Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1837 del 24 febbraio 2016 - Resoconto

OGGETTO N. 1837/XIV - Interpellanza: "Mancata corrispondenza tra la documentazione relativa ai dati sulla ripartizione delle risorse finanziarie agli Enti locali presentata all'esame della competente commissione consiliare in sede di esame della legge finanziaria ed i contenuti della proposta di deliberazione della Giunta regionale".

Rosset (Presidente) - Punto n. 36 dell'ordine del giorno. La parola al collega Gerandin.

Gerandin (UVP) - Merci Président.

La finanza locale è un argomento un po' à la une ultimamente per vari motivi. Chiaramente il discorso del riparto della legge n. 48 è uno dei momenti fondamentali per dare certezza ai nostri Enti locali. Noi in sede di discussione del bilancio regionale avevamo espresso tutta una serie di perplessità in merito alle risorse finanziarie disponibili e, leggendo questa proposta di legge, non possiamo che compiacerci, perché, di fatto, vengono ripartiti agli Enti locali 10 milioni in più rispetto a quanto avevamo discusso in sede di discussione di bilancio, ai prospetti che erano stati comunicati nelle varie commissioni, che sono stati distribuiti in quest'aula e all'interno delle commissioni. Tutto questa discussione...quest'interpellanza ha la volontà in un primo tempo...si continua a rimanere, malgrado i 10 milioni in più, preoccupati, perché c'è una serie di segnali che arrivano dalla finanza locale di tutta una serie di difficoltà legate al bilancio sicuramente degli Enti, dei Comuni, ma anche delle Unités, che in questo momento stanno predisponendo i bilanci e la famosa delibera di applicazione dell'avanzo tocca esclusivamente la parte legata al discorso sociale, socio-assistenziale, rimane la copertura del resto delle spese delle Unités. Dico questo perché è nostra convinzione che è un momento di difficoltà, perché, se ricordo bene, in più passaggi sia dall'Assessore che dal Presidente, quando ci sono stati i vari incontri nelle commissioni, si è detto che il momento è difficile, che bisogna condividere in questo momento difficile le scelte.

L'impressione è che se non si ha il coraggio di dire qual è l'effettiva situazione finanziaria in cui ci si trova, e parlo del bilancio regionale, in cui ci si trova a confrontarci per vari motivi che non sono tutta colpa del Governo, ci mancherebbe, perché alcune imposizioni vengono dall'alto, io non so come usciremo da questo momento di difficoltà, quale potrà essere la credibilità della politica e soprattutto che ruolo vogliamo dare a quest'aula. Penso che il punto fondamentale che noi abbiamo cercato di centrare con questa nostra iniziativa è far capire che ruolo può avere quest'aula. Dedichiamo mediamente quattro giorni di Consiglio, è l'unico caso in cui ci sono quattro giorni di Consiglio regionale, quando si discute il bilancio regionale, quella che è la legge finanziaria della Regione, ora la nostra perplessità deriva dal fatto che se noi stiamo in quest'aula, ma parlo di tutti perché poi noi, bene o male, potremmo anche essere quelli che, essendo opposizione, essendo minoranza, dobbiamo avere meno informazioni, ma io penso che debba riguardare tutti quelli che sono seduti in questo contesto, perché se stiamo dei giorni a discutere di leggi finanziarie che non sono quelle, perché la delibera con cui voi avete proposto di ripartire non è quella che abbiamo discusso in quest'aula. In quest'aula ci avete trasmesso dei prospetti in cui viene spiegato quali sono le risorse disponibili, i sacrifici, l'evoluzione di finanza locale, ci avete trasmesso un documento ufficiale in cui si dice che a quella che è l'UPB 1.04.01.010 ci sono a disposizione 69,025 milioni e voi con una delibera avete trasferito 79 milioni: 10 milioni in più. Ora, noi siamo ben felici perché 10 milioni sono un salvagente per la situazione in questo momento degli Enti locali dato che, senza questi 10 milioni, probabilmente sarebbero stati tanti i Comuni in difficoltà, per cui non è questa la nostra preoccupazione, noi siamo ben felici che ci siano 10 milioni in più, ma evitateci di fare quattro giorni di discussione su un documento che non è quello.

Qual è l'importanza di un confronto in un'aula come questa, con la legge finanziaria, quando poi, di fatto, con la variazione di bilancio 15 giorni dopo l'approvazione del bilancio si viene a variare una voce importante: 10 milioni? Noi avremmo evitato probabilmente o avremmo eventualmente fatto una discussione in altri termini, perché i 10 milioni non sono calati dall'alto, non sono una maggiore entrata: sono 10 milioni che si tolgono a quelli che erano destinati...e i 27 milioni sono quelli necessari - riprendo quello che ci ha detto lei, Assessore - per garantire 12 mesi alle pensioni di invalidità civili, ciechi, sordomuti. Con queste operazioni vengono tolti 10 milioni momentaneamente come lei ci ha detto, a me va tutto bene, ma vengono tolti 10 milioni, per cui a tutti gli effetti in questo momento delle disponibilità finanziarie ci sono 17 milioni rispetto ai 27 necessari. Se veramente si vuole fare un discorso di condivisione, di momento difficile da spiegare alla gente, dobbiamo avere veramente la correttezza di non solo chiedere comprensione, aiuto, proposte, "dateci le idee", ma lavoriamo sulla stessa documentazione. Io mi sentirei veramente in qualche maniera preso in giro anche se fossi Consigliere di maggioranza, perché ci sono delle persone qua dentro che con noi hanno fatto una battaglia per alcune centinaia di migliaia di euro per garantire le pensioni o per avere fondi in più per il discorso del post natale e in questo momento implicitamente hanno avallato una delibera che, di fatto, toglie 10 milioni all'invalidità.

Parlerete dell'avanzo, mi direte che c'è la possibilità eventualmente di avere delle risorse, ma probabilmente è giunto il momento di avere cognizione di causa su quello che può essere un bilancio regionale attendibile, reale, non fatto di finanza creativa, un bilancio che utilizzi le risorse - e parlo anche dell'avanzo d'amministrazione - in maniera corretta, senza tatticismi, senza giochetti, che probabilmente andrebbero meglio in qualche bancarella di Porta Palazzo, cioè carta vince, carta perde, e non è questo il momento di presentare ai cittadini valdostani una situazione del genere, perché la credibilità sennò scende a zero, per cui prendetela nel senso buono, nel senso di dire che è giunto il momento di dire ai valdostani la verità. Quando dico di dire ai valdostani la verità - e mi prendo la responsabilità di quello che dico -, c'è che in questa finanziaria mancano 18 milioni per l'assistenza anziani che avete trovato con l'escamotage dell'avanzo, è la prima volta nel sistema italiano in cui si utilizza l'avanzo per pagare il discorso della spesa corrente, quando sappiamo che l'avanzo in alcuni casi è inutilizzabile o, se utilizzabile, è utilizzabile solo in parte investimenti. Mancano 10 milioni per ripristinare i 27 che avete variato, mancano da 10 a 15 milioni: quelli per garantire il servizio sanitario regionale, quelli che l'Assessore Fosson sogna e che continua a ripetere che saranno la manna. Tenuto conto che sono passati due mesi e di riforma, di razionalizzazione di spesa abbiamo visto pari a zero, immagino che se andremo avanti di questo passo, non ne basteranno neanche più 10 o 15, ne saranno necessari di più per garantire un servizio sanitario decente. Grazie.

Président - La parole au Président de la Région.

Rollandin (UV) - Grazie Presidente.

Questo tema è sicuramente un tema interessante, che merita tutta l'attenzione necessaria. Je voudrais avant donner des réponses ponctuelles et après faire une série d'observations.

En ce qui concerne le premier point: "per quale motivo non c'è corrispondenza...", et cetera. Il faut préciser que le premier alinéa de l'article 10 de la loi de finances régionale n° 19 de 2015 prévoit la révision des mécanismes de financement des Collectivités locales visés à la loi régionale n° 48 du 1995 et que le même article établit également, dans le cadre de cette révision, que pour l'année 2016 les modalités de répartition des ressources financières attribuées aux Collectivités locales soient définies par une délibération du Gouvernement régional. Pendant la phase de définition de la loi de finances, ainsi que de la contextuelle loi concernant le budget prévisionnel 2016-2018, on a déterminé le montant global des ressources attribuées aux Collectivités locales. La répartition effective des ressources pour chaque collectivité locale, par contre, a été faite après l'approbation de la loi de finances régionale et du budget prévisionnel, dès qu'on a effectué avec le Conseil permanent des Collectivités locales les évaluations nécessaires quant aux critères à employer et qui ont ensuite abouti à la proposition de délibération examinée à titre préliminaire par le Gouvernement le 29 janvier 2016, qui sera discutée en commission lundi prochain. Pour ce faire, nous avons vérifié principalement les besoins budgétaires des Communes et, par conséquent, nous avons défini le montant global des ressources transférées sans destination sectorielle obligatoire avant celui des autres financements spécifiques. Jeudi 18 février, l'Assemblée du Conseil permanent des Collectivités locales a par ailleurs exprimé son avis favorable quant à la proposition.

En ce qui concerne la question: "se ritiene ancora importante il ruolo delle commissioni...", je ne peux que confirmer et souligner que les faits inhérents à l'année 2016 sont dus au caractère exceptionnel de la situation que je viens d'illustrer. Dans ce sens le rôle des commissions est fondamental et on veut le rappeler.

Io credo che sia bene ricordare alcuni aspetti, alcuni passaggi, altrimenti rischiamo di non capirci. Nella discussione che abbiamo fatto sulla legge finanziaria, e abbiamo dibattuto molto sul tema del quantum alle collettività locali - totale 181 milioni, poi il riparto, cioè le spese senza destinazione che venivano date, mi ricordo e penso che sia a verbale - si è molto insistito su due aspetti: il primo, voi dicevate: "chi vi dice che arriverete ai 20 milioni di avanzo d'amministrazione dei Comuni?". In effetti, noi siamo stati su questo un po' in difficoltà, nel senso che non avevamo ancora il conto definitivo, perché era previsto alla fine dell'anno, com'è avvenuto, quindi abbiamo accettato correttamente un emendamento da voi proposto, che prevedeva che i Comuni, nel caso in cui non si fosse raggiunta quella somma, sarebbero stati garantiti sui finanziamenti soprattutto per le microcomunità. Ricordo l'appello accorato del collega, che diceva che prima di tutto ci sono gli stipendi da pagare, i Comuni devono avere i soldi per poter pagare, per fare tutto. Noi abbiamo condiviso quell'emendamento, che era prudente, visto che non si sapeva il conto definitivo. Noi abbiamo fatto quella previsione tenendo conto che tre mesi-quattro mesi prima il totale degli avanzi di amministrazione ammontava a quasi 45 milioni...adesso non so...47, comunque erano quasi il doppio di quelli che poi sono stati i finali. A questo proposito si era anche detto che ci sarebbe stata una differenza molto alta nei confronti della parte riferita alla legge n. 48, mantenendo i criteri attuali, alla prima parte. Si diceva saranno 79 milioni o 69? Qualcuno continuava a dire 69. Io ho detto, ed è registrato: saranno 79. Credo che questo se lo ricorderanno i colleghi. Noi abbiamo mantenuto quello che abbiamo detto, sono 79.

La domanda che viene fatta da parte del collega Gerandin è che abbiamo utilizzato 10 milioni dai 27 che erano previsti per gli inabili ne avete messi 17, è vero, ne abbiamo messi 17, che sono largamente... Siccome, come ha ricordato il collega Perron, il finanziamento degli invalidi avviene ogni bimestre, comunque con una cadenza regolare, non è che è un appalto che dici non so se lo adopero a febbraio o a novembre, ha una cadenza regolare che porta a dire che questa spesa è regolata tranquillamente. Quello che è stato messo per il discorso che abbiamo fatto della ripartizione, che doveva in qualche modo mantenere una coerenza con gli impegni dei Comuni tenendo conto della situazione...noi abbiamo ritenuto che questa parte fosse possibile, considerando che negli avanzi d'amministrazione dell'articolo famoso che abbiamo utilizzato per scuole e per le microcomunità...voglio ricordare che per le microcomunità l'impegno di spesa previsto l'anno scorso era di 18 milioni e noi, quest'anno, ne abbiamo messi 20 per le microcomunità e per eventuali servizi che siano collegati con... Lo so che ci sono i 60 che non c'erano prima, ma è tutto calcolato. Anche nel 2015 non si arriva ad oltre 18 milioni, quindi noi ne abbiamo messi 20 per gli anziani e per la scuola, ma nella legge noi ne abbiamo messi 20, però abbiamo detto che nella legge noi prendevamo tutti i residui che, in base all'articolo 730 del decreto nazionale, non possono comunque essere impiegati dai Comuni alla fine dell'anno, questi fondi vanno ad integrare la disponibilità finanziaria del 2016. Noi, rispetto ai 20 che abbiamo previsto, probabilmente ne utilizzeremo 18 e qualcosa, il resto lo impieghiamo per le scuole, per il finanziamento delle quali noi avevamo destinato un capitolo specifico, dove ci sono i soldi che quindi potranno essere integrati da questi fondi. In più non sono 20 in avanzo di amministrazione, ma sono 23 milioni e oltre. Poi ci sono ancora gli eventuali avanzi del 2015 da considerare, perché abbiamo messo 2014 e 2015. Nel 2015 non ci sono ancora, non sappiamo quali saranno perché ci sarà il rendiconto di fine aprile-maggio da parte dei Comuni. Questa possibilità, senza fare nessun funambolismo, questi soldi di cui ho parlato sono largamente sufficienti per coprire, nella variazione possibile di bilancio la somma impegnata anche per gli invalidi.

Ha ragione il collega Gerandin nel dire che, quando è stato presentato, non era questo, ma perché non avevamo...difatti si rimandava alla delibera che adesso andrà in commissione, dove spiegheremo, con tutto il dettaglio della ripartizione, con la questione dell'IMU, con il discorso della ripartizione delle varie disponibilità com'è previsto nei singoli capitoli, secondo la n. 48, che non è stata modificata, perché i Comuni hanno detto che per quest'anno non erano in grado di cambiare i criteri. Io avevo sottolineato - l'ho detto anche ai Comuni - che c'erano delle attese su questo per vedere magari di ripartire in modo più equo, per quest'anno i criteri sono rimasti gli stessi. Con questa logica quindi noi siamo arrivati ad avere un provvedimento, che è il provvedimento amministrativo che dà seguito com'è previsto dalla legge...perché la legge dice proprio che sarà la delibera a ripartire questi fondi e quindi la ripartizione è stata fatta con questa logica. Non abbiamo fatto nulla di particolare, né di straordinario, come discuteremo nella commissione lunedì prossimo, dove la delibera sarà spiegata nei singoli particolari. Spero di avere in qualche modo spiegato un po' com'è stato il meccanismo e il perché di questa giusta sottolineatura.

Teniamo conto che con questo noi abbiamo utilizzato tutti questi fondi, i quali altrimenti sarebbero stati bloccati. È vero quello che dice Gerandin: è la prima volta, ma è anche la prima volta che si prevede quest'applicazione nella legge dello Stato. Il comma 730 dice specificatamente questo e quindi, in questa situazione, noi abbiamo salvato questi soldi, se rimane tutto così. Non dimentichiamo che c'è sempre un "se", ma se rimane tutto così, questi soldi li abbiamo utilizzati non per la Regione per le collettività locali, per pagare i servizi agli anziani che mi sembra siano tipicamente un servizio che, come era pagato prima dalle Comunità montane, ora è pagato dagli Enti locali. Vero è quello che dice Gerandin, ovvero che prossimamente il discorso della spesa sugli invalidi può anche non rientrare nella legge n. 48, la spesa degli invalidi è sempre collegata, però che può essere anche a sé stante, quindi può essere collocata lì come da un'altra parte, però non è qualcosa che va distribuito...alle persone invalide, ma non ai Comuni in quanto enti istituzionali, questo è vero, difatti noi lo riconosciamo, e l'abbiamo detto anche nella discussione.

Presidente - Grazie. La parola al Consigliere Bertschy.

Bertschy (UVP) - Grazie Presidente.

È stato chiarissimo nel seguire il discorso che evidentemente vuole fare lei e il fatto che abbia preso dodici minuti per spiegarcelo vuol dire che c'era la necessità di un approfondimento. L'iniziativa che noi abbiamo portato qui era un'iniziativa che aveva veramente uno spirito per i prossimi bilanci, perché se giochiamo al gioco delle tre carte con i soldini e poi qua parliamo di un argomento e quest'argomento diventa importante per...il bilancio aveva una natura molto più ampia che non solo quella della spesa per gli Enti locali e della spesa per gli anziani, però su quest'argomento ci si è spesi, quello che si intendeva dire insieme al collega Gerandin è: abbiamo allocato delle risorse, il giorno dopo le abbiamo spostate e abbiamo spostato anche il problema politico, perché è in questo senso che abbiamo ragionato. I 181 milioni destinati agli Enti locali, o composti nei tre fattori, la parte che si ripartisce, le leggi di settore erano scomposti come da tabellina consegnata in II Commissione, ma non è un problema, noi vorremmo solo che un altr'anno quando ci consegnate questa tabellina, ci diciate se è quella giusta o se è già quella della variazione di bilancio. Come non lo sapevate voi, non lo sapevamo neanche noi, noi abbiamo speso parole e discussioni qua e poi ci siamo trovati una delibera di Giunta che ha cambiato i fattori.

Detto questo, è inteso - e il collega Gerandin l'ha detto bene - noi abbiamo la necessità di capire qual è il punto di caduta, dove siamo su questo bilancio, perché è inutile che ci spostiamo continuamente da una situazione all'altra senza poi sapere alla fine dove possiamo destinare delle priorità. Ognuno sta tirando la corda da una parte e dall'altra, ma non ne veniamo fuori. Sa benissimo che per quello che intendiamo noi la riforma della legge n. 48, non è tanto i sei criteri di riparto ma è la destinazione percentuale di quello che andrà agli Enti locali, sarà il 40 percento dell'IRPEF, e quella è roba loro e non ne parliamo più! Decidiamo cosa si deve ripartire. Lasciamo le due leggi di settore che servono agli Enti locali, e poi evitiamo di fare questi giochini che creano solo confusione a tutti e anche un sacco di problemi in bilancio.

Per venire all'avanzo di amministrazione, le anticipo che noi - e credo che su questo, almeno spero, ci sarà una discussione chiara - sui 20 milioni noi non ci siamo spesi, nel senso che una volta che l'Assemblea dei Sindaci ha detto che andava bene l'articolo 10, comma 3, non sta a noi difendere gli avanzi di amministrazione dei Comuni. Ci siamo spesi perché eravamo preoccupati che questi 20 milioni, che erano 46,5, non ci fossero più e siamo arrivati all'emendamento che impegnava l'avanzo d'amministrazione della Regione. Non c'eravamo sbagliati di tanto, perché da 46 siamo arrivati a 23. Noi eravamo preoccupati e, secondo me, non ci siamo preoccupati invano. Il 50 percento glielo hanno bruciato in 20 giorni, se gli davamo qualche giorno in più, stia tranquillo che non c'erano più neanche più i 23...

(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)

...detto questo, a noi interessa a questo punto un riparto equo rispetto agli Enti locali, perché quello che è successo, e non è un discorso UVP-ALPE-PD, è un discorso di regole. C'erano delle regole, all'interno delle quali va ridistribuito quel pacchetto di 20 milioni, 18, perché i 4 sono rimasti. Noi quindi vi chiederemo - e ve lo anticipiamo - con una risoluzione di sospendere questa delibera, ragionare insieme. Abbiamo visto che il CELVA ha fatto delle proposte, ragioniamo insieme su come arrivare ad una delibera che sia equa nel rispetto del territorio e dei cittadini che amministrano: questo ve lo chiediamo e lo riproporremmo. Mi dispiace aver tolto un sacco di tempo al collega Gerandin, però ci teniamo a rimarcare il fatto che noi vogliamo giocare a carte scoperte, sapere di che soldi parliamo e come si intende impostare le prossime attività di bilancio.

Presidente - La parola al Consigliere Gerandin.

Gerandin (UVP) - Merci Président.

Cercherò di essere molto breve, anche perché ha detto veramente tanto il collega. Noi non mettiamo in discussione che sia la Giunta regionale che definisce le modalità di ripartizione: quello che noi continuiamo a ribadire, Presidente, è che le modalità di ripartizione vanno all'interno dei capitoli di spesa determinati nel bilancio. Questa è la novità che ci ha spiazzati, perché in effetti voi ci avete dato un UPB dove c'erano 69,025 milioni, poi improvvisamente è lievitata di 10 milioni. Ben venga, però non è un sistema trasparente di discutere il bilancio.

Altra cosa, lei dice: noi abbiamo fatto quest'applicazione dell'avanzo di 20 milioni per applicare la legge dello Stato. Ci mancherebbe, noi siamo ben felici che si applichi una legge dello Stato, ma la legge dello Stato sui 20 milioni lei ha appena finito di dire che varrà 2 milioni più la differenza dell'avanzo, perché 18 vengono utilizzati per altro, che non ha nulla a che vedere con la legge dello Stato, perché lo Stato, se mai venisse a sapere che utilizziamo 18 milioni per spesa corrente, ci impugnerebbe la finanziaria, non vogliamo che succeda, ci mancherebbe, ben felici se passerà.

Ultima considerazione. Tutto quest'avanzo che lei dice, in questo momento noi non abbiamo ancora capito come verranno coperti i 10 milioni che mancano nell'invalidità. Se sarà utilizzando l'avanzo d'amministrazione, Presidente, le pongo una domanda molto semplice: c'è già un accordo con lo Stato per sforare l'obiettivo eurocompatibile 2016? Se c'è, ce lo dica, così evitiamo di preoccuparci, sappiamo che potremo utilizzare l'avanzo, sennò io torno a dire che c'è anche da fare i conti con lo Stato. Chiedo scusa se ho rubato 20 secondi in più.

Presidente - Grazie collega. Con quest'iniziativa chiudiamo i lavori odierni che riprenderanno domani mattina alle ore 9.00.

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La seduta termina alle ore 20.01.