Oggetto del Consiglio n. 1301 del 24 giugno 2015 - Resoconto
OBJET N° 1301/XIV - Communications du Président de la Région.
Presidente - La parola al Presidente della Regione.
Rollandin (UV) - Merci.
Jeudi 18 juin a eu lieu une rencontre à Rome entre le Sous-Secrétaire aux affaires régionales Gianclaudio Bressa e les représentants des Régions et Provinces autonomes pour parler de la réforme de la Constitution, ainsi que de la définition des modalités et des procédures de révision des statuts spéciaux. Cette réunion était d'autant plus importante qu'elle a permis aux Régions et Provinces autonomes de répéter toutes ensemble au Gouvernement que les modifications des statuts spéciaux, au lendemain de la réforme du titre V de la Constitution, devront être encadrées par des procédures bien définies et, surtout, elles ne pourront intervenir que dans le cadre d'une véritable entente entre l'État et chacune des Régions et Provinces autonomes. La réunion s'est conclue sur la décision de créer une commission technique, réunissant des représentants de l'État et ceux des Régions et des Provinces à statut spécial. Les travaux de cette commission - qui aura pour mission d'établir définitivement le mécanisme du Pacte, ainsi que les procédures de mise en œuvre en vue de la révision des statuts spéciaux - devraient commencer au mois de juillet.
Mercredi 17 juin, à Rome, les représentants des Régions et des Communes ont rencontré le Ministre de l'intérieur, Angelino Alfano, pour étudier les problèmes relatifs au système d'accueil des migrants. J'ai saisi cette occasion pour communiquer encore une fois que la Vallée d'Aoste est actuellement en train de mettre en œuvre toutes les mesures nécessaires afin de contribuer à la gestion de cette urgence et que, d'ici la mi-juillet, sera achevée la procédure de marché public lancée afin de disposer de 203 places globalement assignées à notre Région. J'en ai profité pour souligner qu'il était indispensable que nous soyons informés suffisamment à l'avance de l'arrivée des migrants pour pouvoir lancer les procédures nécessaires, y compris du point de vue sanitaire.
Le lendemain, jeudi 18 juin, j'ai participé à une audition de la Commission parlementaire d'enquête sur le système d'accueil des migrants, au cours de laquelle j'ai rappelé qu'il était également indispensable d'accélérer autant que possible les délais de la procédure de reconnaissance de la protection internationale. Merci.
Président - Merci Président. Nessuna richiesta. La parola al Consigliere Laurent Viérin.
Viérin L. (UVP) - Merci Président.
Nous remercions le Président du Gouvernement pour les communications, surtout pour ce qui est des réformes institutionnelles, car beaucoup d'attente, surtout beaucoup de préoccupation dans ces derniers mois surtout alimentée par les organes de presse sur ces réformes qui parfois voient disparaître les Régions, parfois des fusions, parfois des changements. Nous croyons donc...je crois que ce n'est pas encore défini comment sera constitué ce groupe, le Gouvernement sûrement...s'il y aura les Parlementaires, s'il y aura...comment ce groupe sera constitué, mais l'invitation c'est à travers la Ie Commission d'avoir des moments de synergie pour comprendre ce qui est en train de se passer.
Le Président du Conseil Emily Rini à l'époque avait déjà commencé avec la Conférence des Présidents du Conseil un parcours pour nous informer sur ce qui se passait...s'il y a les deux volets institutionnels...et disons rapports institutionnels Rome et Vallée d'Aoste, et puis ce que vous disiez: ce groupe de travail qui va suivre l'évolution, il sera important d'être très attentifs justement pour défendre nos prérogatives.
Diciamo questo perché non sappiamo come si evolverà questo progetto di fusione, di accorpamento delle Regioni. È di poco tempo fa un articolo sul Messaggero che parlava di Regioni: "entro due mesi l'accorpamento al via, il PD vuole scendere a 12, Forza Italia a 5...", e voilà, noi crediamo che noi dovremo prestare attenzione onde evitare che in questo momento di crisi, in questo momento di magari di problemi in alcune Regioni ci sia la banalizzazione dell'identità e della specialità delle autonomie, anche e soprattutto delle autonomie speciali, ma anche del regionalismo in cui noi crediamo. Le Regioni sono nate nel 1970, noi abbiamo un'autonomia che risale a prima, ma crediamo che non si possa affrontare il tema delle riforme istituzionali e soprattutto delle riforme costituzionali, non avendo noi nessuna garanzia internazionale, in questo modo, sapendo che c'è un progetto che è in commissione, affidato a questa commissione, ma che insomma...cioè si inserisce in un limbo di cui ancora non si conoscono le connotazioni. Visto che il modo di procedere a livello nazionale quindi pare essere quello...e magari torneremo in questo Consiglio sulla questione scuola, perché pare che oggi si voglia forzare andando in Senato e procedendo su quella famosa "riforma della scuola" che noi rifiutiamo, crediamo che se il modo di procedere anche per le riforme istituzionali e costituzionali sarà questo, ci sarà un periodo in cui la Valle d'Aosta dovrà ritrovare la capacità di far valere fuori dai nostri confini le nostre prerogative, soprattutto la nostra identità, sperando che su questo ci sia fronte comune.
Président - Merci Conseiller Laurent Viérin. La parole au Conseiller Fabbri.
Fabbri (UVP) - Grazie Signor Presidente.
Innanzitutto volevo ringraziare il Presidente Rollandin per le notizie che ci ha dato sui suoi contatti romani per quanto riguarda il problema dei migranti. Noi, come gruppo, vorremmo stimolare il Governo a far sì che questo tipo di problema non venga poi ad essere un fulmine a ciel sereno quando ci saranno delle nuove disposizioni, per cui inviteremmo il Governo a...non so come dire...costituire come un gruppo di lavoro, un gruppo di crisi per poter accogliere, organizzare il problema quando si presenterà, se si presenterà in misura maggiore di quanto prospettato.
Nell'ultimo intervento avevo anche sollecitato il Governo ad interessare per questo problema la nostra Protezione civile, che sicuramente è in grado di organizzare una cosa del genere, in modo cioè da non essere colti di sorpresa per le eventuali estensioni del problema. Invito quindi ad affrontare preliminarmente questo tipo di problema e a riuscire ad organizzare un sistema di accoglienza che, purtroppo, come sia i media che le previsioni ci indicano, sarà un problema che andrà estendendosi nel futuro. Grazie.
Presidente - Grazie collega Fabbri. La parola al collega Bertin.
Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.
Ritorno sulla questione legata alle riforme costituzionali. Mi fa piacere che le informazioni avute questa mattina riguardo a questi aspetti, che certo devono essere perseguiti in modo molto attento da parte del Consiglio...ricordando, tra l'altro, che c'è questa commissione, di cui abbiamo già avuto tempo di discuterne in Consiglio qualche tempo fa, che dovrebbe poi andare a predisporre una bozza di ridefinizione degli ambiti territoriali regionali, che per il momento non ha ancora prodotto niente. Credo che alla fine questa commissione di studio non proporrà niente di particolare, almeno questo ce lo auguriamo. È importante che come Regione facciamo rete, teniamo alta l'attenzione su questi aspetti.
Per quello che riguarda gli statuti speciali, ma anche per quest'idea di smantellare il sistema regionale, lo Stato regionale in Italia, che comunque non è stata di per sé soltanto un fallimento, ma ha prodotto anche delle esperienze interessanti, a diversi livelli, e che comunque rappresenta un modo di concepire la democrazia più vicina ai cittadini. Credo che una Regione come la nostra, con la tradizione che ha, oltre a mantenere alta l'attenzione, debba comunque farsi capofila a difesa di quest'idea di democrazia e di Stato. Grazie.
Presidente - Grazie collega. Altri? Non ci sono altre richieste. La parole au Président de la Région.
Rollandin (UV) - Grazie.
Solo per fare alcune precisazioni sugli interventi che sono stati fatti. Vorrei sottolineare che la commissione di cui ho parlato è ancora da costituire, non è da confondere con la commissione che riguarda l'eventuale processo di accorpamento delle Regioni, che è tutta un'altra cosa. Questa commissione è una commissione solo per le Regioni a statuto speciale, le Province autonome, e riguarda sia la clausola dell'intesa, cioè come gestire l'intesa nell'ambito della riforma costituzionale e anche le norme di attuazione, per cui in genere si pensava di utilizzare uno dei membri della Commissione paritetica per fare da trait d'union per collegare questo discorso che stanno già facendo con quello che si farà e che è una commissione come dico da costituire e a parte, che riguarda solo le Regioni a statuto speciale, quindi solo per meglio specificare questo.
Naturalmente quello che diceva il collega Laurent Viérin...l'altra parte continua con quelle che sono le possibilità di avere in accordo con i Parlamentari... Qui i Parlamentari non sono coinvolti, ci sono le Regioni, quindi è il gruppo di studio in cui ognuno mette un rappresentante...in genere lì si parlava di quelli delle commissioni paritetiche, perché sono direttamente coinvolte come norme di attuazione, che si vorrebbero utilizzare anche per eventuali accordi nell'ambito delle riforme degli statuti; questo è un po'...però è tutto da definire.
Per il secondo punto, che ha ricordato il collega Nello Fabbri, vorrei dire che sul discorso dei migranti c'è una parte che si gioca a livello nazionale, ma c'è la parte più importante che si sta trattando a livello internazionale, soprattutto europeo, per cercare di capire in che termini limitare il problema, perché, come lei ha detto, non è facile da gestire se continua questa migrazione. Le soluzioni...avete visto dai giornali, o comunque quello che sembra stia avanzando, è il poter avere un accordo come lo si sta definendo che in qualche modo faccia da azione preventiva a questo fatto dei migranti. Per il resto è già stato detto e noi naturalmente siamo a disposizione per seguire una procedura che già esiste qui, noi abbiamo la commissione che funziona con tutti gli Enti territoriali, per verificare quali sono le possibilità e le procedure per arrivare a delle soluzioni nel momento in cui...quella che è difficile da gestire è l'emergenza, che chiaramente anche su questo si è pronti, però, se non ci sono posti, diventa obiettivamente difficile, è per tutti uguale, in alcuni posti hanno le caserme e naturalmente vengono ospitati lì.
Per quanto riguarda anche l'osservazione del collega Bertin, quindi ricordo che si tratta di una commissione che non è quella riferita all'accorpamento Macroregioni e così via.
Presidente - Grazie. La parola al collega Laurent Viérin.
Viérin L. (UVP) - Sì, per ringraziare per la precisazione, ma avevamo capito che erano due momenti diversi, forse non siamo riusciti ad esprimerci. L'auspicio è che, attraverso questa costituzione di un gruppo che unisce e fa in modo che ci sia sinergia fra le Regioni a statuto speciale, ci sia un raccordo con tutta l'altra parte, di cui appunto lei parlava, per capire a che punto è questo progetto o comunque qual è l'evoluzione, perché è chiaro che, se c'è una commissione che va a trattare delle prerogative delle Regioni a statuto speciale, è importante che queste poi continuino ad esistere, altrimenti è una commissione che, insomma, è svuotata. La ringraziamo quindi per le precisazioni e seguiremo l'evoluzione, crediamo che attraverso tutto ciò che sta succedendo...ci siano dei temi su cui torneremo e quindi... Grazie.
Presidente - La parola al collega Bertin.
Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.
Evidentemente la precisazione è giusta, ma sapevamo che l'altra commissione è quella istituita a dicembre ed è una commissione governativa, fatta e istituita direttamente dal Governo per ragioni di studio e che questa fa tutt'altro come dimensione e rapporto ed è legata soltanto alle autonomie speciali, per cui...ma all'interno di questa commissione, ovviamente è importante anche tenere sotto controllo questi altri aspetti che riguardano in generale l'assetto regionale dello Stato italiano. Grazie.
Presidente - Grazie collega. Passiamo al punto 3 all'ordine del giorno.