Oggetto del Consiglio n. 1554 del 4 novembre 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1554/XIV - Interpellanze: "Situazione del parco autobus in servizio ad Aosta accessibili ai disabili" e "Individuazione di requisiti tecnici minimi dei mezzi adibiti a servizio pubblico di linea per il trasporto di disabili".
Président - Qui demande la parole? La parole au Conseiller Bertin.
Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.
Questa è una vicenda che abbiamo trattato in diverse occasioni, spero che l'Assessore Marguerettaz se ne ricordi. Dal lontano 2007 la flotta di autobus del servizio di trasporto pubblico di Aosta ha acquistato una serie di automezzi, tra l'altro, con un contributo regionale sostanzioso...ben 13 nuovi automezzi, che avevano la possibilità di essere usati anche per il trasporto disabili. In effetti, questi automezzi dal 2007 percorrono le vie di Aosta con il simbolo internazionalmente riconosciuto per il trasporto dei disabili. In diverse occasioni abbiamo sottolineato il fatto che poi in pratica questo servizio non era utilizzabile e sempre in queste occasioni l'Assessore Marguerettaz si era impegnato nel realizzare almeno alcune linee di percorso ad Aosta che, segnalate, avrebbero potuto essere utilizzate da tutti, per l'idea di un trasporto che deve essere quella di un trasporto generalizzato, un trasporto per tutti. Volevamo fare il punto della situazione visto che ormai sono passati dalla mia prima interpellanza...credo fosse il 2008, faccia lei i calcoli dal 2008 ad oggi! Grazie.
Presidente - La parola al Consigliere Ferrero.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.
Ad integrazione di quanto ha già detto il collega Bertin, con il quale ci siamo trovati su questa comune sensibilità, mi interessava soprattutto sottolineare il fatto che è necessario sapere, dato che sono giunte comunque delle lamentele da parte di persone che sono affette da disabilità di vario tipo motorio, qual è lo stato dell'arte riguardo ai mezzi pubblici di trasporto su gomma che sono stati per tanti anni sovvenzionati. Sappiamo che la Regione tira fuori fior di quattrini per il rinnovo del parco macchine e sappiamo anche che comunicare e muoversi è una cosa fondamentale, lo è ancora di più per chi ha delle possibilità ridotte. Sappiamo qual è la situazione degli altri mezzi di trasporto nostrani - non stiamo a tornarci su - e quindi era indispensabile fare il punto della situazione: per sapere intanto se siamo a norma con la media nazionale, per sapere se riusciamo a fare qualcosa di più, per sapere se c'è l'intenzione o se sono stati effettivamente programmati degli interventi e stanziati i relativi fondi per far sì che almeno il sistema di trasporto su gomme valdostano sia all'avanguardia per quanto riguarda il trasporto anche delle persone disabili, anche perché, da un lato, si fanno i tagli, che riguardano quei sostegni al trasporto che erano utilizzati ed erano utili, però, d'altro canto, dall'altro punto di vista che è quello del trasporto pubblico, non si può non offrire qualcosa in contropartita, perché diversamente sarebbe veramente effettuare una nuova discriminazione nei confronti di chi già per non colpa sua è svantaggiato.
Président - La parole à l'Assesseur Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Grazie.
Prima di entrare nello specifico di alcuni punti, mi piacerebbe fare una piccola premessa rispetto all'introduzione delle interpellanze. Questa revisione della contribuzione è una revisione che non ha fatto mancare il servizio, anzi il servizio è esattamente proposto come prima, il problema è la contribuzione. Voglio solo segnalare a tutti che l'importo più elevato sostanzialmente corrisponde a 50 euro mensili. È vero che la soluzione precedente era una soluzione dove chi pagava l'importo massimo pagava 250 euro circa. L'aumento quindi è sicuramente, se guardiamo la percentuale, molto importante, ma ricordo che 50 euro di abbonamento mensile per i trasporti è per una distanza media, che pagano normalmente i lavoratori e gli studenti.
Rispetto al servizio, quindi parliamo di un servizio che viene assicurato e che dà quest'importo come importo massimo. Tuttavia per tutti coloro che hanno le fasce ISEE, minime, la contribuzione è di 6-7 euro al mese, lo dico solo perché sennò, le persone che ascoltano non capiscono qual è il perimetro. Non l'hanno detto coloro che hanno fatto l'interrogazione, però, per meglio capire, parliamo di coloro che hanno le fasce ISEE più basse che hanno un servizio puntuale che costa 6-7 euro al mese e cresce gradualmente con le fasce ISEE, fino ad un massimo di 50 euro. Abbiamo detto - e l'ho detto nella precedente interrogazione nello scorso Consiglio - che sono allo studio eventuali riduzioni, perché giustamente qualcuno ha sollevato un tema che ritengo meritevole di accoglimento. Si dice: "ma per chi ha bisogno sporadicamente di questo servizio, quindi lo utilizza 10-15 volte all'anno, questo tipo di pagamento è addirittura fuori dalla portata". Voi considerate che questi casi sono veramente molto contenuti, ma vi sono, quindi è bene anche prevedere questo tipo di utilizzo. Nell'ambito della discussione oggi abbiamo all'attenzione un tema che è diverso rispetto a quello precedente, ma è molto prossimo, ovvero questo servizio è un servizio che viene effettuato per il trasporto dei disabili. Il ragionamento finale non è esplicitato, ma l'accesso ai servizi pubblici ha delle difficoltà. Allora, colleghi, sapete bene che il problema messo sul tavolo non è di facile soluzione. Il fatto che vi siano dei mezzi che hanno la pedana è una componente e, per dare lo specifico, nel bacino dell'Alta Valle, ci sono 33 autobus di cui 11 con la pedana, nel bacino di Centro Valle dei 55 autobus 31 hanno la pedana, nel bacino di Bassa Valle su 75 autobus ci sono 19 pedane. Non voglio fare una disquisizione tecnica, ma per tutti questi bus il problema era avere una pedana che fosse compatibile con il nostro territorio e quindi tutti questi autobus sono muniti di pedane che vengono azionate manualmente e quindi non c'è un automatismo, perché in tutto il periodo invernale con neve, sabbia, sale, queste pedane automatiche avrebbero avuto una serie di disguidi e avrebbero avuto una serie di malfunzionamenti.
Ora, ho già avuto modo di dirlo in un Consiglio, credo al collega Bertin, c'è una particolarità, che è specifica del nostro Codice della strada, dei nostri contratti di lavoro, del nostro ordinamento, dove, per poter azionare la pedana, qualora vi sia un autista solo a bordo, l'autista deve spegnere l'autobus, deve metterlo in sicurezza, deve mettere un cuneo e poi procedere ad azionare manualmente la pedana; in alternativa bisogna far viaggiare su ogni autobus due dipendenti; uno che guida e uno che, in caso di necessità, aziona la pedana. Voi capite che questo genera un costo che è proibitivo: ecco perché la scelta di dare un servizio puntuale a coloro che hanno diritto al trasporto per disabili è ancora la soluzione più adeguata.
Cerchiamo anche di circoscrivere quelli che sono i bisogni. Sui 775 utenti che oggi hanno diritto al servizio solo 332 hanno delle necessità per un utilizzo di un mezzo attrezzato, quindi è verosimile che gli altri 443 utenti non abbiano dei deficit motori che vanno nella direzione di impedire l'utilizzo, quindi hanno la necessità di quelle pedane. È anche un po' in questa direzione - si ricorderanno i colleghi - che abbiamo avviato una discussione in Consiglio, dove, proprio per dare delle possibilità, è stato riattivato il messaggio vocale per le fermate nelle zone di Aosta, in modo tale da consentire agli ipovedenti - che non hanno dei problemi motori, ma ovviamente hanno altri problemi - di utilizzare i mezzi pubblici , quindi è stato riavviato questo percorso, abbiamo già avuto diversi incontri, sempre nella direzione di dare alle persone, ancorché abbiano diritto al servizio disabili, anche la possibilità, laddove è possibile, dell'utilizzo del mezzo pubblico.
Fatte queste valutazioni, il problema è anche rappresentato dalle fermate. Allora, abbiamo tante fermate che sono su delle statali, su delle regionali, dove non abbiamo delle fermate attrezzate, mentre per il Comune di Aosta la situazione è sicuramente diversa. La navetta verde e la navetta rossa, che erano i due percorsi che erano stati valutati, hanno il 70 percento delle fermate che sono risultate idonee, quindi, se noi prendiamo il dato di Aosta, dei 55 autobus del Centro Valle 31 sono attrezzati con la pedana: il 70 percento.
Dal punto di vista infrastrutturale, quindi la situazione ha margine di miglioramento, ma non è disastrosa. Il problema è un altro: il problema è come gestire la situazione: come riusciamo ad intervenire per cambiare le regole per cui diamo la possibilità di utilizzare la pedana, senza di fatto bloccare il traffico, cioè spegnere l'autobus, mettere il cuneo, creare una situazione più agevole. È anche vero che il ragionamento per i disabili accompagnati potrebbe essere risolto perché il disabile accompagnato potrebbe avere qualcuno che può azionare il meccanismo, ma non possiamo prescindere dal servizio del trasporto disabili classico, perché la nostra situazione è talmente particolare che è impensabile che il servizio pubblico possa dare tutte quelle garanzie che oggi riusciamo a dare con un trasporto così preciso, così puntuale: ecco perché il ragionamento è stato affrontato con grande serietà, nessuna leggerezza nei mesi precedenti, il tavolo di lavoro ha avuto un confronto continuo con sindacati ed associazioni dei disabili che ha portato quella delibera, che ho già detto prima è migliorabile.
Vorrei chiarire proprio ai colleghi che non si tratta solo di pullman, ma bisogna avere delle situazioni di sicurezza. Allora, se noi dobbiamo immaginare di raddoppiare il personale viaggiante sugli autobus per poter creare quelle situazioni, andiamo a creare una situazione che onestamente non è sostenibile. Il problema quindi è creare un mix tra il servizio disabili, che immagino debba continuare con questi criteri - poi vedremo alla fine dell'anno quali sono le fasce ISEE, le ho ricevute anch'io queste proteste e si tratta di vedere quanti sono questi casi e se bisogna intervenire e creare delle modifiche -, con un percorso che metta nelle condizioni i disabili di poter utilizzare i mezzi pubblici nella consapevolezza che non potremo risolvere tutti i casi.
Presidente - Grazie Assessore. La parola al collega Bertin.
Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.
Assessore, anche un po' di confusione sulla tempistica. Mi risponde oggi ad un'interpellanza di 15 giorni fa con la replica alla mia replica, non sto qui a fare un'altra replica, ma non esca dal campo dal quale stiamo giocando, insomma...come le dicevo, 15 giorni fa... Il servizio ad hoc di trasporto per i disabili è oggettivamente non sostituibile, anche perché l'idea era quella di farlo provvisorio mentre si fosse intervenuto per attivare un trasporto pubblico per tutti. Sappiamo che non sono alternativi i due, ma il fatto che non si faccia niente per un trasporto sui mezzi pubblici è una questione piuttosto grave, perché lei forse sa che il trasporto ad hoc è vincolato da tutta una serie di richieste: ad esempio, le richieste devono essere fatte molto anticipatamente, giustamente, perché si deve organizzare un sistema, ma, dal punto di vista della libertà di movimento, è molto vincolante, pertanto sono ormai otto anni che le faccio quest'interpellanza rispetto alla questione di Aosta, a queste linee. Tra l'altro, lei ogni tanto si sbilancia, dice anche: "ah, ma adesso facciamo una linea, almeno due linee le facciamo", la cito qua...poi puntualmente lei in otto anni non ha fatto niente.
Già otto anni fa le avevo regalato un biglietto che avevo fatto per andare su un pullman dove non avevo potuto andarci, glielo avevo regalato invitandola a farsi un giro, mi sa che non ci è andato, perché la situazione è rimasta la stessa di otto anni fa, al di là delle sue dichiarazioni. Questi mezzi sono mezzi venduti in tutta Europa, sono acquistati dalla Francia, dalla Spagna, mezza Italia utilizza questi mezzi e in tutte le altre città questo servizio è garantito. Io una volta ho telefonato, non le dico di andare a Barcellona, piuttosto che in altri posti, basta andare a Torino. Le do il numero di telefono e lì si sono organizzati e utilizzano questi mezzi nella loro pienezza, non in modo limitato, anzi come non li utilizziamo noi. La invito per l'ennesima volta a spingere almeno nel centro della città di Aosta, dove la cosa, come dice lei, è più che possibile visto che il 70 percento delle infrastrutture sono adatte a poter fare questo servizio...vada fino in fondo a questa questione e non continui qui a ripetermi: "c'è un problema contrattuale". Lo sappiamo che c'è un problema contrattuale, ma ce l'hanno tutti il problema contrattuale, mica solo in Valle d'Aosta, ma in qualche modo si risolve e bisogna risolverlo, almeno qui dov'è possibile facciamolo!
Ripeto che è anche una questione di movimento e libertà, di movimento per tutti: per la persona anziana, per il passeggino, non è soltanto limitato alle persone con disabilità. L'idea è di avere una città che permetta a tutti di muoversi liberamente, se lo fa per i disabili, è un vantaggio per tutti, facciamolo almeno per la qualità della vita di tutti, quando uno si rompe una gamba, eccetera. Facciamolo almeno qua nel centro storico di Aosta, dove abbiamo i mezzi, abbiamo le infrastrutture, ma lei in otto anni non ha fatto niente e la cosa è grave. Io glielo riproporrò un altr'anno, lei mi dirà che ci sono grandi problemi, che tutto è un grande problema...tutti i grandi problemi li ha lei, ma in altri posti cercano di risolverli, la invito ad affrontarli in modo più efficace di quanto abbia fatto in questi anni. Grazie.
Presidente - Grazie collega. La parola al collega Ferrero.
Ferrero (M5S) - Sì, grazie Presidente.
Anche a mio avviso il sistema cosiddetto "a chiamata" non sostituisce il servizio pubblico, anche perché - l'Assessore al turismo è il primo a saperlo - noi ci troviamo di fronte alle volte anche a dei turisti che sono disabili e loro non possono usufruire del servizio a chiamata. Sicuramente una città che si presenta senza un servizio adeguato non è di certo una città...diciamo friendly, come si dice adesso, nei confronti dei disabili, quindi bisogna vedere ed esaminare anche quest'aspetto. Bisogna poi anche - e queste sono segnalazioni che mi sono pervenute - stare attenti che non sempre i nuovi autobus migliorano la situazione rispetto a quelli vecchi, perché, ad esempio, mi dicono che su alcuni dei nuovi autobus, per quanto riguarda le carrozzine elettroniche, si è obbligati a viaggiare in orizzontale e viaggiare in quel sistema mette a rischio la stabilità della persona che è sulla carrozzina, tant'è vero che dicono: "accidenti, quando c'erano i vecchi autobus..."
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...sì, quelli grandi... Il collega Bertin le aveva dato un biglietto per farsi un giro, a me i disabili - ovviamente quelli dei Cinque Stelle sono un pochino più cattivi - hanno dato un altro biglietto da consegnare all'Assessore per andare non a fare un giro in autobus, ma per andare da un'altra parte, ma io ho detto: aspettiamo a darglielo, vediamo se ci sarà una possibilità di fare un discorso. Tra un anno, se non ci sarà questa possibilità, quando il collega Bertin ed io rifaremo l'interpellanza e la verifica, sarò pronto a consegnarle il mio biglietto, che non sarà un biglietto così cortese.
Presidente - Punto 27 all'ordine del giorno.