Oggetto del Consiglio n. 1564 del 5 novembre 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1564/XIV - Reiezione della mozione: "Costituzione di una commissione consiliare di inchiesta per l'analisi della documentazione contabile della Casino de la Vallée S.p.A." e ritiro della mozione: "Impegno a fornire alla commissione consiliare competente la documentazione relativa agli interventi effettuati presso la Casa da gioco di Saint-Vincent".
Presidente - Chi chiede la parola per l'illustrazione? La parola al collega Cognetta.
Cognetta (M5S) - Grazie Presidente.
Con questa mozione che abbiamo presentato sostanzialmente vorremmo capire - per l'ennesima volta siamo qui a chiedere che vorremmo capire - cosa è accaduto negli ultimi 4 anni all'interno della Casa da gioco, in particolare che fine hanno fatto i soldi...detto in maniera molto semplice. A tal proposito abbiamo presentato diverse mozioni nel corso di questa legislatura e, ovviamente, vuoi anche il fatto di ciò che è accaduto rispetto alla sentenza del TAR del "116" che già sta facendo il suo corso, e quindi cominciamo già a ricevere le prime risposte negative rispetto all'accesso agli atti, che già ricevevamo prima ma che adesso invece piovono...dicevo, sulla base di questo, visto che abbiamo degli strumenti da un punto di vista legislativo che ci mette a disposizione il nostro Regolamento ed in particolare appunto la possibilità di istituire commissioni di inchiesta - che all'uopo posso diventare anche segrete se non vogliamo far sapere nulla in giro - noi vorremmo capire, una volta costituita questa commissione, come sono stati spesi i soldi nel dettaglio e che tipi di interventi sono stati fatti. Così potremmo finalmente dissipare i dubbi, almeno dissiparceli noi, e probabilmente riusciremmo anche a smettere di continuare a far domande su domande su domande, senza ricevere risposta; perché, trovate lì le risposte, la questione si chiuderebbe una volta per tutte, oppure le risposte che troveremmo vi impediscono di creare la commissione...è questa la realtà! Probabilmente troveremmo delle cose che non dovremmo trovare e allora si impedisce, diciamo così, di fare il normale svolgimento del nostro lavoro. A questo proposito, quindi, chiediamo di istituire questa commissione di inchiesta; richiesta lecita, che credo sia supportata anche da altri gruppi...adesso vedremo durante la votazione...perlomeno, diciamo così, darebbe un'idea del vero cambiamento che avete fatto, non solo da un punto di vista dell'amministratore, ma anche dei contenuti. Penso quindi che il tipo di mozione sia già spiegato. A questo punto lascio la parola agli altri colleghi. Grazie.
Presidente - Chi chiede la parola? La parola al Vicepresidente Rosset.
Rosset (UVP) - Grazie Presidente.
Parlando del Casinò non si sa mai da dove cominciare e ora non so neanche a chi rivolgermi, se mi devo rivolgere all'Assessore Perron, che ha la delega, o se devo rivolgermi all'Assessore Donzel, vista l'intervista fatta 20 giorni fa su AostaOggi; ora, vorrei capire chi è il vaso di coccio e chi è il vaso di ferro. Probabilmente l'Assessore Donzel, essendo qualche giorno prima della festa di Halloween, ha voluto il "dolcetto o scherzetto", ma ha fatto delle dichiarazioni importanti: "Abbiamo ottenuto che siano stati cambiati i vertici del Casinò". Non solo, dichiara: "È merito nostro il cambio dell'Amministratore". Dichiarazione impegnativa, impegnativa in una lunga serie di risposte che mostrano come con una bacchetta magica è bastato il loro ingresso in maggioranza per trasformare il tetro castello del Casinò in una stanza luminosa con carte e documenti a disposizione di tutti. Non solo, abbiamo ora la certezza che tutto in questi anni sia stato all'insegna della trasparenza, compresi gli ultimi lavori, i costosissimi lavori, perché ce lo dice l'Assessore Donzel con tono evangelico, che già sappiamo avere assieme alla sua fede politica.
Ebbene, noi continuiamo come degli infedeli a chiedere chiarezza, null'altro, chiarezza per non avere più dubbi, perché solo così si potrà guardare al futuro senza che fantasmi più o meno grandi siano destinati ad apparire. Finora la nuova dirigenza - che poi è rimasta per il 90 percento - sembra aver ripreso documenti vecchi, operazioni copia e incolla (e non può essere diversamente), ma mancano i soldi, questo è stato dichiarato dalla relazione di fine anno, e quelli li dovremo nuovamente rimettere nei prossimi bilanci. Allora, dopo anni di investimenti, stiamo vivacchiando più o meno nella stessa situazione e sarebbe un bene per tutti - almeno per chi non ha nulla da temere - poter finalmente aver tutto quanto necessario per ricostruire un quadro che mantiene troppe ombre malgrado il sigillo di garanzia dell'Assessore Donzel, che ha dichiarato: "Io vedo molto chiaro". E allora, siccome io non vedo molto chiaro, è bene mantenere la memoria vigile per capire anche dove esattamente vogliate andare o, meglio, dove vogliamo andare. Io sono disponibile a questo dialogo, siamo disponibili, perché se tagliare stipendi e posizioni alla fine sarà abbastanza facile, il rilancio invece appare avvolto ancora nel mistero, ed è questo l'aspetto fondamentale: la documentazione proprio per andare a strutturare un nuovo percorso. Manca una strategia, se non il solito "Andrà tutto bene, sarà tutto risolto" e siccome le ultime relazioni non sono così rosee, perché, come dicevo, la relazione di fine anno pone seri problemi, ecco che noi chiediamo allora che questa documentazione possa essere portata in commissione, affinché si possa valutare serenamente insieme nell'ottica di risolvere le problematiche sul Casinò. Grazie.
Presidente - Siamo in discussione generale. Chi intende intervenire? Non ci sono richieste di intervento? Chiudiamo la discussione generale. La discussione generale è chiusa.
Per la replica, la parola all'Assessore Perron.
Perron (UV) - Grazie Signor Presidente.
Proverò a fare due considerazioni su quanto è stato presentato. Da una parte il gruppo Cinque Stelle ci propone la creazione di una commissione di inchiesta e, dall'altra, si chiede che il Governo regionale fornisca alla commissione competente - lo evocava il Presidente Rosset - tutta la documentazione contabile relativa agli investimenti e relativi pagamenti eseguiti o ordinati negli anni, a partire dal 2010, che comprendono anche gli incarichi di progettazione, di direzione lavori, sicurezza e collaudo. Io credo - ed avevamo già avuto modo di evocarlo la volta scorsa - che se c'è una partecipata o controllata la cui contabilità ed il cui andamento vengono regolarmente vagliati e discussi dal Consiglio regionale, questa è proprio la Casino de la Vallée. Non ci sono altri percorsi, anche per le norme che la regolano, che prevedono passaggi così dettagliati in Consiglio regionale come avviene per il Casinò e Resort di Saint-Vincent. Lo dico, colleghi, perché non mancano le condizioni e le situazioni dove c'è da parte di questa Assemblea la possibilità di discutere fino in fondo e in modo approfondito di tutte le tematiche, anche quelle contabili, che riguardano questa società: approviamo i bilanci anno per anno, vengono vagliati e discussi; risale a poco tempo fa l'analisi dell'ultimo bilancio dove abbiamo avuto la possibilità di fare una fotografia molto dettagliata del consuntivo del 2014 con annesse relazioni del Collegio sindacale e Collegio dei revisori dei conti che, le ricordo, collega Rosset, esprimevano con delle osservazioni un parere favorevole. Ricordo che la relazione menzionava che per la predisposizione del bilancio il tutto è avvenuto tenendo conto delle norme di legge che sono ovviamente state rispettate.
Lei fa riferimento a parti molto tecniche e io vorrei dire che, in generale, l'esecuzione dei lavori in quella struttura è avvenuta innanzitutto seguendo le procedure che sono tipiche dell'appalto pubblico: le opere sono state seguite da un direttore dei lavori generale, da un direttore dei lavori strutturali, da un collaudatore amministrativo, da un collaudatore statico, oltre che ovviamente da tutti i tecnici della Casa da gioco; tutti i passaggi implicano la firma, con annessa responsabilità, di tutte queste figure che sono deputate a controllare. Pertanto gli atti amministrativi e anche gli atti contabili, che sono conseguenti a questi, sono stati emessi nelle forme previste dalla legge. Il collaudo a cui lei fa riferimento è stato avviato in corso d'opera ed è in fase di conclusione: l'ultima visita è programmata in questi giorni e le verifiche hanno appurato la regolare esecuzione delle opere; rimangono da eseguire piccolissimi interventi di sistemazione e di ripristino che io immagino verranno fatti in tempi ragionevolmente brevi. Nel corso dell'anno - ed era stato anche oggetto di alcune iniziative in quest'aula - si è intervenuti per emendare alcune problematiche di piccolissima entità, che sono state risolte e che erano dovute o a errate o a omesse manutenzioni: i problemi sono stati risolti, e di questo sono stati interessati, con annesse responsabilità, sia il direttore dei lavori che i relativi collaudatori.
Anche per quanto riguarda la centrale termica, il collaudo tecnico è stato avviato in corso d'opera ed è in fase di conclusione: durante i lavori sono stati effettuati due concordati per due esecutori, e questo è stato necessario per verificare lo stato dei pagamenti dei subappaltatori che sono intervenuti, pertanto ogni posizione dal punto di vista tecnico-contabile è stata chiusa. Allo stato attuale sono in corso le verifiche impiantistiche invernali e una volta terminate verrà emesso il collaudo tecnico-amministrativo finale. Per quello che riguarda l'ingresso, stessa cosa: il collaudo tecnico-amministrativo è stato avviato in corso d'opera ed è stato depositato con esito positivo alcuni mesi fa; rimane solamente un piccolo intervento manutentivo nella terrazza che verrà effettuato nel mese di novembre. In generale tutti i lavori sono stati iniziati e ultimati nei tempi. È un'opera funzionante dal 2014 che permette nel complesso di risparmiare molto rispetto ai vecchi costi, rientra tra le cosiddette "grandi opere", e al momento è stata l'unica realizzata e conclusa nei tempi contrattuali senza contenziosi, senza altre procedure ostative o in qualche modo limitative alla chiusura del procedimento.
Dal mio punto di vista, quindi, non sussistono ragioni in più - rispetto alle procedure che sono state messe in piedi finora su questi atti - per accettare questa mozione e men che meno, colleghi del Cinque Stelle, per accettare l'istituzione di una cosiddetta "commissione d'inchiesta". Io vorrei solo ricordare che avevamo accettato molto volentieri l'istituzione di una task force: questa task force aveva operato soprattutto per l'ottenimento di documentazione: fin dalle prime sedute avevamo chiesto chiarimenti sugli organigrammi, sulle strutture organizzative, sulle procedure, sui controlli all'interno dell'azienda, sui ruoli della Casa da gioco e dei servizi alberghieri, sui budget caratteristici del 2014 e, successivamente, sui costi del personale, sui marketing, sui marketing precedenti come sui marketing in previsione, i raffronti sempre in tema di costi e procedure e contabilità riferiti agli altri Casinò italiani. Avevamo fatto dei ragionamenti sullo stato patrimoniale al 30 settembre di allora, cioè di pre-capitalizzazione e poi di post-capitalizzazione. Avevamo iniziato questo percorso con l'audizione dei manager. Non era mancata quindi l'occasione per approfondire tutte le tematiche che venivano evocate, salvo poi constatare, perlomeno con mio stupore, collega Ferrero, che lei per primo abbandonò questa task force, quindi di fatto vennero a mancare le ragioni che collegialmente avevano costituito questo nucleo di lavoro che permetteva di fare dei ragionamenti molto sereni, soprattutto di approfondimento, non bypassando le procedure dell'aula e delle commissioni, che permetteva di approfondire le tematiche, le questioni, e di avere un confronto dettagliato anche con i dirigenti della Casa da gioco. Mi pare - e lo chiedo al collega Guichardaz che rimase lì fino alla fine - che mai in quell'occasione si ragionò con una logica "maggioranza/opposizione", abbiamo sempre cercato di fornire a tutti i membri della commissione tutte le informazioni che venivano richieste. Io credo che si iniziò a fare un lavoro di grande approfondimento, di grande confronto su tutte le questioni che venivano portate.
Dal mio punto di vista e dal nostro punto di vista non sussistono pertanto le ragioni per immaginare passaggi ulteriori rispetto ai bilanci che vengono portati, approvati in quest'aula, né tanto meno di procedere all'istituzione di una commissione di inchiesta, quindi il nostro voto su queste iniziative non sarà un voto favorevole. Grazie.
Presidente - Per la replica, al Consigliere Ferrero.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.
Qualche precisazione bisogna pur farla perché sennò sembrerebbe che almeno uno dei due Cinque Stelle sia completamente matto. E allora, alla task force...brutto nome, "gruppo di lavoro", perché dobbiamo sempre dare un termine in inglese? doveva essere un gruppo di lavoro...al gruppo di lavoro che era stato costituito, la prima volta che ci eravamo visti - se lei ricorda - io avevo consegnato prima a lei e poi all'Amministratore dell'epoca un elenco delle cose che avrei voluto avere; erano cose molto semplici, erano fatture che riguardavano dei lavori sui quali avevo ragionevoli dubbi circa la congruità dei prezzi e sul fatto che fossero stati eseguiti in maniera regolare. Quando mi sono accorto...e devo confessarlo qui, io non volevo nemmeno entrarci in questo gruppo di lavoro, però mi sono anche detto che non posso sempre essere pregiudizialmente contrario a entrare in qualsiasi gruppo di lavoro per il semplice fatto che c'è qualche rappresentante della maggioranza, e allora andiamo e vediamo cosa succede...cosa è successo? Che sostanzialmente, al di là di alcuni documenti ben fatti e ben redatti che però riguardavano esclusivamente la situazione degli stipendi dei dipendenti, non ho avuto niente in cambio! Non ho avuto nemmeno una delle fatture...no, le fatture che ho chiesto io non le ho avute e a me interessavano le fatture!
Allora, sulla questione della sentenza del TAR, il TAR avrebbe detto...intanto il TAR della Valle d'Aosta è il primo grado a livello amministrativo, quindi in sede di Consiglio di Stato noi contiamo comunque di ribaltare la sentenza...ha detto che noi non avremmo diritto ad ottenere queste fatture. Ora, io chiedo una cosa molto semplice: se non c'è nulla da nascondere, se tutti i lavori sono stati firmati e rifirmati da due, tre, quattro persone, se sono stati fatti i collaudi, ma che problema c'è a far visionare una o più fatture a dei componenti dell'opposizione? Questo io mi chiedo! Poi va bene, il TAR ha detto così, ma stiamo discutendo da un anno, non è il bilancio che è certificato ed è passato al vaglio dei revisori dei conti...a me non interessa nulla del bilancio! Sappiamo bene che i bilanci si compilano, sono perfetti, sono certificati, e poi sotto non c'è nulla, quindi può capitare anche quello. Non è il caso del Casinò, non sarà il caso del Casinò, però abbiate pazienza, ci potrà essere un ragionevole dubbio che continuando a metterci dei soldi la cosa non si mette a posto? Uno dice: "Vabbè, vediamo un attimo"...ma guardi, senza andare tanto oltre, io farei veramente una proposta choc all'Assessore: se lei lascia me e il collega per un mese a guardare fatture lì dentro, noi le recuperiamo minimo 1 milione di euro in un mese! Facciamo questa scommessa? Andiamo lì, noi ci dedichiamo e per il prossimo bilancio c'è un risparmio di 1 milione di euro, e in più c'è un recupero sui bilanci precedenti di almeno 2-3 milioni di euro, perché andiamo ad individuare delle responsabilità su lavori che secondo noi sono stati fatti in maniera non congrua, non regolare e su forniture che sono state...non dico gonfiate, ma non in maniera regolare e ortodossa dal punto di vista dei costi.
Questa ostinazione nel non voler andare a fare chiarezza sui conti della Casa da gioco è ovvio che alla fine nasconde qualcosa! Al di là di questa provocazione, Assessore, su una delle forniture che ha riguardato il Billia e il Casinò io la porterò giù, capitolato alla mano, e le farò vedere quanto su una singola fornitura è stato...non so come si può dire...valutato erroneamente, sbagliato? Andiamo giù con la cassettina degli attrezzi, è una cosa molto semplice, le farò vedere, e a quel punto però vorrò una risposta diversa, perché le porterò la prova provata ed evidente che c'è qualcosa che non va. Forse è l'unica cosa quella che io le farò vedere, ma almeno avremo diritto a fare qualche controllo a campione, perché i controlli a campione si fanno anche sulle autocertificazioni dei cittadini; quando un cittadino porta una certificazione, una domanda alla pubblica amministrazione, autocertifica che è in possesso dei requisiti e poi la pubblica amministrazione, a campione, fa un controllo. Cosa chiediamo noi? I lavori sono stati fatti bene? Va bene! Facciamo due o tre controlli a campione su qualcosa, su due o tre cose; però poi, una volta che abbiamo visto che quei controlli a campione sono positivi, a quel punto bisogna andare avanti, perché sennò andrà avanti qualcun altro, io non mi rivolgerò più all'Assessore, ma mi rivolgerò a qualcun altro.
Il nostro obiettivo non è quello di affossare il Casinò che di problemi ne ha già per conto suo che bastano e avanzano, ma quello di cercare un contatto con voi, di riuscire a stabilire un dialogo, magari per farvi anche partecipi di cose delle quali io devo ritenere che giustamente lei non può essere al corrente, perché come il Presidente non può essere al corrente di tutte le cose che succedono negli uffici della Regione, lei non può essere al corrente di tutto quello che succede al Casinò o in altre partecipate. Non è che noi abbiamo la pretesa di fare chissà che, ma dateci almeno la possibilità di fare questa cosa. La commissione è uno strumento che garantiva anche dal punto di vista della segretezza, proprio perché noi ci tenevamo a non spettacolarizzare la cosa e io dopo verrò da lei anche a chiederle una cosa per una questione giornalistica, perché a me non interessa "sputtanare" il Casinò, a me interessa gestire questa cosa e capire se effettivamente voi avete l'intenzione di portare fuori dal pantano la Casa da gioco o se, diversamente, si intende proseguire nella stessa direzione. Peccato quindi, secondo me è un'occasione persa, c'era la garanzia della segretezza anche su alcune cose, potevamo...non dico risolvere le cose tra noi, che è un brutto modo di dire perché sembra quasi che c'è un tavolo a umma umma, ma fare sì che la Casa da gioco ne esca il meno possibile con le ossa rotte, perché il secondo passaggio sarà poi quello di togliersi i guanti di velluto e andare avanti invece con l'accetta, poiché in ogni caso il tumore andrà fermato.
Presidente - Sempre per la replica, la parola al Vicepresidente Rosset.
Rosset (UVP) - Grazie Presidente.
Vede, Assessore, lei mi dice che non sussistono ragioni...io lo dissi ieri che la politica è e resta l'affermazione delle proprie speranze. Questa mozione l'abbiamo fatta nell'ottica di collaborazione, di dialogo, di confronto, non ho posto dubbi, ho posto soltanto una richiesta di documentazione da avere in commissione, e questo perché? Se non c'è nulla da temere, se tutto è in regola, per poter avere finalmente tutto di fronte, un quadro per poter attivare quel discorso importante, direi cruciale, di scelta sulle prospettive future del Casinò. Lei dice che la relazione ha avuto parere favorevole, è vero, ha avuto parere favorevole, ma chiude con 19 milioni di perdita. C'è una relazione da parte della società KPMG che pone una serie di osservazioni di poca attendibilità, e io mi limito ai documenti che ho avuto...perfetto, l'attuale dirigente, come le dicevo, che ha iniziato - e non può essere diversamente - aprendo documenti già esistenti può fare un copia e incolla, perché non credo che abbia già grosse prospettive se non quello del personale nell'immediato, però ha già posto la mancanza di liquidità e quindi questo impone, in prospettiva, tutta una serie di azioni. Ecco perché le chiediamo la possibilità di avere questi documenti di cui - posso condividere con lei - non c'è nulla da temere, non c'è nulla da mettere in discussione, ma almeno poterli avere di fronte da poter comodamente, in commissione, attivare quel confronto e quel dialogo che possa portare prospettive verso la Casa da gioco. Grazie.
Presidente - Grazie. Sempre per la replica, la parola al Consigliere Gerandin.
Gerandin (UVP) - Merci Président.
Ho ascoltato attentamente quanto lei ci ha comunicato, Assessore. Anch'io ho alcune precisazioni da fare e poi magari alcune considerazioni più di carattere generale. Lei giustamente ha citato il fatto che ci sia stato il parere favorevole da parte del Collegio dei revisori e in parte anche dalla società internazionale, ma non ha detto che questa società - non voglio sbagliare, quindi leggo - mette in dubbio "il presupposto sull'esistenza della ragionevole certezza per ottenere i 25 milioni iscritti sulle imposte anticipate". Ora, Assessore, una società a totale capitale pubblico, che ha avuto un'importante ricapitalizzazione di 60 milioni un anno fa, a cui se sommiamo i 25 milioni di dubbia certezza rispetto alle imposte anticipate sommiamo il deficit di bilancio, che supererebbe già il terzo che il Codice civile prevede per la diminuzione di capitale sociale, abbia pazienza, ma noi...non la veda come un atto di accusa su una cattiva gestione, ma quanto meno qualche dubbio rimane! Se rimane a noi, rimane al comune cittadino, Assessore! Allora lei legga la nostra richiesta come la volontà di fare chiarezza ai cittadini valdostani, perché è difficile far capire se non facciamo un'operazione di trasparenza come mai 60 milioni per il Casinò l'anno scorso li abbiamo trovati e quest'anno parliamo di lacrime e sangue, di tagli al sociale, di risorse minori per quello che riguarda il bilancio regionale. Allora, la legga come un'operazione di trasparenza, noi siamo stufi di sentir parlare che abbiamo speso 100 milioni per un albergo di cartongesso! Allora, se non è così, viva, io mi auguro veramente che esca fuori questo, perché la nostra era una richiesta di trasparenza.
A noi fa male, e immagino che faccia ancora più male al Governo e faccia più male a chi è seduto sui banchi di maggioranza, che la Valle d'Aosta, che soprattutto il Casinò venga dipinto come uno spreco, come un lusso che la Valle d'Aosta si detiene nei cassetti. Qualcuno di voi, ieri, ha sottolineato l'inopportunità che alcuni articoli, che mettono in discussione i sistemi e la trasparenza della Regione, vengano ripubblicati o vengano pubblicati di nuovo dai giornali. È vero quello, non ha senso che andiamo a ripubblicare cose vecchie, ma ha senso che cambiamo il sistema di trasparenza, di informazione. Allora lo legga in questo senso: noi vogliamo che ci sia la più larga informazione...non c'è nulla? Ma viva, viva! Non è che noi ci auguriamo che con questo emergano chissà che tipi di irregolarità o di illeciti, noi chiediamo solamente di avere la possibilità di fare chiarezza, di poter rispondere, di dire che 60 milioni sono stati spesi bene, perché lei lo sa che due-tre mesi dopo che era stata fatta la ricapitalizzazione dei 60 milioni ce n'erano 5 in cassa, lo sappiamo questo, lo sa anche lei, ma lo sanno tutti! Allora la gente vuole capire dove sono andati a finire gli altri 55, come sono stati spesi 100 milioni! Sarà più facile spiegare che una parte è servita per restituire una parte del mutuo acceso, per cui è un'operazione di trasparenza la nostra che chiediamo, nulla di più!
Lei dice che il bilancio dice tante cose...il bilancio, per la carità, sì, è uno strumento contabile che alla fine ti dice...però ci sono delle linee di credito aperte. Noi abbiamo avuto in audizione la dirigenza che ci ha detto: "Per favore, facciamo in fretta, perché abbiamo incontri con le banche e abbiamo la necessità di avere ulteriori risposte su linee di credito"...allora dov'è il problema per dare accesso a questa documentazione? Lo dico anche per due altri motivi: il primo è che, al di là di tutto, ci sono fior di sentenze che dicono che sulle perdite delle società la responsabilità è dei Sindaci...Sindaci in questo caso significa chi ha votato le ricapitalizzazioni, chi dà l'input politico delle ricapitalizzazioni, ma per noi sui 60 milioni c'è stata una votazione nominale! Allora, ne va a tutela anche di chi ci ha messo la faccia, su questi 60 milioni! Non vuole essere una commissione d'inchiesta, non vuole essere l'assoluta necessità di trovare un qualcosa che non va bene, se qualcosa va bene noi saremo ben felici, l'operazione trasparenza l'avevamo iniziata già in precedenza. E poi c'è un'altra motivazione: coi bilanci consolidati, questa pacchia è finita, lei lo sa meglio di me, Assessore, che col 2017 la pacchia è finita, perché i bilanci delle società controllate e partecipate finiranno nel bilancio regionale! Allora è finita anche la pacchia di dire: "Non abbiamo accesso". Allora, non è meglio mettere a tacere queste voci subito, dico io? Per evitare questi tipi di malintesi e di mala informazione, per dare una parvenza all'esterno di trasparenza, per poter dire che quando qualcuno si è permesso - l'ho detto prima - di dire che le Regioni sono spreco, mala gestione, o altro...almeno lo facciamo star zitto, no? se gli diciamo che siamo riusciti a spendere, e anche bene, 60 milioni di ricapitalizzazione e un investimento di 100 milioni!
Dico questo perché l'operazione trasparenza per noi è sempre stata una linea maestra; su questo noi insisteremo, e fino alla fine. Noi siamo convinti che chi ci ha accompagnati in questo percorso precedentemente non possa esimersi da essere coerente con quanto è stato detto in quest'aula sulla trasparenza. Non ci posso credere, perché non può essere un cambiamento di volontà di metter comunque la trasparenza al centro dell'attività amministrativa! Per cui io non vedo assolutamente nulla, perché non è andare a sindacare sul discorso...non so, qualcuno ha citato il discorso della concorrenza, non dobbiamo avere troppe informazioni sennò mettiamo in dubbio l'attività e la concorrenza con altri... Noi non chiediamo nulla di tutto questo, noi vorremmo solo capire qual è stato l'iter degli affidamenti. Lei ha parlato di collaudi...avete fatto tutto quello che c'era da fare, quello che lei mi ha presentato è quello che deve fare la pubblica amministrazione! Allora, che problema c'è? Che problema c'è a dare alla commissione competente accesso a questi atti? Ne saremmo tutti sollevati!
Come ho fatto questo intervento, sarò ben felice, se lei accetterà questa mozione, di venire in aula e dire: "Bene, è tutto a posto, è tutto trasparente", viva! Tanto, lo torno a dire - e mi piacerebbe anche che qualcuno di voi lo dicesse - quando si attacca la Valle d'Aosta, anche se si attacca l'attuale Governo o l'attuale maggioranza, si attaccano i valdostani e il sistema valdostano! Allora, o vogliamo difenderlo fino in fondo, oppure evitiamo di lamentarci se escono poi i titoli a quattro colonne sui giornali nazionali dicendo che nell'Amministrazione, in Valle d'Aosta, non siamo un esempio così virtuoso di trasparenza! Abbiamo la possibilità di farlo, non costa niente, sono dei segnali a costo zero, diamoli!
Presidente - Grazie collega. Collega Chatrian, per dichiarazione di voto? Prego.
Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.
Non sono intervenuto prima, non siamo intervenuti nella discussione generale perché i colleghi hanno ben illustrato le due mozioni. Non vi tedierò e non vi farò perder tempo leggendovi le dichiarazioni che qualche collega ha fatto in questi giorni sulla Casa da gioco, perché preferiamo passare ai fatti e lasciar da parte i bla bla bla e le parole, com'è stato ben detto ieri e questa mattina.
Vorrei invece partire da una frase che vi leggo: "I dati del Casinò sono pubblici, e francamente, per la prima volta in aula, rispetto alle discussioni cui ero abituato io, si è parlato pochissimo di quei dati". Questa è una frase che ha detto il collega Donzel qualche giorno fa sulla Casa da gioco e parto proprio da lì. Ci sarà un motivo perché nell'ultima discussione, in quest'aula, non si è parlato tanto di cifre, non si è parlato di dati...c'è stato un cambio al vertice, no? E prima di urlare "al lupo, al lupo", bisogna vedere come operano, che sterzata vera, misurabile, si dà, dove si dà e in che maniera si dà. Bene, oggi le due iniziative andavano in quella direzione, cioè se possiamo avere qualche informazione in più...informazioni che non abbiamo, eh, altrimenti non staremmo qui a discuterne...ma faccio un passo un po' più avanti, tanto è inutile fermarci alle due mozioni che sono state presentate.
Lei, Assessore, ci ha invitato nel mese di luglio, come Capogruppo dell'opposizione, a un incontro informale, che è stato cordiale, e noi abbiamo fatto alcune domande: quali sono le azioni che intendete mettere in campo e, soprattutto, che tipo di sterzata pensate di dare alla trasparenza all'interno di questa società, ma la mia domanda puntuale era sulle pari opportunità legate al comprensorio locale di Châtillon e Saint-Vincent e alle imprese che in questo momento forniscono servizi e forniscono la Casa da gioco e l'Hotel Billia, i due hotel, di alimenti e non solo...diciamo tutto quello che è fornitura per fare andare al meglio le diverse attività. Da parte del Signor Scordato e del Signor Sommo c'è stata ampia apertura, e su questo hanno detto: "Ben volentieri, vi daremo le informazioni che chiedete, perché noi abbiamo un ruolo diverso". Al di là di avere un'informazione, la domanda è stata: "Ma intendete sterzare, dare delle sterzate a una criticità forte, che è quella della non pari opportunità in questo momento?" Poi non voglio declinarla, l'abbiamo detto e stradetto in questi otto anni. Uno allora prende carta e penna e scrive e richiede puntualmente...non ad Adamo ed Eva o 2012, 2013, 2011, 2010, ma da quando c'è il nuovo management...puntuali, potete dirci che cosa avete fatto in questi cinque mesi, in quattro mesi e mezzo? Nel mentre, si discute politicamente in Conferenza dei Capigruppo, si discute se a seguito della sentenza del TAR la maggioranza ha preso una posizione...ci garantite almeno le pari informazioni, quelle poche informazioni che avevamo fino alla sentenza del TAR? La domanda era politica, non era tecnica, anche perché il nostro articolo 116 è molto chiaro, e la maggioranza si è presa qualche settimana e non ci ha detto nulla, i Capigruppo di maggioranza si sono presi qualche settimana. Noi ci siamo visti recapitare qualche giorno fa un diniego - informazioni che abbiamo sempre avuto! - citando proprio la sentenza del TAR e neanche a firma della società partecipata, ma a firma di un Assessore. Ecco, se questo è l'incontro informale che abbiamo avuto, noi come possiamo misurare i cambiamenti all'interno della Casa da gioco? Noi come possiamo misurare se è vero quello che Scordato e Sommo ci hanno detto sulle pari opportunità per le imprese valdostane? Colleghi di maggioranza, colleghi imprenditori di maggioranza, come possiamo noi verificare se è vero quello che ci hanno detto quattro mesi fa nelle sedi opportune, in presenza dell'Assessore, Scordato e Sommo? Come possiamo, se è vero...se posso, utilizzo il tempo del secondo intervento, Presidente Viérin...
Presidente - Accordato, prego.
Grazie...come possiamo, colleghi di maggioranza, imprenditori di maggioranza, sapere se è vero che è cambiato il mondo anche all'interno della Casa da gioco? Come possiamo, se la risposta che ci viene data è: "Alla luce della sentenza, ritiene di non poter aderire avanzata ai sensi dell'articolo 116"? E invece ai Capigruppo di maggioranza chiedo: come possiamo, noi, dare gambe e corso al nostro mandato, noi Consiglieri di opposizione, per poter quanto meno controllare e verificare quello che si sta facendo in un momento...ma al di là della difficoltà, questa è la "non trasparenza" che probabilmente inizia ad essere perfino inferiore rispetto a prima! E poi sentiamo dei colleghi di maggioranza che adesso risiedono nei banchi dell'Esecutivo che quasi ci prendono in giro completamente, dicendo: "Ma cosa stanno dicendo questi qua? Ma qui è tutto trasparente, ragazzi! Qui sono pubblici i conti, certificati, non so mica che conti vogliano questi colleghi di minoranza"! Des deux l'une: spiegateci sinceramente che cosa volete fare o almeno abbiate la buona volontà di dire: "Ascoltate, ci nascondiamo volentieri dietro la sentenza del TAR, non vi facciamo più aver nulla, quindi non c'entra nulla Scordato, Sommo, non c'entra nulla la nuova dirigenza, queste cose non ve le facciamo avere perché sono cose nostre"...però ditecelo! Perché altrimenti qui i colleghi di maggioranza Capigruppo non sapevano ancora che certi Assessori avevano già negato l'acceso agli atti a seguito della sentenza! I colleghi Capigruppo non sapevano ancora che altre informazioni non sono arrivate a seguito di quella sentenza - e non solo sulla Casa da gioco - e al Presidente Viérin è stato chiesto: "Fatevi una riunione di maggioranza e fateci sapere qualcosa, qual è l'indirizzo che intendete prendere e dare per il prosieguo, quanto meno decideremo il percorso da fare e da mettere in campo". Ci spiace, sinceramente.
Noi avevamo dato un'apertura di credito al nuovo management, ma se questi sono i primi segnali di come pensano di operare, a domanda puntuale: "Dal 22 di luglio al 12 di ottobre, potete dirci cosa avete fatto sulle forniture di servizio e sulle aggiudicazioni di forniture aggiudicate in ordine di procedura? - queste sono le due domande puntuali che abbiamo fatto - la risposta è stata: "Il TAR ci ha detto di non dirci nulla". Ma se in quell'incontro informale ci avevate proprio detto: "No, noi iniziamo da lì, noi vogliamo muovere completamente la tendenza, perché le pari opportunità in Valle d'Aosta non ci sono, perché non tutte le aziende possono offrire quello che hanno", e concorrere, concorrere con un modello concorrenziale dando una possibilità, una chance a tutti e che vinca il migliore...ebbene, la vostra risposta è: "Queste non sono cose vostre, sono cose nostre, e quindi non vi interessano"! Allora des deux l'une: fateci solo sapere se ha ancora senso non solo presentare delle mozioni, ma sapere ed avere qualche informazione in più per portare anche il nostro umile e semplice contributo. Sicuramente adesso chiederemo un incontro urgente in commissione, quanto meno con i manager della Casa da gioco, e non solo, perché da come abbiamo capito non c'è nessuna intenzione di approvare queste due mozioni.
Chiudo con un ultimo passaggio. Per quanto riguarda la seconda mozione: "fornire alla commissione competente tutta la documentazione contabile"...ma mi sembra il minimo! Stiamo parlando di 100 milioni di euro! Noi non possiamo avere tutta la documentazione contabile relativa agli investimenti fatti nella Casa da gioco, che è nostra al 100 percento? E poi, Assessore Perron...lei non era Assessore, avevo fatto tale quesito all'Assessore Baccega...quando all'interno di quei lavori erano state fatte delle "transazioni" - così si chiamano all'interno dal punto di vista giuridico, transazioni milionarie - dove la risposta data ai sensi dell'articolo 116 era stata: "Non possiamo darvi nulla perché prima dobbiamo collaudare il tutto e poi vi faremo avere tutte le informazioni"...cioè dove si parlava di transazioni milionarie con un "non ti faccio fare questo, ma ti faccio fare quello, non ti chiedo una penale di questo, ma ti faccio fare qualcos'altro"...così era declinato bene, no?
Ma noi eletti non possiamo avere questa documentazione? La domanda che le pongo e che poniamo al Governo regionale tutto è: noi non siamo abilitati ad avere queste informazioni per poter tranquillamente onorare il nostro mandato elettivo e, in questo caso, quanto meno di controllo? Perché sente anche lei, al di là dei collaudi degli architetti, degli ingegneri o dei geometri che cosa abbiamo speso! Avete speso quasi circa...e termino, Presidente...dieci milioni di euro tra progettazione, direzione lavori e sicurezza, se non è dieci è sono nove e qualcosa - penso che l'ordine di grandezza sia azzeccato abbastanza - e noi non possiamo avere quella documentazione? Io chiedo sinceramente ai colleghi di maggioranza di fare ancora una riflessione...non volete per niente costituire una commissione d'inchiesta perché veramente vi portiamo fuori strada? Non lo so, ma quanto meno date gambe a una richiesta minima di avere contezza di come sono stati spesi i 100 milioni! Nell'ultimo incontro sulla Casa da gioco avevamo parlato proprio del meritarsi una propria credibilità...e poi questa credibilità arriva dopo quattro mesi negandoci praticamente tutte le informazioni! Ma noi come possiamo valutare il lavoro di Sommo e Scordato, anche nelle cose piccole? Perché tra forniture e servizi parliamo di 20 milioni di euro all'anno, eh! Grazie Presidente.
Presidente - Siamo passati alle dichiarazioni di voto. Se non ci sono altre dichiarazioni di voto, procediamo alla votazione. Qualcuno della Giunta intende replicare? Passiamo alle dichiarazioni di voto del punto 30. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 14
Favorevoli: 14
Astenuti: 21 (Baccega, Bianchi, Borrello, Donzel, Farcoz, Follien, Fontana, Fosson, Guichardaz, Isabellon, La Torre, Lanièce, Marguerettaz, Marquis, Péaquin, Perron, Restano, Rini, Rollandin, Testolin e Marco Viérin)
Il Consiglio non approva.
Possiamo dare lo stesso risultato sulla mozione di cui al punto 36? No, c'è la dichiarazione di voto del collega Rosset.
Rosset (UVP) - Grazie Presidente.
Assessore, è vero che lei ha risposto alla mia illustrazione della mozione, però sono state poste poi nella replica una serie di domande e di chiarimenti; vorremmo capire quali possono essere gli intendimenti...credo siano stati posti serenamente nell'ottica di un confronto serio e politico, quindi sapere se c'è questa disponibilità o meno, con un minimo di risposta, ecco. Grazie.
Presidente - La parola alla collega Certan.
Certan (ALPE) - Sì, per ribadire che ci aspettavamo un intervento che perlomeno ci desse qualche informazione su quello che intendete fare su tutti gli impegni richiesti. Ci sono degli impegni precisi, impegni legati a cose molto semplici: trasparenza, informazioni pari ed egualitarie per tutti; quindi ci aspettiamo, invece di porre in votazione immediatamente le due mozioni, che venga data la risposta almeno riguardo a questi intendimenti.
Presidente - Altri? La parola al collega Fabbri.
Fabbri (UVP) - Grazie Presidente.
Sinceramente mi sarei aspettato che qualcuno della maggioranza, dopo questi interventi fatti dai nostri colleghi, ci dicesse qualcosa, esprimesse la propria opinione, perché è veramente una cosa incredibile che non si debba dire nulla su cose così gravi come quelle successe oggi, su queste cose che sono state dette! Io veramente sono un po' allibito che nessuno risponda e nessuno si senta in dovere di dire qualcosa!
Presidente - Grazie collega Fabbri. Altri? Ricordo che siamo in dichiarazione di voto sul punto 36. Non ci sono richieste...la parola al collega Bertschy.
Bertschy (UVP) -Presidente, la richiesta non vuole essere ridondante, però l'ho già detto nello scorso Consiglio: mi pare che l'Assessore Perron venga lasciato un po' solo dalle forze politiche che sostengono questo Governo, e io credo che le risposte non siano solo quelle dell'Assessore, ci sono tre gruppi politici! Per noi è sufficiente una risposta, ma almeno motivarla, articolarla, spiegare che si sta facendo un percorso per portare avanti le iniziative che sono state citate. Noi non vogliamo prendercela con il Governo e con l'Assessore, ma la maggioranza è sostenuta da forze politiche e se le forze politiche ritengono che oggi una risposta in questo senso non debba essere data ce ne dispiacciamo, perché oggi abbiamo fatto grossi discorsi anche legati all'Autonomia, alla nostra volontà di fare un percorso insieme per andare avanti, quindi questi sono anche i segnali che bisogna dare, a nostro avviso! La formula della mozione magari può non essere quella giusta, possiamo decidere, però sono state richieste delle cose che vanno a vantaggio di tutti, vanno a vantaggio del buon governo! Non c'è motivo per non arrivare a queste risposte! Ribadisco, quindi: fateci capire perché, ma senza per forza vedere l'Assessore doversi arrampicare sui vetri, ancora una volta, per dirci qualche cosa a cui forse non crede neanche lui fino in fondo, anche perché è padrone di questa iniziativa da meno di un anno.
Presidente - Non vedo altre richieste. Ricordo che siamo in dichiarazione di voto. La parola al collega Gerandin...decidete, colleghi, avete chiesto la parola in due: Guichardaz o Gerandin. Grazie, collega Gerandin.
Gerandin (UVP) - Ci mancherebbe! Grazie Presidente.
Intervengo perché a volte ci sono dei silenzi che sono più imbarazzanti che non le prese di posizione, e sono dei silenzi imbarazzanti perché, al di là di tutto, questa mozione non aveva intenzione di sollevare alcun tipo di polverone o accuse: si chiedeva esclusivamente se era possibile avviare quel percorso di trasparenza che tutti abbiamo condiviso. Ora, noi, quando chiedevamo e volevamo questo non abbiamo chiesto di avere accesso agli atti personali, abbiamo chiesto di avere accesso agli atti alla commissione competente, per cui se volete secretarli in commissione, secretateli in commissione, fate le sedute a porte chiuse, a noi non importa! Quello che noi vorremmo è che la Valle d'Aosta una volta tanto uscisse con un'immagine trasparente, pulita, con nulla da nascondere, e quando dico che i silenzi sono imbarazzanti...io penso che quando ci sono dei silenzi così la complicità è di tutti quelli che tacciono, di tutte le forze politiche che tacciono!
Ha ragione il collega Bertschy quando dice che comunque in questa difesa abbiamo lasciato solo l'Assessore! Io non lo so il perché, non so veramente il perché, perché non abbiamo chiesto nulla, nulla se non capire come sono stati spesi 100 milioni di investimenti con 60 milioni di capitalizzazione. Noi non lo dobbiamo questo ai valdostani, ai cittadini? Non dobbiamo loro questa trasparenza? Non vogliamo provare a difendere l'immagine della Valle d'Aosta che è attaccata perché ci dicono che siamo un'isola felice dove spendiamo come vogliamo con le partecipate o quant'altro? Allora diamola questa immagine! Secretateli in commissione questi atti, a noi non importa! Noi siamo disponibili a andare in commissione...li tenete lì, sotto chiave, ve li gestite voi, non è che abbiamo intenzione di andare a fare delle fotocopie e sventolarle! A noi basta che ci sia accesso a questi atti, che si capisca una volta tanto, che si faccia chiarezza e basta! È tanto chiedere questo? È qualcosa di impossibile? Io penso che è il minimo dovuto! Ma tutti quelli che credono nella trasparenza...io non posso credere che ci siano in maggioranza solo persone che non credono nella necessità di avere questa trasparenza, è inaccettabile, ma non per noi! I Cinque Stelle hanno detto che probabilmente ci sono altre strade...ma è bello percorrere altre strade per avere accesso a quegli atti che - torno a dire - tra un anno sarete obbligati a dare? Perché con il bilancio consolidato tra un anno sarete obbligati a darli! Allora dov'è la difficoltà di fare trasparenza adesso e di spiegare ai cittadini valdostani come abbiamo speso 100 milioni di investimenti con 60 milioni di capitalizzazione? Votata...torno a dire: con assunzione di responsabilità personale di chi l'ha votata questa ricapitalizzazione, perché questo non è un fattore secondario! Grazie.
Presidente - Grazie collega. La parola al collega Guichardaz.
Guichardaz (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Spero di poter avere il tempo per fare alcune considerazioni; intanto una, siccome è stata evidenziata la questione legata al nostro intervento in maggioranza a proposito dell'ex Amministratore unico Frigerio. Noi, nell'accordo politico che è stato stipulato preventivamente al nostro ingresso in maggioranza, abbiamo posto addirittura al primo posto il cambio del vertice del Casinò; anche questo, ripeto, non è una marchetta, perché poi dopo anche queste allusioni continue del dire "avete messo"...abbiamo messo in continuità rispetto a cose che dicevamo già quando eravamo in opposizione, cioè noi ritenevamo che la responsabilità di una certa situazione fosse anche in capo alla dirigenza. Lo avevamo detto per due anni, l'abbiamo detto in tutte le salse e lo abbiamo ribadito insieme ai colleghi della maggioranza, perché l'accordo politico non è una roba che fa il PD o chi fa che cosa, si è deciso che quello dovesse essere il punto...non dico principale, ma uno dei punti più importanti di quell'accordo politico, perché pensavamo che con il cambio del vertice si potesse modificare anche una situazione che ormai aveva assunto dimensioni anche piuttosto importanti.
Riguardo poi alla task force - questa task force o gruppo di lavoro, chiamiamolo com'è -, io voglio dire che la task force origina da una risoluzione dell'opposizione che non presentammo noi, diciamo che gli artefici e i proponenti furono altri, che chiedeva delle cose molto chiare e fu votata all'unanimità da parte di tutti. Allora, questa task force chiedeva sostanzialmente un impegno da parte di chi decideva di entrare all'interno di quell'organismo, deliberato tra l'altro, di confermare la revoca del premio dell'Amministratore unico addirittura, la predisposizione di un piano di crescita degli introiti dettagliato, la previsione di accordi di prospettiva finalizzati a un recupero di produttività, la definizione di azioni concrete da porre in atto immediatamente per garantire un raccordo continuo e costante con il territorio circostante al fine di favorire l'interazione, i necessari collegamenti con il territorio. Quando noi ci prendemmo l'impegno di entrare dentro questo gruppo di lavoro, l'obiettivo era un obiettivo programmatico, cioè si doveva lavorare mettendoci anche del nostro, perché è ovvio che chiedere l'abbassamento eventuale degli stipendi, la ricontrattazione, fare delle azioni significava mettersi intorno a un tavolo e ragionare sui piani di rilancio, sui piani di marketing, eccetera. Infatti in quell'organismo ci furono forniti una serie di dati importanti, dati che noi abbiamo preso e non abbiamo diffuso, peraltro relativi agli stipendi, relativi alle spese, eccetera, e l'obiettivo era quello di cominciare un ragionamento. Poi, progressivamente, i componenti dell'opposizione - noi eravamo saldamente all'opposizione - hanno cominciato a dire: "Ma forse diventa un po' problematico rimanere dentro questa task force"; io non so per quali motivi, ma siamo rimasti noi da soli come dei pinguini dentro questa task force insieme ai componenti di maggioranza, e non abbiamo voluto ritirare la nostra partecipazione alla task force perché eravamo convinti che l'indirizzo della task force, che era quello di andare nella direzione di effettuare delle analisi concrete che portassero al rilancio del Casinò e portassero agli obiettivi che ci eravamo proposti all'interno di quella risoluzione votata all'unanimità, fosse ancora produttivo di un risultato. Questo è semplicemente il discorso! All'interno di quella task force, fra l'altro, io ho acquisito una serie di dati che mi hanno anche fornito argomentazioni per poter poi fare dei ragionamenti successivi, ragionamenti che poi hanno trovato delle concretizzazioni successivamente anche in un'azione politica o comunque in un'azione politico-sindacale, se vogliamo, anche da parte di questa nuova dirigenza.
Diciamo seriamente e diciamo cosa è avvenuto in Conferenza dei Capigruppo: in Conferenza dei Capigruppo, noi, del PD-Sinistra VdA, abbiamo proprio detto chiaramente che siamo per la trasparenza, tant'è vero che io ho detto: cerchiamo di trovare una soluzione affinché legittime proposte e richieste da parte dei Consiglieri di opposizione - ma anche di maggioranza, perché a volte anche i Consiglieri di maggioranza fanno delle richieste di dati - vengano accolte nella cosiddetta "legittimità". È intervenuta questa sentenza del TAR e la cosa che abbiamo detto è: ci riuniremo presto con la Commissione Regolamento ed i Capigruppo per cercare di trovare una soluzione, affinché si vada nella direzione della massima trasparenza. Personalmente io dico che non penso ci sia nulla da nascondere su dati di questo genere, sapere, avere dei dati di compatibilità...certo che se si chiedono dei dati generici relativi...
Presidente - Collega, la prego di concludere.
...ah, io non ho il secondo intervento?
Presidente - Eh no, perché abbiamo già votato.
...e allora niente.
Presidente - Grazie. La parola al collega Cognetta.
Cognetta (M5S) - Grazie Presidente, cercherò di stare nel tempo che, se non sbaglio, è di 5 minuti.
Mi fa piacere che il collega Guichardaz abbia fatto chiarezza per ciò che riguarda la sua componente all'interno della maggioranza. Ho capito che se vogliamo le fatture dobbiamo passare in maggioranza, perché basta porlo come punto qualificante per entrare e, se accettato, abbiamo le fatture, come voi avete posto come punto qualificante il cambiare la dirigenza del Casinò e l'avete ottenuto, e quindi per noi basterebbe questo...potrebbe essere una soluzione, magari ne parlo con il mio collega e vediamo di trovare anche questa soluzione!
La task force aveva un obiettivo programmatico, lei ha ragione, e infatti c'era Frigerio che andava in giro insieme alla sua compagnia a usarla come clava, diceva a tutti i dipendenti in giro al Casinò che adesso c'è la task force e...vedrete come vi sistemiamo! Era diventato un qualcosa...come dire? che avvalorava le scelte che faceva l'Amministratore, cioè noi ci siamo trovati nella condizione di dover avallare le scelte che faceva qualcun altro con il tramite della task force. Va tutto bene, però uno entra per trovare delle soluzioni e invece si trova...come dire? a fare il lavoro di qualcun altro o, meglio, a fare da paravento politico a delle scelte scellerate di qualcun altro. E poi dice: perché l'abbandona? Se non è proprio tutto scemo uno l'abbandona a un certo punto, no? E quindi, noi, diciamo così, ci siamo cautelati e siamo usciti. I dati non sono stati divulgati, è vero, neanche da parte nostra, e questo dimostra eventualmente la nostra serietà, quindi quando ci mettiamo a fare una cosa, se capiamo che quelle cose lì devono restare riservate, state tranquilli che lo restano!
Infine volevo soltanto ricordare che quando...ma questo non è riferito a voi, bensì agli altri colleghi dei due partiti di maggioranza...quando la maggioranza è in difficoltà intervengono i colleghi del PD, mentre quelli di Stella Alpina e Union restano silenti, ci guardano un po' così, sorpresi da ciò che diciamo e non hanno il coraggio di parlare. Il che, alla lunga...voglio dire, fa piacere per i colleghi del PD che si dimostrano all'altezza del loro ruolo, sia di qua che di là, ma di là...non so come dire, cioè voi siete proprio sicuri di aver fatto la mossa giusta? Perché veramente - ma lo dico per voi, se ci pensate un momento - è davvero strano, fate il soccorso rosso...una volta era rosso, adesso non lo è più, vabbè...parte il soccorso, la componente nuova che si è aggiunta e tutti gli altri restano zitti nonostante siano stati sollecitati eventualmente a rispondere e non rispondono. Vabbè, allora votate come ieri, qualunque cosa, non rispondete, va tutto bene, però veramente non vi rendete conto che fuori la gente magari osserva e giudica? Ogni tanto non vi viene questo dubbio? Non volete neanche darci conto in questa mozione dei soldi pubblici (perché sono soldi pubblici quelli che ha speso il Casinò, fino a prova contraria!)? E così spariscono, non c'è problema! Fate voi!
Presidente - Grazie collega. Non ci sono altre dichiarazioni di voto. La parola all'Assessore Perron.
Perron (UV) - Sì, personalmente apprezzo - se posso dirlo - lo spirito e anche i toni con i quali queste questioni sono state sottoposte all'esame del Governo. Molto semplicemente non vedevo necessario approvare questo perché, come avevo detto, tutta una serie di collaudi sono stati effettuati, ne mancano alcuni, quindi alcune cose sono ancora in corso di perfezionamento. Condivido, colleghi, che su questa materia, come su tutto, bisogna procedere nella direzione di una massima e totale trasparenza. A scanso di equivoci, io non sono in possesso dei dati che mi vengono richiesti, perché tutta la progettazione e i lavori sono avvenuti nell'autonomia della Casa da gioco. Se non recepisco male la richiesta, m'impegno a reperirli, m'impegno ad acquisirli e anche ad accelerare la chiusura dei collaudi - alcuni sono previsti adesso, a fine ottobre-inizio novembre -. Non appena sarò in possesso di tutta la documentazione, m'impegno a fornirla con lo spirito che diceva lei, collega Gerandin, di riservatezza a tutti i Consiglieri della commissione e di metterla a loro disposizione per fare un ragionamento molto sereno su come sono stati spesi e investiti i soldi della collettività. Questo è l'impegno chiaro e preciso che molto serenamente prendo pubblicamente, per il quale credo si possa ragionevolmente anche chiedere un ritiro della mozione.
Presidente - Grazie Assessore Perron. Collega Bertschy, prego.
Bertschy (UVP) - Grazie Presidente. Grazie Assessore e, per quello che ci riguarda, grazie anche al collega Guichardaz.
Nel merito possiamo non essere d'accordo, soprattutto nell'excursus legato alla task force, anche perché ce ne assumiamo la responsabilità avendo chiesto di crearla; comunque ha avuto una sua funzione ed è stata utile per fare un percorso di conoscenza e di avvicinamento al Casinò che - vorrei ricordare a tutti - nel luglio del 2013 era cosa inavvicinabile un po' per tutto il Consiglio regionale. Quindi ci siamo arrivati per gradi, la task force ha svolto la sua funzione, anche se probabilmente gli obiettivi non erano così coerenti, e ad un certo punto abbiamo rischiato di diventare maggioranza senza volerlo essere, ognuno ha fatto i suoi ragionamenti, ma la task force, a nostro avviso, per un periodo ha rivestito un ruolo importante. Detto questo, la ringrazio, perché con onestà interviene e prova comunque a dare unità alle sue posizioni. Non possiamo fare la stessa cosa per l'altra componente, che continua a caricare sulle spalle di tutta la maggioranza i problemi che trattiamo qui, in quest'aula. Ringrazio l'Assessore e il Governo, perché immagino che sia un'azione meditata. È comunque un punto di incontro tra una nostra richiesta probabilmente più forte e una necessità di poter lavorare su questi argomenti.
Per quello che ci riguarda, siamo disponibili a ritirare la mozione e a portare avanti per un periodo che non sia...ecco, le parole che ha detto ci rassicurano e lavoriamo più velocemente possibile per portare avanti questa iniziativa. Mi pare che con responsabilità e buonsenso si possano trovare dei punti di incontro che vadano nell'interesse di tutti. Grazie.
Presidente - Grazie collega Bertschy. Collega Chatrian, per dare risposta alla proposta dell'Assessore? Prego.
Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.
Sembra che un punto di incontro su questo sia stato trovato, quindi apprezziamo lo sforzo, ma con un unico obiettivo, che sono stati spesi dei soldi pubblici, e quindi ringraziamo il Governo. Tra l'altro ho apprezzato l'ultimo passaggio dell'intervento del collega Guichardaz per quanto riguarda la trasparenza e quindi onore all'intervento che ha fatto; l'apprezzo perché io penso che sia così che non si deve fare, che sia obbligatorio avere la possibilità di avere quelle informazioni che in questi anni abbiamo chiesto. Con la prossima Conferenza dei Capigruppo aspetteremo sinceramente anche la posizione della maggioranza tutta, per avere di nuovo quelle informazioni che, dal nostro punto di vista, sono importanti. Grazie.
Presidente - Sulla base dell'accordo di ritirare la mozione dopo l'impegno dell'Assessore Perron, il punto 36 è quindi ritirato.
Il Consiglio prende atto del ritiro.
Punto 37 all'ordine del giorno.
La parola al collega Cognetta, per mozione d'ordine.
Cognetta (M5S) - Grazie Presidente.
Mi scusi per questa mozione d'ordine, e non me ne voglia il collega Chatrian, ma la volta scorsa lei è stato molto, molto preciso nell'applicare il Regolamento con me e con il collega Ferrero, invece questa volta ha fatto parlare quattro volte il collega Chatrian. Non me ne voglia il collega Chatrian, ma...no, ha fatto due interventi, perché si è fatto aggiungere il secondo intervento...
Presidente - Collega, no, ha fatto l'intervento...
...la richiamo quindi al rispetto del Regolamento, perché lei l'ha fatto parlare una prima volta, per i primi cinque minuti, per dichiarazione di voto, i successivi altri cinque li ha aggiunti alla seconda dichiarazione di voto, dopodiché ha parlato giustamente, ma era il suo terzo intervento.
Presidente - Il collega Chatrian ha chiesto la parola quando eravamo ancora nelle dichiarazioni di voto del primo punto, il punto 30, e aveva chiesto di poter fare la dichiarazione di voto sul 30 e sul 36; dopodiché sulla proposta dell'Assessore uno per gruppo dei proponenti la mozione aveva diritto di rispondere all'Assessore se accettare il ritiro o meno.
Punto 37 all'ordine del giorno.