Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1483 del 20 ottobre 2015 - Resoconto

OBJET N° 1483/XIV - Communications du Président du Conseil régional.

Presidente - Punto 1 all'ordine del giorno.

Je vous communique que la suivante proposition d'acte administratif a été déposée à la Présidence du Conseil:

- Parere sullo schema di decreto legislativo concernente norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione Valle d'Aosta-Vallée d'Aoste in materia di ordinamento scolastico, à l'examen de la Ie Commission.

Je vous informe aussi que, à partir du 7 octobre, les réunions suivantes ont eu lieu:

Bureau de la Présidence: 1

Conférence des Chefs de groupe: 1

IIe Commission: 2

IVe Commission: 1

Ve Commission: 2.

Nella giornata di ieri, il Capogruppo del Movimento Cinque Stelle ha consegnato alla Presidenza del Consiglio copia delle sentenze del TAR della Valle d'Aosta relative ai ricorsi promossi dal Consigliere Ferrero nei confronti dei dinieghi alle richieste di accesso agli atti formulate nei confronti della Casino de la Vallée S.p.A., della Compagnie Valdôtaine des Eaux S.p.A. e dell'Associazione Forte di Bard.

Une délégation du Conseil de la Vallée conduite par moi-même et composée par les Conseillers Chantal Certan, Stefano Borrello et Leonardo La Torre, membres de la section valdôtaine de l'Assemblée parlementaire de la francophonie, a participé aux travaux de la 28e Assemblée régionale Europe de l'APF, réunie à Saint-Hélier du 13 au 15 octobre derniers. Le débat de l'Assemblée a porté sur la stratégie économique pour l'Europe francophone et sur la liberté d'expression et de presse. En accueillant la requête formulée par notre section d'approfondir concrètement le thème de la stratégie économique francophone, l'Assemblée a décidé d'élaborer une expertise qui sera traitée au cours de la prochaine réunion de l'Assemblée régionale Europe de l'APF, dont les travaux se tiendront à l'automne 2016 en Vallée d'Aoste.

In occasione del 15° anniversario dell'alluvione in Valle d'Aosta, ricordiamo quei tragici giorni in cui l'evento calamitoso ha segnato profondamente la nostra comunità e il nostro territorio. Il pensiero mio personale e di tutto il Consiglio regionale va oggi a quei momenti e soprattutto alle famiglie colpite duramente nei loro affetti e a tutti coloro che hanno prestato la loro opera per portare soccorso e consentire una più rapida ricostruzione.

La parole au collègue Ferrero.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Devo fare solo due rapide considerazioni riguardo alla questione dei ricorsi. Il 13 ottobre il TAR della Valle d'Aosta, a cui noi ci eravamo rivolti in seguito al fatto che la Casino de la Vallée e la CVA ci avevano negato la possibilità di avere dei documenti, in particolare delle fatture che riguardavano derrate alimentari in un caso e turbine nell'altro, ha in pratica dato ragione alle società partecipate. Io non ho intenzione di commentare la sentenza del TAR perché le sentenze non si commentano, però devo ovviamente dire qualcosa riguardo agli effetti di questa sentenza, alle conseguenze di questa sentenza sul lavoro dei Consiglieri regionali, perché quando io, Consigliere regionale, chiederò una fattura per sapere se la Casino oppure un'altra società partecipata ha speso bene i soldi dei valdostani, non potrò averla, non potrò sapere quanto speso, non potrò sapere che cosa effettivamente hanno comprato, se hanno magari pagato il doppio la cassetta delle albicocche o la cassetta dei carciofi o la fontina. Io, poi, Consigliere regionale, sono la stessa persona che, in aula, com'è capitato già in precedenza, sarò poi costretto a votare magari una ricapitalizzazione, cioè a dare dei soldi a una di queste società partecipate, che magari ha un buco di 1, 2, 3, 4, 5 o più milioni di euro. Allora capite bene che...come posso fare poi a valutare se il voto mio deve essere favorevole o deve essere contrario? non lo so, perché non gli elementi...qualcuno magari è abituato a considerare le votazioni in maniera più disinvolta, ma penso che noi non siamo abituati, non abbiamo questa abitudine, tanto più che nell'audizione addirittura della società Monterosa ieri siamo venuti a sapere, per esempio, che molte fatture o altre documentazioni non venivano neanche protocollate, molti ordini venivano fatti per telefono. Allora capite bene che qui la cosa è molto più grave, le conseguenze di questa sentenza sono molto più gravi.

Gli elettori, quindi, semplicemente devono sapere che noi...ovviamente, adesso stiamo valutando se fare ricorso anche al Consiglio di Stato...comunque saremo costretti a spendere tutti i soldi che vengono assegnati al gruppo consiliare per le attività istituzionali in avvocati: ne abbiamo già spesi circa 6-7mila e ne dovremo spendere 7-8mila. È giusto questo? Non lo so! È giusto? Ma lo chiedo a voi...a me pare di no, perché è un pregiudizio. In pratica noi dobbiamo spendere dei soldi per ottenere i documenti per poter lavorare, questa è una cosa abbastanza strana! Questo è successo, però - dobbiamo dirlo e questo lo dico ovviamente al Presidente della Regione - con la vostra complicità, perché all'interno delle partecipate ci sono le persone che voi nominate, ci sono i dirigenti di vostra fiducia, ci sono le persone che a calci nel sedere sono entrate a fare i dipendenti, e quindi è inutile nascondersi dietro a un dito! Non venitemi poi a fare disquisizioni tecniche con il fatto che ci sono leggi primarie, leggi secondarie, il Codice civile...i miei colleghi del Piemonte e della Lombardia quando chiedono una fattura di una partecipata la ottengono, e perché in Valle d'Aosta no? Io vi chiedo semplicemente questo! Nelle partecipate la Corte dei Conti se vuole ci mette il naso e allora la storia che la partecipata è un ente privato non sta in piedi. L'Autorità anticorruzione nella partecipata ci mette il naso...e il Consigliere regionale non può chiedere una semplice fattura? Capite bene che siamo quasi al paradosso.

Io però non voglio nessun impegno e nessuna promessa da voi...peraltro non mi fiderei delle vostre promesse e dei vostri impegni...io voglio solo una risposta, non voglio la risposta che fa comodo a me. Io voglio la risposta che è: vogliamo fare qualcosa? La maggioranza vuole fare un provvedimento legislativo che sgombri il campo da queste incertezze e consenta quanto meno di avere una fattura da una partecipata a un Consigliere regionale oppure no? Potete scegliere! Io non pretendo nulla, ma una risposta penso che ho il diritto di averla...se poi non si vuole affrontare la questione e ci si nasconde dietro al dito del ricorso, fate voi! Però, guardate, la situazione, comunque, soprattutto in questo momento in cui l'orientamento generale di indirizzo...dopo le cose che sono successe a Roma sugli scontrini, dopo le fatture che anche il Sindaco di Roma non voleva dare e poi sapete cosa è venuto fuori...è un messaggio molto negativo che mandate alla popolazione valdostana.

Presidente - Grazie collega. La mia risposta come del Presidente del Consiglio è questa: ieri, in sede di Conferenza dei Capigruppo, il Consigliere Ferrero ha presentato questa istanza e abbiamo deciso di approfondirla nella prossima Conferenza dei Capigruppo...collega Bertschy, prego.

Bertschy (UVP) - Sì, Presidente, chiedevo se c'è risposta proprio perché ne abbiamo parlato ieri e abbiamo avuto occasione ieri, come Capigruppo, di comunicare le nostre posizioni, quindi pensavamo che aveste avuto modo anche voi di confrontarvi.

Quello che sostiene il collega Ferrero è quanto da inizio legislatura chiediamo un po' tutti: poter operare nell'interesse della comunità al meglio e con la massima trasparenza richiesta. C'è stato questo ulteriore episodio del ricorso al TAR promosso dal gruppo Cinque Stelle ed è comunque un passaggio che va nella direzione di rafforzare quella che è un'esigenza. Oggi siamo noi all'opposizione, abbiamo questa esigenza, ma è un'esigenza di democrazia, niente più, quindi confermiamo quello che abbiamo detto ieri. Quello che ho detto ieri a nome del gruppo UVP, che vi chiediamo...il Capogruppo del Movimento Cinque Stelle non si fida dell'impegno...trasmettetelo come volete, scrivetelo in qualche maniera, ma che ci sia la volontà di trasferire ai dirigenti delle partecipate, soprattutto quelle più importanti, l'esigenza che il Consiglio regionale possa fare il suo lavoro in maniera trasparente, che i Consiglieri possano svolgere le loro funzioni di rappresentazione democratica all'interno di questo Consiglio nella maniera migliore possibile, di modo che tutti siano tranquilli, che non ci siano zone d'ombra, che non ci siano problemi. Chi governa dovrebbe addirittura cercarla questa voglia di garantire la possibilità di svolgere tutti al meglio le nostre funzioni, e soprattutto lei, che come Presidente del Consiglio sa che a più riprese abbiamo sollecitato la possibilità di compiere la nostra attività di ispezione alle massime potenzialità.

Le chiediamo quindi, Presidente, se non c'è stata la possibilità di confrontarsi, di farlo al più breve, ma di dare un ritorno alle richieste fatte ieri all'interno della Conferenza dei Capigruppo. Grazie.

Président - La parole au collègue Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

Sono a portare il contributo del gruppo ALPE su questo tema, nel senso che le sentenze si applicano e non si giudicano, si commentano in questo momento, ma, al di là di quello, noi riteniamo da parecchio tempo che il Consigliere, l'eletto e non il nominato, debba avere la possibilità di espletare degnamente e dignitosamente il proprio mandato. Noi pensiamo che, al di là della sentenza del TAR Valle d'Aosta...abbiamo avuto modo ancora ieri mattina, udendo un Consiglio di Amministrazione praticamente che ha decretato il suo fallimento quest'anno per non aver avuto neanche gli strumenti per poter scalfire, incidere all'interno di una società complicata e complessa...immaginatevi se un Consigliere che vuole espletare il proprio mandato degnamente non ha la possibilità di avere quelle minime informazioni nelle società controllate, sovente al 100 percento, che determinano azioni importanti nella nostra società... Quindi, per spazzare via subito ogni dubbio, se esistono zone d'ombra, zone grigie o che cosa, noi riteniamo...e lo chiediamo, l'abbiamo detto ieri al Presidente del Consiglio: vogliamo capire da parte vostra, al di là di questa sentenza, se c'è la volontà invece di farci avere comunque quelle informazioni, quegli strumenti per poter operare, ripeto, "dignitosamente". Lo dobbiamo ai nostri cittadini e ai valdostani il sapere che cosa sta succedendo all'interno di colossi così importanti.

Apro solo una piccola parentesi, lo sapete meglio di me e di noi: a livello nazionale si sta andando in un'altra direzione. La direzione è che le società controllate al 100 percento devono essere dei libri aperti, devono essere delle case di vetro e qualsiasi informazione deve essere comunque alla portata di un eletto, a maggior ragione di un Consiglio regionale di una Regione. Il nostro non è quindi più un auspicio, è una necessità. Fra qualche settimana andremo ad affrontare un bilancio risicatissimo, un bilancio che comunque avrà una riduzione importante che si avvicina agli 80 milioni di euro rispetto ai 1.000. Come possiamo noi operare e poter prendere anche delle decisioni importanti nel momento in cui non abbiamo la possibilità di accedere a quelle minime informazioni per poter prendere anche delle decisioni importanti e anche posizionarci all'interno di questo Consiglio, quindi votare o no non solo un aumento di capitale, ma scelte capitali di società che comunque hanno delle ricadute così importanti nella nostra Regione?

Il nostro gruppo continua a fare delle richieste mirate e puntuali con l'articolo 116. Ci sono società partecipate e controllate che adempiono ai loro doveri, quindi rispondono concretamente alle richieste che noi puntualmente facciamo, altre - e sovente sono quelle più strutturate e dove c'è la ciccia, dove c'è la trippa, dove ci sono ancora delle risorse - dalle quali, ahimè, purtroppo, le risposte non avvengono. Ecco, la giurisprudenza a livello nazionale sta andando in un'altra direzione, che è quella della casa di vetro. Chiediamo anche ai colleghi Consiglieri se non al Governo, ai colleghi Consiglieri che sono in trincea come noi, in commissione e non solo...forse sono interessati anche loro, perché certe cose passano sovente sulla testa e magari è grazie ai Consiglieri di opposizione che vengono a sapere cosa sta succedendo nei loro paesi, nelle loro comunità. Io penso che non faccia piacere neanche a loro sapere che esistono dei cittadini di serie A e cittadini di serie B. Grazie.

Presidente - Grazie collega. Punto 2 all'ordine del giorno.

Conseiller Secrétaire (Borrello) - Communications du Président de la Région...

Président - La parole au Président...non, collègue Laurent Viérin.

Viérin L. (UVP) - Oui, merci. Je m'excuse, Président, je n'arrivais pas à réserver mon intervention.

Sempre sulla questione che è stata in parte adottata dal collega Ferrero e ripresa dai colleghi, su questa questione che non è nuova e altri l'hanno ricordato: si parla di accessibilità agli atti, si parla di trasparenza nel poter espletare un ruolo che è quello del Consigliere regionale che dovrebbe, anche in modo propositivo, poter portare all'attenzione delle commissioni di quest'aula una sensibilità per poter svolgere appieno il mandato che i cittadini gli hanno conferito. Dall'inizio di questa legislatura avevamo denunciato il fatto della mancanza di informazioni con tutti i limiti poi nell'utilizzo di queste informazioni (su questo siamo tutti d'accordo); è chiaro che quando si parla di società partecipate spesso esiste la concorrenza, esistono altre sfaccettature che non collimano sempre con la nostra necessità di sapere tutto, però noi crediamo che bisognerà...ed è per questo che ci aspettavamo dal Presidente del Consiglio un intervento un po' più articolato nel dire: "Benissimo, esiste un problema, se dei Consiglieri si sono rivolti ad un tribunale per far riconoscere qualcosa che dovrebbe invece essere un diritto riconosciuto del Consigliere regionale, esiste un problema". Non è la prima volta che in questa legislatura i tribunali, tra querele e richieste, hanno avuto un ruolo così, che si è sovrapposto a quello del Consiglio proprio perché, appunto, interpellato.

Al di là di questo, noi, Presidente, ci aspettavamo da lei un intervento organico nel dire: "Benissimo, apriamo una riflessione, al di là della riunione di ieri sul fatto contingente della Conferenza dei Capigruppo, per capire se ha ancora un senso effettivamente e che limite ha questo articolo 116". Le partecipate regionali fanno parte del mondo...diciamo collegato alla politica valdostana come linee di indirizzo, anche come nomine delle persone che vanno a ricoprire questi ruoli o è il contrario? Perché noi sappiamo che la politica viene spesso sollecitata quando è il momento di dare indirizzi o, meglio, di essere nominati; dopodiché, se nelle partecipate può succedere qualsiasi cosa senza che ci sia un minimo di controllo, in primis da parte del Governo, chiaramente, e poi anche da parte di chi ha un ruolo di opposizione...ecco, noi crediamo che sia uno stimolo che vada risolto. È chiaro che è un paradosso che dovrebbe essere affrontato dalle istituzioni che qui sono rappresentate, e noi crediamo in primis dall'Ufficio di Presidenza e dal Presidente del Consiglio, perché crediamo che il messaggio che è uscito non sia stato molto positivo e soprattutto che sia mortificante nell'espletamento del ruolo che appunto il popolo e la gente ci ha conferito.

Presidente Marco Viérin, tra gli altri argomenti che noi abbiamo sollecitato e solleciteremo in questo periodo...perché non dimentichiamoci che siamo arrivati ad una nuova fase politica dopo alcuni mesi di vacatio sulla Presidenza del Consiglio e che certi temi sollevati dall'inizio della legislatura dalle forze di opposizione rimangono sul tavolo... Lo scorso Consiglio si è chiuso con la mancata accettazione di certe risoluzioni e sarà un tema da affrontare; come vogliamo sviluppare questa questione dell'urgenza, della presentazione in aula per darci una regola, in modo che la volta dopo ci si riconosca in una regola che ci siamo dati, almeno per questa legislatura? Poi nelle legislature future chi gestirà il Regolamento del Consiglio o l'Ufficio di Presidenza darà uno stile a quella che è una legislatura diversa.

Noi oggi non riconosciamo uno stile, Presidente Viérin, neanche una linea di indirizzo, e crediamo che ci siano delle riflessioni da intavolare, da aprire per capire che cosa stia succedendo. Ieri abbiamo aspettato mezz'ora che la maggioranza finisse una riunione a fronte di una riunione convocata per delle audizioni. Era stato indirizzato un messaggio da portare alla Scuola per la Democrazia che lei non ha portato nella sua completezza, esiste questa questione delle risoluzioni, e oggi si aggiunge una pagina che è stata sollevata sulla questione dell'accessibilità agli atti! Ecco, noi chiediamo - e i nostri rappresentanti all'interno dell'Ufficio di Presidenza lo stanno facendo in modo pressante - che ci sia un modus operandi che sia riconoscibile, soprattutto come l'abbiamo ricordato, che ci sia un arbitro che cerca nel migliore dei modi di gestire quelle istituzioni che non sono prerogativa di qualcuno, ma sono una risorsa per tutti quanti, perché noi, qui, siamo tutti rappresentanti della comunità valdostana, al di là del ruolo e delle funzioni che ricopriamo.

Presidente - Grazie. Volevo solo ricordarle che abbiamo fatto una riunione dei Capigruppo in cui abbiamo parlato di queste questioni; oltretutto si è anche detto che nella prima decade di novembre ci sarà la Commissione Regolamento, quindi potremo affrontare tutte le questioni da lei sollevate (di questo ne abbiamo parlato in Conferenza dei Capigruppo e abbiamo concordato questo percorso). Sulla Scuola per la Democrazia lei ha richiamato la lettera che mi avete inviato, è chiaro che io ho fatto una comunicazione degna di quello che era il momento istituzionale di quella giornata, quindi l'ho fatta con tranquillità, ma se lei voleva, come si suol dire, "provocare", sappia che non mi faccio provocare, cerco di fare il lavoro che va fatto. Grazie.

Punto 2 all'ordine del giorno...Presidente, sul punto 1 o sul punto 2? La parola al Presidente della Giunta...collega Bertschy, ancora sul punto 1?

Bertschy (UVP) - Guardi, ci eravamo tutti detti: "Ricominciamo il Consiglio con un altro atteggiamento, perché l'ultimo Consiglio è stato esplosivo per tutti", ma noi abbiamo lamentato la vostra mancanza di democrazia. Ma cavolo, si torna in Consiglio e in 20 minuti non si può mantenere fede a quelli che non sono neanche gli impegni minimi che si vogliono tenere qui? Ma come fa lei a dirci cosa è degno e cosa non è degno? Ma scusi, Presidente, per cortesia! Noi abbiamo fatto una lettera, la può considerare come vuole, ma la legge e non la giudica! Io non capisco se lo facciamo apposta...

Ieri abbiamo fatto pazientemente la coda fuori dalla Sala commissioni e abbiamo spiegato qual era il problema e lei ci ha detto che avrebbe scritto una lettera al Presidente per dirgli: "Mai più riunioni di maggioranza"; oggi non ne sentiamo parlare e poi ci viene a parlare di dignità delle cose che dobbiamo fare noi...ma io dico: "Ritorniamo tutti con i piedi per terra"! Mi pare che il collega Viérin abbia fatto un intervento molto pacato, le ha chiesto di portare a dei giovani che erano là, a sentir parlare di democrazia (e c'erano anche dei giovani con magari le sensibilità delle opposizioni), un messaggio: quello che noi ritenevamo che nell'ultimo Consiglio non era stata rispettata la democrazia all'interno, bon. Poi che lei porti il suo messaggio va bene, ma non dia un giudizio al nostro! Ma come, il Presidente il Consiglio giudica una lettera di tre gruppi di opposizione e ci dà la pagellina...è degna, non è degna? Allora ritorniamo al punto di partenza, anche perché qua ai Capigruppo si scarica sempre tutto, poi quando si va in Conferenza dei Capigruppo si scarica la maggioranza, poi si torna...no, qua è il giro dell'oca, perché io poi non ci sto neanche a giocare la partita dei Capigruppo che non decidono! I Capigruppo decidono quello che possono decidere nella misura in cui qualcuno li porta a esprimere delle votazioni o qualcosa, altrimenti se qualcuno riporta a casa il compitino e non riporta mai il compitino fatto indietro non è colpa nostra, eh! Perché poi qui passano dei messaggi che la Conferenza dei Capigruppo è diventata il posto dove si può parlare di tutto, ma non si decide mai niente... Se fate decidere a noi dell'opposizione, noi vi diciamo: "Avanti tutta, che le fatture tornino indietro e che i "116" funzionino". Il problema è che noi non abbiamo i numeri per dire queste cose qua, li avete voi, e lei rappresenta quei numeri lì! Quindi porti a casa il compitino lei questa volta e ci dia una risposta, anche no, ma ci dia una risposta! Perché i Capigruppo, ripeto, parlano per quello che possono esprimere, noi siamo in 7, loro in 5 e i Cinque Stelle in 2, e non fa mai la maggioranza, e adesso poi è più difficile perché siamo 21 a 14.

Riportiamo quindi tutto su un piano di correttezza e se ogni tanto non c'è garbo lo faccia notare anche a noi, ma oggi era tutto in termini molto politici, pacati, però che ci venga a dire cosa è degno e cosa non è degno nel nostro lavoro, dopo che anche per noi non è stato comunque piacevole prendere certe posizioni...ma era per stimolare anche nel futuro dei lavori del Consiglio un atteggiamento diverso da parte vostra, quindi se a questo si reagisce con dei giudizi e delle pagelline...ecco, non ci stiamo!

Presidente - Grazie. La parola al collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

Solo un elemento in più, al di là dei voti che uno può dare agli altri oppure no, la cosa non ci riguarda, non ci interessa. L'elemento che vorrei aggiungere, Presidente Viérin, è questo: la questione che abbiamo ribadito ieri in Conferenza dei Capigruppo - e non solo ieri - non è legata ad andare a riformulare l'articolo 116, che oltretutto dal nostro punto di vista è chiarissimo e non dà adito a delle interpretazioni; la richiesta che noi abbiamo fatto ieri con i colleghi di opposizione a lei, Presidente del Consiglio, a tutta la maggioranza, al collega Farcoz e al collega Marquis, verteva su un secondo piano ed era di natura politica: fateci sapere se c'è da parte vostra la volontà di dare gambe e corso all'articolo 116, che è un'altra cosa. L'articolo 116 è scritto molto bene: noi avremmo diritto a qualsiasi informazione all'interno delle società partecipate e controllate. C'è però solo una questione e non è una questione di natura giuridica, non è una questione di regolamenti, ma è una questione di volontà. La domanda che noi vi abbiamo posto è: al di là di convocare la Commissione Regolamento, fateci sapere nelle prossime settimane se c'è la volontà politica di dare gambe e corso alle richieste che noi facciamo per poter espletare, come dicevo prima, al meglio il nostro ruolo di eletto e di Consigliere regionale. Tutto qua. Grazie.

Presidente - Grazie collega. Punto 2 all'ordine del giorno.

Conseiller Secrétaire (Borrello) - Communications du Président de la Région...

Presidente - ...prego, collega Viérin.

Viérin L. (UVP) - Sì, Presidente, per chiudere sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio.

Vorrei dire che siamo molto dispiaciuti per questo suo atteggiamento. Se un punto all'ordine del giorno prevede un dibattito, anche di pochi minuti, noi crediamo che ci sia il diritto per tutti di poter esprimere ciò che si pensa e ciò che si crede senza nessun tipo di provocazione. Abbiamo cercato in modo organico di chiederle, Presidente, di essere il garante di quest'Assemblea, l'abbiamo chiesto al Presidente Rini all'inizio di questa legislatura, l'abbiamo chiesto a lei quando ha sostituito l'ex Presidente Rini in questo ruolo e non abbiamo mai fatto delle questioni personali; abbiamo sempre cercato di riconoscere nel ruolo del Presidente del Consiglio quella figura che potesse tutelare un po' tutti, sia che uno appartenesse alla maggioranza, sia all'opposizione. Non è la prima volta, e non ci è piaciuto il ruolo che lei ha giocato nell'ultimo Consiglio sulla questione della mancata iscrizione delle nostre risoluzioni, c'è un'iniziativa che arriverà da parte del collega Rosset su questo, perché noi non crediamo che dicendo agli uni certe cose e agli altri il contrario si risolva la questione cercando di stare a galla. Il ruolo del Presidente del Consiglio dovrebbe tutelare tutti noi e quindi non crediamo in quest'aula di accettare di limitare il dibattito, un dibattito che abbiamo cercato di portare in modo molto pacato, si vede che questo si aggiunge a tensioni che probabilmente ci sono, ma che non fanno parte delle discussioni che oggi sono state intavolate.

Abbiamo semplicemente chiesto certe assicurazioni. Prendiamo atto che queste assicurazioni non vengono e non arrivano, anzi, si rimanda sempre ad un'altra riunione, ad un prossimo mese, e intanto tutto rimane come prima, e qui, in quest'aula, continuiamo a dibattere di certi temi, ma non giudichiamo consono ciò che oggi ci è stato rimproverato. Ci scusiamo per aver voluto portare un elemento al dibattito, Presidente Marco Viérin, probabilmente non è obiettivo vostro portare il dibattito in questo Consiglio, ma piuttosto di cercare di dribblare in altre stanze. Noi abbiamo sempre cercato di affrontare la discussione qui, in quest'aula, perché crediamo che questo sia il centro e il cuore della politica e non rinunceremo mai a portare avanti le nostre idee, soprattutto in quest'aula. Grazie.

Presidente - Grazie. La parola al collega Ferrero.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Solo per dire che avrei preferito sentire qualcosa di più chiaro; comunque se c'era il film Il silenzio degli innocenti qui c'è "Il silenzio dei conniventi", che è un altro film a cui stiamo assistendo da tempo. Nonostante tutto io vi proporrei, se non altro dal punto di vista tecnico, dato che noi paghiamo fior fiori di assicurazioni per la tutela legale dei Consiglieri, quanto meno la possibilità di ricorrere al TAR quando c'è la tutela dell'attività, che è del Consigliere...mettetela in polizza, perché sennò a questo punto facciamo una cosa: la parte di polizza che noi paghiamo magari ce la teniamo, e paghiamo gli avvocati quando dobbiamo fare i ricorsi. Grazie.

Presidente - Grazie collega. Punto 2 all'ordine del giorno.