Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1148 del 8 aprile 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1148/XIV - Reiezione di risoluzione: "Interventi presso la Casa da gioco di Saint-Vincent per la sospensione di promozioni discrezionali".

Presidente - Passiamo quindi alla discussione della risoluzione che abbiamo iscritto poco fa, c'è qualcuno che intende illustrarla? La parola al collega Viérin Laurent.

Viérin L. (UVP) - Merci Monsieur le Président.

Per illustrare questa risoluzione che è stata sottoscritta dai gruppi UVP, Movimento Cinque Stelle e ALPE e che riprende una vicenda e parzialmente altre vicende che sono state sollevate dai colleghi, di cui abbiamo parlato non solo in quest'ultimo periodo, ma anche proprio questa mattina, che è stata discussa qui in Consiglio. Una vicenda che abbiamo sollevato da più parti, ma che puntualmente oggi si situa in una vicenda e che riguarda la questione delle promozioni che, malgrado la gravissima situazione e il permanere della situazione in cui versa il Casino de la Vallée, proprio in questi giorni, da aprile, da come ci è stato detto dall'Assessore Perron, ha visto, al di là delle promozioni e degli avanzamenti di carriera previsti per contratto...quindi non confondiamo quello che è un diritto acquisito dei lavoratori con quella che è invece, a detta dell'Assessore - che è stato, noi dobbiamo riconoscerlo, Assessore Perron, trasparente nella sua risposta -, una promozione che giunge in modo discrezionale e che va, malgrado i 28 primi livelli che esistono già al Casino de la Vallée, sui 46 dirigenti fra dirigenti, quadri e appunto primi livelli, malgrado questa miriade di dirigenti, vede proprio in questo periodo promuovere... Noi non eravamo entrati e non abbiamo voluto fare nomi, i nomi sono usciti qui in aula e credo che non ci sia niente da nascondere, ma, al di là delle persone, noi crediamo che quella che sembrava un'assurdità e che poteva anche essere una voce da bar...oggi si conferma qui in aula un fatto che, invece, è avvenuto realmente. Allora probabilmente i colleghi della maggioranza e del Governo regionale erano...anzi sicuramente erano a conoscenza di questa cosa e saranno anche stati coinvolti in questa decisione; per quanto ci riguarda, noi abbiamo saputo questa cosa e crediamo...poi i colleghi avranno modo di esprimersi, anche quelli della maggioranza, su quest'argomento, visto che la risoluzione dà a tutti la possibilità di parlare e di dire la propria...ma noi siamo passati da quella che sembrava un'assurdità...e, quando si dice non c'è limite al peggio, guardo i colleghi del Movimento Cinque Stelle, invece qui forse addirittura c'è qualcosa che va oltre il peggio, perché dall'inizio di questa legislatura, per non dire anche da prima, perché altri colleghi hanno sollevato la questione ancora prima...la situazione del Casino de la Vallée pare essere orientata verso il baratro e ogni volta che discutiamo del Casinò ci diciamo: "ma, beh, qualcosa si farà per recuperare questa situazione".

Al di là delle strategie che vengono messe in campo e che probabilmente non sempre ottengono il risultato desiderato, questo è veramente un paradosso tutto vostro. Questo è un classico paradosso degno di questa legislatura, di questo Governo e di questa maggioranza, perché di due cose l'una, colleghi del Governo regionale: o il Casinò ha iniziato di nuovo ad andar bene, e allora dovete chiamare la RAI e chiamare in primis gli organi di informazione e dire: "ma perché veicolate questa cosa, questo primo trimestre che va male?" - poi, al di là degli organi di informazione, i dati sono conosciuti -, o il Casinò ha iniziato appunto a riprendere il suo corso a gonfie vele, quindi possiamo, ammesso che questo sia nella vostra filosofia, fare di nuovo promozione, aumentare questi primi livelli che sono già, ripeto, ripetiamo, 28, o c'è qualcosa che non funziona e che forse ci sfugge...o che forse non ci sfugge neanche. Comunque, questo per dire che, al di là delle interrogazioni o delle interpellanze che si possono fare in quest'aula...qualcuno ci dice: "ma quand'è che smettete di fare interpellanze?" Ma no, in verità questa è una risoluzione che, anche se il Presidente dice: "beh, l'impegno è solo un impegno", dovrebbe impegnare a revocare questa promozione e a bloccare qualsiasi tipo di promozione sui livelli apicali finché...cioè in questa situazione di crisi del Casinò. Allora io chiedo, anche tra chi fa l'imprenditore, sui banchi della maggioranza: nella vostra azienda fareste promozione nel momento in cui ci sono dei deficit del genere? Questa è un'azienda pubblica, questa è un'azienda della comunità valdostana e come glielo spieghiamo alla gente, ai lavoratori, che, tra l'altro, sono stati oggetto di sacrifici, di accordi sindacali che sono stati anche non facili da far passare e da far digerire...chi ha dovuto tagliarsi lo stipendio in questo momento...tanto per creare un clima sereno nell'azienda, voi andate a promuovere qualcuno, come ha detto l'Assessore Perron, in modo discrezionale? È questo che crea la sfiducia nei confronti della politica, nei confronti...perché qui ci sono delle responsabilità amministrative di chi gestisce la Casa da gioco, ma ci sono delle responsabilità politiche che sono sul banco del Governo...e questi siete voi!

Noi quindi crediamo che non sia molto corretto e sia uno schiaffo sia ai lavoratori del Casinò, sia ai Consiglieri e a questo Consiglio Valle, sia alla comunità in generale, alle organizzazioni sindacali questa conferma di una promozione...poi torneremo anche sull'aumento, sul costo che questa promozione ha, perché le promozioni sono esponenziali, non è qualcosa di transitorio, queste ce le teniamo per sempre! Allora è difficile spiegare perché in questa situazione di crisi voi accettate che ci siano queste cose. I sacrifici o ci sono per tutti o è lo "sbarello"! Allora abbiamo 46 dirigenti, perché nella lista che circolava, di cui abbiamo parlato nelle varie audizioni mancava l'ultima nomina...tra dirigenti, quadri e primo livello...abbiamo i tagli che sono arrivati, i piani di riorganizzazione, tutte le audizioni che abbiamo fatto...andate anche in conferenza stampa, Presidente, annunciando i tagli dei dirigenti regionali, che si risparmierà e poi al Casinò aumentate i dirigenti? Ma che senso ha questa cosa? Se oggi magari ce lo spiegate... Allora, le gestione è la gestione, ma sappiamo benissimo a chi risponde questa gestione! Tant'è che ogni volta che abbiamo cercato di cambiare la gestione e il vertice è la politica che si è messa di traverso, non è sicuramente chi doveva difendere sé stesso. Tra i premi a cui non si è rinunciato, l'altro Consiglio abbiamo discusso sulla questione dei dirigenti e degli eventuali tagli che non si capiva bene se erano stati fatti o meno, crediamo, e oggi lo confermate...che voi continuiate con questo sistema e ve ne freghiate della comunità...come se nulla fosse! Allora, io mi appello anche a chi ha responsabilità di governo non dico non dirette, perché ce le avete tutti dirette, la maggioranza è formata da due forze politiche...ma siete tutti colpevoli di queste cose, non solo chi...noi siamo sicuri che non è che tutti voi avete deciso, non vi facciamo così complici di tutta questa cosa, ma alla fine le responsabilità ricadono anche su di voi: sia su coloro che siedono sui banchi della Giunta e che hanno anche altre responsabilità, altri dicasteri, sia su chi non fa parte di certe forze di governo, sia su chi fa parte di altre sensibilità e che siede sui banchi della maggioranza! Allora, dobbiamo sempre arrivare in Consiglio per discutere di queste cose? Ma dopo mesi, per non dire un anno e mezzo di audizioni, dove tutti si dicevano basiti da questa situazione, dobbiamo venire qui in Consiglio e di nuovo sollevare la questione, perché se noi non portiamo all'attenzione di questo Consiglio queste questioni, queste vicende vanno via lisce e continuate come se nulla fosse! Continuate soprattutto ad avallare queste decisioni e le responsabilità...poi dovete pure assumerne voi l'onere, alzarvi in Consiglio e rispondere voi per difendere le scelte che magari hanno fatto altri...ma è questo che non funziona! La domanda allora è: ma fino a quando voi continuerete ad accettare e a subire questa cosa?

Per chiudere visto anche il tempo rimanente, noi con questa risoluzione, che crediamo sia abbastanza chiara, chiediamo semplicemente - e così vedremo anche pigiando il bottoncino se questa vostra coscienza, che spesso si esterna fuori da quest'aula, comunque in quest'aula, ma non nei microfoni, emerge - di revocare la promozione discrezionale che è stata annunciata e soprattutto chiediamo che sia sospesa ogni promozione discrezionale che comporti un aumento dei costi per la gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent, e lo facciamo al di là delle persone, a noi non interessa chi viene promosso o chi non viene promosso, noi crediamo che nessuno debba essere promosso su ruoli apicali quando ne abbiamo già una trentina che possono fare lo stesso lavoro! E delle due cose l'una, perché, da una parte, dite che in Regione state risparmiando: i dirigenti, i prepensionamenti...poi ci sono dipartimenti o comunque direzioni, settori che spariscono, poi riemergono, probabilmente legati ad altri accordi visto che ci sono le elezioni comunali, e poi al Casinò invece, visto che le cose vanno così bene, no?, allora facciamo ancora promozioni: promuoviamo, aumentiamo...al di là, ripetiamo, di tutte le promozioni che invece derivano da contratto e che sono dovute e che sono anche meritate probabilmente per l'avanzamento di carriera. In conclusione quindi noi chiediamo che questa risoluzione venga approvata, ed è una risoluzione che vuole anche misurare fino a dove la consapevolezza di questa degenerazione risiede in ognuno di voi.

Presidente - Siamo in discussione generale, altri colleghi vogliono prendere la parola su quest'argomento? Non c'è nessun collega? Chiudiamo la discussione generale? La discussione generale è chiusa. Per la replica? Collega Ferrero, è ancora in discussione generale? Torniamo indietro, chiedo solo ai colleghi di prenotarsi per tempo. La parola al collega Ferrero.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

La risoluzione è ovviamente il seguito naturale dei due interventi che abbiamo fatto precedentemente, vi diamo la possibilità di fare una riflessione su quello che sta succedendo nella Casa da gioco, d'altronde le voci si avvicendano sulle nuove promozioni che ci sarebbero, si sentono dei nomi che girano: Chentre, Baudin, Pinet e via così. Non è quindi una cosa limitata, sembra quasi, per il periodo in cui viene fatta, una specie di - tra virgolette - "infornata elettorale". Ha un gusto che è molto amaro: molto amaro perché ovviamente sono promozioni che comportano non solo l'aumento di responsabilità nei confronti di persone, che, rispetto ai colleghi, non si sa che meriti abbiano, ma anche un costo che è un costo che di media è superiore a quello di una retribuzione di un impiegato regionale o di un impiegato statale normale, quindi l'aumento corrisponde ad uno stipendio normale di una persona - tra virgolette - "normale". A questo punto quindi dovete prendere una decisione, ma non è solo la maggioranza, la Giunta regionale, è tutta la maggioranza e ogni singolo Consigliere della maggioranza, perché, se volete fare diventare la Casa da gioco un vostro giocattolo privato, ne avete facoltà. Io vi potrei anche suggerire di creare una cooperativa, la chiamate...che so? Leone rosso-nero, acquistate la Casa da gioco, ci mettete dentro chi volete, promuovete chi volete e fate quello che volete, ma il Casinò attualmente è una società partecipata regionale al 99 percento, l'1 percento in mano al Comune di Saint-Vincent e, di conseguenza, è roba dei valdostani e allora dovete capire che così non può continuare. Se in ogni caso farete il tentativo, andrete immancabilmente a schiantarvi contro un muro, perché non basteranno i vostri rifiuti all'accesso agli atti che facciamo per riuscire a vedere che cosa succede lì dentro! Adesso qualche cosa sta uscendo piano piano e uscirà sempre di più, anche il riordino della sicurezza va nel senso di chiudere la cassaforte, ma non ce la farete tanto e, quando inizierà l'emorragia, guardate che pagherete tutti, lo pagherete alla Corte dei Conti, perché la Corte dei Conti, com'è intervenuta per il Casinò di Venezia, nel momento in cui avremo l'evidenza, interverrà per il Casinò della Valle d'Aosta, per quello di Saint-Vincent! Meditate un attimo quindi, forse è venuto il momento di bloccare questo modo arrogante di porsi anche nei confronti del personale, in un momento in cui la Casa da gioco è in difficoltà, in un momento in cui tutto il personale dovrebbe essere unito, voi state creando degli ulteriori fossati. Il voto positivo a questa risoluzione quindi sarebbe un voto semplicemente di buon senso, niente di più.

Presidente - La parola al collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

Immagino perché oggi non abbiamo ancora nessun documento...tra qualche settimana questo Consiglio discuterà del bilancio 2014 della Casa da gioco. Mi ricordo molto bene le parole del Presidente Rollandin nel mese di settembre, quando questo Consiglio ha deciso di staccare un assegno di 60 milioni di euro: "non ci sono più alibi". Ebbene, conoscete perfettamente il posizionamento del gruppo ALPE sulla gestione della Casa da gioco, su come viene gestita male la Casa da gioco e sull'influenza di natura politica che in questi anni malamente ha controllato, pianificato, telecomandato questo staff dirigenziale, che per noi è stato deludente e - barra - catastrofico. Questa mattina ho ascoltato attentamente la risposta che l'Assessore Ego Perron ha dato al collega Ferrero, un Assessore in grossa difficoltà. Nessuno ha creduto indubbiamente all'ultimo passaggio che l'Assessore aveva già fatto in aula, che è una scelta dell'Amministratore unico quella di conferire la promozione, nessuno...scarsi sì, ma non così scarsi.

L'appello che quindi vorrei fare ai colleghi di maggioranza è che mi sembra che in questi mesi in tutti i settori si stia cercando di trovare delle soluzioni nuove, si cerchi di ridurre i compensi a tutti i livelli, si cerchi di dare delle risposte puntuali evitando gli sprechi...e soprattutto se come in questo caso i dirigenti sono stati sfiduciati e delegittimati da questo Consiglio...numerosissimi sono i quadri, i primi livelli all'interno della Casa da gioco, io penso che il buon senso ci porti tutti ad approvare questa risoluzione: penso e mi rivolgo ai Consiglieri di maggioranza e a quegli Assessori magari che siedono in quella Giunta che non hanno preso questa decisione, che non hanno messo in campo questa decisione..."inopportuna" è essere eleganti. Non è il momento lo sappiamo tutti, lo sapete tutti...riteniamo forse valido approvare questa risoluzione perché sarebbe veramente uno schiaffo...e questo modello la Valle d'Aosta non può più permetterselo. Al di là di quante risorse - sono state risorse economiche... - verranno impiegate per promuovere a livello discrezionale altre figure, al di là di tutto questo, penso che i risultati parlino da soli, l'incapacità è misurabile, sono i risultati a dircelo, del primo trimestre conosciamo i risultati, quindi le previsioni farlocche che ci sono state vendute solo qualche mese fa non possono essere confermate e quindi l'appello che vorrei fare ai colleghi di maggioranza è non solo di riflettere, ma di votare tutti insieme questa risoluzione.

In queste brutte figure, in queste brutte pagine della politica per nulla c'entra, Assessore Perron, l'Amministratore unico, lo sappiamo molto bene che non è stato l'Amministratore unico a promuovere discrezionalmente una nuova figura apicale, lo sappiamo tutti! Non nascondiamoci dietro una foglia di fico, per favore, è la politica, poche persone hanno deciso questa promozione...chiudiamo subito questa brutta pagina, forse è compito di questo Consiglio, tutti insieme al di là delle forze politiche. Ci sono colleghi di Giunta e del Consiglio di maggioranza che conoscono molto bene la situazione della Casa da gioco, parlano di discontinuità all'interno della comunità di Saint-Vincent, di rilancio della comunità di Saint-Vincent, oggi, se vogliamo chiudere una brutta pagina, sosteniamo tutti insieme questa risoluzione.

Presidente - Altri colleghi? Non ci sono altre richieste di intervento? La parola al collega Fabbri.

Fabbri (UVP) - Grazie Signor Presidente.

Anch'io vorrei invitare tutti i colleghi a votare questa risoluzione considerando anche il problema sotto un altro punto di vista, sotto un'altra ottica e cioè sull'ottica dell'esempio che noi diamo ai nostri ragazzi. Oggi è stato detto che sono da rispettare...rispettiamo tutti i self-made man, però, dalla discussione che è venuta fuori oggi, secondo me, i ragazzi che si laureano, che studiano con fatica e che vedono promuovere delle persone solo ed esclusivamente per meriti, diciamo, non solo professionali, ma per altri tipi di meriti, che hanno un livello di studio non a quell'altezza...secondo me, è un esempio che assolutamente mortifica i nostri giovani che si impegnano negli studi e che con grande fatica si laureano e non trovano lavoro. A maggior ragione quindi invito tutti i colleghi a dare un esempio di forte moralizzazione della cosa accettando questa nostra risoluzione. Grazie.

Presidente - Grazie collega Fabbri. Altre richieste in discussione generale? Non ci sono. Si chiude la discussione generale. Per la replica, la parola all'Assessore Perron.

Perron (UV) - Grazie Signor Presidente.

Prendiamo atto di questa risoluzione, peraltro presentata così all'istante, che ci permette perlomeno di fare due considerazioni supplementari rispetto alla discussione che abbiamo fatto questa mattina. Beh, io vorrei essere chiaro sin da subito che da parte nostra non c'è stato - poi ognuno è libero di pensarlo - nessun input che derivava dal Governo regionale per promozioni di questo genere. Più volte abbiamo sottolineato, abbiamo condiviso un ragionamento che si è fatto all'interno di quest'aula: in qualche modo la politica non deve intervenire e non interviene nella gestione dell'azienda. Io ritengo che la Casa da gioco abbia la sua autonomia, debba avere la sua autonomia, ce l'ha nella gestione, ce l'ha nel marketing, ce l'ha nella trattazione dei clienti, ce l'ha nella gestione del personale. La Casa da gioco ha un suo modus operandi e ha una sua organizzazione con la quale noi cerchiamo di dialogare, ma che rispettiamo, quindi, dal nostro punto di vista, come atteggiamento, come modo di porsi, mai si è cercato di intervenire pesantemente dando input di questa natura.

Io credo di dover riportare qui le ragioni che hanno portato a questa scelta: questa scelta è stata dettata dal fatto di intervenire in un settore specifico, di cercare di intervenire nella gestione del parco macchine attraverso una diversificazione dell'offerta, un adeguamento delle tipologie di apparecchiature. È stata adottata una politica che in qualche modo andasse nella direzione di rilanciare un certo tipo di ragionamento di un'area ben precisa all'interno del Casinò, coordinandola e rapportandola con il neo assunto Direttore marketing, che quindi coordina al meglio quest'area di organizzazione e di gioco all'interno della Casa da gioco di Saint-Vincent.

Io credo che oggi immaginare un input di tipo politico che blocchi qualunque scelta organizzativa e operativa dell'azienda non sia utile, molto semplicemente, credo sia utile riconoscere in questa fase, come in un'altra fase, una sua autonomia all'azienda, una sua possibilità di scelta discrezionale anche per quanto riguarda le promozioni ed eventualmente le valorizzazioni delle figure professionali che esistono all'interno dell'azienda. Ho avuto modo di specificare in modo molto chiaro questa mattina che le promozioni a cui si faceva riferimento non erano promozioni discrezionali dell'azienda, ma erano passaggi di carriera molto precisi dovuti a scatti di anzianità, pertanto non c'era una scelta discrezionale in tal senso. Su questo ragionamento della persona in questione si è fatta una scelta nella direzione di valorizzare una figura che cercasse di dare un input particolare ad un settore di gioco che porta dei benefici, che è l'area slot, che porta degli incassi, e crea dell'indotto. La Direzione ha avanzato delle proposte di valorizzazione di una figura all'interno, cercando in qualche modo di darle un ruolo di rilievo. Si è detto peraltro che questo comporta certamente un aumento dell'indennità; mi permetto solo di dire che ci sono figure che conoscono meglio di me l'organizzazione, credo che semplicemente questa nuova retribuzione vada soltanto a parificare la responsabilità di quella persona che poi coordina figure del suo stesso livello, quindi questa persona in sostanza, detto in modo molto semplice, va a guadagnare quanto quelli che lei coordina. Da questo punto di vista, quindi, certamente c'è un aumento, ma che non mi sembra scandaloso, non mi sembra che sia necessario dipingerlo in questo modo. Da questo punto di vista, quindi, noi riteniamo che la scelta che è stata fatta sia una scelta valida, non per premiare qualcuno, ma per cercare di dare slancio ad un settore particolare del Casinò che necessita di un rilancio, che necessita di un'attenzione, che necessita di essere seguito. Non credo che da lì lo si debba trarre come elemento negativo per tutta l'azienda.

Noi quindi non ci ritroviamo in un'impegnativa che, in qualche modo, revochi questa promozione, che, anche da un punto di vista normativo, mi parrebbe pesantemente illegittima. Non mi sembrerebbe opportuno, a questo punto, procedere in tal senso, come al tempo stesso credo che non sia condivisibile dal nostro punto di vista immaginare che il Consiglio regionale entri pesantemente nella gestione e dica alla Casa da gioco: "bloccate ogni promozione, ogni ragionamento all'interno della Casa da gioco sul personale". Credo che finché ci sarà questo governo (abbiamo detto che, quando presenteremo il bilancio, faremo delle valutazioni in tal senso), l'Amministrazione della Casa da Gioco avrà la sua discrezionalità, la sua capacità operativa anche di fare delle scelte in tal senso, cioè nell'area che riguarda l'organizzazione di personale. Noi quindi su quest'impegnativa ci asterremo, perché non la condividiamo e crediamo di mantenere, quindi, come ho avuto modo di comunicare questa mattina, l'efficacia e la validità dell'impostazione che la Direzione della Casa da gioco ha messo in piedi con i ragionamenti che ho comunicato rispondendo all'interpellanza.

Presidente - Grazie Assessore. Prima di passare alle dichiarazioni di voto, c'è qualche proponente che vuole replicare? Non ci sono richieste...la parola al collega Donzel per dichiarazione di voto.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Noi del Partito Democratico non abbiamo partecipato alla stesura di questa risoluzione, ma non ci sottraiamo al voto e al dibattito su questo tema. La questione del Casinò è una questione gravissima, che attraverso questa risoluzione viene di fatto portata all'attenzione, cioè questo è un episodio sicuramente grave, ma in un contesto davvero di emergenza di cui non si vuole prendere coscienza fino in fondo. C'è...non so, lo saprà la maggioranza, che dovrà avere un disegno sicuramente del futuro della Casa da gioco...c'è da parte nostra una sottovalutazione dei rischi che sta correndo il Casinò in questo momento a procedere in questo modo sotto gli occhi di tutti con una gestione fallimentare. Non si cambiano i vertici apicali, si continua ad andare avanti con risultati che sono pessimi. All'interno di questo contesto abbiamo anche denunciato logiche anche di diverse appartenenze sindacali che difendono piccoli aspetti settoriali, cioè lei dice, Assessore, in molti casi che si procede a promozioni, perché sono...cioè "no" a promozioni, ma giustamente a riconoscimenti di scatti di carriera, certo, i sindacati in passato hanno conquistato delle cose importanti per quei lavoratori che producevano ricchezza, e oggi si va avanti come se nulla fosse. Ho fatto l'esempio di un'altra situazione, lì a due passi in una scuola si è proceduto invece alla revisione al ribasso degli stipendi che percepivano i lavoratori del Don Bosco; si è fatta una scelta anche lì sindacale, di dire: "voglio salvare una cosa, per salvarla, faccio una scelta grave". Qui non la si fa, qui c'è il sindacato che difende i croupier, il sindacato che difende gli amministrativi, il sindacato che difende un po' tutti e si va avanti senza intervenire su una situazione drammatica. Il Governo quindi difende la Dirigenza, i sindacati difendono i singoli pezzi dei lavoratori e il risultato è sotto gli occhi di tutti! All'interno di questo contesto è chiaro che in linea teorica è corretto quello che dice lei: "noi ci limitiamo ad affidare una gestione, poi la gestione faccia un po' quello che vuole!". Noi abbiamo detto per tempo che questa cosa qui non la condividiamo: questo tipo di gestione, questo modo di fare, quindi gli atti che stanno discendendo da questo tipo di gestione sono lontanissimi dalla nostra sensibilità. È ferma in II Commissione, anzi è sparita dalla circolazione una legge sulle società partecipate...in cui una delle battaglie che abbiamo fatto come Partito Democratico è quella di dire: "non si possono più fare assunzioni discrezionali nelle partecipate pubbliche". Non sono aziende private, dove il privato prende chi vuole e poi applica comunque dei contratti. Anche qui non esiste una pianta organica, non esiste un limite ai numeri di promozione, eccetera, cioè se arriva un dirigente che è impazzito e che fa trecento dirigenti al Casinò, a noi ci va bene, diciamo: "sì", facciamo finta di niente...non è così che funziona! Ci sono delle regole, vanno messe, vanno applicate e questi sono i colpi di coda di un sistema, di una gestione che ovviamente poteva esistere in un momento di grande facilità economica, oggi che questo non è più bisogna dire che è finita, bisogna fermare questa macchina infernale dicendo: "no"...votando una risoluzione come questa. Qui c'è scritto: "a sospendere ogni promozione discrezionale...", noi solo due settimane fa dicevamo che bisogna intervenire perché si rivedano i contratti di quei lavoratori. È chiaro che non è credibile finché c'è questa gestione.

È surreale quindi che lei mi dica che ci sta una promozione, ma ci sta una promozione in un contesto dove dovremo andare a dire a tutti che bisogna guadagnare di meno o ne dovremo mandare a casa qualcuno, perché ad un certo punto la politica deve essere anche seria, responsabile. Qui abbiamo in gioco la Valle d'Aosta e credo che tutti dobbiamo fare la nostra parte. Chi va a raccontare a quei lavoratori che si può continuare a fare come se nulla fosse racconta il falso, magari vincerà delle elezioni...non lo so se si possono vincere le elezioni continuando a raccontare che nulla succede. Io penso che bisogna dire la verità ai valdostani, lì bisogna intervenire a muso duro e bisogna cambiare il funzionamento di quella Casa da gioco. Lei è l'Assessore che ha quella delega, si prenda questa responsabilità, affronti questa battaglia! Se non ne ha il coraggio, beh, peggio per i valdostani, perché chi ci rimette sono i valdostani, l'ho già detto, lì c'è un'azione - e concludo - in cui tutti contribuiscono a portare via un pezzo, in una logica del "io, finché sono lì, prendo il massimo di quello che posso avere". Non c'è più una visione generale che mira a salvare l'impresa, bisogna riportare uno spirito diverso e soltanto il cambiamento dei vertici lo può fare, quindi noi voteremo questa risoluzione.

Presidente - La parola al Consigliere Cognetta.

Cognetta (M5S) - Sì, grazie Presidente.

Assessore, dalle sue parole si capisce una cosa e cioè che l'Azienda Casinò di fatto è fuori controllo. Sostanzialmente c'è un Amministratore, che, anche se in scadenza di mandato, con mandato già scaduto, continua ad imperversare tranquillamente senza che nessuno possa porre freno a ciò che fa e questo chiaramente non fa del bene a questa società, lo dicono i risultati, insomma. Ora, il punto è che lei potrebbe fare qualcosa sicuramente, ma non riesce a farlo o non vuole farlo. Probabilmente tutte e due le cose: da un lato, non riesce perché la situazione nella quale si trova ad intervenire è una situazione che subisce, quindi non ha la forza politica necessaria per fare determinati cambiamenti e, dall'altro, non vuole farlo, perché comunque sia all'interno di un sistema lei chiaramente deve difendere alcune posizioni, altrimenti...comunque lei è uno dei diciotto, quindi sostanzialmente non ha grossi margini di manovra. Tutto questo lo scontiamo noi cittadini. I 60 milioni che sono stati dati sono stati bruciati, si continua a promuovere persone senza problemi, si continua a non avere trasparenza nei contratti, si continua a non avere trasparenza nelle forniture, si continua a non avere trasparenza in tante altre cose, ma soprattutto si sta andando a fondo. Noi siamo sempre stati piuttosto...come dire? anche propositivi in alcuni casi, il mio collega faceva parte anche della task force, ha capito poi da subito che non era il caso di stare lì a perdere tempo e questa ne è l'ennesima dimostrazione. Come vede, non approvare questa risoluzione di fatto la pone ancora di più in una situazione di conflitto, probabilmente quando la delega l'ha avuta per un periodo il Presidente Rollandin aveva maggiore forza nel difendere determinate situazioni, perché probabilmente ci crede di più nel suo sistema. Lei invece fa una difesa in seconda battuta e questo chiaramente non è una difesa importante, perché, ahimè, probabilmente non ci crede fino in fondo neanche lei!

Io quindi la invito, al di là della nota tecnica dove dice: "il Casinò è una cosa nella quale io non posso entrare", e poi è vera sino ad un certo punto, lei lo sa meglio di me, lei stesso va ogni tanto giù a vedere come vanno le cose; lei stesso, quando ha preso questa delega, è andato giù per farsi un quadro della situazione...dicevo: magari, come ha già sollecitato il collega Donzel, dovrebbe rimettere la delega, darla a chi veramente gestisce il Casinò in questo momento e far lasciare a lui la gestione direttamente: intendo dire la gestione politica, così magari avremo perlomeno delle risposte più corrette, che potrebbero anche essere: "io sono io e voi non siete nulla", ma ci andrebbero delle risposte chiare e precise, perché questa è la realtà, non è che è una realtà diversa, altrimenti le altre sono favole che lei cerca di raccontarci, ma che non riesce a raccontarci in maniera esaustiva e corretta.

Presidente - Grazie collega Cognetta. Altri per dichiarazioni di voto? La parola al collega Laurent Viérin.

Viérin L. (UVP) - Alcuni ragionamenti sono già stati anticipati dai colleghi. Potremmo definire il suo intervento, Assessore Perron, dopo le affermazioni di questa mattina un po' duplici, che, da un lato, rassomigliano un po' alla vicenda della foglia di fico, nel senso che qui si gioca un po': in certi momenti è l'Amministrazione che dà gli indirizzi che...anzi lei stato molto presente anche nelle sale da quando ha avuto la delega al Casinò, è stata una persona che nelle sue mansioni ha preso a cuore la vicenda del Casinò e ha anche lavorato per proporre delle modifiche. Noi non pensiamo che il nome del nuovo Dirigente che è arrivato, non quest'ultimo, ma quello che ha citato lei per rilanciare un po' quella che è la parte di promozione, ma soprattutto di arrivo giocatori...è stata una scelta che è stata mista tra politica e tecnica, è stata una scelta che lei ha anche rivendicato e noi non abbiamo giudicato quella scelta a monte, al di là dell'opportunità o meno di farla, ma giudicheremo dai risultati. Allora, dicevo della foglia di fico, perché a momenti, quando le cose vanno bene, si prende un po' così il merito che le cose stanno andando meglio perché si ha una delega, quando invece le cose vanno male: "eh, beh, probabilmente laggiù hanno fatto questa cosa, noi...". È lei, Assessore, che questa mattina ha definito questo passaggio, questa nomina dirigenziale discrezionale...allora, discrezionale da un punto di vista tecnico, noi ci chiediamo l'azienda oggi...e chiediamo che ci sia una parte di azienda che ne risponda e che venga qui a raccontarci perché in questo momento si fanno queste promozioni, perché è tutto il contrario di quello che voi ci avete detto e che la Dirigenza ci ha detto in questi mesi. Allora, di due cose l'una, anche qui: o subiscono degli input politici, ma se voi dite che non ci sono e laggiù dicono invece: "eh, abbiamo dovuto fare delle promozioni perché ci è stato detto", c'è qualcuno che non dice proprio la verità! Fatto sta chi è che ci rimette? Come qualcuno ha detto, alla fine sempre gli stessi perché paga Pantalone.

La seconda metafora che ci viene in mente è che lei è un po' come i gatti: ha saputo arrampicarsi in questa sua risposta sui vetri del Casinò, ma si è arrampicato con delle motivazioni che non stanno tanto in piedi, perché all'autonomia del Casinò noi non ci crediamo! Poi che ci siano delle persone che sono state messe lì e che spesso non riescono a conseguire degli obiettivi, che magari fanno anche delle interviste che non devono, hanno delle azioni che non sono consone, magari che non hanno portato risultati, va bene...ma sulla petite cuisine state tranquilli che non vi sfugge niente, perché se andiamo a codificare gli avanzamenti e le promozioni, lì è tutto codificato, almeno quindi non venite qui a dirci che non c'entrate niente! Noi non avevamo sollevato la questione di chi stato promosso, allora, non portateci a dover dire delle cose che non vogliamo dire, noi abbiamo fatto un discorso generale al di là di chi è stato promosso, noi non ci mettiamo neanche la cattiva fede, la malafede...non so come dire, no? Diciamo che almeno vogliamo che siate consci che noi sappiamo che ci state prendendo in giro, ecco, tanto perché non offendiate la nostra intelligenza, non ci fa niente se ci prendete in giro, ma almeno noi vogliamo che voi sappiate che noi l'abbiamo capito, perché non venite qui in aula adesso a dire che c'è l'autonomia e che è stata discrezionale, che laggiù hanno fatto le loro valutazioni; ma quali valutazioni hanno fatto? Se ci sono i conti in rosso, bisogna promuovere dei dirigenti? Bisogna aumentare il numero dei dirigenti? E voi non dite niente? Allora, sarà anche stata - perché noi ci crediamo, visto che non siamo troppo acuti... - una scelta discrezionale, ma in più la avallate, perché dovete anche metterci un pelo il bollino, e dite: "beh, è una promozione che è pure giusta"...quindi è un discorso nell'arrampicarsi che non ha un nesso logico, allora, almeno arrampicatevi in modo diverso!

"L'aumento non è rilevante", va beh, tutto è relativo, uno non è rilevante, l'altro è rilevante, si parla di...abbiamo fatto delle leggi per ridurre gli stipendi degli amministratori locali, si sta parlando di costi della politica, dei costi della democrazia, i manager, le partecipate e, visto che lì le cose vanno bene...invece lì è un mondo a parte. Abbiamo fatto 100 milioni di lavori, perché in un altro posto dove le cose andavano male non bisognava farli, ma lì, visto che le cose vanno bene, facciamo 100 milioni di lavori e, visto che il dirigente si comportava bene e portava i risultati, è ancora lì, non bisognava mandarlo a casa e, visto che le cose vanno bene, promuoviamo tutti, ma viva il mondo finto, ma è un mondo parallelo che vedete ancora solo voi e che non esiste più! Salvo poi che ci ricada addosso, che vi ricade addosso, che ricade addosso alla politica, perché è un mondo che non regge più, perché la gente non ce la fa più! Voi ancora venite qua in Consiglio con lo streaming, con tutta la Valle d'Aosta che ci ascolta a raccontarci delle cose che non stanno né in cielo, né in terra! E va beh, tanto alla fine bisognava promuovere qualcuno...è chiaro che il sistema continua a tenere le persone nel sistema così, perché queste persone non si allontaneranno mai dal sistema finché...io oggi ho parlato con una persona: "tu con chi stai?". "Ah, io sto con chi vince". La conosciamo tutti, eh, è spesso qui nell'atrio..."io sto con chi vince". È il sistema, chi sta nel sistema sta con chi vince nel sistema, quando cambia chi vince nel sistema, chi se ne frega! Allora non fa neanche onore ad una gestione amministrativa in un momento di difficoltà. Questo è il ragionamento, altrimenti va bene tutto. Noi la prendiamo un po' come uno schiaffo, l'abbiamo detto, a quella che è la situazione generale del Casinò, perché noi effettivamente siamo veramente preoccupati per ciò che sta succedendo. Al di là di questa, domani ce ne sarà un'altra, si parla addirittura di altre promozioni, perché spesso le voci precedono gli atti e, guarda caso, tante volte poi, quando lo si chiede, corrisponde al vero e, purtroppo, non è una cosa che vi fa onore. Noi crediamo che anche questa delega del Casinò, questa questione del Casinò non sia una delega, una questione facile, di facile soluzione, non stiamo dicendo questo, ma questa veramente è una vicenda che fa capire che si fa di tutto però per fare andare male le cose o comunque per non fare niente affinché la situazione si risollevi. Io sfido, noi sfidiamo chiunque a presentare la lista dei quarantasei dirigenti che abbiamo già tra dirigenti, quadri e impiegati di primo livello, a dirgli: "ma abbiamo un'azienda che perde tot, abbiamo una situazione di incassi e di presenze - è stato ricordato oggi - drammatica, cosa facciamo? Ne promuoviamo ancora uno visto che comunque qui ne abbiamo già una trentina?". "Ma sì, promuoviamolo, va e poi vediamo che cosa succede", voi avete la responsabilità del governo di una regione, non siete alla pro loco! E poi venite ancora qui a dire: "ma noi non c'entriamo, laggiù fanno...e cosa vuoi fare?" E questo qua è ancora lì..."e cosa ne sappiamo?".

Allora, noi ripetiamo che non avevamo sollevato la questione personale, però crediamo che questo sia effettivamente qualcosa che ha dell'assurdo e che ancora volete continuare a difendere davanti ai cittadini valdostani. Noi siamo anche forse un po' illusi nello sperare che prima o poi la gente si renderà conto che questa gestione ci sta portando e sta portando la Valle d'Aosta al disastro, ma è chiaro che un pezzo per volta cercate di non farlo scappare, anche e soprattutto attraverso l'acquisto...o chiamiamolo come vogliamo, delle persone affinché rimangano nel sistema.

Presidente - Siamo in dichiarazione di voto. Ci sono altri che chiedono la parola? La parola al collega Gerandin.

Gerandin (UVP) - Merci Président.

Dopo quanto detto, io vorrei ritornare un po' sulla scelta che sei mesi fa, più di sei mesi fa abbiamo fatto in questo contesto in cui si è deciso di fare un sacrificio importante per dare una prospettiva alla Casa da gioco, è stata una scelta non facile in un momento di grande difficoltà economica: dopo che noi avevamo già elargito congrui mutui per un intervento di ristrutturazione, si è dovuto intervenire per sottoscrivere con 60 milioni un aumento di capitale per evitare di portare i libri in tribunale. L'abbiamo fatto, l'ho detto: è stata una scelta non facile, una scelta che ha coinvolto quest'aula in un'importante discussione proprio perché lo vediamo anche nei nostri argomenti che comunemente discutiamo a volte anche 100 mila euro sono importanti in questo momento: sono importanti perché bisogna decidere di tagli, tagli sul sociale, non ci sono risorse per un piano occupazionale di rilancio, però si è deciso di intervenire per 60 milioni con una ricapitalizzazione, però mi ricordo bene quello che aveva detto il Presidente all'atto di questa sottoscrizione: "senza alibi per nessuno". Noi neo eletti, neo Consiglieri abbiamo forse erroneamente interpretato che "senza alibi per nessuno" significasse che chiaramente chi era il management, chi era la Direzione doveva assumersi le proprie responsabilità, doveva cambiare il sistema di amministrare, doveva dare quelle risposte necessarie, doveva essere in grado di rilanciare il discorso del Casinò, ma "senza alibi" anche per la politica, perché "senza alibi" significa senza alibi per tutto! Chi mi ha preceduto lo ha detto molto bene: non è pensabile che la politica non incida sulle decisioni importanti che vengono prese laggiù.

Noi abbiamo avuto un Amministratore delegato che ha detto - è nei verbali di audizione in Commissione -: "per la carità, negli anni addietro si assumeva direttamente magari negli uffici degli amministrativi per evitare i concorsi". La politica c'era prima e c'è adesso, non possiamo negare che la politica abbia influito sul percorso anche relativo al personale, ce lo ha detto in Commissione, per cui è agli atti, non dico nulla di nuovo, è quanto ci è stato dichiarato: per evitare i concorsi - perché assumere ai tavoli da gioco significava procedere con assunzione mediante percorsi formativi e concorsi -, si è deciso di assumere amministrativi; allora, dico questo perché? Perché in un'azienda in un momento di difficoltà che non sa rinnovarsi al proprio interno...rinnovarsi significa con le risorse che ci sono, mediante i percorsi formativi, mediante possibilità di attingere alle risorse e alle capacità che indubbiamente ci sono nella Casino, perché non posso credere che con quei numeri non si possa attingere e avere comunque delle capacità professionali da far crescere.

Allora, io non posso credere che in un momento di difficoltà come questo un'azienda che con 60 milioni - Assessore, glielo dico molto...così anticipo i tempi - si è presa con l'andamento attuale...senza intervenire, perdendo tempo per sei mesi com'è successo fino ad oggi...si è presa due anni di tempo, perché significa che, se sarà ancora Assessore quando approveremo il bilancio consuntivo del 2015, con quest'andazzo avremo buttato a mare i 60 milioni, perché saremo nella stessa identica situazione che eravamo nel settembre di quell'anno, cioè o si ricapitalizza, o si portano i libri in tribunale; allora questa è la realtà attuale, con quelli che sono in questo momento i conti in rosso, abbiamo non più di due anni di tempo, sei mesi li abbiamo buttati. Allora, io dico che non è accettabile che lei ci risponda: "nessun input dal Governo regionale", che la Casa da gioco ha piena autonomia anche sulla gestione del personale, ma sarebbe accettabile se avessimo un'azienda sana che produce utili, non un'azienda che è sull'orlo del fallimento e che ha avuto necessità di avere un aumento di capitale di 60 milioni sennò si portavano i libri in tribunale!

Allora, io vorrei capire come fate a spiegare alla gente che in sei mesi avete discusso su come tagliare i costi del personale, su come tagliare sulle retribuzioni. Non siete in grado con 46 dirigenti o quadri, quanti sono, di trovare una figura che comunque sia in grado di ricoprire quel ruolo, ma senza costi aggiuntivi. La nostra risoluzione non chiede null'altro, non va contro una riorganizzazione interna, che non è solo accettabile, ma auspicabile, ma va nel senso di dire che con le risorse interne bisogna cercare di non gravare ulteriormente sui costi aziendali. Allora, io capisco che ci sia...c'è grande imbarazzo in quest'aula, vi si legge sui volti...penso che sia anche normale che ci sia, perché, da una parte, io penso che tutti sono coscienti che non ha senso questo tipo di percorso: non ha senso perché non ha nessuna coerenza con quello che si è dichiarato, con le responsabilità che ciascuno di voi che ha votato l'aumento di 60 milioni si è presa in quest'aula, perché ci sono delle responsabilità personali! Io non so come si potrà dire magari a qualcuno che tra due anni...che noi abbiamo buttato a mare, o chi ha votato ha buttato a mare 60 milioni di ricapitalizzazione! Allora qua si tratta di capire se c'è la volontà di intervenire dando una strategia diversa, non imporre un metodo di gestione, ma dare una strategia diversa. Si chiede di non gravare ulteriormente sull'azienda.

Ci sono poi altri aspetti che sono quanto meno singolari, ci sono delle coincidenze molto singolari. Noi abbiamo vissuto la campagna elettorale l'altra volta all'atto della campagna delle regionali, dove si è promesso di tutto e di più. Si sono promesse assunzioni, si sono promessi corsi, si è detto: "no, stiamo andando benissimo sugli impianti a fune, sul Casinò procederemo ad assunzioni", avanti. La gente poi probabilmente è rimasta scottata perché, dopo tutte queste promesse, poi si è trovata di fronte a quella che è la realtà attuale, dove tante promesse e nulla...allora, non vorrei che questa volta magari, memori di quanto successo, ci siano state delle promozioni, ci saranno ulteriori promozioni solo perché qualcuno magari ti dice: "è meglio che, piuttosto che riscuotere dopo, riscuoto prima". Siamo alla vigilia di una campagna elettorale per cui a volte può succedere che qualcuno dica: "no, è meglio che mi porto avanti e riscuoto prima. È vero che le promesse che mi sono state fatte l'altra volta...magari questa volta mi porto avanti nelle cose, poi magari riscuoterò il saldo dopo, per cui il saldo magari lo riscuoterò dopo", per cui qualche titubanza eventualmente a dare disponibilità su candidature o che...magari è molto più facile, ecco, con questo sistema evitare questo tipo di perplessità a dare delle disponibilità, per cui è un messaggio molto...io penso sia un messaggio che non fa bene, che non fa bene soprattutto ai cittadini, a quelli che alla fine in questo momento sono in grande difficoltà.

Ha ragione il Consigliere Ferrero quando dice: "badate bene che quell'aumento per qualcuno è lo stipendio", allora non è accettabile che in un'azienda che produce in questo momento - è in grande difficoltà economica - un deficit gestionale si proceda in questa direzione...e si deve andare verso un processo riorganizzativo interno senza costi aggiuntivi, perché io immagino, lei non so...la chiameranno probabilmente ad un tavolo in quanto azionista di maggioranza? Non so se ci andrà lei Assessore o se ci andrà il Presidente per magari fare la parte di mediatori per quello che riguarda la trattativa tra la Dirigenza e il personale, ma con che faccia vi presenterete? Dicendo: "no, a qualcuno chiediamo di tagliare gli stipendi, a qualcuno altro invece aumentiamo...progressioni, avanti, promozioni sul campo". Allora, noi non possiamo credere che la politica sia esente da questo passaggio, la politica c'è, la politica è la stessa che, come ha detto l'Amministratore delegato, negli anni ha proceduto ad assumere direttamente senza passare attraverso metodi di selezione e concorsi; la politica in questo momento è quella che magari alla vigilia delle elezioni...perché è molto importante che comunque ci sia questo tipo di segnale, soprattutto in un momento così delicato...alla vigilia delle elezioni magari la politica dia dei segnali...non vorrei che poi alla fine questo mercato di chiedere prima abbia degli sviluppi a non credere.

Noi pertanto voteremo la risoluzione, la voteremo convintamente proprio perché non c'è nulla di politico in questo, c'è solo il buon senso. Io penso che il buon senso sia il minimo che i cittadini richiedono. Grazie.

Presidente - Grazie collega Gerandin. Altri? La parola al collega Nogara.

Nogara (UVP) - Merci Président.

Io non avevo intenzione di intervenire su quest'oggetto, ma, dopo l'intervento dell'Assessore Perron, mi sento in dovere di intervenire, perché di tutta la discussione che abbiamo fatto oggi ho trovato molto antipatico parlare di persone. Io non voglio assolutamente tornare sul fatto delle promozioni, non promozioni, chi, come e perché, però con l'affermazione che ha fatto lei, Assessore, ha un po', diciamo, offeso l'intelligenza di noi Consiglieri. Noi abbiamo passato quasi due anni a sentire il dottor Frigerio, Buat e tutti quanti; se vi ricordate bene, abbiamo audito qui in aula il dottor Frigerio, che avevamo tolto l'audio e nessuno poteva ascoltare...che ha detto che, se fosse per lui, farebbe dei licenziamenti e manderebbe a casa un sacco di gente per gestire meglio il Casinò e adesso lei mi viene a dire che noi non interveniamo assolutamente sulle decisioni della Dirigenza della Casa da gioco. Mi piacerebbe capire chi ha ragione, chi dice delle storie, chi ne dice altre...e non solo in quella occasione qui in aula, ma svariatissime altre volte, quando lo abbiamo sentito in Commissione e anche nel privato...è sempre così, però si sente sempre dire da questi Dirigenti che hanno le mani legate dalla politica. Allora, vorremmo capire bene cosa sta succedendo, chi ha ragione, chi ci racconta delle balle e chi non ce le racconta. Siccome sappiamo benissimo tutti come funziona, mi è sembrato il suo intervento un po' fuori luogo, perché, sapendo benissimo come sono le cose, venirci a dire che è la Dirigenza del Casinò che decide, che fa...ecco, questo non era un intervento che forse avrebbe dovuto fare.

Io altre cose...come le dico, come le ripeto, parlare di persone è un po' imbarazzante, non mi piace assolutamente e non è giusto quello che si doveva fare. Io dico: qua parliamo di organizzazione, parliamo di che cosa si dovrebbe fare al Casinò, parliamo di Dirigenza, parliamo di come sono organizzati i giochi, parliamo di tutto quello che volete, però non venitemi a dire che noi, perché sarebbe anche grave, assolutamente non possiamo intervenire nelle decisioni della Dirigenza del Casinò. Grazie.

Presidente - Grazie collega Nogara. Non ci sono altre richieste, si chiudono le dichiarazioni di voto. Possiamo passare alla votazione. Prego, colleghi, siete pregati di votare. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 17

Favorevoli: 17

Astenuti: 18 (Baccega, Bianchi, Borrello, Farcoz, Follien, Fosson, Isabellon, La Torre, Lanièce, Marguerettaz, Marquis, Péaquin, Perron, Restano, Rini, Rollandin, Testolin, Marco Viérin)

Il Consiglio non approva.

Colleghi, prima di procedere al Consiglio straordinario in merito ai trasporti, come avevamo concordato nella Conferenza dei Capigruppo, sospendiamo cinque minuti per l'organizzazione dei lavori. Il Consiglio è sospeso per cinque minuti.

Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 18,15 alle ore 18,21.

Viérin M. (Presidente) - Colleghi, la Conferenza dei Capigruppo all'unanimità ha deciso di chiudere i lavori del Consiglio ordinario. Domani alle 9 si procederà coi lavori sul Consiglio straordinario un merito al tema dei trasporti.

Il Consiglio prende atto concordando.

La seduta è tolta.

---

La sessione termina alle ore 18,21.