo e atterraggio, modifica della viabilità esterna lungo la principale arteria di accesso dell'aerostazione alla statale 26 a nord e della strada regionale 19 ad ovest, ricollocazione degli hangar dedicati al volo sportivo, punto e ed f la realizzazione di un nuovo terminal passeggeri con annessi parcheggi per aeromobili".
Ho fatto questo elenco, che sono i punti che vanno dalla a) alla f) per dire che i quattro primi punti dalla a) alla d), per un investimento complessivo di circa 17 milioni, sono fatti e terminati. L'intervento f) quello del nuovo terminal e annessa viabilità, è attualmente sospeso con un avanzamento al 50 percento circa corrispondente ad un investimento per circa 5 milioni. Per il suo completamento è previsto un costo di circa 6,5 milioni, a fronte di circa nove mesi per l'affido, l'elaborazione e l'approvazione dell'aggiornamento del progetto esecutivo, sei mesi per l'appalto e circa quindici mesi per i lavori. Il punto e) quello della ricollocazione degli hangar dedicati al volo sportivo, l'intervento per il quale non sono mai state avviate le procedure per l'affido della progettazione, dopo che il Consiglio regionale con una risoluzione già approvata nel 2012, ha indicato di individuare una nuova sede in località Maladière. In questo caso, la stima dei lavori ammonterebbe a circa 2 milioni per la realizzazione dell'opera, si possono stimare 3,5 anni dall'avvio della progettazione.
Risulta ovviamente sospesa la realizzazione di un ricovero per i mezzi di rampa dell'attuale sede del magazzino adiacente al nuovo terminal che il Comune di Saint-Christophe utilizza per ricoverare mezzi e attrezzature, materiali invernali, attività che si dovrebbero spostare in altra località sul territorio comunale. Il costo stimato ammonta a circa 1,2 milioni. Per la realizzazione dell'opera si possono prevedere circa due anni dall'avvio delle progettazioni. Quindi, in estrema sintesi, direi che di tutte le attività previste e preventivate, quella della realizzazione del nuovo terminal è quella che ad oggi è realizzata al 50 percento.
"Quali siano gli intendimenti relativi all'ampliamento dell'aeroporto della restante parte da realizzare", è intendimento della Regione dare attuazione a quanto previsto dalla risoluzione del Consiglio del 9 aprile 2015, che prevede di procedere all'aggiornamento del master plan del 2004, rivedendo gli obiettivi strategici per valorizzare gli investimenti fatti e la vocazione turistica dello scalo. Di questo abbiamo già ampiamente parlato, e quindi prossimamente - dopo il tentativo di utilizzare AVDA, tentativo che è già stato valutato in questa sede - sarà adottata una delibera per selezionare dei professionisti da invitare a una gara per rivedere il master plan. Quindi non ci ritorno.
Rispetto agli interventi, la Regione intende limitarsi a completare i lavori dell'aerostazione al momento fermi al 50 percento, in ottemperanza agli impegni vincolanti assunti con la sottoscrizione del relativo APQ (Accordo di Programma Quadro) che, come avrà avuto modo di vedere con la delibera del 26 febbraio 2016, dopo aver preso atto che l'ipotesi di procedere attraverso due lotti successivi, in modo da coordinarsi con l'attività di aggiornamento del master plan che avevamo stabilito con delibera del 2014, non ha trovato l'accoglimento da parte degli altri sottoscrittori, ovvero di ENAC e gli organi ministeriali competenti, per cui si è dovuto procedere in un'unica soluzione. Il Governo regionale ritiene che ogni altra azione, oltre al completamento dell'aerostazione, debba essere differita a quando sarà completato l'aggiornamento del master plan, in modo da poter definire gli eventuali interventi che saranno necessari sulla base di un quadro e di uno scenario aggiornati.
Il punto n. 3, "quali sono le conseguenze dell'approvazione della proposta risarcitoria", mi pare che non ci siano delle conseguenze sul procedimento di revoca, nel senso che questa è un'operazione dove qualcuno ha restituito la malversazione e ha indennizzato l'Amministrazione regionale. Tutto questo era finalizzato a chiedere un patteggiamento, credo sia cronaca che è stata ampiamente scritta sui giornali; il patteggiamento sembrerebbe non essere stato accolto dal tribunale di Genova, che ha proceduto al rinvio a giudizio. Per cui, da questo punto di vista, le azioni che riguardano la restituzione sono radicate nel procedimento penale, il procedimento di revoca è un procedimento che sicuramente si fonda anche sulle attività del procedimento penale, ma ha una sua natura e una sua autonomia.
Il punto n. 4, "quali siano le valutazioni del Governo regionale in merito alle richieste avanzate dalla società Ediltevere e dei conseguenti riflessi sui rapporti con AVDA", la causa risale al 2010, attiene alla vicenda delle riserve iscritte da Ediltevere nella contabilità dei lavori per l'allungamento della pista dell'aeroporto Corrado Gex, realizzati nell'anno 2009/10, in forza di un appalto bandito da AVDA nella sua qualità di concessionario dell'aeroporto. La Regione era stata chiamata in causa da AVDA (stazione appaltante), la quale a sua volta ha chiamato in causa il progettista e la direzione lavori ad essa nominata, in manleva quale finanziatore delle opere e proprietario dello scalo.
Per il caso di accoglimento delle richieste di Ediltevere, la Regione a sua volta ha anch'essa provveduto alla chiamata in causa dei progettisti da essa nominati e dalla direzione lavori, per essere da loro manlevati e garantiti nella denegata ipotesi di accoglimento della domanda di manleva di AVDA. È stata infine chiamata in garanzia l'assicurazione. Il tribunale di Aosta ha disposto una prima consulenza tecnica relativa ad alcune delle riserve, ritardo dei lavori per illegittimità della sospensione degli stessi, dovuta a condizioni meteorologiche inclementi, che si è conclusa con un elaborato peritale che riteneva sostanzialmente fondate le esigenze di sospensione. Quindi direi che non ha accolto questa tesi da parte dell'Ediltevere. Dopo la precisazione delle conclusioni e la relazione conclusionale e repliche, il tribunale ha disposto nuova istruttoria avente ad oggetto le restanti riserve. Le operazioni sono state interrotte dal fallimento della società Ediltevere, il cui curatore ha infine riassunto la causa, cui si sono opposte le parti convenute terze chiamate. L'udienza per la prosecuzione della causa e il giuramento del Ctu rispetto al nuovo quesito peritale è fissata per il 10 marzo, quindi domani, la prosecuzione della causa non impone valutazioni particolari in ordine ai rapporti con AVDA.
Presidente - Per la replica, la parola al Consigliere Bertin.
Bertin (ALPE) - Bisogna dire che l'incipit del suo intervento ha veramente un effetto comico, se l'obiettivo era quello di far crescere l'economia del luogo e supportare il turismo, se l'ampliamento deve servire a questo, veramente l'obiettivo non è stato raggiunto. E mi sembra palese, visto che in questi dodici anni in seguito alla decisione di ampliamento i risultati sono stati disastrosi. Anzi, non soltanto non vi è stato uno sviluppo economico e turistico, ma al contrario vi è stata una significativa diminuzione del turismo che la struttura portava in relazione al volo a vela. Tant'è che di voli ce ne sono stati pochissimi, al di là delle fantascientifiche previsioni del master plan votato con entusiasmo nel 2004 da questo Consiglio.
Di charter non ce ne sono stati nel 2015, faccio l'esempio del 2015, ma vale anche per gli anni precedenti: zero charter, 41 voli aerotaxi con 75 passeggeri, un'ottantina di voli di Stato, per lo più quelli legati ai voli dell'allora Presidente del Consiglio Renzi, e anche lì passeggeri pochissimi. E via dicendo, sostanzialmente un disastro.
Evidentemente il suo incipit, se confrontato alla realtà dei fatti, non può che essere comico per un certo aspetto, tragico per altri, perché in questo intervento si sono spese delle somme grandissime per un'idea - come ripeto spesso - folle e megalomane che è costata troppo a questa comunità. L'unica possibilità per l'aeroporto di Aosta si sapeva, e si sa, era la vocazione sportiva e turistica che non necessitava di interventi di tale portata, lo ripeto da tempo.
Bisogna al più presto tornare a quell'aeroporto piccolo e di montagna. Un anno fa il Consiglio regionale ha approvato una risoluzione che andava in quel senso, ma dopo un anno niente ancora è stato fatto. Siamo ancora al Consiglio regionale dell'anno scorso. Ma l'emorragia di soldi pubblici continua. Ogni anno paghiamo 2 milioni per la convenzione, c'è tutto il servizio sicurezza che costa moltissimo, eccetera, eccetera. L'emorragia di soldi e di denaro pubblico è continua, un danno per le casse regionali notevole, e bisogna agire al più presto. Ma a un anno dalla data del Consiglio regionale nel quale si invertiva la situazione, niente è ancora stato fatto. Prima si è affidata ad AVDA, in pieno conflitto di interessi, la realizzazione del nuovo master plan, già avevo sollevato la questione che mi pareva sconcertante affidare a chi gestisce la struttura lo strumento col quale si decide quale sarà l'avvenire di questa struttura. Oggi finalmente ci ha detto che si farà a breve. Speriamo, perché è un anno che non fate niente, ed è scandaloso che non si sia fatto niente, quando l'emorragia di soldi pubblici dall'aeroporto è continua. Spendiamo poco meno di 10 mila euro al giorno per quella struttura, indipendentemente dal fatto che ci siano aerei o no. Tanto non ci sono aerei, non c'è niente. E ogni giorno spendiamo una cifra del genere. Bisogna agire al più presto.
Finalmente ci dice che dopo il tentativo di AVDA, già di per sé a mio avviso sbagliato, finalmente affiderete il lavoro di realizzazione del master plan. Ma bisogna fare in fretta, tutto dovrà essere subordinato, i lavori che seguiranno, a questo nuovo master plan. Bisogna fermare anche gli investimenti in questa struttura che tanto non avranno futuro.
Per quello che riguarda le vicende giudiziarie, mi fa piacere che non ci sia interferenza tra la revoca della convenzione e l'accettazione della proposta risarcitoria, che le due cose siano separate, anche perché non avrei voluto che, per prendere qualche soldo, poi ci saremmo dovuti tenere questa convenzione trentennale che è un danno assoluto per la nostra Regione, che va al più presto, se possibile, fatta saltare.
Presidente - Il punto n. 23 viene rinviato al prossimo Consiglio, il punto n. 24 verrà trattato congiuntamente al punto n. 35, al punto n. 35 dell'ordine del giorno.