Oggetto del Consiglio n. 1253 del 10 giugno 2015 - Resoconto
OBJET N° 1253/XIV - Communications du Président de la Région.
Président - La parole au Président de la Région.
Rollandin (UV) - Buongiorno, grazie Presidente.
Nella giornata di ieri, martedì 9 giugno, il Ministero dell'interno ci ha comunicato che 50 profughi provenienti da Catania sarebbero arrivati in Valle d'Aosta a bordo di un pullman nel tardo pomeriggio. Dopo aver ribadito l'assenza di posti disponibili, ci siamo comunque attivati per dare un'accoglienza dignitosa a queste persone. Sono state contattate pertanto le cooperative sociali che gestiscono le strutture di accoglienza già attive: la Caritas ha comunicato di non avere posti disponibili, la Cooperativa La Sorgente ha comunicato di poter accogliere solo tre persone. Siccome il pullman in arrivo aveva disposizioni di portare 50 profughi in un unico posto e poiché occorreva provvedere celermente ad un primo screening sanitario prima di inserire i profughi in qualsiasi tipo di struttura, la soluzione più appropriata per risolvere l'emergenza è stata quella proposta dalla Cooperativa Leone Rosso incentrata nel comune di Verrès. Si tratta di una sistemazione provvisoria e di emergenza che potrà essere rivista una volta terminate le procedure amministrative previste dall'avviso pubblico per il reperimento dei nuovi dispositivi di accoglienza fino ad un massimo di 141, lanciato la scorsa settimana; comunque sono già state fatte per tutti le visite mediche immediatamente da parte degli uffici competenti e quindi si provvederà alla parte amministrativa. Grazie.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Gerandin, ne ha la facoltà.
Gerandin (UVP) - Merci Président.
A seguito delle comunicazioni del Presidente, volevamo solo capire anche se c'era...e quali erano le novità in merito al discorso dell'accoglienza dei profughi rispetto a quanto avevamo appreso anche dagli organi di comunicazione nazionali e quant'altro, prima della tornata elettorale dove c'era comunque un atteggiamento diverso. Soprattutto volevamo capire come e quali erano e se c'erano stati degli accordi in merito che prevedessero dei criteri di ripartizione, un obbligo, anche perché ormai quotidianamente sentiamo Presidenti di Regioni che hanno delle posizioni totalmente diverse nel panorama italiano. Noi volevamo capire qual era la posizione per quello che riguarda la Valle d'Aosta, anche perché lei, Presidente, tra le altre cose svolge anche la funzione prefettizia. Da altre parti c'è questo contrasto tra presidenti e prefetti, noi che abbiamo la figura del Presidente che ricopre anche la figura prefettizia vorremmo capire qual è l'atteggiamento, se ci sono degli accordi in essere e come ci si sta muovendo, quali saranno i numeri in previsione e se ci saranno dei numeri ad aumentare...a seguito anche del numero di questi profughi che continuano ad arrivare in maniera...
Presidente - Un po' di silenzio, per cortesia.
Gerandin (UVP) - ...il nostro era solo un intervento in questo senso per capire perché a distanza di poco tempo abbiamo avuto delle prese di posizione totalmente diverse. Vorremmo capire se c'era una presa di posizione definitiva in questo senso. Grazie.
Presidente - Grazie collega. La parola al collega Ferrero.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.
Sulla questione su cui è intervenuto già il collega io vorrei avere delle rassicurazioni da parte del Presidente della Regione in qualità di Prefetto dato che è stato molto discusso il fatto di dare un'accoglienza dignitosa ai profughi e a me sono pervenute delle foto che riguardano l'edificio nel quale dovrebbero essere accolti presumibilmente i profughi e effettivamente...persiane rotte, addirittura dei vetri rotti, un edificio che appare così fatiscente. Allora volevo avere una garanzia che magari quanto mi è stato inviato non corrisponde a realtà, oppure se è stata fatta una verifica riguardo alle condizioni dell'edificio, perché, dopo tanto parlare, dopo tanto dire: "non abbiamo strutture adeguate", se effettivamente la casa fosse questa...beh, io purtroppo non posso farla vedere se non sul computer, ma, insomma, è decisamente mal ridotta. Allora, sono stato profeta di sventura quando dicevo che la Leone Rosso poi avrebbe accolto tutti i profughi, cosa che puntualmente, detta in Consiglio, si è avverata, perché alla fine chi si è preso i profughi è la Leone Rosso e non si è comunque neanche tentato, come hanno fatto in altre regioni, di fare un'accoglienza di tipo diffuso, che era un tentativo, che, secondo noi, doveva essere esperito, perché poteva anche contribuire ad un fattore di integrazione migliore, perché se adesso sbattiamo questi 50 poveracci a Verrès...insomma, mettiamo anche effettivamente la comunità locale in una situazione che è una situazione dal punto di vista numerico comunque che non è da sottovalutare e che potrebbe in ipotesi creare dei malumori, perché ovviamente i cittadini di Verrès diranno: "perché i 50 sono arrivati da noi?". Ecco che si profila quindi la solita gestione improvvisata dell'ennesima emergenza, che poi si ripercuote poi con fiammate eventuali di razzismo che non sono razzismo. Qui la gente è effettivamente scocciata, perché non si capisce se c'è una regia per queste cose, se qualcuno decide, se qualcuno controlla, se qualcuno verifica, prima si dice: "non abbiamo il cinque stelle", poi se l'edificio...io chiedo al Presidente: c'è stato qualcuno della Prefettura, qualcuno dell'Amministrazione che ha controllato l'edificio? Perché se l'edificio è questo, accidenti, 34-35 euro a profugo per un posto del genere mi sembra effettivamente un po' tanto.
Presidente - La parola alla collega Morelli.
Morelli (ALPE) - Merci Président.
La questione dell'accoglienza dei profughi è una questione estremamente seria, che è già stata affrontata a più riprese nel Consiglio regionale. Dopo la fase pre-elettorale, che ha visto il Presidente Rollandin affermare categoricamente che non c'era disponibilità di posti per accogliere altri profughi in Valle, dico fase pre-elettorale, perché credo che la sensazione di tutti sia stata che quello era un proclama strumentale alle elezioni, oggi apprendiamo che invece questa disponibilità oggi c'è. Noi chiediamo, come gruppo di ALPE, che venga convocata la Commissione competente, quindi io penso che sia la V Commissione, affinché tutti i chiarimenti che hanno chiesto anche i colleghi vengano esplicitati in modo chiaro in Commissione. Chiediamo quindi al Presidente - e presumiamo anche al dirigente, al dottor Vitaliano Vitali - che venga in Commissione a spiegarci quali sono i criteri per l'assegnazione e quali sono i criteri per i quali i vari organismi del terzo settore danno la disponibilità per l'accoglienza dei profughi. È qualcosa di estremamente serio, che non va strumentalizzato in alcun modo, ma riteniamo che la nostra Regione debba fare la sua parte come le altre Regioni italiane e quindi siamo a sollecitare, Presidente, un incontro chiarificatore su quest'argomento. Grazie.
Presidente - Grazie collega. La parola al collega Laurent Viérin.
Viérin L. (UVP) - Merci Monsieur le Président.
Volevamo solo avere un chiarimento da parte del Presidente, ma l'appello è rivolto anche al Presidente del Consiglio, abbiamo discusso durante lo scorso Consiglio della questione della riforma della scuola e avevamo richiesto un impegno a poter...al di là di condividere in V Commissione, Commissione che nel giro di 15 giorni non è stata convocata...sul percorso anche con i Parlamentari. Allora, in assenza di rapporto con i Parlamentari e visti tutti i problemi ieri in Senato...in Commissione Senato c'è stato il pareggio e non è...diciamo che c'è stato uno stop per quanto riguarda questa cosiddetta "Buona scuola", che, secondo noi, di buono non ha nulla. Vorremmo sapere se almeno il Governo ha avuto contatti con il Senatore per capire qual è l'orientamento, perché questa nostra presa di posizione...abbiamo cercato di condividere con la maggioranza un percorso al fine di non fare polemica sterile, ma per dire: "benissimo, chi è in Parlamento rappresenti la Valle d'Aosta tutta intera e non una parte e che ci sia condivisione almeno con quest'aula attraverso la Commissione", questo non è stato fatto e nessuno ha convocato le commissioni, nessuno si è premurato di capire se c'è un raccordo tra chi ci rappresenta a Roma e le istituzioni locali. Noi vorremmo almeno sapere, visto che nei prossimi giorni ci sarà comunque quest'iter che avanza in Senato, qual è la posizione, ecco, almeno che ci sia un raccordo - questo è l'invito - da parte del Governo con il nostro Senatore, ma soprattutto che ci si metta in moto con questa V Commissione affinché...perché se i tempi della politica qui sono questi: 15 giorni per convocare una Commissione, per avere un'audizione dei nostri Parlamentari, per capire su quest'importante riforma, che avrà degli effetti negativi anche sulla Valle d'Aosta...
Noi crediamo che ci sia da fare e soprattutto, Presidente del Consiglio, magari che vigili quando ci sono delle risoluzioni. Ormai sappiamo che le risoluzioni vengono approvate e poi disattese, questo è dall'inizio della legislatura che succede, però che ci sia un po' da parte del Presidente del Consiglio un coordinamento per verificare se poi le commissioni vengono convocate, se l'iter avanza e soprattutto che i nostri Parlamentari rappresentano la voce di tutti i valdostani, o comunque che si confrontano con le sensibilità presenti in questo campo, che non ci siano invece accordi con il Governo nazionale per altre questioni, soprattutto su quella riforma della scuola che noi non riteniamo una riforma giusta, anzi una riforma che non va bene e non va bene soprattutto per la realtà della Valle d'Aosta.
Presidente - Grazie collega. La parola al Presidente della Regione.
Rollandin (UV) - Sì, grazie Presidente.
Per quanto riguarda il problema dei profughi, credo che se in precedenza era nato un equivoco tra il potere e il volere, cioè il poter dare accoglienza o...che non ho mai confuso con il voler dare accoglienza: questo voglio chiarirlo ancora una volta ed è la sostanza della differenza tra le due interpretazioni che sono state date. Detto questo, noi ci siamo già attivati e su questo, con la presenza del funzionario e del Dirigente incaricato per le questioni di prefettura per i rapporti con i profughi che lei ha ricordato, Morelli, avevamo fatto addirittura una conferenza per spiegare come erano stati previsti gli avvisi che sono stati pubblicati per la presentazione di offerte in tal senso per una possibilità di ospitare da un minimo di 50 posti, quindi i 50, questi sono i bandi in essere fino a 141. Questo è quello che è già stato fatto e quindi è pubblicato, nell'attesa però questi 50 profughi che sono arrivati...l'avviso è arrivato il mattino e loro sono arrivati la sera. L'organizzazione chiaramente dei bandi quindi non è ancora finita, mentre è in corso, allora abbiamo dovuto fare d'urgenza, cercare di contattare tutti, abbiamo contattato tutte le cooperative per vedere dove c'era la disponibilità. Ho precisato che questa è un'emergenza, non è la soluzione definitiva, perché la soluzione definitiva verrà quando ci sarà questa disponibilità...di risposta ai bandi, quindi con la possibilità di ospitare nel modo che è previsto.
Non c'è quindi assolutamente una posizione che è cambiata, la posizione è sempre la stessa: è quella di dare un'accoglienza corretta alle persone che vengono inviate in Valle d'Aosta e questo l'abbiamo detto prima, l'abbiamo dimostrato con gli avvisi che sono stati fatti dei bandi, l'abbiamo dimostrato ieri sera facendo fronte ad un'emergenza che, come ho detto, tra le tre cooperative, che sono quelle che già operano...se ce ne saranno altre che daranno la disponibilità, ben vengano...a questo punto ci sarà la possibilità di fruire di questo servizio con tutti i crismi che sono stati ricordati, naturalmente collegati con quelle regole che il Ministero ha già previsto. Ora, se c'è in più l'esigenza di fare un confronto in Commissione, per quanto mi riguarda, non c'è nessun problema a ulteriormente specificare quelle che sono le modalità con cui sono stati avviati questi corsi, comunque credo sia chiaro che non c'è nessuna modifica rispetto a quello che dall'inizio è stato l'atteggiamento nei confronti dei profughi: questa è sostanzialmente la specificità che noi abbiamo portato avanti sin dall'inizio.
Per quanto riguarda invece l'altro aspetto della scuola, posso dire al collega Laurent Viérin che i contatti ci sono stati sia con il Deputato, adesso con il Senatore, perché chiaramente c'erano da presentare gli emendamenti. Gli emendamenti sono stati presentati in accordo anche con il Trentino, perchè ha una situazione analoga, seguendo abbiamo fatto presente la mozione che era stata discussa qui e quello che avevamo concordato, abbiamo inviato il tutto e abbiamo mandato gli emendamenti che sono già stati presentati e quindi faranno la discussione del caso. Sono comunque disponibile naturalmente a dare ulteriori chiarimenti e ad avere anche un contatto eventualmente nel prossimo futuro con i responsabili delle azioni parlamentari. Grazie.
Presidente - La parola al collega Ferrero.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.
Prendo solo atto che il Presidente della Regione, o il Prefetto, non mi ha dato nessuna risposta, io avevo chiesto due cose molto semplici: la n. 1, se era al corrente dello stato di conservazione dell'edificio in cui vengono ospitati i migranti...nulla; come mai già a Verrès dove c'erano 24 migranti se ne mettono altri 50 rischiando poi di avere delle tensioni sociali anche forse solo per un momento, perché c'è questa concentrazione a Verrès? Prendo atto comunque che non c'è una risposta, quindi...
Presidente - La parola al collega Laurent Viérin.
Viérin L. (UVP) - Due parole per ringraziare per le informazioni sulla questione scolastica. A questo punto forse sarebbe interessante iniziare quel percorso in Commissione, soprattutto finalizzato all'espressione del voto in aula, perché, visto che in Senato c'è l'abbandono di qualche Senatore, che i numeri sono molto esigui da parte della maggioranza, noi come Valle d'Aosta abbiamo nelle mani il futuro di questa riforma in parte, nel senso che il nostro Senatore assieme ai Senatori del Südtirol e del Trentino hanno la possibilità di modificare, di fermare e di rimodellare soprattutto per quanto riguarda la nostra realtà questa riforma. Una riforma che - e lo stiamo verificando quotidianamente non solo in Valle d'Aosta - vede addirittura azioni come il blocco degli scrutini, che non esisteva da decenni, c'è la protesta di un mondo scolastico, che non è una protesta finalizzata semplicemente a distruggere, ma che è una protesta con dei contenuti, con delle motivazioni per una riforma che preoccupa e che non ci piace. Allora, l'idea è proprio quella almeno di avere il raccordo, come giustamente sta facendo il Governo anche come istituzione, che poi cercheranno una sintesi per poter portare in Senato un voto che sia effettivamente espressione della comunità valdostana, perché rendiamoci conto che, con i numeri limitati che ha la maggioranza, oggi nelle mani dei nostri Senatori e del nostro Senatore c'è la possibilità di modificare e di fermare questa riforma. Utilizziamo quindi questa possibilità per far sentire la nostra voce, la voce di tutti i valdostani, non solo di una parte, per fermare, se si può, almeno questa questione delle modalità con cui questa riforma è stata messa in campo, perché ricordiamo che è attraverso una delega e quindi addirittura non c'è una condivisione totale.
Veramente quindi vi chiediamo che ci sia questa possibilità di confrontarci con i nostri Parlamentari affinché tutti assieme riusciamo ad agire, almeno per coloro, per gli amministratori che ritengono che questa sia una riforma sbagliata, per quelli che pensano che sia una riforma giusta...faranno le loro valutazioni di appartenenza politica nazionale e difenderanno anche l'indifendibile. Per quanto ci riguarda, noi vorremmo che l'espressione autonomista del nostro Senatore e del nostro Deputato...che mettano in campo tutte le azioni per fermare questa riforma. Grazie.
Presidente - Grazie collega Laurent. La parola alla collega Certan.
Certan (ALPE) - Grazie Presidente.
Presidente Rollandin, a lei che ci insegna che volere è potere noi le chiediamo - l'ha sollecitata anche il collega Viérin - di intervenire su questa riforma della buona scuola immediatamente, non solo a trasmettere e a inviare a Roma i documenti...anche, certo, però noi vorremmo in modo preventivo poter discutere con i nostri Parlamentari prima che sia finito l'iter, anche perché l'abbiamo chiesto 15 giorni fa nel precedente Consiglio con una risoluzione che era stata di massima apertura - una risoluzione tra le altre cose votata all'unanimità, quindi anche da tutta la maggioranza - all'apertura di tavoli di confronto con categorie, con... Noi ufficialmente non abbiamo visto nulla, non abbiamo sentito nulla, seguiamo i vari comunicati stampa che vengono fatti uscire anche per capire cosa avviene. Quello che oggi le chiediamo ufficialmente è che si possano incontrare immediatamente i Parlamentari, capire qual è anche la loro posizione, oltre che quella della Giunta e del Governo sul documento "Buona Scuola" e non solo sull'iter, sul voto, ma anche proprio sul documento e mi permetto anche di dire che è un confronto che arriva già tardi, perché comunque sia alla Camera è già passato...adesso, lo ricordava il collega, c'è tutto un passaggio di criticità comunque in Senato. Se aspettiamo ancora altri 15 giorni, magari riusciamo a vedere il documento ormai votato e a quel punto si dirà che non possiamo più intervenire. Ripeto: non lo facciamo con spirito polemico, ma vorremmo veramente poter capire qual è il pensiero, qual è lo spirito con cui i nostri Parlamentari vanno a votare questo documento, perché sappiamo in modo sicuramente solo ufficioso e da voci di corridoio che questo documento è stato anche un po' oggetto di trattativa e di scambio tra il Presidente del Consiglio, e naturalmente noi lo sappiamo solo in modo non ufficiale, perché lo sappiamo solo dalle voci che arrivano, voci di corridoio...che è stato un po' obbligatorio il pensiero e il voto del nostro Senatore. In questo momento quello che conta è il voto e anche il voto di uno, quindi anche il voto del Parlamentare valdostano, che gradiremmo portasse a Roma non solo la voce di qualche forza politica, non solo la forza di uno scambio elettorale, ma che portasse a Roma la voce di tutto il Consiglio regionale, di tutta la Valle d'Aosta. Grazie.
Presidente - La parola alla collega Morelli.
Morelli (ALPE) - Merci Président.
Soltanto per prendere atto della disponibilità del Presidente Rollandin e quindi invitare il Presidente della V Commissione a convocare la seduta di Commissione per un approfondimento sulla questione dei profughi. Converrà con me, Presidente, che una conferenza stampa non può sostituire un approfondimento fatto in Commissione nel quale noi chiederemo di avere il quadro completo sui numeri, sui tempi, sulle procedure, sui costi, sulle verifiche che sono state fatte a suo tempo per andare a verificare la disponibilità o la non disponibilità delle Amministrazioni. In questo senso quindi l'invito è al Presidente della V Commissione affinché si provveda al più presto, è un argomento di attualità e ci pare che vada affrontato in tempi brevi. Grazie.
Presidente - Grazie collega per la brevità. La parola al collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - Grazie Presidente.
Una battuta velocissima sulla questione dei profughi per chiudere, anche perché non deve diventare qui lo scambio. Devo dire però, Presidente Rollandin, che lei è riuscito nella magia di mantenere la stessa posizione, ma prima delle elezioni farci votare per una posizione diversa e addirittura anche avere una discussione con il Vescovo se non ricordo male, nel senso che la gente ha capito...
(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)
...no, ma lei ha mantenuto la stessa posizione...la gente ha capito che lei era contro i migranti, li incontravo io per la strada e, se vuole, poi qualcuno glielo posso anche presentare...e addirittura sollecitava noi a tenere le sue posizioni e noi a spiegargli che probabilmente dopo il voto qualcosa sarebbe cambiato, ma avremmo poi verificato. È lineare la sua posizione, non comprensibile e forse non spiegata bene dai media. Qualcosa deve essere successo se la gente era convinta che in Valle d'Aosta questi migranti non sarebbero arrivati e, sotto il profilo umano, con tutti i risultati conseguenti.
Detto questo, però io volevo intervenire alla conclusione di tutta una serie di cose per commentare la stampa di questa mattina e le conferenze stampa di ieri sera. Viene annunciata fuori da quest'aula...sorridente, rilassata la nuova maggioranza regionale si è materializzata ieri nelle fattezze di Fulvio Centoz, Ennio Pastoret e Maurizio Martin. Allora, visto che questa mattina noi cominciamo un Consiglio regionale convinti di essere tutti posizionati ai blocchi di partenza nelle stesse posizioni assegnate dalle elezioni, vorremmo solo capire politicamente se il Consiglio si svolgerà con la stessa regolarità, l'attività ispettiva seguirà lo stesso iter o se qualche cosa cambia da questa mattina, ma lo dico con la massima serenità che leggo nei tre Presidenti, nel senso che è solo per capire cosa stiamo facendo, perché i Presidenti dei movimenti ci annunciano una nuova maggioranza, in Consiglio regionale si parte questa mattina o succede qualcosa di diverso, o il Presidente ci vuole comunicare qualche cosa al riguardo? Grazie.
Presidente - La parola al collega Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.
La considerazione è molto simile, ieri abbiamo fatto Capigruppo, ieri mattina il nostro gruppo era contrario per l'ennesima volta a rinviare l'elezione del Presidente del Consiglio in primis, la maggioranza, la nuova maggioranza ha deciso e nulla di fatto per questo Consiglio e per il prossimo, ma dobbiamo aspettare 35-36 giorni. Al di là di questo, Presidente, solo una cosa, una battuta: avremmo gradito da parte sua, a seguito anche della conferenza stampa...lei ce l'ha annunciata ieri mattina, correttamente i Capigruppo hanno detto: "probabilmente nel pomeriggio qualcosa ci dirà", noi nel pomeriggio abbiamo ascoltato dai media che c'è un atto già firmato, siglato, evviva, legittimo, ci sarà un allargamento di maggioranza su dei temi, magari ci sarà qualcosa di nuovo, il Presidente Martin dice: "bisogna fare un po' un restyling dopo due anni", tutto è legittimo, però almeno comunicare in quest'aula da parte sua..."ci saranno 35 giorni dove dobbiamo comunque quadrare le cose o che...". A noi le quadrature non interessano, a noi interessano i problemi, i programmi e soprattutto eventualmente le modifiche che saranno apportate, ma sinceramente avremmo gradito, anche nel rispetto del Consiglio, Presidente Rollandin, dato che ieri mattina voi vi siete posizionati politicamente dicendo: "rinviamo tutto al 15 di luglio": "ascoltate, l'allargamento è ufficiale, ieri le nostre Segreterie hanno siglato, così c'è scritto un documento, è tutto chiuso, ci sarà una nuova maggioranza, anzi un allargamento di maggioranza e la strada è questa", punto, ma un discorso di cortesia, di rispetto nei nostri confronti, nei confronti del Consiglio tutto ci poteva stare, sarebbe stato un gesto non dico nobile, ma almeno corretto nei nostri confronti. La politica poi faccia il suo corso, nuovi percorsi o che cosa, ma non ci è sembrato assolutamente rispettoso nei nostri confronti non dire nulla nelle sue comunicazioni, come oltretutto siamo abituati da sette anni, che sovente le partite più importanti lei non solo non ce le comunica, le chiude...ed eventualmente a babbo morto magari se ne discuterà in questo Consiglio, come più volte è avvenuto in altre occasioni. Grazie.
Presidente - Grazie. La parola al collega Ferrero.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.
Mi unisco anch'io all'appello che è stato fatto dai colleghi, che mi sembra un appello legittimo per riuscire a capire qual è la nuova situazione che si è verificata, anche perché dal comportamento suo, Presidente, che cambia idea con una certa velocità, dal comportamento del Segretario del PD, che in campagna elettorale firma per le coppie di fatto, poi firma per l'Associazione per la famiglia, poi firma forse anche per la poligamia...allora, dobbiamo riuscire a capire, noi siamo un po' confusi. Voi volete ricomprendere tutti e in questo sforzo sinceramente non riusciamo a starvi dietro, quindi se ci deste un'indicazione, noi la gradiremmo veramente.
Presidente - La parola al Presidente della Regione.
Rollandin (UV) - Prendiamo atto che le comunicazioni e le non comunicazioni fanno parte di questo dibattito, però mi sembra giusto rispondere, perché altrimenti credo che possa passare come un non rispetto di quello che avviene in quest'aula.
Vorrei quindi innanzitutto precisare al collega Ferrero, che non ho visitato la casa perché sono arrivati ieri notte e non l'ho obiettivamente visitata, quindi non posso dirle, né smentire, in quanto quella scelta, le devo dire, non è stata una scelta: è stato l'unico punto dove noi abbiamo potuto sistemare le persone che arrivavano, quindi non è stata scelta Verrès per Verrès, è stato l'unico punto in cui c'era la possibilità di sistemare queste 50 persone. Come ho detto, è un sistema di precarietà, perché naturalmente aspettiamo la sistemazione definitiva: ecco, è per quello non le ho detto...ma volevo dirle che non l'ho visitata e non ho elementi per dire.
Per quanto riguarda le altre osservazioni sulla parte della scuola, vorrei ricordare alla collega Certan che ha ripreso quanto sinteticamente aveva già detto Laurent Viérin, che il rapporto a livello nazionale su quelle che sono le iniziative e quello che sta succedendo al Senato, quindi l'esame in Commissione...noi abbiamo trasmesso in Commissione gli emendamenti che recepiscono puntualmente quelli che la mozione aveva individuato come punti da evidenziare e da caratterizzare per quanto riguarda la scuola valdostana. Naturalmente siamo disponibili a fare questa discussione, e quindi ad allargare, e chiederemo al Deputato e al Senatore il prossimo lunedì, perché penso che prima...non penso che possiamo farli venire su oggi per dare una risposta, in modo che lunedì prossimo, se sono qui, noi glielo chiediamo, possano essere disponibili per un incontro in modo che si chiariscano questi fatti, così sarà più chiara quella che è la posizione.
Per quanto riguarda la questione politica, io credo che i tre Presidenti e i Segretari di partito abbiano dato un'indicazione che c'è un percorso che è stato fatto e che ha portato ad un accordo politico. Il discorso che va ad incidere poi su quella che è la conformazione e quindi la posizione della maggioranza...saranno completati in quest'iter, per cui noi avevamo annunciato e detto che avremmo avuto l'esigenza di discuterne, anche perché alcune cose vanno discusse e di avere qualche giorno in più. Io non ho pensato di dare una comunicazione semplicemente perché c'era già stata una conferenza stampa e dire qui, dopo una conferenza stampa dei tre Segretari, che c'era un accordo mi sembrava un po' ridondante non per mancanza di rispetto, voglio ricordarlo, ma solo per questa ragione. Grazie.
Presidente - La parola al collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - Volevo solamente ringraziare il Presidente per la comunicazione al riguardo politico e, se abbiamo capito bene, vivremo un mese di sospensione in attesa della definizione, nel senso che le posizioni rimarranno per questi due Consigli ancora queste e poi l'accordo si completerà e sapremo qual è l'Assessore che dovrà rinunciare al posto. Grazie.
Presidente - Punto 3 all'ordine del giorno.