Oggetto del Consiglio n. 1531 del 4 novembre 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1531/XIV - Interrogazione a risposta immediata: "Posizione del Governo regionale in merito alla proposta di modifica dell'articolo 9 del decreto legislativo n. 12/2011 relativo ai rapporti finanziari tra lo Stato e la Regione".
Président - La parole au collègue Bertschy.
Bertschy (UVP) - Merci Président.
Il y a quelques jours que nous sommes au travail pour donner à notre Vallée, comme cela arrive pour d'autres Autonomies du nord, les mêmes droits et une façon de pouvoir gérer nos impôts; à cette Région autonome, même vis-à-vis de la période de crise que nous sommes en train de vivre, l'État central a quand même reconnu cette possibilité. Il s'agit de pouvoir gérer nos impôts, un fait politiquement important surtout pour ceux qui croient - comme nous le croyons - dans les principes de l'Autonomie et dans une Vallée d'Aoste encore plus autonome. Nous sommes en train de vivre une période dans laquelle il est important de développer des propositions pour le futur de notre Région.
Questa è una delle proposte che riteniamo importanti, è una delle proposte che potrebbe dare l'avvio a qualche certezza in più nel bilancio, soprattutto dei nostri Comuni, e potrebbe metterci al riparo da situazioni come quelle che abbiamo dovuto vivere negli ultimi due anni, soprattutto in termini di programmazione delle risorse. Non riteniamo di aver scoperto l'acqua calda, nel senso che c'è chi ci ha preceduto e che ha già fatto esperimenti, ma quello che invece intendiamo risottolineare è quanto abbiamo detto nel corso di un paio di discussioni sul bilancio. Era il 2013 quando Trento e Bolzano si sono viste riconosciute, nella legge di stabilità nazionale, questa possibilità da parte dello Stato; sono passati due anni e hanno fatto un percorso rispetto alla gestione della fiscalità locale, mentre noi siamo ancora in attesa di definire se lo vorremmo ottenere oppure no. Il messaggio che vogliamo fosse chiarito è che non si tratta di portare avanti un progetto per istituire nuovi tributi, ma piuttosto di rendere quelli attuali più congrui, più attinenti e più legati al nostro territorio, perché il messaggio va compreso fino in fondo.
Signor Presidente, vorremmo quindi sapere se il Governo ha già avuto modo di prendere in esame l'iniziativa e qual è il vostro interesse al riguardo.
Président - La parole au Président de la Région.
Rollandin (UV) - Oui, merci Président.
Le collègue a déjà présenté l'objet de cette question. Je crois que le document que vous avez présenté à l'attention des forces politiques, en particulier de celles plus sensibles à l'Autonomie conséquente au discours qui relève des capacités de prévoir est d'exercer du point de vue statutaire les droits des Autonomies spéciales. À ce propos je crois que le document met en relief la différence entre le Statut régional de notre Région et ceux des Provinces; en effet même la relation le dit d'une façon claire: "Il potere normativo di cui gode la Regione Valle d'Aosta in materia tributaria porta ad escludere che la stessa, a differenza di quanto avviene per le altre Autonomie speciali, possa incidere sulla disciplina delle entrate già coperte dalla legislazione statale". C'est un des passages qui mérite, je crois, toute l'attention et un débat sérieux pour voir ce qui est possible faire et à quel niveau, pour avoir, nous aussi, les compétences que jusqu'à présent nous n'avions pas.
On est donc disponibles à faire ce débat qui doit être sérieux et qui peut être organisé d'une façon cohérente avec les buts qu'on se propose, étant donné que la matière est complexe, dans le sens qu'il faut voir de quelle façon obtenir les résultats et où intervenir, si justement c'est - comme il paraît - au niveau statutaire ou au niveau des rapports qui doivent y être, quand même un parcours partagé, de façon qu'il puisse avancer pour nous donner les mêmes possibilités qu'ont jusqu'au présent les autres Provinces et Régions à Statut spécial. Merci.
Presidente - La parola al collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - Merci Président.
La risposta ci dà soddisfazione, nel senso che il tema è all'attenzione; sappiamo la complessità del tema, ed è per questo che abbiamo voluto appoggiarci anche noi ad un professionista che seriamente ha analizzato le situazioni. Per quanto concerne l'analisi che abbiamo fatto noi, l'articolo 12 del nostro Statuto è già un punto di partenza, perché fondamentalmente ci dà la possibilità di andare fino in fondo per modificare quella parte dell'articolo 9 della norma di attuazione che oggi non ci permette di lavorare su una doppia imposta. Siamo quindi a disposizione per lavorarci, e soprattutto vorremmo fare in modo che a livello nazionale, già in questo momento di discussione sulla legge finanziaria, ci potessero essere dei segnali al riguardo da parte dei nostri Parlamentari, anche perché la Regione Friuli ha visto riconosciuta questa competenza pur non avendo all'interno del suo Statuto la stessa possibilità. Tanto per dare due cifre, oggi noi sugli immobili di categoria d) versiamo tutto allo Stato, i Comuni di 3-4 mila abitanti...uno, ad esempio, perché abbiamo avuto la possibilità di considerarlo, ha 300 mila euro di immobili produttivi che se ne vanno direttamente allo Stato senza poter neanche essere contrattati come succede per le Regioni ordinarie...oggi a Trento, a Bolzano e in Friuli questo non succede! I soldi rimangono in Provincia, si fa poi un contratto con lo Stato e la Regione decide cosa dare allo Stato, evitando così tutta una serie di sovrapposizioni...comunque avremo modo di parlarne in commissione. Grazie.
Presidente - Grazie collega. Punto 3.03 all'ordine del giorno.