Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1395 del 29 luglio 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1395/XIV - Interpellanza: "Notizie in merito all'approvazione delle disposizioni in materia di istituzione del reddito minimo garantito".

Presidente - Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il Consigliere Viérin, ne ha la facoltà.

Viérin L. (UVP) - Merci Monsieur le Président.

È un'iniziativa che è parzialmente superata dai fatti che dal momento della presentazione ad oggi sono successi, ma quest'iniziativa ci dà l'occasione per chiedere e avere lumi sulle intenzioni del Governo su questo tema, quindi è un'iniziativa comunque interessante nella misura in cui uno dei temi della revisione del programma di legislatura di questo new deal, di questa nuova fase politica come il collega Marquis l'ha denominata questa mattina è l'inserimento nelle due famose paginette che ormai sono diventate storia amministrativa e politica di questa legislatura di un punto interessante che parla dell'iniziativa del reddito di garanzia, con una denominazione in questa parte di programma...si parla di "reddito di garanzia per chi accetta formazione e lavoro". Allora, visto che questa legislatura da un punto di vista amministrativo aveva visto la presentazione di un disegno di legge che aveva l'intento di stimolare il dibattito su questo tema, partendo dal bilancio dell'anno scorso dove c'era stata una disponibilità da parte del Governo di inserire una serie di fondi per andare a rilanciare, diciamo, non solo chi non produce, ma anche chi produce...quindi era un fondo che in un capitolo, visto che certi emendamenti non erano stati accettati anche tecnicamente...che andava a determinare una dotazione finanziaria per il rilancio del settore, in pratica in primis del settore produttivo e poi anche di quella che è una garanzia sociale per le categorie meno abbienti.

Abbiamo appreso con stupore dagli organi di informazione che attraverso una diffusione a mezzo stampa il PD ha sollecitato o annunciato che questo reddito di garanzia deve assolutamente essere approvato per l'estate. Allora, sollecitati appunto da questa presa di posizione, non avendo se non nel programma riaggiornato di legislatura notizie dell'idea, degli intenti del Governo, abbiamo semplicemente presentato quest'iniziativa per capire come e in che misura le intenzioni del Governo si sarebbero concretizzate in questa direzione e soprattutto in che entità, in che misura, perché anche su questo non c'è ancora certezza, si è parlato di una certa cifra, poi questa cifra è stata modificata, quindi ad oggi "dove si reperiranno i fondi e in che misura" e soprattutto - argomento della giornata e della mattinata - se questi fondi sono, o erano, o saranno inclusi o parzialmente sottratti a quelle che sono le iniziative per il bon chauffage. Questo per dire che la sollecitazione di fare tutto in 15 giorni ci sembrava - poi siamo stati confermati nei fatti - così uno spot di chi doveva assolutamente inserire una bandierina per giustificare un ingresso nel Governo. Rimane quindi valida, seppur superata in parte dai fatti, questa nostra richiesta semplicemente per avere qualche elemento di chiarezza che poi chiaramente scaturirà in un dibattito anche all'interno delle commissioni. Grazie.

Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola il Presidente della Regione Rollandin, ne ha la facoltà.

Rollandin (UV) - Sì, grazie Presidente.

Il collega ha già in parte detto che su questo tema c'è stata una decisione alla fine di un percorso lungo e travagliato del gruppo di lavoro di rinviare in autunno. Facendo un passo indietro, voglio dire che già nella presentazione del bilancio per il 2015, come lei ha ricordato, nel famoso fondo dei 9 milioni era anche previsto il reddito e l'inclusione sociale, poi che questo si chiami "reddito di garanzia per formazione e lavoro", "reddito minimo vitale"...non è tanto nella denominazione che sta il bonus. Credo che l'aspetto importante per cui non si è...proprio per l'origine che ha avuto, poi c'è stato il progetto di legge che è stato presentato...non è mai stato per uno spot, credo che fosse per l'intenzione seria di dare delle risposte e su questo, da quello che mi è stato riferito, credo ci fosse un assenso un po' da tutte le forze politiche di dare una soluzione ad un problema vero e serio, che è quello della mancanza di lavoro, con un'iniziativa di legge venire incontro soprattutto a quelli che non hanno lavoro...non con questo si dice: "bene, non hai il lavoro..." e diamo a tutti un "X", ma tener conto della situazione economica, della disponibilità a far formazione e quindi ad impegnarsi per trovare un lavoro nel momento in cui il lavoro...chiaramente viene meno quella che può essere l'integrazione.

Come il collega avrà visto, le iniziative a livello regionale sono varie, hanno impostazioni diverse: dal Friuli all'Emilia, ultimamente il Piemonte ne sta parlando, ne stanno parlando un po' tutte le Regioni, quindi un tema che è di attualità per le evidenti ragioni della crisi. Ora, noi su questo crediamo che sia giusto trovare un equilibrio che tenga conto della capacità di fare un'analisi da cui partire con dei dati...non dico certi, ma più vicini possibile alla realtà per trovare anche le somme giuste e corrette per andare incontro alle esigenze correlate.

Per venire quindi alle risposte puntuali, noi riteniamo che sia giusto subito in autunno, appena sarà possibile, arrivare alla concretizzazione di un'integrazione al disegno di legge o comunque sia il gruppo di lavoro, se avrà voglia di occuparsene...la commissione...di integrare questo disegno che tenga conto delle varie opzioni e tenendo conto di non confondere il discorso del lavoro con il discorso sociale, pur tenendo conto del sociale nel momento in cui si tratta del problema della formazione e del lavoro. Questo è un tema che già avevamo visto, anche il collega Marquis aveva fatto un approfondimento su questo, aveva anche tenuto conto delle esperienze, per esempio, di Trento, dove avevano fatto un'analisi puntuale per capire come soprattutto - e questo è l'altro aspetto importante - evitare la burocratizzazione di questo strumento, cioè che non diventi una strutturazione che, quando inizia, poi ha un percorso molto lungo prima di arrivare alla conclusione. Anche questa quindi è una prospettiva che deve essere rivista con grande realismo e quindi evitare la burocratizzazione del sistema.

Detto questo, riconfermiamo la volontà di andare in questa direzione, per quanto riguarda i fondi, noi, se andava avanti questo disegno di legge, avevamo dato la disponibilità per 1 milione e quattro, che era una parte di quel fondo di cui parlava il collega Viérin e poi anche nell'assestamento noi abbiamo la disponibilità per intervenire sempre in quella direzione. Dobbiamo quindi tener conto di questo fondo, ma credo che l'aspetto determinante sia quello di avere un range dove situare i possibili interventi, perché altrimenti diventa difficile obiettivamente parlare. Credo quindi che, sotto questo profilo, appena ci saranno le risposte da un punto di vista tecnico o politicamente, noi siamo dell'idea che questo strumento potrà essere messo in piedi nel più breve tempo possibile. Grazie.

Presidente - Grazie Presidente. Per la replica, ha chiesto la parola il Consigliere Viérin, ne ha la facoltà.

Viérin L. (UVP) - Sì, grazie per le delucidazioni. In effetti questo dossier che trae spunto dal bilancio, ma che, da un punto di vista dei contenuti, era uno dei punti della Renaissance che era stato proposta dal Movimento Cinque Stelle, quindi trae origine con denominazioni le più variegate...è la sensibilità che noi come forze di opposizione avevamo cercato di raccogliere in un documento da sottoporre poi alla maggioranza.

È chiaro che l'idea di andare ad aiutare chi è in difficoltà è un principio che è valido, ma che va rapportato anche al momento sociale che si vive. Noi dell'Union Valdôtaine Progressiste siamo sicuramente per aiutare chi ha bisogno, ma siamo anche per sostenere chi produce. Prima aiutiamo chi produce, cerchiamo attraverso il settore produttivo di creare la possibilità di assunzioni, la possibilità per tutte le imprese, per le tante imprese che sono in difficoltà, che stanno chiudendo...per andare a creare effettivamente delle prospettive per chi ha voglia di produrre, non per chi non ne ha voglia.

In seconda battuta, e soprattutto in un quadro generale, aiutiamo anche le persone in difficoltà, quelle che l'Amministrazione, che la società in generale non sa aiutare. Facciamo attenzione alle derive di certi strumenti che invece vanno aiutare a pioggia tutti quanti, spesso anche chi poi studia sistemi di accumulo di aiuti da parte dell'Amministrazione sommandoli in rivoli che spesso sono contenuti in disposizioni e che quindi ci fa riflettere su un elemento. Noi siamo a favore di un rilancio generale attraverso un impegno di fondi dei settori produttivi, delle attività produttive valdostane, del lavoro in generale, che è fondamentale in questo momento. Non vorremmo mettere una categoria contro l'altra, non vorremmo che le imprese che stanno chiudendo vedessero aiutare in modo così a pioggia le persone o chi magari non ha possibilità, ma anche chi invece non vuole avere possibilità. Questo per dire che l'evoluzione sociale, la crisi che si sta così incancrenendo in modo abbastanza esponenziale anche in Valle d'Aosta ci deve fare riflettere ed è per questo che il gruppo di lavoro sarà importante ed è importante...noi abbiamo condiviso il gruppo di lavoro allargato a tutte le forze politiche per cercare per l'autunno di arrivare ad uno studio generale di come l'Amministrazione, attraverso questi fondi, può aiutare la nostra comunità intanto a tornare ad essere una comunità che produce e a sostenere chi è in difficoltà con un giusto equilibrio, evitando che ci siano, appunto, delle discrasie che non fanno parte del nostro modo di vedere l'evoluzione della società.

Noi crediamo che questo sia uno dei temi, appunto, da riaffrontare anche con quello che sta succedendo in altri luoghi, in altre regioni, in altre realtà ed è per questo che ci eravamo un po' stupiti della fretta ed è per quello che avevamo e abbiamo parlato di spot: perché le idee più sono condivise e meglio è e ne è stato un po' un esempio quest'iter in Commissione, perché le fughe in avanti di chi vuole giocare un po' a mettere la bandierina su certi argomenti poi alla fine non giovano soprattutto all'efficacia e alla messa in campo di quella che è un'iniziativa che deve essere ponderata molto bene.

Da parte nostra quindi c'è una disponibilità per una condivisione su un disegno di legge che nasce in un certo momento sociale e in una certa condizione politica che oggi ci vede impegnati sulle battaglie che abbiamo portato avanti in questi ultimi due anni e soprattutto con un certo riaggiornamento sull'evoluzione sociale che sta avvenendo. Noi siamo molto preoccupati per la crisi industriale, per la crisi dell'occupazione in Valle d'Aosta e crediamo che questa disponibilità di tutte le sensibilità possa essere un momento di sintesi interessante, senza nulla togliere a quelli che sono altri dossier che sono à la une, ma effettivamente l'emergenza lavoro, l'emergenza occupazionale, l'emergenza di chi è in difficoltà è uno dei primi argomenti da condividere con un maggiore numero possibile di sensibilità ed è per questo che noi ci impegneremo anche in questa pausa estiva, in questi prossimi mesi per addivenire a questa soluzione. Grazie.

Presidente - Grazie collega Viérin. Prima di passare al punto 26, tenuto conto dell'accordo nella Capigruppo di discutere congiuntamente i punti 32 e 33 collegati con le relazioni della Corte di Conti ai punti 26, 27, 28, 29, 30 e 30.1, chiederei all'Assemblea se possiamo discutere il punto 31. Punto 31 all'ordine del giorno.