Oggetto del Consiglio n. 1866 del 9 marzo 2016 - Resoconto
OGGETTO N. 1866/XIV - Interrogazione: "Situazione operativa e gestionale della stazione sciistica del Col de Joux".
Viérin M. (Président) - Point n° 6 de l'ordre du jour. La parole à l'Assesseur Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Prima di rispondere puntualmente alla domanda, mi permetterà il collega Bertin solo di commentare le premesse, perché dice: "ricordato l'importante investimento attuato dalla Regione nel corso del 2014". In realtà, la valorizzazione del Col de Joux è decisamente precedente, nel senso che l'azione di rilancio è iniziata nel 1998, dove è stato deliberato ed è stato avviato l'acquisto di una nuova seggiovia che sostituiva lo skilift, la realizzazione dell'impianto di innevamento su tutto il comprensorio con una realizzazione del lago, la costruzione di nuovi garage per il ricovero dei gatti delle nevi e il parco giochi. Quindi, nel 2014, vi è stato un intervento sicuramente importante, ma che si è aggiunto ed è stato il frutto degli investimenti e delle strategie che sono partite ben prima.
"Per quanti giorni sia stata aperta al pubblico la stazione sciistica del Col de Joux", direi che, per quanto concerne la stagione 2014/15, è stata aperta per novantasei giornate che è comunque un valore in linea con le aspettative, leggermente inferiore alla media regionale; per il 2015, dal 2 al 6 gennaio, è stata aperta esclusivamente l'area servita ai tapis roulant e successivamente sono stati aperti gli altri due impianti. Ovviamente per quanto concerne la stagione in corso, l'offerta completa è stata avviata dall'8 gennaio.
Sulla seconda domanda: "la data di apertura degli impianti che servono le piste oggetto di ampliamento della stagione in corso e in quella precedente, se corrisponde al vero se gli stessi sono stati chiusi per diversi giorni a causa dello scarso innevamento", l'impianto che serve le piste oggetto di ampliamento è la seggiovia, che è stata aperta il 7 gennaio sino al termine della stagione 2014/15 e dall'8 gennaio 2016 sino a oggi senza interruzioni. In merito a questo argomento, cioè lo scarso innevamento, rileviamo che, dal punto di vista della società di gestione, c'è una forte accusa nei confronti del Comune, perché sembrerebbe che quest'ultimo non abbia messo a disposizione l'acqua. Da questo punto di vista, quindi, coloro che gestiscono l'impianto dicono che la mancanza del ripristino del livello di acqua è dovuto a una grave negligenza dell'attuale Amministrazione comunale, che era stata, verbalmente, messa al corrente nel settembre 2005 e sembrerebbe che solo nel mese di gennaio siano state fatte le attività. Per cui, l'innevamento naturale è un innevamento - come possiamo tutti capire - scarso, ma la mancata attivazione dell'innevamento artificiale sembrerebbe dovuta alla mancanza di acqua che doveva essere assicurata dall'Amministrazione comunale, cosa che non è stata fatta. Per cui, anche qui sembrerebbe che ci sia sotto traccia un possibile contenzioso tra l'Amministrazione comunale e la società di gestione. Capirà, Bertin, che mi fa una domanda su delle questioni che non sono prettamente regionali, e quindi dobbiamo raccogliere informazioni da parte di questi gestori.
"Se sia a conoscenza di quanto introitato dalla società di gestione per la vendita dei biglietti 2014/15, se vi è stato un aumento o una diminuzione rispetto alle stagioni precedenti", l'incasso della stagione scorsa è stato di 52.312 euro, quest'anno la situazione è leggermente peggiorata rispetto all'anno scorso, ma, essendo la stagione ancora in corso, le cifre non sono ancora definite. Quindi tale peggioramento è da imputare principalmente allo scarso innevamento della pista.
La quarta domanda: " nella stagione sciistica in questione quante squadre agonistiche si siano allenate e per quanti giorni, e quante gare siano state ospitate", durante la stagione 2014/15 sono state effettuate undici gare di carattere aziendale, di sci club, nessuna di calendario federale, perché l'omologazione necessaria è stata rilasciata solo a gennaio 2016. A oggi, nella stagione in corso sono state soddisfatte due richieste di manifestazioni di carattere agonistico, causa lo scarso innevamento della pista dedicata a questi eventi. Tale situazione imprevista si è venuta a creare per il mancato innevamento. Per quanto riguarda le presenze di squadre agonistiche, nella passata stagione sono stati ospitati prevalentemente sci club locali, del Canavese e le squadre del comitato Asiva.
Nella giornata del 3 marzo 2016, grazie alle ultime nevicate, è stata ospitata di nuovo la squadra ASIVA femminile, e sembrerebbe che, adesso che le condizioni di innevamento sono migliorate, vi siano, altre richieste in arrivo.
Per cui, sicuramente la pista del Col de Joux ha un appeal.
Per concretizzare tutte le potenzialità, bisogna presentare la stazione nel migliore dei modi e, se c'è un innevamento, utilizzarlo e farlo funzionare.
Président - La parole au Conseiller Bertin.
Bertin (ALPE) - La premessa alla risposta dell'Assessore non l'ho ben capita, nel senso che non c'entrava con questo aspetto. Si sono aggiunti 600 mila euro a quanto già si era speso in precedenza, era soltanto questo. La presentazione dell'interpellanza non lo considerava, ma lo dava come un fatto acquisito. Questi 600 mila euro sono stati spesi al fine di realizzare una nuova pista. Il risultato di questo investimento - anche se parlare di investimento è un po' surreale, visti i risultati -, non mi pare tra i migliori.
Faccio un breve riassunto della questione. Nel 2014, sono stati spesi 600 mila euro per realizzare questa nuova pista e, oltre all'investimento notevole in termini economici, questo ha anche avuto dei costi ambientali e paesaggistici con il taglio di molti alberi e lo sbancamento - evidentemente per realizzare una nuova pista - e i risultati non mi pare giustifichino questo investimento.
Ricordiamoci soprattutto che questi impianti si trovano ad una altitudine estremamente bassa, sotto i duemila metri, e la Valle d'Aosta, come tutto l'arco alpino, è in pieno cambio climatico e sappiamo che ogni anno che passerà, questi impianti saranno sempre meno competitivi, anche perché le temperature cambiano e saranno sempre meno utilizzabili. Gli investimenti su questi impianti a bassa quota sono un'attività rischiosa. Tanto più se la giustificazione di questo investimento era attrarre con questa nuova pista squadre agonistiche per gare internazionali e nazionali. Come si è visto, già è difficile avere l'impianto aperto a queste altitudini, figuriamoci se vengono squadre nazionali o internazionali o se si realizzano competizioni di livello internazionale o nazionale. Era ovvio che non si sarebbero realizzate. Questo investimento a mio avviso non è stato dei migliori. Peraltro -, come abbiamo sottolineato già in diverse occasioni in passato - le proteste sia dei Consiglieri comunali di minoranza del Comune di Saint-Vincent dell'epoca sia di Legambiente, in questo senso erano più che giustificate.
Per quanto riguarda la produzione di neve artificiale, ritorneremo sulla questione, tanto ci sarà un'interpellanza dedicata specificatamente a questo aspetto, per cui riaffronteremo la questione, resta il fatto che non si possono spendere i soldi pubblici senza una programmazione che tenga in considerazione il cambio climatico che stiamo vivendo, si investono soldi su impianti a bassa quota, che sappiamo già che, in prospettiva, non potranno essere utilizzati. È un modo di gestire con troppa leggerezza il denaro pubblico, non si può continuare in questo modo. È un fatto noto che stiamo vivendo un cambio climatico - avete in passato affidato a Mercalli uno studio in questo senso, vi invito ad andarlo a leggere ogni tanto, non vi potrebbe che fare bene - bisogna amministrare il denaro pubblico con lungimiranza, e questo fattore sarà sempre più determinante.
Président - Merci, collègue Bertin. Le point n. 7 est renvoyé à demain matin.