Oggetto del Consiglio n. 1578 del 18 novembre 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1578/XIV - Interrogazione: "Problematiche relative al controllo dell'avvenuto pagamento di ticket sanitari".
Président - La parole à l'Assesseur Fosson.
Fosson (UV) - Grazie Presidente.
I ticket sanitari vengono pagati attraverso due modalità diverse, quindi "come avviene il controllo dell'avvenuto pagamento"? Diciamo che esistono i ticket ordinari per le visite e per le prestazioni sanitarie per le quali il pagamento del ticket sanitario avviene prima della prestazione, quindi c'è una verifica diretta dell'operatore sanitario al momento dell'effettuazione della prestazione o del ritiro del referto; pertanto per questi ticket ordinari è raro che si manifestino le problematiche segnalate. Altra cosa, invece, è la prenotazione telefonica: penso che i disguidi siano avvenuti in questo campo, perlomeno dalle notizie che ho io, poi a volte la minoranza ha delle notizie più precise o diverse dalle nostre. In riferimento alla prenotazione telefonica delle visite fisiatriche abbiamo provveduto quasi subito; non lo sapevo, l'ho saputo solo dopo. I ticket del Pronto Soccorso non vengono pagati prima, anche perché il paziente si presenta per una prestazione che crede urgente, effettua la prestazione e - come lei sa, perché l'abbiamo approvato insieme - se alla fine gli viene assegnato il codice bianco deve effettuare il pagamento del ticket in uscita. Diciamo anche che su questo ticket c'è spesso una non accettazione del paziente, nonostante vi sia l'informazione pubblicata: il paziente infatti, a volte cerca di dire che l'ha mandato il medico. Comunque viene certificata l'uscita in codice bianco, viene dato un modulo per pagare i 25 euro e il paziente ha 5 giorni per effettuare il pagamento: può farlo immediatamente al triage, attraverso gli apparecchi dislocati nell'ospedale, tramite lo sportello bancario del tesoriere, tramite bollettino postale oppure on line. La ricevuta di questi pagamenti deve essere portata all'amministrativo del triage, il quale ogni mese allega le ricevute dei codici bianchi.
Se "la mancanza delle pezze giustificative sia imputabile agli eventuali disguidi amministrativi di cui si è avuta notizia": è difficile dire se è dipeso da questo. Purtroppo il servizio di tesoreria che operava da 20 anni in ospedale non ha più accettato di fare questo servizio, e adesso c'è un nuovo istituto tesoriere; può essere che ci possano essere delle difficoltà soprattutto per chi non paga subito, perché la procedura non è così semplice. Qualora non siano pervenute le ricevute e ci siano ticket non pagati, soprattutto quelli del Pronto Soccorso, l'Ufficio spedalità ha 5 mesi di tempo per emettere un primo sollecito, ha l'obbligo di farlo per la Corte dei Conti (fra l'altro queste ricevute sono deducibili); dopodiché, se il paziente ha fatto il pagamento e la ricevuta viene consegnata (ci sono diverse possibilità di consegna della ricevuta), chiaramente il sollecito viene strappato.
Quando "il cittadino non possa provare l'avvenuto pagamento": sono veramente pochi questi casi, ma se per esempio vi fosse una difficoltà di funzionamento del pagamento tramite la macchina ticket emettitrice, l'ufficio preposto valuta caso per caso. Chiaramente dopo il primo sollecito (dopo i 5 mesi, come dicevo) se ne fa ancora un altro, per legge.
"A quanto ammonta il totale dei ticket che non risultano pagati": diciamo che per i ticket ordinari, quelli più importanti, praticamente non esistono situazioni di mancato introito perché vengono effettuati prima della prestazione. I pazienti con codice bianco che non hanno ancora provveduto al pagamento - quelli di Pronto Soccorso, di questi primi 6 mesi - sono 165; la mancanza di introito è di 25 euro per 165, però lo verificheremo nel tempo, perché magari questi pagamenti verranno effettuati dopo. L'inconveniente legato al cambio di tesoriere dovrebbe essere superato. Per il resto, è chiaro, è sempre un ticket di Pronto Soccorso, e qualche volta il paziente non vuole contribuire.
Si dà atto che dalle ore 11,40 assume la presidenza il Vicepresidente Follien.
Follien (Presidente) - Per la replica, la parola alla Consigliera Morelli.
Morelli (ALPE) - Merci Président.
Abbiamo voluto sollevare questa questione dei ticket sui codici bianchi del Pronto Soccorso perché sappiamo bene quanto il pagamento dei ticket incide in questo momento per tanti cittadini. Dalle notizie apparse sui quotidiani abbiamo appreso che alcuni di questi sostenevano di aver pagato il ticket ma che all'USL non risultasse, e questa ci è sembrata una cosa scorretta nei loro confronti. Condividiamo naturalmente la necessità di fare dei controlli che, come ci ha detto lei, Assessore, normalmente avvengono in fase preventiva perché il ticket per le altre prestazioni viene pagato prima, quindi automaticamente l'USL sa che il ticket è stato pagato per la prestazione. Nel caso dei codici bianchi al Pronto Soccorso il ticket viene però pagato in fase successiva, quando viene appunto decretato che è un codice bianco, e quindi un accesso inappropriato al Pronto Soccorso. Ci chiediamo perché mantenere la modalità di pagamento tramite conto corrente postale, perché non adottare lo stesso sistema che avviene per le altre prestazioni sanitarie, e cioè al Pronto Soccorso al momento della dimissione del paziente, perché non stabilire che il ticket va pagato nel momento in cui è appurato che l'accesso è stato inappropriato.
Per quanto è successo nello specifico, riteniamo non sia corretto imputare ai cittadini eventuali disguidi dati dal cambio di tesoriere; se l'amministrazione ha sbagliato si assuma le sue responsabilità e quindi si traggano le conseguenze, in particolare in un momento come questo. È vero che poi la legge prevede che i cittadini debbano conservare l'attestazione di pagamento, però sappiamo bene che non sempre questo avviene. Grazie.
Presidente - Punto 9 all'ordine del giorno.