Oggetto del Consiglio n. 1443 del 24 settembre 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1443/XIV - Disegno di legge: "Nuova disciplina del Consorzio dei Comuni della Valle d'Aosta ricadenti nel bacino imbrifero montano della Dora Baltea (BIM). Modificazioni alla legge regionale 7 dicembre 1998, n. 54 (Sistema delle autonomie in Valle d'Aosta)".
Presidente - Punto 39 all'ordine del giorno. Prima di passare la parola al collega Farcoz, vorrei ricordare a tutti che esanimiamo il nuovo testo predisposto dalla I Commissione consiliare permanente. La parola al collega Farcoz.
Farcoz (UV) - Merci Président.
Buon pomeriggio a tutti. Il disegno di legge prevede una nuova disciplina del Consorzio dei Comuni della Valle d'Aosta ricadenti nel bacino imbrifero montano della Dora Baltea, al fine di proseguire negli interventi di razionalizzazione dell'utilizzo delle risorse finanziarie e di snellimento delle strutture amministrative degli Enti locali esistenti, anche attraverso la riduzione degli oneri connessi alla loro gestione. L'iter in Commissione ha avuto diversi passaggi di approfondimento che hanno permesso di migliorare l'articolato. Tale revisione prevede: da una parte, la gestione regionale, d'intesa con i Comuni interessati, di una quota delle risorse derivanti dai sovracanoni idroelettrici, al fine di favorirne il miglior utilizzo, anche nell'ottica di garantire forme di perequazione; dall'altra, l'eliminazione della sede di segreteria presso il BIM in coerenza con la legge regionale n. 10 del 2015 e al mutato quadro istituzionale, che, a seguito della legge n. 6 del 2014, ridistribuisce funzioni e competenze tra gli Enti locali. Inoltre, la soppressione dell'Assemblea composta da un rappresentante di ogni Comune consorziato per lasciar spazio ad una Giunta rappresentata da un membro per ogni Unité. Ovviamente questo permettendo un risparmio notevole sia dal punto di vista del Segretario che del CdA, che dei compensi in generale dell'Assemblea.
Il disegno di legge si compone di cinque articoli: l'articolo 1 è stato emendato e sarà successivamente spiegato il perché, perché appunto posso anticipare che è stato chiesto alla FEDERBIM nazionale un parere sull'articolato e la FEDERBIM nazionale ci ha dato questo consiglio, quindi siamo andati ad emendarlo in questa maniera, anche perché giustamente in commissione erano stati fatti diversi approfondimenti e anche in virtù di una sentenza che era stata data per la Provincia Veneto, cioè la Regione Veneto e la Provincia di Bolzano...siamo voluti andare in questa direzione, in modo tale che ci eviti dei contenziosi in futuro. Dicevo che l'articolo 1 apporta delle modificazioni alla legge n. 54 del 7 dicembre 1998. Il comma 1 prevede a regime il riversamento da parte del BIM alla Regione di parte dei sovracanoni idroelettrici per il finanziamento degli interventi, individuati d'intesa con i Comuni interessati, a favore del progresso economico e sociale della popolazione valdostana e per la realizzazione di opere di sistemazione montana. I commi 2 e 3 introducono, rispettivamente, i commi 2bis e 2ter dell'articolo 99 della legge regionale n. 54/1998. Tali nuovi commi stabiliscono che il BIM non costituisce sede di segreteria e che pertanto le funzioni di direzione amministrativa saranno esercitate dagli organi di direzione politico-amministrativa e che il supporto alle attività amministrative di competenza del BIM è svolto dal Consorzio degli Enti locali della Valle d'Aosta, appunto il CELVA, che si avvale, ove necessario, del personale dipendente presso il BIM all'uopo distaccato. Infine, il comma 4 dell'articolo sostituisce l'articolo 101 della legge n. 54 del 1998, l'articolo novellato prevede, quali organi del BIM, solamente la Giunta, composta da un rappresentante per ciascuna Unité e il Presidente, eletto tra i componenti, appunto, della Giunta.
L'articolo 2 disciplina i compensi del Presidente e dei componenti degli organi esecutivi del BIM, delle associazioni dei Comuni, delle aziende speciali e delle istituzioni. Al Presidente delle associazioni dei Comuni, delle aziende speciali e delle istituzioni di cui alla legge n. 54 del 1998, e al Presidente del BIM è attribuita un'indennità mensile lorda di funzione non superiore alla misura stabilita per i sindaci dei Comuni con popolazione sino a 1.000 abitanti. Ai componenti dell'organo esecutivo delle associazioni dei Comuni, delle aziende speciali e delle istituzioni e ai componenti della Giunta del BIM è attribuito, invece, un gettone di presenza per la partecipazione ad ogni seduta degli stessi organi, gettone il cui ammontare lordo non può essere superiore al 5 percento dell'indennità di funzione attribuibile al Presidente.
L'articolo 3 introduce le disposizioni transitorie, disponendo che l'Assemblea e la Giunta del BIM in carica alla data dell'entrata in vigore della legge decadono alla medesima data. Entro 30 giorni da tale data, ciascuna Unité e il Comune di Aosta eleggono il proprio rappresentante nella Giunta del BIM. Sono disciplinate, inoltre, la convocazione della prima seduta della Giunta del BIM, nonché le modalità di elezione del Presidente stesso.
L'articolo 4, in conseguenza della nuova disciplina del BIM contenuta nel presente disegno di legge, reca modificazioni a varie disposizioni contenute nella legge regionale n. 54 del 1998, nella legge regionale n. 46 del 1998 e nel regolamento regionale n. 4 del 1999 (Ordinamento dei segretari degli Enti locali della Valle d'Aosta), nonché l'abrogazione di alcune disposizioni normative.
Infine, l'articolo 5 reca la dichiarazione d'urgenza.
Ringrazio ancora tutti i membri della commissione, del CPEL, che hanno voluto portare avanti questo disegno di legge. Sicuramente un disegno di legge che continua sulla strada intrapresa già lo scorso anno con l'intento di razionalizzare il sistema degli Enti locali della Valle d'Aosta. Merci.
Presidente - Grazie collega. Siamo quindi in discussione generale, qualcuno chiede la parola? È arrivato al tavolo della Presidenza un sub-emendamento all'emendamento a cui faceva riferimento il relatore, sarà distribuito appena il personale avrà realizzato le fotocopie. Nessun collega intende intervenire? Chiudiamo la discussione generale? La parola al collega Gerandin.
Gerandin (UVP) - Merci Président.
Il disegno di legge che andiamo ad esaminare oggi è un disegno di legge di particolare importanza, perché, al di là di tutto, come ha sottolineato anche il relatore, è un po' un percorso quasi finale di quello che è il processo di riorganizzazione degli Enti locali. Il BIM, come ben sappiamo, fa parte degli Enti locali valdostani, fa parte del Consiglio permanente degli Enti locali, ai sensi della legge n. 54, per cui è parte integrante del sistema delle autonomie. Noi abbiamo, peraltro, sempre sostenuto la necessità di riorganizzare il BIM e ne abbiamo cominciato a sottolineare l'importanza a partire da quando abbiamo parlato del discorso delle sedi di segreteria, abbiamo sollecitato questo processo di riorganizzazione e, quando ci siamo trovati ad esaminare questo disegno di legge, abbiamo sin da subito apprezzato che una parte di quelli che erano i nostri intendimenti, che erano i nostri desiderata...e andava in quella direzione...abbiamo poi sottolineato anche nelle commissioni competenti che c'erano dei passaggi per noi inaccettabili. Passaggi che partono dall'articolo 1, quello che è stato poi emendato nel disegno di legge, che nel testo originario prevedeva che le risorse che venivano distribuite ai Comuni, al BIM e pertanto ai Comuni valdostani erano le risorse contabilizzate, gli importi contabilizzati nell'anno 2009.
Ora, per essere un po' più chiari, per essere comprensibili, le risorse significano per i Comuni circa 6 milioni di euro, la differenza dal 2009 in avanti è oltre 4 milioni di euro, per cui significa che dal 2009 nelle varie finanziarie che si sono succedute a livello regionale un po' per volta queste risorse sono state erose dai Comuni valdostani, sono state gestite direttamente sul bilancio regionale. Sono state gestite, torno a dire, per un ammontare ormai che supera i 4 milioni di euro andando in deroga nelle varie finanziarie della Regione. Leggo quella del 2013, anche perché comunque sono delle finanziarie che si ripetono negli anni, cambia solo la scadenza. Si dice che - questo è riferito al 2013 - che "per l'anno 2013 le risorse disponibili derivanti dai sovracanoni idroelettrici destinati al Consorzio dei Comuni della Valle d'Aosta, ricadenti nel bacino imbrifero montano della Dora Baltea, ai Comuni valdostani sono determinate in un importo pari a quello delle risorse ripartite ai medesimi Comuni nell'anno 2009, le ulteriori risorse disponibili sono accantonate in un fondo vincolato costituito presso il BIM per i finanziamenti di specifici interventi in materia assistenziale e sanitaria". Ora, noi negli anni abbiamo sempre sostenuto che comunque era una forzatura, perché la legge prevede che queste risorse siano gestite dal BIM, destinate ai Comuni per interventi nei comuni. Probabilmente il legislatore ha colto l'occasione di questa modifica, di quelle che sono le norme legate al BIM e, cogliendo l'occasione, ha scritto nel testo originario del disegno di legge che le risorse disponibili erano quelle riferite all'anno 2009..."le ulteriori risorse disponibili sono riversate dal BIM alla Regione per il finanziamento di specifici interventi, individuati in accordo con i Comuni interessati...". Allora, a noi non andava bene prima, non può andarci bene adesso questo sistema di esproprio delle risorse da parte della Regione ai Comuni. Dicevo, non ci pare un percorso corretto, non ci pare un atteggiamento legittimo, perché la legge comunque prevede che queste risorse siano in disponibilità.
In commissione è stato sottolineato come questo testo di legge fosse ad alto rischio di impugnazione, in quanto Bolzano ha scritto un disegno di legge molto simile, che è stato impugnato di fronte alla Corte costituzionale e il passaggio che prevedeva che una parte delle risorse non fosse trasferita, beh, è stato dichiarato illegittimo dalla Corte costituzionale. Ora, esaminando quello che è l'emendamento al comma 1 dell'articolo 1, ci pare che sia stato trovato un sistema molto elegante per arrivare allo scopo bypassando il rischio di impugnazione. Ora, a noi non pare molto...avevamo dei dubbi prima sul fatto che queste risorse dovevano andare ai Comuni, non è trovando un sistema magari legittimo perché la Corte costituzionale non impugni questo testo di legge...se poi alla fine i risultati sono gli stessi a noi non sta bene, pertanto abbiamo provato a riscrivere un emendamento - quello che abbiamo presentato, che mi auguro venga distribuito - per evitare quest'esproprio di risorse da parte della Regione agli Enti locali. Lo diciamo proprio oggi a seguito anche di una discussione sulle risorse della Regione, perché da una situazione così di grande difficoltà si esce quando si ragiona in un contesto più di carattere generale, dove non c'è qualcuno che decide e qualcun altro che subisce.
Allora, o il ragionamento è condiviso, per cui, a seguito anche magari di risorse minori, si trova una sintesi e soprattutto, per quello che riguarda i Comuni, io mi attengo a quello che ha detto il Presidente del CELVA, del Consorzio permanente, quando è stato audito in commissione, che ci aveva detto: "noi cercheremo nel prossimo futuro di ragionare su risorse certe". Ora, risorse certe non possono essere un congelamento di quelle che sono le risorse del 2009, perché i sovracanoni sono nati per andare ad essere distribuiti nei nostri Comuni per importanti opere. Negli anni ci sono dei Comuni che hanno usato queste cifre per pagare lo sgombero neve, l'hanno utilizzato per fare interventi manutentivi, di messa in sicurezza del territorio e il nostro emendamento va proprio in questo senso, cioè che in un sistema in cui tutti hanno le proprie responsabilità non può essere una persona a decidere o comunque la Regione a decidere e i Comuni a subire; pertanto anche come era formulato il discorso dell'intesa coi Comuni interessati...beh, prima di tutto ci pare che sia un bypassare una figura istituzionale che è il Consiglio permanente degli Enti locali. Chi sono i Comuni interessati? Spiegateci chi sono i Comuni interessati, sono quelli che avranno dei diretti benefici? Abbiamo trovato con questa legge la possibilità di riattivare e avere risorse per la vecchia politica dei rubinetti, quando qualcuno doveva avere qualche conoscenza o qualche amico eletto per avere dei finanziamenti nei Comuni? Beh, questo mondo è finito, noi vogliamo regole certe, vogliamo risorse certe, ma soprattutto vogliamo evitare che ci siano queste corsie preferenziali, per non dire qualcosa di peggio, per cui non ci va bene quest'emendamento, noi diciamo che è un aggirare quella che è una norma, è evitare un'impugnativa da parte della Corte costituzionale, ma poi creare un salvadanaio in cui quelli che saranno, diciamo, i più fortunati - ma io non chiamerei nemmeno fortunati, magari più legati a qualche amicizia influente - possano attingere. Beh, non è un sistema, per noi la perequazione...lei che ha parlato di perequazione nella relazione illustrativa, per noi la perequazione è un'altra storia. Sono regole certe su risorse certe, in modo che nessuno possa permettersi di avere corsie preferenziali, idem per la sussidiarietà, chiaramente. Perequazione e sussidiarietà per noi significano questo, su questo non c'è ombra di dubbio. Pertanto, questo è il primo punto che, se vogliamo, ci distingue da questo disegno di legge e ribadisce quello che noi abbiamo già ribadito nelle varie sedi delle varie commissioni.
Ci sono altri aspetti che a noi paiono quanto meno poco coraggiosi, chiamiamoli così, perché poi alla fine se su un disegno di legge che era nato per risparmiare, per nel sistema della riorganizzazione far spendere meno...beh, l'unica cosa che poi alla fine veramente fa spendere meno è la figura del segretario, perché per il resto abbiamo ristabilito quelle che sono le indennità, le abbiamo parificate a qualcuno dei sindaci, quando, per quello che riguarda, ad esempio, la partecipazione dei sindaci nelle Unités des Communes, salvo una piccola indennità per i presidenti, noi avevamo detto che...e avevamo sostenuto che il ruolo di rappresentante all'interno delle Unités des Communes fosse comprensivo delle indennità di carica. Qua si è voluto creare di nuovo un soggetto terzo, un soggetto che sarà nominato sappiamo bene con che metodi e con che criteri, sarà un posto da assegnare, da distribuire coi metodi e coi manuali che avete avuto fino ad oggi...e poi che ne sarà del personale? Noi speriamo che qualcuno schiacci il pulsante e ci dica cosa ne sarà del personale, perché nel ruolo in cui è stato inquadrato...vale a dire dicendo che questo personale...allora, voi al comma 2 dell'articolo 1 dite che "il BIM non costituisce sede di segreteria e le funzioni di direzione amministrativa sono esercitate dagli organi di direzione politico-amministrativa...", fino qua nessun problema, ma poi c'è il comma 3 all'articolo 1, in cui si dice che "il supporto alle attività amministrative di competenza del BIM è svolto dal Consorzio degli Enti locali (CELVA) che si avvale, ove necessario, del personale dipendente presso il BIM all'uopo distaccato, secondo le modalità di cui all'articolo 45 della legge 22".
Ora, se il personale è distaccato presso il Consiglio permanente...il CELVA, chiamiamolo come vogliamo, Consorzio degli Enti locali...spiegatemi come questo personale potrà eventualmente rispondere a quelle che sono le indicazioni che la direzione amministrativa degli organi di direzione politico-amministrativa del BIM gli darà, in quanto dipenderanno da un ente terzo, che ha comunque una direzione politico-amministrativa. Ora, ci pare veramente un pasticcio in più, tenuto conto che il BIM è socio del CELVA, bastava dire che il personale del BIM rispondeva a quelli che erano gli organi di direzione politico-amministrativa e che all'occorrenza poteva avvalersi del personale del CELVA...è socio del CELVA, per cui non c'era nessuna difficoltà. No, si è detto che risponde al...c'è un organo di direzione politico-amministrativa, ma che però il personale è distaccato all'uopo presso il CELVA.
È un pasticcio che creerà disagio tra il personale, perché mi pare che chiarimenti in merito siano già stati richiesti e nessuno ha dato risposta, e soprattutto creerà confusione, perché abbiamo visto anche ultimamente quando, per la fretta e quant'altro, non si è voluto magari tener conto delle osservazioni o si sono minimizzate le osservazioni che venivano fatte nei gruppi di lavoro e nelle commissioni: parlo della legge sui segretari, quand'è stato detto in più riprese che era meglio limitare il discorso della scelta, così com'è stata prevista, della parte seconda e non di tutto l'albo. Adesso ne paghiamo le conseguenze, perché siamo a fine settembre e non abbiamo neanche i segretari comunali, però qualcuno non gradisce neanche, eventualmente, che vengano fatte obiezioni. Questo - noi lo diciamo in sede di approvazione del disegno di legge - potrebbe creare confusione, crea disagio e crea soprattutto, penso, incertezze in quelle che sono le poche unità di personale, perché non pensate che siano tante le unità di personale all'interno del BIM, per cui non parliamo di decine di persone. Sono poche unità che, a nostro parere, meriterebbero di avere una risposta e di avere un minimo di salvaguardia. Ho detto questo perché, ribadisco, noi abbiamo sempre condiviso la necessità di rivedere un organismo come il BIM, un organismo che distribuisce risorse e che, tutto sommato, in questi anni ha avuto un ruolo un po' sminuito, perché l'ha detto anche il Presidente che oramai aveva un ruolo molto marginale, è vero che è stato individuato come ente di riferimento per il discorso del servizio idrico, ma anche su questo è...non ha mai brillato neanche su questo, ma su questo siamo d'accordo, perché era veramente all'ABC, per cui andava riorganizzato. Noi lo ribadiamo in questo contesto, in questa sede, con un po' più di volontà di mediazione, un po' più di volontà di confronto, avremmo probabilmente potuto approvare una legge all'unanimità, dove il fatto di destinare delle risorse a quello che è, come avete previsto nell'emendamento, "il progresso economico e sociale della popolazione valdostana e per interventi di sistemazione montana" ci vede d'accordo, eh, su questo, noi su questo siamo d'accordo, anche perché negli anni, lo ribadisco, contrariamente alla destinazione che avete dato negli ultimi anni, dove avete finanziato la spesa sanitaria, che, a nostro parere, non deve essere finanziata con queste risorse...io dicevo che con un po' di buona volontà probabilmente ci avrebbe visti condividere un percorso.
Detto questo, c'è un po' di rammarico, perché comunque anche in Commissione, quando si parlava di rischio di anti-costituzionalità, poi alla fine si diceva: "ma no, la legge di Bolzano era diversa, per cui non c'è questo rischio", beh, vedo che con l'emendamento avete recepito comunque questo rischio di impugnativa di fronte alla Corte costituzionale di parere negativo. Dico pertanto - e lo dico con rammarico - che con un po' più di attenzione al personale, con un po' più di attenzione su quello che è il discorso del risparmio legato agli amministratori e con il non esproprio delle risorse finanziarie eccedenti a quelle del 2009 probabilmente ci avrebbe visti tutti uniti nel condividere questo disegno di legge. È un rammarico vero, un rammarico per non aver voluto attivare - non so per colpa di chi o per colpa di come...o se il testo era blindato - quel percorso di condivisione che noi abbiamo sempre sostenuto in Commissione. Mi dispiace. Grazie.
Presidente - Grazie collega. La parola al collega Borrello.
Borrello (SA) - Grazie Presidente.
Intervengo per dare un contributo in merito a questo disegno di legge, che ricordo è uno dei passaggi che ha caratterizzato quest'inizio di legislatura, di questi due anni, con l'onore assegnato alla I Commissione di andare a definire quelle che sono le riforme che abbiamo messo in atto. Questo è un tassello del percorso che va a definire una riforma, una riorganizzazione, una razionalizzazione di tutte quelle che sono le leggi e le normative all'interno del sistema delle autonomie e del sistema degli Enti locali. Abbiamo avuto modo all'interno della I Commissione consiliare di dibattere e di ragionare su questo disegno di legge e devo dire che il dibattito è stato estremamente utile. Ringrazio in prima battuta il Presidente per la sua relazione, ma ringrazio anche i colleghi in maniera trasversale, perché il dibattito è stato veramente serio e ci ha permesso di avere, al di là delle posizioni dei movimenti e dei partiti, anche dei punti di incontro che potessero andare a definire quelle che potessero essere le modifiche al disegno di legge.
Detto questo, proprio all'interno del disegno di legge avevamo posto come movimento tutta una serie di richieste per andare a verificare quella che era la possibilità di razionalizzare le spese e i costi all'interno degli organi rappresentativi all'interno del BIM e per questo ci sono stati forniti tutta una serie di documenti, che ci hanno evidenziato come fosse necessario questo tipo di riforma anche dal punto di vista della rappresentatività. Abbiamo sostenuto - e ringrazio anche i colleghi della commissione - il fatto che per noi era importante mantenere la rappresentanza e l'autonomia dei singoli Comuni all'interno degli organi rappresentativi, cioè dare la facoltà ai singoli Comuni di decidere all'interno dei propri organi consiliari quello che poteva essere il rappresentante all'interno delle Unités, in modo tale da avere voce all'interno degli organi rappresentativi del BIM stesso. Questo è stato accolto con un emendamento ed è per questo motivo che ritengo che il confronto che c'è stato e che sta continuando anche in questo momento con i due emendamenti che sono stati presentati: uno da parte dei Capigruppo di maggioranza, l'altro da parte del collega Gerandin...e sicuramente...sono sicuro che verrà discusso in modo tale da poter avere un'uniformità di intenti e di vedute rispetto a questo disegno di legge che ritengo importante per il sistema delle autonomie.
Presidente - La parola al collega Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.
Non è da pochi mesi che ci stiamo confrontando su questo disegno di legge, è dal mese di maggio e avevamo gradito nei mesi scorsi, comunque, quanto meno un confronto reale per quanto riguarda i tasselli difficili e delicati da mettere in atto per quanto riguarda la politica degli Enti locali. Con rammarico abbiamo potuto constatare in I Commissione che alla fine comunque non c'è stata la volontà di dare certezza ai nostri Comuni. Lo diceva bene prima il collega, il nuovo Presidente degli Enti locali chiedeva certezza, come noi, Consiglio regionale, Regione autonoma Valle d'Aosta, chiediamo certezza con lo Stato, rapporti franchi e soprattutto contestiamo le scelte unilaterali. Ci spiace, sinceramente, in questo momento che...come dire? da una parte si predica bene e si razzola male, nel senso che contestate, contestiamo i rapporti con lo Stato, sovente unilaterali e poi, per quanto riguarda il rapporto tra Regione e Enti locali, praticamente con questa codificazione, con quest'impianto che avete messo in campo fate praticamente la stessa cosa. Cosa fate? Per il nostro gruppo - è stato detto in commissione, lo ribadisco in quest'aula - è un furto, è un nuovo furto al portafoglio degli Enti locali inserito direttamente in legge. Ci spiace quindi, perché questa mattina, comunque, abbiamo parlato di bilancio, abbiamo parlato di autonomia, autonomia anche finanziaria e se chiediamo rispetto e non delle scelte unilaterali a livello di rapporto Regione-Stato, non sarebbe male, dal nostro punto di vista, che tale comportamento non avvenisse tra Regione ed Enti locali.
Per noi è un furto al portafoglio degli Enti locali e l'inserimento di quest'emendamento maschera praticamente delle corsie preferenziali per pochi Comuni. È scritto proprio dal punto di vista legislativo: "individuati d'intesa con i Comuni interessati". Bene, forse era il momento, su questo forse si poteva perdere - e non era tempo perso - in commissione qualche settimana in più e trovare un'intesa in rialzo, dal nostro punto di vista, e non creare comunque un furto nuovamente al portafoglio degli Enti locali per dargli più dignità, ma soprattutto più autonomia finanziaria. Peccato, perché comunque, per quanto riguarda le altre leggi degli Enti locali, giuste, meno giuste, forse dovevamo osare di più qualche mese fa, dovevamo tutti insieme osare di più, ma si poteva magari dare un segnale forse più performante. Questa indubbiamente è la parte più importante di questa modifica, tant'è vero che all'interno del CELVA la discussione è stata anche accesa: è stata anche accesa perché una decina di sindaci si sono confrontati chiedendo proprio quell'autonomia finanziaria e non invece un furto legalizzato e scritto nero su bianco sulla legge. Magari la maggioranza sta decidendo un percorso diverso rispetto all'emendamento che è stato firmato e siglato dai Capigruppo, ascolteremo l'intervento o del Presidente della Regione, o comunque di chi prenderà in questo momento la parola per quanto riguarda il Governo regionale. Grazie.
Presidente - Grazie collega.
Siamo sempre in discussione generale. Ricordo solo ai presentatori del sub-emendamento che il nostro Ufficio legale ha solo inserito una piccola precisazione all'inizio perché andava fatta, altrimenti non sarebbe possibile diciamo inserirlo. Nel sub-emendamento che avete presentato l'Ufficio legale del Consiglio ha solo aggiunto una piccola parte all'inizio, è già stato distribuito così corretto affinché possa essere discusso il sub-emendamento.
Stiamo aspettando una richiesta di un Consigliere, siamo ancora in discussione generale...la discussione generale è chiusa. La parola al Presidente della Regione.
Rollandin (UV) - Credo che le osservazioni che sono state presentate a questo disegno di legge, che tutti hanno riconosciuto essere comunque un passo necessario, utile sotto il profilo di quella che è la riorganizzazione di un ente che oggettivamente ha svolto un ruolo nel tempo importante di raccordo fra tutti i Comuni, che oggi però, tenendo conto della riorganizzazione fatta a livello dei Comuni, aveva una sua logica conseguente modifica, che è quella che abbiamo... I punti...se è riconosciuto che c'era l'esigenza di intervenire, com'è stato detto, per tener conto di quello che è il ruolo di quest'Ente, che nel tempo aveva avuto o almeno aveva potenzialmente potuto esercitare, che poi in qualche modo era stato esercitato solo parzialmente, ma questo è un altro discorso ancora... Oggi nell'esplicitazione di questo disegno di legge...nell'analisi credo che il sub-emendamento - vengo a quello che è il punto - che è stato presentato e le osservazioni sostanzialmente vadano nella logica di dire: non vogliamo che quella parte eccedente che viene messa a disposizione della Regione per intervenire nei comuni al di fuori di quello...cioè dal 2009 i fondi eccedenti quella ripartizione siano a discrezione, se non ho capito male, della logica del raccordo diretto tra Regione e il Comune A, piuttosto che il Comune B. Nel sub-emendamento che voi avete specificato le differenze...solo che voi dite...una parte è riferita annualmente, ma voglio significare che annualmente viene definito il sovracanone, quello sta già nelle cose, non è una tantum.
L'altro aspetto è che ci sia l'intesa col CPEL, nella prima parte l'avevamo anche scritto, io credo che non ci siano difficoltà ad immaginare che questo possa essere un riferimento che in qualche modo garantisce tutto. Nel nostro emendamento - che è stato, come avete visto, concordato con FEDERBIM in modo da escludere, evitare che ci fossero delle prese di posizione sulla legittimità e soprattutto che fosse impugnato nel senso che lede la 595, cioè la legge sui BIM - noi abbiamo detto: "d'intesa con i Comuni interessati", si potrebbe invece mettere: "individuati d'intesa con il CPEL", dopodiché è il CPEL che analizza. Credo che potrebbe essere una parte che chiude questa possibile polemica, non era quello lo scopo, non è quello il motivo che ci portava a dire: "con i Comuni interessati", perché era solo il raccordo tra le esigenze che i Comuni sollecitavano e si faceva una valutazione delle "urgenze" su cui intervenire, sempre nell'ambito di quelle che sono le prerogative che sono state ricordate. Se questo può essere...tanto per fugare i dubbi, affinché non ci sia dubbio che questo è...sono state usate parole grosse per dire che è un modo di nuovo per privilegiare il Comune A piuttosto che B...si faccia un raccordo con il CPEL, in modo che non ci siano queste remore o questi retropensieri che ormai turbano le giornate di tanti. Io non credo che sia quella la valenza di una regolamentazione di questo tipo, perché credo che si vada ormai...è tutto talmente evidente e anche gli interventi sono tutti alla luce del sole, quindi non credo sia possibile attivare un meccanismo diverso. Per quanto ci riguarda, quindi se si può mettere un sub-emendamento in cui si sostituisce: "d'intesa coi Comuni interessati" con "d'intesa con il CPEL"...il resto è uguale: a favore dei Comuni per il progresso economico e il mantenimento...e la sistemazione montana. Credo che questo possa agevolare...accogliendo una parte del sub-emendamento, se questo può essere di aiuto nella comprensione e anche nella valutazione nell'insieme...perché io condivido il fatto che si è fatto uno sforzo non indifferente per valutare insieme tutta una serie di profili, di progetti di legge anche più complessi, questo che, tutto sommato, era abbastanza semplice...credo che si possa andare in questa direzione.
Per quanto riguarda l'utilizzo del personale, l'ha detto Gerandin, questo è chiaro che...con un po' di buon senso si tratterà di vedere con il CPEL che cosa...e come utilizzarlo nel modo migliore, quelle figure che ancora ci sono all'interno del BIM, quindi se c'è questa disponibilità, noi siamo disponibili ad emendare quella parte con una parte del sub-emendamento da voi presentato in modo che non ci siano - ripeto - dei dubbi. Grazie.
Presidente - Grazie Presidente.
Passiamo quindi all'esame dell'articolo 1, perché l'emendamento e il sub-emendamento fanno parte dell'articolo 1, quindi, per procedere alla discussione dei due emendamenti, bisogna che discutiamo sull'articolo 1. Dovete solo far sapere alla Presidenza, soprattutto i proponenti del sub-emendamento, se intendete trovare un accordo. La parola al collega Gerandin sull'articolo 1.
Gerandin (UVP) - Grazie Presidente.
Io, più che ad esaminare l'articolo 1, ci terrei ad illustrare quello che è il nostro sub-emendamento. Allora, vede Presidente, il nostro sub-emendamento, al di là di tutto, noi pensiamo che abbia non solo...e la ringraziamo per aver recepito o comunque manifestato la disponibilità a cambiare: "Comuni interessati" con "d'intesa col Consiglio permanente", ma il nostro sub-emendamento contiene altri interventi, altre modifiche che sono per noi sostanziali, pertanto... Provo eventualmente a fare un ragionamento molto più globale. Noi crediamo nel nostro emendamento di dire che prima di tutto noi vogliamo che siano garantite almeno le risorse...quelle che erano in essere al 2009, e su questo siamo perfettamente allineati col vostro, in sintonia con quello che è il vostro. Vi è poi un'altra parte, Presidente, che, secondo noi, è stata un po' sottovalutata, noi diciamo: "...da definire annualmente e comunque non superiori alle risorse eccedenti il gettito BIM del 2009, può essere trasferita...", per cui nel nostro significa che noi garantiamo ai Comuni il gettito BIM 2009, ma che annualmente, tenuto conto del contesto finanziario, delle difficoltà economiche che ci sono annualmente in finanza locale, si va a definire quello che è l'extragettito da trasferire. Per essere più chiari, noi non diciamo che tutto l'extragettito va trasferito, noi diciamo che "può" essere trasferito, che annualmente si va a definire qual è il termine e gli importi da trasferire; pertanto nel nostro potrebbe anche darsi che, tenuto conto del contesto economico e quant'altro di rapporto tra Enti locali e quant'altro, modifica della 48, non so cosa ci sarà all'esame e forse lei...anzi sicuramente lei lo sa meglio di me come vorrete muovervi...detto questo, noi riteniamo che non ci sia l'obbligo di trasferire l'extragettito: è questa la grande differenza! Se lei non vede questa grande differenza, tenuto conto che le prime tre righe sono assolutamente identiche e le ultime tre identiche, io le propongo, Presidente, di votare voi il nostro sub-emendamento. Se non c'è questa differenza, votate il nostro sub-emendamento... Allora, per noi è una differenza sostanziale, Presidente, abbia pazienza, quando noi parliamo di esproprio di risorse degli Enti locali, senza che questi possano dire la loro, possano in minima parte sindacare o discutere quello che è l'importo...per noi questo è esproprio di risorse degli Enti locali, poi può mascherarlo come vuole!
Per quanto riguarda il FEDERBIM, io ho sentito il Presidente, che mi ha anticipato di aver avuto un incontro con lei - e penso che me lo può confermare - e che avete concordato questo sub-emendamento. Io ho anche spiegato: "guardate che questo sub-emendamento non è che tuteli il discorso delle risorse, dice solo che le risorse fino al 2009 sicuramente non possono essere toccate", le altre...il Presidente di FEDERBIM non ha mica mai saputo che dal 2009 le usavamo per finanziare la sanità e quant'altro! Queste sono le grandi novità rispetto al panorama nazionale... Noi, per la carità, chiediamo solo che ognuno si assuma le proprie responsabilità, noi vogliamo che anche il Consiglio permanente si assuma la responsabilità di dire: "bene, quest'anno "X" risorse in più le destiniamo, d'intesa con voi...", ma che si prenda le responsabilità, ma che non sia obbligato a trasferirle. È questa la differenza: noi non pensiamo che gli Enti locali siano obbligati ad abdicare, a rinunciare ad una parte delle risorse che spettano loro; poi c'è l'accordo? Ben venga. Lei riuscirà ad imporre l'accordo? Il problema non è sicuramente suo, ma sarà di chi lo accetta, però ognuno si assume le proprie responsabilità, ma che non ci sia quest'obbligo in assoluto di trasferire queste risorse. Grazie.
Presidente - Grazie collega. La parola al Presidente della Regione.
Rollandin (UV) - Sì, grazie Presidente.
Io vorrei solo che fosse chiaro un aspetto: qui non stiamo espropriando nessuno e da nessuna parte. Stiamo utilizzando...come abbiamo già fatto ed era chiaro nelle finanziarie che abbiamo di volta in volta approvato in quest'aula, l'abbiamo detto che utilizzavamo una parte di questi fondi per le varie motivazioni che lei ha ricordato. Ora, qui noi diciamo che quella parte eccedente quello che è il finanziamento del 2009, che annualmente è normale che venga rivisto in quanto i canoni sono annuali, e quindi è già chiaro che sono annuali...quella parte viene vista col CPEL per i Comuni che hanno questi problemi. Non espropriamo niente quindi, lo utilizziamo assieme, anziché fare la ripartizione matematica...perché quale sarebbe la differenza? Che se non ci fosse questo...la ripartizione matematica dice che fra tutti i Comuni quel "X" in più che noi dividiamo per i casi eccezionali, per interventi di sistemazione e così via...vengono utilizzati...100-50-10-20, c'è l'esigenza di intervenire nel Comune A con 200, bene, in quel programma vengono utilizzati in quel modo, d'accordo con il CPEL. Non solo quindi non c'è nessun esproprio, ma c'è una finalizzazione specifica per il territorio dei comuni, solo che invece di ripartire...perché se ripartisco tra 74 l'eccedenza viene fuori che ci sono 3.000 di qua, 5.000, 20.000, 12.000, come sappiamo e sai benissimo. Allora, se invece questo fa massa critica, puoi anche intervenire in un modo adeguato...questa è la differenza. Non espropriamo nessuno, tant'è che ho detto subito...né c'è la volontà di andare a privilegiare A o B, dev'essere visto assieme, io non so, più di così...credo sia chiarissimo.
Presidente - Colleghi, quindi siamo a definire se rimane in piedi, come presentato, il sub-emendamento...mi sembra di capire che rimanga in piedi in quella maniera e quindi dovrò mettere in votazione... La parola al collega Gerandin.
Gerandin (UVP) - Grazie Presidente, semplicemente non sapevo se potevo intervenire e...
Guardi, Presidente, c'è una...per quello che lei sta dicendo...poi, rispetto al passato, indubbiamente c'è un passo avanti, io non ho timore di dire che, rispetto al passato, c'è un passo avanti, perché nel passato voi queste risorse le gestivate in piena autonomia, nel senso che non c'è mai stato nessun accordo di nessun genere, erano risorse che versavate al BIM, ma che poi vincolavate sul fondo del BIM e che voi, come Regione, spendevate come volevate, senza nessun accordo di nessun genere col Consiglio permanente...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...vabbè, comunque non c'era nessun accordo...
(nuova interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...no, ma è così! Non faceva parte della 48 questo...per cui non c'era nessun filone...è dimostrato che l'avete utilizzato...perché l'avete utilizzato nella sanità, che non aveva nessun fine...
(nuova interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...sì, ma in tutte le finanziarie l'avete scritto, per cui non è cambiato, voi per dire che...le finanziarie...ci si lavava la coscienza.
Detto questo, Presidente, io le do atto che c'è un passo avanti rispetto al passato, perché si dice che verrà finalizzato ad interventi che vanno nell'interesse dei Comuni, ma c'è un qualcos'altro... Io le ho anche detto che, a mio parere, è importante che ognuno per le proprie ragioni sia responsabile, sia responsabilizzato, pertanto quella che è la differenza fondamentale è che noi pensiamo che questa cifra debba essere una cifra che annualmente viene concordata, perché può anche darsi che un anno ci sia necessità di avere tutto l'extragettito da destinare a quegli interventi che diceva, ma può anche darsi che ci siano eventualmente degli anni dov'è più importante per vari motivi, per difficoltà di trasferimento della 48...non lo so per cosa, perché lo sa meglio di me, Presidente, che queste risorse negli Enti locali possono essere usate anche per spesa corrente e non è poca cosa soprattutto quando si è di fronte ad un Patto di stabilità e, quando ci sono vincoli finanziari, allora...no! Comunque, quando si è di fronte a...beh, c'è il discorso dei limiti di spesa corrente, attenzione, Presidente, allora, io ho parlato di spesa corrente.
Detto questo, noi chiediamo semplicemente che ci sia una cifra che annualmente venga calcolata. Presidente, poi non mi venga a dire che alla fine sono 2-3 mila euro per Comune...
(nuova interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...no, perché qua l'extragettito vale 4 milioni e mezzo, se dividiamo per 74, beh, è un po' semplicistico che vale 2-3 mila euro per Comune, 4 milioni e mezzo di extragettito significa magari in alcuni casi sistemare magari tutta una serie di possibilità di spesa: questa è la differenza. È chiaro poi che rimane una differenza in cui...noi crediamo nella responsabilità di chi amministra, del fatto che l'intesa non sia semplicemente recepire o quanto meno condividere quando ci sono delle decisioni prese in maniera unilaterale. Grazie.
Presidente -Rimane quindi in piedi il sub-emendamento, che dobbiamo votare per primo su quest'articolo. La parola al collega Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Sì, grazie.
Solo per ribadire la posizione del nostro gruppo sui due emendamenti: il primo l'emendamento presentato dalla maggioranza e il nostro emendamento all'emendamento, un sub-emendamento. Bisogna dare a Cesare quello che è di Cesare: un passaggio in avanti con quest'inserimento è stato fatto rispetto agli anni passati dal 2009 ad oggi. È normale che, secondo leggi in finanziaria, venivano inseriti i finanziamenti e a sua volta decisi e inseriti per poi spenderli, ci mancherebbe, mica si potevano fare delle cose...dall'altra, il ragionamento politico che abbiamo fatto insieme presentando il secondo emendamento...vorrei fare un passaggio in più ancora, è stato fatto il primo passaggio, che è già positivo, il secondo era quello di andare a valutare se fare in quell'anno o no il trasferimento alla Regione, oppure utilizzarli direttamente ripartiti all'interno dei 74 comuni. Cifre comunque importanti, non siamo qui adesso a discutere quante sono le migliaia, ma sono comunque decine e decine di migliaia di euro per ogni singolo Comune. Valido il primo quindi, ma soprattutto valido il secondo, perché va oltre, cioè anticipa probabilmente i tempi per quanto riguarda comunque, dal nostro punto di vista, l'autonomia anche finanziaria e nello stesso tempo mantiene quell'inquadramento di finalizzare eventualmente delle risorse importanti su un Comune vista la necessità o vista la situazione.
Noi chiediamo veramente al Governo, al Presidente di valutare la nostra opzione, che va oltre, poi liberi indubbiamente di mantenere la proposta che oggi ci fate in aula, perché oltretutto ci state proponendo in aula questa modifica. Allora, dato che ce la state presentando in aula dopo quattro mesi di dibattito in commissione, potete anche capire la nostra proposta fatta in aula, che fa: "abbiamo deciso di scalare il Grand Paradis e vogliamo puntare al Monte Bianco", e non sarebbe male, ve lo chiediamo tranquillamente, dato che non è da due anni e mezzo, collega Borrello, che discutiamo su questa legge...sono tre mesi, prima abbiamo fatto altro, travagliati oltre tutto...intanto non sapevamo neanche dove pensavate di andare in commissione, quindi evviva l'emendamento che ci avete portato oggi in aula. Noi rilanciamo, ma rilanciamo cose che abbiamo detto in commissione, rilanciamo cose che abbiamo detto in commissione, in presenza anche del Presidente Rollandin, dove dicevamo quello che è stato fatto dal 2009 al 2015 ormai è andato, da oggi cerchiamo comunque di andare in quella direzione. Voi oggi ci traducete in un emendamento qual è la direzione, noi diciamo che ce n'è un'altra ancora di direzione, che può andare oltre. Chiediamo comunque politicamente se potete gentilmente valutarla.
Presidente - La parola al Presidente della Regione.
Rollandin (UV) - A questo punto se il sub-emendamento che siamo disponibili a presentare interessa o meno...sennò noi rimaniamo sull'emendamento come formulato, cioè noi eravamo d'accordo di sostituire "d'intesa con i Comuni interessati" con "d'intesa col CPEL", mi sembrava che andava in una certa direzione. Se questo non interessa, noi manteniamo il nostro emendamento e non viene modificato...ecco, solo sapere se interessa o meno. Se non vi interessa, non stiamo...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...allora manteniamo...presentiamo...va bene.
Presidente - Sì, dobbiamo però votare il sub-emendamento prima di ALPE, UVP e Movimento Cinque Stelle, quindi la votazione è aperta. Votiamo il sub-emendamento presentato dall'opposizione. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 14
Favorevoli: 14
Astenuti: 21 (Baccega, Bianchi, Borrello, Donzel, Farcoz, Follien, Fontana, Fosson, Guichardaz, Isabellon, La Torre, Lanièce, Marguerettaz, Marquis, Péaquin, Perron, Restano, Rini, Rollandin, Testolin, Marco Viérin)
Il Consiglio non approva.
Poniamo adesso in votazione l'emendamento che è condiviso da tutti con la modifica testé annunciata dal Presidente della Regione, cioè al posto di "Comuni interessati", "con il CPEL a favore del progresso economico...". Poniamo in votazione questo testo modificato dell'emendamento. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 21
Favorevoli: 21
Astenuti: 14 (Bertin, Bertschy, Certan, Chatrian, Cognetta, Fabbri, Ferrero, Gerandin, Grosjean, Morelli, Nogara, Roscio, Rosset, Laurent Viérin)
Il Consiglio approva.
Pongo in votazione adesso l'articolo 1 nel suo complesso. La votazione è aperta. Grazie. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 21
Contrari: 14
Il Consiglio approva.
Si può dare lo stesso risultato per l'articolo 2? Stesso risultato. Articolo 3: stesso risultato. Articolo 4: stesso risultato. Articolo 5: stesso risultato. Poniamo in votazione il testo del disegno di legge nel suo complesso. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 35
Votanti: 35
Favorevoli: 21
Contrari: 14
Il Consiglio approva.
Presidente - Punto 40 all'ordine del giorno.