Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1628 del 3 dicembre 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1628/XIV - Approvazione di risoluzione: "Chiusura dello stabilimento Lavazza S.p.A. di Verrès".

Presidente - Un attimo di silenzio. Chi chiede la parola? La parola al collega Bertschy.

Bertschy (UVP) - Una rapida illustrazione, perché abbiamo trovato insieme ai Capigruppo e al Governo un testo che abbiamo condiviso. L'obiettivo della risoluzione è duplice, da un lato "condannare" - se si può usare il termine - l'azione della Lavazza nei confronti della Valle d'Aosta e delle sue istituzioni, verso i lavoratori, le famiglie, azione veramente pesante, che soprattutto i lavoratori non si meritano; grazie a questi dirigenti che pensano più al profitto che a tutto il resto, si avvicinano vacanze pesanti per loro.

A nome del gruppo UVP porto la nostra sensibilità politica, ha fatto piacere vedere la condivisione di tutti i gruppi, quella di esprimere attraverso questo testo, da un lato, una reazione rispetto a quest'azione pesante, dall'altro un percorso in commissione insieme all'Assessore e, infine, un sostegno che per ora è politico ma che si deve tradurre in azioni concrete verso i lavoratori. Speriamo che quest'azione politica possa se non altro scuotere chi ha operato una scelta così pesante nei confronti di chi lavora da anni in quest'azienda, speriamo che possa risvegliare ancora le coscienze di qualcuno. Imprenditori di quel calibro devono avere, sì, il profitto davanti a tutto, ma anche l'interesse di creare sviluppo e benessere per le persone e attraverso questa scelta non si può dire che l'abbiano pensato. Non è questo il momento delle divisioni, a nostro avviso, ci sarà lavoro in commissione per valutare quanto accaduto; è il momento, invece, di unirsi in un'azione corale che in questo caso dia la forza al Governo di provare a sostenere una trattativa nei soli interessi dei lavoratori e delle loro famiglie. Con questo spirito abbiamo proposto questa risoluzione. Ci ha fatto piacere che tutti l'abbiano accolta e che ci sia questa volontà di lavorare negli interessi della gente.

Presidente - Grazie collega Bertschy. La parola alla collega Certan.

Certan (ALPE) - Grazie Presidente.

Il gruppo ALPE e il Capogruppo Chatrian, in Conferenza dei Capigruppo, hanno concordato su questa risoluzione che evidenzia come la morsa della crisi occupazionale non si sia per niente allentata, anzi, dopo la Feletti ancora una volta si colpisce le famiglie della Bassa Valle. Credo che il nostro contributo a questa risoluzione vada proprio nel senso - l'ha detto anche il collega Bertschy - di capire che cosa sia successo e insieme riuscire a trovare delle strategie, una via di uscita che penalizzi il meno possibile queste famiglie e si possa in qualche modo ridare una ricollocazione, in un momento davvero già di massima allerta, nel mondo dell'occupazione.

Da parte nostra rinnoviamo - l'abbiamo detto in Conferenza dei Capigruppo - tutta la nostra disponibilità a lavorare e a trovare delle strategie comuni. Certo è che aspettiamo anche che l'Assessore ci porti tutta la documentazione e tutto quanto sarà utile per capire cosa è successo, per fare in modo che si mettano in campo soprattutto delle strategie, perché non succeda più in modo repentino così come è successo, e che possa essere preventivato o perlomeno attutito.

Presidente - La parola al Consigliere Marquis.

Marquis (SA) - Grazie Presidente.

Ci siamo uniti anche noi alla sottoscrizione di questa risoluzione, a seguito dell'annunciata chiusura della ditta Lavazza. Questa è una notizia che ci ha lasciati sgomenti, esterrefatti, è un fulmine a ciel sereno, perché trattasi di un'azienda importante, un'eccellenza industriale italiana, addirittura un player a livello mondiale. Ci siamo sempre fregiati di questo esempio perché l'abbiamo sempre ritenuto un'eccellenza in Valle d'Aosta, un'azienda che anche nei periodi di recessione ha dato occupazione e ha avuto soprattutto dei volumi produttivi molto elevati. Non tutte le aziende hanno operato con tre turni in continuità nell'arco della giornata e con un grado di utilizzo degli impianti del 100 percento, quindi tutto ci si poteva aspettare, meno che una drammatica fine di questo tipo.

Noi vogliamo esprimere la nostra vicinanza al personale che si vede da un giorno all'altro costretto ad affrontare problematiche che non avrebbe mai pensato; sono molte le famiglie interessate da questa triste e difficile vicenda. Vorrei anche aggiungere che la nostra vicinanza non solo va alle famiglie, ma anche alla comunità locale, perché rappresenta una perdita importante per la realtà verreziese e soprattutto per il fondovalle. Credo che con questo impegno noi vogliamo dare la forza al Governo di portare avanti questa trattativa con la proprietà, per cercare sostanzialmente di limitare i danni in una situazione di grande difficoltà e di fare tutto il possibile per la salvaguardia delle aspettative di coloro che sono stati impiegati sino a oggi nell'azienda. Nelle commissioni, poi, sicuramente avremo tempo e modo di proseguire l'esame di questa vicenda. Ci auguriamo che al più presto ci possano essere delle soluzioni che sappiano valorizzare l'intera zona. Grazie.

Presidente - La parola al collega Ferrero.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Rapidamente. Questa è una storia che comunque presenta dei punti interrogativi. Nel 1989 la Lavazza rileva la Coinca; nel 2008 sembrerebbe che ci sia stato un piano di ampliamento, un piano di sviluppo condiviso con l'Amministrazione regionale; nel 2010 l'allora Assessore Pastoret parla di un ampliamento da condividere con il Comune di Verrès e si fa anche un'indicazione sull'area occupata dalla ex Metallurgiche Balzano. Nel 2013 c'è comunque un aumento della produzione e gli stessi dirigenti della Lavazza parlano di impianto strategico; nel 2014 c'è un contratto integrativo che addirittura migliora le condizioni retributive dei dipendenti e poi si arriva a questo ritiro improvviso!

Al di là degli interrogativi che restano, e che comunque l'Assessore Donzel si è detto poi disponibile a chiarire in sede di commissione, in questo momento conveniamo anche noi sulla necessità di lasciar lavorare in maniera serena chi deve lavorare per portare avanti la trattativa; riteniamo altresì che la posizione comunque a 35 del Consiglio regionale rappresenti anche un valore aggiunto per quella che sarà la trattativa che deve portare avanti l'Assessore.

Ci uniamo quindi anche noi all'incoraggiamento che diamo all'Assessore e al Governo regionale per fare veramente tutto il possibile per recuperare o quanto meno cercare di recuperare una situazione; non parliamo ancora di fine, parliamo di una contrattazione che è appena iniziata, e che quindi non potrebbe avere altri in questo momento. Come si dice, diamo a Raimondo quello che è di Raimondo, un Assessore ex sindacalista penso che sia super-titolato per portare avanti la trattativa. In questo momento ci affidiamo quindi all'Assessore e speriamo che abbia l'energia per portare avanti con decisione questa trattativa. Grazie.

Presidente - Grazie collega Ferrero. La parola al collega Guichardaz.

Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Io credo che su temi come questi l'unità delle forze politiche è fondamentale, fare corpo comune a sostegno del nostro tessuto produttivo e soprattutto delle persone che contribuiscono affinché questo tessuto trovi anche un suo senso, una sua realizzazione; è fondamentale ritrovare la strada giusta. Noi speriamo davvero in una soluzione possibile a questa drammatica situazione e lavoreremo a stretto contatto con tutti i 35 colleghi del Consiglio regionale e con l'Assessore Donzel.

Mi unisco, a nome anche del gruppo, della collega Fontana e del collega Donzel, alle famiglie, ai lavoratori, al Comune di Verrès e a tutta la comunità valdostana che oggi perde un pezzo importante della propria industria. Noi ringraziamo il collega Bertschy per aver intrapreso quest'azione che poi è stata condivisa da tutti, per "logiche" - questo è stato scritto - che non ci spieghiamo, non giustificabili, in quanto ad oggi, allo stato delle informazioni, non sono giustificabili neppure da un punto di vista proprio di strategia industriale. È anche interesse nostro oggi cercare di capire quali sono le ragioni, così com'è scritto nell'impegno demandato alle commissioni consiliari. Anche se io personalmente non sono né nella II, né nella IV Commissione, credo comunque che tutti i colleghi saranno fortemente presenti durante queste audizioni per approfondire le ragioni per le quali la Lavazza S.p.A. non ha rispettato il protocollo d'intesa del 2008. È quindi ancora un sostegno alle famiglie, e davvero io spero e mi auguro una soluzione, una qualche soluzione per questa drammatica vicenda.

Presidente - Grazie collega Guichardaz. La parola al collega Farcoz.

Farcoz (UV) - Merci Président. È evidente che quando le aziende intendono delocalizzare, lasciano delle importanti ferite sul territorio...

Presidente - Un po' di silenzio, per cortesia.

...e a nome del gruppo esprimiamo tutta la nostra solidarietà.

Con questa risoluzione diamo mandato alla Giunta, e comunque a tutti i colleghi, di cercare di risolvere questa situazione. Allo stesso tempo crediamo fortemente che l'attrattività in Valle d'Aosta possa ancora essere utilizzata per fini occupazionali, lo si sta già facendo, e le ultime audizioni in IV Commissione del collega Donzel l'hanno confermato: diverse aziende vogliono localizzare il proprio tessuto produttivo in Valle d'Aosta. Di conseguenza, se alcune aziende vogliono delocalizzare, quindi uscire dal nostro territorio, accogliamo con favore altrettante aziende che vogliono portare il lavoro in Valle d'Aosta cercando di occupare i giovani e tutti coloro che hanno perso il lavoro. Grazie.

Presidente - Grazie. Possiamo mettere in votazione la risoluzione? Chiedo scusa, la parola all'Assessore Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente. Certamente al termine di giornate così impegnative arriva una risoluzione molto difficile, di cui ringrazio per l'iniziativa il Capogruppo e il movimento dell'UVP e naturalmente tutti i gruppi del Consiglio regionale che hanno collaborato a redigere un testo che, personalmente ma anche a nome del Governo, ho molto apprezzato.

A caldo, subito, quando è esplosa questa vicenda, ho rilasciato una brevissima dichiarazione legata alla responsabilità sociale d'impresa, perché ho voluto prendermi quel tempo necessario per andare a verificare tutte le carte che avevamo a disposizione e capire se poteva essere rilevata una qualche mancanza, dicendo subito che nel ruolo di Assessore mi sarei fatto carico della responsabilità di Governo; chi va a governare non può dire: "è colpa di quello che c'era l'altro ieri", ma si assume la responsabilità di Governo. Tengo a chiarire qui - ma lo chiarirò meglio in commissione, quindi l'impegno è di andare in commissione - che porterò gli atti, la documentazione.

Ribadisco che rispetto a questa vicenda non vi è nessuna responsabilità dell'Amministrazione regionale, anzi, dagli incartamenti a disposizione si può vedere come l'Amministrazione abbia più volte tentato di rilanciare una situazione che via via, con il progredire della crisi economica, la Lavazza ha interpretato come una situazione in cui fare altre scelte, senza comunicarlo in modo trasparente, netto, salvo con questo comunicato finale estremamente drammatico e in controtendenza con un comportamento che vedeva una disponibilità dell'azienda a intensificare i turni di lavoro, ad incontrare una grande disponibilità dei lavoratori a rispondere alle esigenze produttive, un sindacato disponibile, tant'è che vi sono accordi che attestano di relazioni sindacali estremamente positive, con una qualità dei contratti che, lo dobbiamo riconoscere, è tra i migliori contratti in circolazione nel mondo produttivo, e quindi davvero la nettezza con cui i gruppi consiliari condannano questo atteggiamento della Lavazza va assolutamente confermata.

Ho voluto anche provare, oltre ai contatti telefonici, a guardare negli occhi questo management che la proprietà ci schiera davanti per comunicarci questa situazione: è chiaro che si è trattato di un incontro estremamente freddo, in cui non c'è nessuna volontà di recepire le esigenze di un territorio, una storia di rapporti che non può essere liquidata dal fatto che magari non mi conoscono personalmente. Le relazioni, questi rapporti che avevano con la Valle d'Aosta nel 2008 non sono mai venuti meno, non c'è documento che lascia traccia di questo, né loro hanno potuto asserire questo. Si tratta quindi di una scelta manageriale fredda, si sono riferiti all'età del caos, citando un testo che va per la maggiore, dicendo che le ragioni dell'impresa prevalgono su altre valutazioni.

Dobbiamo però mantenere la fermezza, ma anche la lucidità, e per questo ringrazio tutti i Consiglieri regionali, perché la difficile trattativa che è in corso non si conclude in un minuto; abbiamo davanti mesi di confronto con quest'azienda, perché molti lavoratori - io spero tutti - devono avere una ricollocazione o un futuro con delle garanzie, e quindi anche in questo confronto duro con l'azienda dobbiamo tener conto che la priorità va data agli interessi delle famiglie e dei lavoratori. A sedersi al tavolo, però, a mo' di chiarimento, sono le parti sociali, e l'Assessore ha dato subito, in una comunicazione diretta con le parti sociali, la sua disponibilità a sostenere i sindacati in questa trattativa. Naturalmente se saranno i sindacati a chiamare in causa la Regione noi non ci sottrarremo, come capita per esempio, ahimè, per la drammatica vicenda di AVDA, dove noi addirittura mettiamo a disposizione i nostri uffici per gli incontri tra rappresentanze sociali e proprietà. È chiaro che adesso la via della trattativa è nelle mani delle parti sociali e da parte nostra c'è il sostegno, ma non possiamo interferire in una competenza che è quella dei rapporti tra parti sociali.

C'è tutta la disponibilità da parte mia e dello stesso Presidente della Regione a intervenire qualora le forze sociali ci chiamino in una situazione di particolare difficoltà o di scontro, che in questo momento, dai primi contatti, ancora non si sono manifestati. Io vi assicuro che mai, nella mia esperienza, ho riscontrato da una parte una freddezza così da parte della proprietà e dall'altra una serietà, una responsabilità anche delle forze sindacali che hanno capito la delicatezza del confronto in atto; pensate, hanno continuato a mantenere la produzione e l'attività in corso proprio con lo spirito di salvare quanti più posti di lavoro possibile! Monitoreremo quindi questa cosa, la faremo insieme. Siamo disponibili ad andare in commissione, anche d'urgenza, quando lo riterrete opportuno e se ci sono dei segnali che non vi saranno graditi chiariremo anche l'altra parte.

Concludendo, mi permetto però di segnalare una cosa: non sono così tutti gli imprenditori che operano in Valle d'Aosta e anche quelli che vengono da fuori Valle d'Aosta. C'è un'altra realtà, una realtà produttiva che sta lottando, sta cercando di battere questa terribile crisi che continua a investire in Valle d'Aosta. Per quanto attiene la Regione, l'anno scorso abbiamo portato a termine dei lavori sugli immobili della Bassa Valle pari a 5 milioni di euro, a conclusione dei lavori. L'anno prossimo, solo per il 2016, sono in previsione e con dei progetti già esecutivi 5 milioni di investimenti, e a questi va aggiunto l'investimento importante di oltre un milione di euro da parte di una delle imprese. L'atteggiamento è anche quello di fare co-investimento, cioè unire l'investimento regionale con quello dell'impresa per radicarla sul territorio. Fabbriche che erano morte, come quella della ex Xerox di Pont-Saint-Martin, a fine 2016 saranno completamente riattivate e penso che potremo dire che saranno completamente riempite da imprese, perché già sei imprese hanno chiesto di insediarsi. Oggi una di queste imprese che aveva chiesto di insediarsi ha firmato un contratto per insediarsi, quindi c'è una risposta positiva del territorio anche in Bassa Valle. Non dobbiamo togliere la fiducia ai nostri imprenditori, ai nostri lavoratori. Noi su questa strada continueremo il nostro impegno, guardando naturalmente con attenzione al caso Verrès e valutando nel momento opportuno soluzioni che siano probabilmente analoghe a quelle che abbiamo usato per Pont-Saint-Martin, per rispondere alla crisi di quel territorio.

Presidente - La parola al Presidente della Regione.

Rollandin (UV) - Sì, grazie Presidente.

Credo che da oggi la pubblicità paradisiaca della Lavazza mi lasci molto più perplesso. Condividendo gli interventi dei colleghi, voglio sottolineare due cose. La prima: l'atteggiamento della proprietà non è consono ad una società di questo livello, il modo con cui la proprietà ha attivato i meccanismi per dire che non si poteva più tenere l'attività a Verrès è indegno per una società di quel calibro. Credo che questa sia la prima osservazione, che noi abbiamo difficoltà ad accettare, perché nel tempo - ed è quello che avremo la possibilità di spiegare non solo qui ai colleghi, ma anche fuori - la Regione ha dato tutta la disponibilità per fare progetti, per analizzarli, per rivederli, per ricollocarli, finché a un certo punto si è detto: no, questi progetti sono troppo ambiziosi, non è più così, ma sempre con la sottolineatura che Verrès rimaneva strategica per la Lavazza.

Ora, sapendo che questi stabilimenti esistevano già, cosa è cambiato? Si dice: svuotiamo qui, perché ci stanno tutti negli altri due...come dico, è una scelta, che innanzitutto noi non giustifichiamo sotto il profilo delle economie, però non sta a noi decidere, ma sicuramente ci ha impressionato, per le modalità tenute nei confronti della Regione, indipendentemente da chi è in Regione, che ha sempre dato il massimo della fiducia e il massimo della collaborazione, per poi sentirci dire, alla fine, dalla sera alla mattina: ragazzi, qui non c'è più niente, si va. Crediamo che questo sia un atteggiamento non solo non condivisibile, ma sicuramente non corretto nei confronti di un'Amministrazione e di tutte le famiglie dei lavoratori che sono stati colpiti da questo fatto. Il resto lo avete già detto voi, non sto a ripeterlo, però questo atteggiamento ci ha lasciato molto, molto perplessi, perché francamente non ce lo aspettavamo da una società di livello internazionale che conta molto sull'appeal, sul fatto di essere dei signori, l'atteggiamento tenuto nei nostri confronti non è stato così.

Mi auguro che si possano risolvere insieme, come ha detto l'Assessore, le problematiche che i lavoratori si aspettano; il resto credo che lo decideremo assieme. Grazie.

Presidente - Grazie Presidente. Possiamo votare la risoluzione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 34

Votanti: 34

Favorevoli: 34

Il Consiglio approva all'unanimità.

Prima di chiudere i lavori, vorrei rivolgere a nome di tutto il Consiglio un ringraziamento a tutto il personale che ci ha permesso anche per quest'anno di poter lavorare in maniera proficua e, nel contempo, anche a tutti i giornalisti che ci hanno seguito in queste quattro giornate di lavori consiliari. Grazie a tutti e buona serata.

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L'adunanza termina alle ore 18,50.