Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1222 del 20 maggio 2015 - Resoconto

OBJET N° 1222/XIV - Communications du Président de la Région.

Presidente - La parola al Presidente della Regione.

Rollandin (UV) - Merci Président.

Mardi 12 et mercredi 13 mai j'ai participé à la réunion de la Commission COTER du Comité des Régions qui a eu lieu à Riga en Lettonie. La Commission a consacré ses travaux à la préparation de différents avis en vue de la prochaine session plénière du Comité, ainsi qu'à la définition d'un premier bilan des négociations sur les programmes opérationnels 2014-2020. À ce sujet la Commission a mis en évidence certaines priorités qu'elle considère comme incontournables pour l'amélioration de la politique de cohésion, telles que la diminution des charges administratives, la simplification des procédures et la pleine implication des Régions et des villes dans la définition des projets stratégiques et des priorités des investissements. Aussi, la Commission a développé un approfondissement fort intéressant sur la mobilité dans les zones urbaines et, plus particulièrement, sur des exemples de bonnes pratiques relatifs à des solutions novatrices et efficaces pour les transports en commun, notamment pour ce qui est de l'utilisation de carburants alternatifs, plus respectueux de l'environnement.

Venerdì 8 maggio è stato firmato con il Presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, un accordo in materia di finanza pubblica. Al riguardo, di concerto con l'Assessore Perron, abbiamo chiesto al Presidente della II Commissione consiliare di organizzare quanto prima un incontro per illustrare i contenuti dell'accordo e l'evoluzione della situazione finanziaria della Regione secondo quello che è l'accordo che è stato firmato.

Au nom du Gouvernement et surtout du Conseil, je me permets de souhaiter un bon travail à tous les élus aux nouveaux Conseils communaux, je crois qu'ils auront la possibilité de démontrer leurs capacités surtout parce qu'il y a une série importante de jeunes et de femmes pour donner leur appui et un nouveau élan aux administrations communales.

Presidente - Grazie. La parola al collega Bertschy sulle comunicazioni del Presidente della Regione.

Bertschy (UVP) - Sì, grazie Presidente.

La visita del Segretario del PD, Renzi, del Presidente del Consiglio, viene annunciata in tono un po' dimesso, molto più pomposo durante l'ultima settimana di campagna elettorale, diciamo. Io vorrei solo chiarire, Presidenti, la posizione che come Capigruppo ci siamo trovati ad assumere per fare un po' di chiarezza, visto che poi anche se sui social i candidati alla carica di Sindaco hanno fatto, diciamo, affermazioni poco veritiere. Ora, noi abbiamo avuto occasione di dirlo e di ribadirlo: in campagna elettorale ognuno sostiene i propri candidati, le proprie coalizioni, le proprie forze politiche, ha il diritto di farlo ed è legittimato a farlo, le elezioni passano proprio per un momento democratico di sostegno di idee, di proposte e di persone. Quello che però non accettiamo è che si confondano le elezioni con le istituzioni: non lo accettiamo perché le istituzioni che rappresentiamo a volte...solo a leggere quella grandiosa scritta, quel pensiero che c'è dietro mi vengono i brividi, perché ci dimentichiamo dove siamo seduti tante volte...le istituzioni che rappresentiamo non le rappresentiamo come persone e, quando prendiamo delle posizioni, non le prendiamo come persone, ma le prendiamo come ruoli nelle istituzioni che rappresentiamo in responsabilità del voto che è stato espresso nei nostri confronti. Ora, il segretario del PD ha tutte...è legittimato e, secondo il nostro avviso, ha tutta la possibilità di venire in Valle d'Aosta a dire e a sostenere il candidato Fulvio Centoz e infatti una settimana prima di questa visita è stato annunciato dal suo partito e non faccio alcuna polemica con il PD, perché anche questo è stato confuso, no? Il problema non è di tipo politico con il PD piuttosto che con altri: il problema è che cosa si vuole rappresentare. Giustamente il partito del PD ha annunciato una settimana prima che ci sarebbe stata nell'ultima settimana la visita in Valle d'Aosta del Segretario del PD a sostegno della candidatura di Fulvio Centoz. Nella mattinata del venerdì, in occasione di un incontro al quale ha partecipato il Vicepresidente del Consiglio, ci è stato annunciato che probabilmente nel pomeriggio ci sarebbe stata la cortesia di una visita istituzionale. Avvisato, se non ricordo male alle 12,28, pur avendo anch'io impegni elettorali nel mio piccolo qualcosa cercavamo di fare anche noi dell'UVP, ho rinunciato a questi impegni per il senso del dovere e delle istituzioni che rappresento. Mi sono recato qui, come richiesto dalla mail alle 15,30 per una questione di protocollo richiesta dal cerimoniale e sono stato qui proprio per rispettare il mio ruolo di Capogruppo in Consiglio regionale, il mio movimento e rispettare la visita di un'istituzione che nell'ultima settimana era stata annunciata non come visita istituzionale, ma come sostegno ad una campagna elettorale. Quella mattina abbiamo preso atto di questa situazione, per cortesia e ripeto anche per rispetto del ruolo che tutti noi rappresentiamo, mi sono recato qui e ho aspettato la visita istituzionale. Nel frattempo la visita istituzionale si è trasformata nell'annuncio che si sarebbe firmato il Patto di stabilità con questa visita istituzionale, allora è chiaro che ci siamo un po' interrogati su cosa stava succedendo, su come era stata organizzata tutta questa grande parata. Il Presidente Renzi ha tutto il diritto di venire qua e di farci aspettare qua tutto il giorno, noi giustamente, com'è stato sottolineato, siamo pagati per fare il nostro lavoro ed eravamo qua ad aspettarlo. Se però poi tutto questo si trasforma in una campagna elettorale dell'ultimo giorno, allora non ci sta più bene.

Il 21 aprile il Presidente del CPEL Giordano ha annunciato a tutti i Sindaci della Valle d'Aosta che il Patto di stabilità era già stato firmato, io non so a che titolo e come, ma c'è una lettera che dice questo. L'8 maggio nel pomeriggio veniamo a scoprire che il Patto di stabilità verrà firmato velocemente nell'Ufficio cerimoniale e noi abbiamo aspettato qui a lungo, non abbiamo voluto assolutamente mancare di rispetto, anzi - ripeto - se il Segretario del PD fosse venuto in Valle d'Aosta per sostenere la campagna di Fulvio Centoz avrebbe avuto tutto il diritto e non è una mancanza di rispetto a tutti i cittadini, perché anche questo è stato voluto...si è voluto trasformarlo come messaggio... Noi non ci siamo arrogati il diritto di "vedere" la nostra visita in precedenza a quella del comizio, assolutamente, però vedere che una visita istituzionale è stata annunciata...è arretrata dopo un comizio legittimo di una coalizione e vedere che il Presidente e tutti gli Assessori alla chetichella si sono recati prima al comizio e poi sono venuti qui al Palazzo regionale non ha assolutamente fatto piacere. Questo non è corretto, ma non è che non è corretto nei confronti dei cittadini, i cittadini vanno rispettati: non è corretto per com'è stato organizzato quest'evento, per com'è stato organizzato tutto questo e - lo denuncio qui - non ha per nostro conto un valore di tipo politico.

Noi vogliamo assolutamente far rimarcare che il Patto di stabilità firmato quel giorno è stato solo un grosso annuncio elettorale e, se possibile, d'ora in avanti non trasformiamo le istituzioni in campagna elettorale ad uso e consumo di quello che si deve sostenere. Ognuno aveva la sua campagna elettorale quel giorno, anche l'UVP aveva il suo comizio di chiusura alle ore 17, io ci ho rinunciato ancora per un momento e il rispetto dei cittadini...sono i cittadini di qualsiasi coalizione...i cittadini erano quelli del PD, dell'Union Valdôtaine, della Stella Alpina, dell'UVP e di tutti gli altri eravamo qui ad aspettare il Presidente del Consiglio dei ministri, che si è trasformato invece in quel momento lì nel Segretario del PD, ne aveva tutto il diritto, ma almeno non modifichiamo le carte in tavola. Ripeto: a noi questa visita istituzionale è stata annunciata venerdì mattina alle 12,28.

Presidente - La parola al collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.

A nome del gruppo ALPE, vorremmo congratularci e fare gli auguri a tutti i nuovi eletti nei Consigli comunali, giovani donne, giovani uomini e persone che da diversi anni comunque amministrano i vari Paesi, Comuni, i 68 Comuni dove c'è stata la competizione elettorale. Da parte nostra quindi...che ci sia un vero élan nei Consigli comunali, che si ridia dignità ai Consigli comunali, dibattito amministrativo-politico, ma soprattutto che si guardi avanti, un metodo di lavoro diverso e soprattutto la necessità di tanta trasparenza anche nei comuni più piccoli o medi, noi pensiamo che sia il punto di partenza in questo momento di...non di difficoltà, dove le idee faranno la differenza, dove la gestione delle idee farà la differenza e soprattutto la capacità di quei Consigli comunali, di quelle persone che hanno messo la faccia, hanno deciso di candidarsi e hanno deciso di cercare di fare per la cosa pubblica qualcosa di positivo, ma soprattutto di positivo per tutta la comunità e non solo per una parte.

Il nostro auspicio quindi va in quella direzione, penso che sia stata una campagna elettorale molto interessante, dove, nonostante che nelle altre regioni comunque la percentuale di elettori sia stata ridotta, in numerosissimi comuni valdostani la percentuale invece è stata molto alta, vuol dire che i valdostani, comunque, nel momento in cui c'è la possibilità di scegliere dei progetti, c'è la possibilità di scegliere delle squadre, delle persone - degli uomini e delle donne, come dicevo prima, giovani, meno giovani - nuove di esperienza hanno deciso di comunque partecipare al voto e quindi di dare il proprio sostegno. Io penso che da quel lato possiamo solo essere contenti da una parte, dall'altra, come dico, la situazione è quella che è, il futuro penso siano le idee, la capacità...è la gestione delle idee che deve fare dal nostro punto di vista la differenza.

Dobbiamo dirlo, come ALPE, in quanto Capogruppo, Presidente Rollandin, la strumentalizzazione politica avvenuta l'8 maggio è stata molto brutta: molto brutta perché tutti avevamo impegni in campagna elettorale, erano gli ultimi giorni, non abbiamo riflettuto, come gruppo ALPE, neanche un secondo di non partecipare all'incontro con il Presidente Renzi, anche se avvisati in tarda mattinata, nel pomeriggio io mi sono presentato non alle 15,30, ma qualche minuto in più perché mi sembrava giusto così, peccato però...invece il tutto è stato molto strumentalizzato dal punto di vista politico...ci mancherebbe, il Presidente Renzi può partecipare come Segretario di un partito al comizio annunciato dal PD settimane prima, ci mancherebbe, anzi, ma nel momento in cui la visita è a questo punto istituzionale mi sembra che ignorare quella che è la sede più importante dell'Amministrazione regionale, cioè il Consiglio regionale, rappresentato da tutti i Capigruppo, ecco, da questo punto di vista, snobbare così brutalmente, in maniera anche non bella...io penso che la decisione comunque di non affrontare, come da decisione presa in tarda mattinata e poi ufficializzata con una mail...secondo me, avete scritto una brutta pagina, una brutta pagina non politica, ma istituzionale per noi eletti, ma noi rappresentiamo una parte di popolazione, quindi noi siamo eletti da una parte di popolazione. Detto questo, non ci è piaciuta per niente la strumentalizzazione, soprattutto la commistione molto poco chiara e volutamente gestita dal punto di vista elettoralistico.

Per quanto riguarda invece il Patto di stabilità, noi non conosciamo nel merito, nel dettaglio, il Presidente Renzi ha detto che il tutto era già stato confezionato e condiviso già in passato e concretizzato elettoralmente l'8 di maggio. Noi non sappiamo se è un accordo commerciale per magari blindare certe pedine all'interno della nostra Amministrazione regionale, noi entreremo subito nel merito in II Commissione. Il grosso rammarico, ripeto, è stato quello di strumentalizzare dal punto di vista politico quella che è l'istituzione valdostana e questo per noi è stato un grande rammarico perché anche noi eravamo impegnati sul territorio nella campagna elettorale dei 68 Comuni, ma prima di tutto ci va il rispetto delle istituzioni. Noi alle 15,20...in qualità di Capogruppo di ALPE, ero presente e aspettavamo altri colleghi il Presidente Renzi, che invece è stato dirottato al comizio di un partito. Da questo lato ci sentiamo veramente snobbati, ignorati e avete scritto una brutta pagina per la democrazia e soprattutto c'è stato poco rispetto delle istituzioni valdostane.

Presidente - La parola al collega Gerandin.

Gerandin (UVP) - Merci Président.

Ho ascoltato con attenzione le comunicazioni del Presidente Rollandin, pensavo che nel passaggio sull'accordo per quel che riguardava il Patto di stabilità ci fosse un po' di enfasi, un po' di entusiasmo nell'annunciarlo, anche perché era così tanto atteso quest'accordo...tanto atteso e tanto annunciato. Non c'era ombra di dubbio che fosse già annunciato, l'ha detto il mio collega Bertschy in una comunicazione del 21 aprile 2015 che il Presidente del Consiglio permanente degli Enti locali annunciava a tutti gli amministratori della Valle d'Aosta che il Patto di stabilità era stato chiuso e senza sanzioni. Prima di entrare un po' più nel dettaglio, nella sostanza, volevo guardare un attimo la forma e volevo solo esclusivamente dire che non ho intenzione di fare nessuna strumentalizzazione politica, chi mi ha preceduto l'ha detto, è del tutto legittima la visita del Presidente Renzi a sostegno di una candidatura ad Aosta, personalmente non ritengo che abbia avuto nessun impatto su quelli che sono stati i risultati di Aosta, ma la mia considerazione è del tutto personale, però quello che ci tengo a sottolineare è che in sostanza si è verificato quello che avevo anticipato, si ricorda che, quando le avevo chiesto qualche elemento in più, le dissi: non vorrei che poi magari in occasione delle elezioni, alla presentazione dei comizi delle elezioni comunali qualcuno venga ad annunciarci la sottoscrizione di un accordo. Le dico che non voglio strumentalizzare neanche questo, perché poi alla fine, se un accordo è buono, è sottoscritto nell'interesse dei valdostani, io penso che il tutto sia accettabile, anche se non nella forma: ecco perché quanto meno è una mancanza di rispetto per il Consiglio, quanto meno è una mancanza di rispetto per i cittadini valdostani che sappiano da qualcun'altro e non dal loro Presidente i contenuti di quest'accordo.

Per arrivare alla forma, beh, l'accordo che è stato sottoscritto è una paginetta, dove non c'è nessuna intestazione da parte della Regione, non c'è un protocollo e non c'è un timbro. È una paginetta che, tra l'altro, al di là della trasparenza tante volte evocata, ho dovuto fare un "116" per averne copia, quando sarebbe stato necessario non solo distribuirla a tutto il Consiglio regionale...perché penso che sia interesse di tutti visto che, quando parliamo di Patto di stabilità, quando parliamo di finanziarie, i motivi per cui non possiamo pagare è un Patto di stabilità che ci penalizza. Su questo non c'è ombra di dubbio, ecco, noi siamo stati fortemente penalizzati, ma non è neanche logico a quella mozione che abbiamo approvato in data 26 marzo 2015, che impegnava il Presidente e l'Assessore ad andare in Commissione ad illustrare la situazione prima della sottoscrizione e addirittura diceva...non solo nei contenuti, diceva che andava rivisto il metodo di calcolo. Allora, io semplicemente voglio solo dire che non c'era bisogno di mobilitare un volo di Stato, mobilitare le scorte, non so quanto, per sottoscrivere una paginetta che...comunque la PEC, la posta certificata, avrebbe avuto più significato e soprattutto sarebbe stato addirittura un documento ufficiale. Questo è un accordo che ci mancavano solo le slide e la lavagnetta, è un accordo che poteva essere tranquillamente sottoscritto davanti ad un bicchiere di Frascati e ad una bruschetta durante magari un suo viaggio romano.

Detto questo, nella sostanza...ebbene, un Patto di stabilità che per il 2014, almeno da quello che si riesce a leggere, perché poi alla fine...giustamente c'è scritto che gli accordi...che quelli che saranno i contenuti tecnici saranno definiti entro trenta giorni, ma nei contenuti per il 2014 ci viene detto che praticamente, di fronte ad un obiettivo eurocompatibile di 849 milioni, noi ne abbiamo spesi 838, per cui abbiamo portato a casa assolutamente nulla se non il fatto di dire che non avete neanche speso tutto quello che era l'obiettivo eurocompatibile, per cui alla faccia di chi diceva: "non abbiamo soldi neanche per finanziare". Dal 2015 in avanti, bene, da altre parti hanno sottoscritto degli accordi di prospettiva e noi abbiamo portato a casa 60 milioni per il 2015, ma la prospettiva poi è finita lì. Dal 2016 non abbiamo più un Comune capoluogo da barattare con chi ci sarà al Governo, cosa daremo in cambio? Gli altri hanno chiuso dei Patti di stabilità, io immagino e concludo...il Friuli Venezia Giulia fino al 2017, Trento e Bolzano fino al 2022. Queste sono le prospettive future, allora, io torno a dire che se era un buon accordo, l'avrei detto e non avrei nessun motivo...però questo fatto di...questo tono sottomesso, comunque questa mancanza di entusiasmo, io immagino che non sia facile giustificare un Patto che di Patto non ha nulla, di contenuti non ha nulla se non un grande annuncio elettorale che poi alla fine ha portato quello che ha portato. Grazie.

Presidente - Non ci sono altre richieste? Punto 3, la prego, Presidente, se vuole...Consigliere Bertschy, chiedo scusa, ma il Presidente voleva replicare...

Bertschy (UVP) - Stava chiedendo il punto...se il Presidente deve replicare io...

Presidente - Il Presidente ha richiesto la parola. La parola al Presidente della Regione.

Rollandin (UV) - Sì, grazie.

Solo per specificare, com'è già stato ricordato, che era prevista per la giornata dell'8 maggio una presenza istituzionale, che doveva essere verso le 4, per cui era stato chiesto correttamente, credo, ai Capigruppo di essere presenti già alle 3 e mezza per avere quest'incontro alle 4. Purtroppo in quella giornata la questione dei trasporti, sia dei trasporti aerei, sia il maltempo, non ha permesso che Aosta fosse raggiunta nei tempi previsti, conseguentemente è stato tutto ritardato di quasi due ore, anzi di più di due ore, e la scelta che è stata fatta non da noi è stata quella di anticipare la parte...io voglio solo dire qual è la ragione tecnica che ha in qualche modo sovvertito quello che era l'ordine con cui erano previsti questi incontri, di questo ce ne scusiamo, perché chiaramente... Ringrazio per la disponibilità i colleghi Capigruppo a cui è stato detto all'ultimo minuto e voglio dare atto che si sono dati disponibili, ma non era una mancanza e soprattutto non era una volontà di in qualche modo non considerare correttamente quello che è il rapporto istituzionale che c'era, solo che c'è stato questo cambio di marcia fatto per le ragioni meteorologiche che ho appena detto, per cui questo ha avuto un inconveniente di cui ci dispiace, perché sennò c'era l'incontro con i Capigruppo e con la Giunta, poi ci sarebbe stata la parte della firma di quel documento e poi ci sarebbe stata la parte relativa al comizio che aveva una sua logica e che era stata prevista con quei tempi. Ecco, questo solo per spiegare che non c'è stata mancanza istituzionale, c'è stato purtroppo questo disguido che ha creato sicuramente la possibilità di interpretare in modo diverso, voglio solo ricordare che così non è.

Per quanto riguarda il Patto di stabilità, voglio ricordare che in quest'aula avevamo anticipato che per il Patto di stabilità avevamo raggiunto un accordo che non era ancora firmato, lo abbiamo detto qui in aula, e conseguentemente a quest'annuncio c'è stata quella lettera, di cui noi non avevamo mandato nessuna comunicazione ufficiale in quanto non c'era ancora il documento, questo potete verificarlo e quindi noi...l'atto che è stato firmato come lo conoscete era la conclusione di quello che era già stato un procedimento portato avanti per tempo e che aveva raggiunto un accordo che qui è stato firmato. Grazie.

Presidente - Grazie. La parola al collega Bertschy.

Bertschy (UVP) - Per evitare che, come al solito, si diriga un'informazione come si vuole, i problemi di perturbazione e di ritardo del Presidente Renzi sono più che giustificati, ci mancherebbe! Quello che non è giustificato a nostro avviso...e anche la visita istituzionale posticipata poteva essere giustificata, se dovevamo essere sempre qua ad ascoltare...l'abbiamo fatto con la Presidente della Camera Boldrini, cioè non era quello il problema: il problema era cosa faceva il Presidente Renzi, la cosa non era stata annunciata a noi, perché nella mail del Cerimoniale non c'era scritto che si sarebbe firmato un Patto di stabilità e cosa si doveva fare in quel momento lì. Il ritardo quindi nessuno lo poteva sapere, posticipare anche...sicché che si veniva a firmare il Patto di stabilità lo si sapeva con largo anticipo, no? Quindi...

(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)

...eh, però allora, Presidente, questo mi preoccupa ancora di più. Se lei viene trattato così, se a lei, uomo di forte rappresentanza politica a Roma per la Valle d'Aosta, viene annunciato alla sera per il giorno dopo che il Presidente sale per la firma, allora veramente aiutiamoci, perché qua siamo all'invasione de notre belle et jolie Vallée d'Aoste. Le volevo solo leggere questo passaggio, che è parte della lettera del CPEL: "gentilissimi, rilevo con soddisfazione che la Regione ha concluso l'accordo con lo Stato in materia di Patto di stabilità per l'anno 2014". Questo il 21 aprile, quindi o il Presidente Giordano era un preveggente, oppure probabilmente era più illuminato, però qualche cosa è successo...

(nuova interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)

...sì, Presidente, ma écoutez, on est en train de faire une polémique qui n'a pas raison d'être, nous nous sommes ici pour dire: attention que notre institution il faut la défendre et il ne faut pas se plaindre, il faut la défendre avec force. Si le jour avant il nous vient communiqué que quelqu'un vient pour signer un feuille comme il est en train de faire voir Elso Gerandin, le collègue, il y a quelque chose qui ne marche pas avec les rapports avec l'État. Merci.

Presidente - Grazie. Punto 3 all'ordine del giorno.