Oggetto del Consiglio n. 696 del 19 dicembre 1980 - Verbale

OGGETTO N. 696/80 - DISEGNO DI LEGGE REGIONALE CONCERNENTE: "AUTORIZZAZIONE ALL'ESERCIZIO PROVVISORIO DEL BILANCIO DELLA REGIONE PER IL 1° TRIMESTRE DELL'ANNO FINANZIARIO 1981".

Il Presidente DOLCHI dichiara aperta la discussione sul sottoriportato disegno di legge regionale concernente: "Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione per il 1° trimestre dell'anno finanziario 1981", disegno di legge trasmesso in copia ai Consiglieri, con apposita relazione, unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza in corso.

---

La mancata presentazione del bilancio di previsione della Regione per l'esercizio 1981 nei termini previsti dall'art. 35 della legge regionale di contabilità è conseguente al ritardo con cui il Governo ha presentato il bilancio dello Stato e la legge finanziaria per l'esercizio stesso per cui non è stato possibile formulare previsioni fondate ed attendibili circa le risorse acquisibili dalla Regione nel 1981. Peraltro il bilancio statale non è neppure da ritenersi definitivo in quanto comprensivo degli effetti del decreto economico 30.8.1980, n. 503, notoriamente non più in vigore.

Inoltre, nessuna indicazione ufficiale è stata ancora data per quanto riguarda il regime della finanza locale, in particolare per la proroga del periodo transitorio previsto dal D.P.R. 26.10.1972, n. 638 (somme sostitutive dei tributi soppressi) scaduta nel 1980.

Dai dati suesposti deriva che, sia per quanto riguarda i tributi propri, sia per significative voci di trasferimento quale il Fondo programmi regionali di sviluppo ex legge 10.5.1976, n. 356, non era assolutamente possibile formulare previsioni attendibili entro il termine previsto dalla legge 7.12.1979, n. 68, per la presentazione del bilancio in Consiglio regionale (1° ottobre).

Nonostante gli indicati elementi di incertezza oggettiva, la Giunta presenta il progetto di bilancio della Regione per l'anno 1981 e l'allegato disegno di legge di autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio fino al 31 marzo 1981.

In tale periodo si potranno espletare tutte le procedure per l'approvazione della legge di bilancio con la ulteriore possibilità di apportare modifiche al progetto di bilancio, qualora si risolvano gli elementi di incertezza sopraindicati, utilizzando le procedure indicate al 2° comma dell'art. 38 della richiamata legge regionale 7.12.1979, n. 68.

(Segue testo del disegno di legge riportato in calce al provvedimento)

---

Il Presidente DOLCHI informa che, in data 18 dicembre, l'Assessorato delle Finanze ha trasmesso, alla Presidenza del Consiglio, tre copie del progetto di bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 1981, ai fini dell'approvazione del disegno di legge n. 245 concernente l'autorizzazione all'esercizio provvisorio; le copie sono a disposizione dei Consiglieri presso l'Archivio della Presidenza.

Comunica che sul DL n. 245, iscritto in via d'urgenza, la Commissione "Affari Generali" ha espresso parere favorevole in data 15 dicembre u.s..

L'Assessore alle Finanze RAMERA illustra il disegno di legge. Informa che il ritardo nella presentazione del bilancio di previsione per l'esercizio 1981, è conseguente al ritardo con cui il Governo ha presentato il bilancio dello Stato e la legge finanziaria, a cui si aggiunge l'incertezza per quanto riguarda le disposizioni sul regime della finanza locale.

Successivamente, illustra alcuni aspetti del progetto di bilancio predisposto, di cui il Presidente Dolchi ha comunicato il deposito. In particolare, l'eliminazione all'articolo 1 del riferimento alla zona franca, che appare importante, perché consente di sviluppare iter distinti tra le questioni "zona franca" e "riparto fiscale", l'introduzione dei 9/10 sull'IVA e le entrate relative a IRPEF e IRPEG per le attività commerciali che operano in Valle d'Aosta, ma hanno sede fuori Valle. A tale proposito prevede anche un adeguamento degli uffici dell'Assessorato delle Finanze, in funzione dei nuovi adempimenti.

Illustra l'iter burocratico del provvedimento relativo al riparto fiscale che dovrebbe essere prossimamente esaminato dal Consiglio dei Ministri, con la partecipazione del Presidente della Giunta. Fa rilevare che i ritardi sono stati causati anche dalle trattative contemporanee, in corso con le Regioni Sicilia e Sardegna e precisa che il Ministro Andreatta ha richiesto di posticipare la data di entrata in vigore dal 1° gennaio 1980 al 1° gennaio 1981, a causa delle necessità del Ministero del Tesoro di recuperare fondi per fronteggiare l'emergenza derivante dal sisma che ha colpito il Sud. Pur nella convinzione che le esigenze della Regione non debbano essere sottovalutate, prevede che vi saranno molte difficoltà nell'ottenere il mantenimento della prima data prevista.

Il Presidente della Giunta ANDRIONE fornisce alcuni dettagli sulle voci che compongono le entrate del bilancio regionale, sulle modalità di applicazione del riparto fiscale e sulle ripercussioni positive che questo avrà in futuro sul bilancio della Regione.

Il Consigliere DE GRANDIS chiede se non vi sia contraddizione tra l'illustrazione al DL n. 245, nel corso della quale l'Assessore ha riferito che non vi sono state le condizioni per predisporre il bilancio di previsione per il 1981, e la comunicazione del deposito del disegno di legge concernente il bilancio di previsione per l'esercizio 1981.

In merito al riparto fiscale che sarà prossimamente riconosciuto, chiede quanto la Regione ha perso per effetto del ritardo e a che punto è realmente al momento l'iter del documento, anche alla luce delle strette economiche annunciate nel settore energetico, a cui si aggiungono le spese straordinarie per fronteggiare la catastrofe causata dal terremoto.

Il Consigliere NEBBIA chiede qual è l'atteggiamento del Governo nei confronti delle Regioni Sicilia e Sardegna a proposito del riparto fiscale e quali sono le prospettive rispetto all'adeguamento delle strutture dell'Assessorato delle Finanze a cui ha accennato l'Assessore Ramera.

Il Consigliere TONINO, annunciando il voto contrario del gruppo comunista sul disegno di legge concernente l'autorizzazione all'esercizio provvisorio, fa rilevare che è sufficiente guardare le date dei documenti per dedurre che si tratta di un rispetto formale degli obblighi di legge. Ritiene che non sia possibile approvare la frazione di un documento contabile del quale colpiscono due cifre: un disavanzo del 1980 di 1.700.000.000 ed un pareggio per il 1981 che prevede la contrazione di mutui per 34.857.000.000.

Considera positivi gli sviluppi riguardanti l'attuazione del nuovo riparto fiscale, che conferma il concetto fondamentale in base al quale i tributi pagati in Valle d'Aosta vi ritornano quasi completamente, consentendo la partecipazione della Regione all'accertamento di tali risorse, al controllo ed alla loro destinazione.

Ribadisce, invece, quanto espresso in altri interventi rispetto al metodo con cui la Giunta ha impostato il raggiungimento di tale obiettivo, improntato quasi esclusivamente a rapporti personali e richieste surrettizie allo Stato, con rivelazioni clamorose alla stampa di imminenti nuove entrate non corrispondenti alla realtà, trascurando il fondamentale confronto e coinvolgimento di tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale. Fa inoltre notare che un ulteriore slittamento al 1981 rappresenta un fatto preoccupante per la Regione e conferma la necessità di una partecipazione allargata a tutti i partiti.

Il Consigliere MAFRICA osserva che la mozione, approvata dal Consiglio nella scorsa adunanza, prevedeva, oltre alla relazione, anche la presentazione di un documento sul riparto fiscale. Afferma che l'Assessore aveva riferito di un documento già siglato dal Ministro competente, che vorrebbe poter consultare, e ribadisce quanto affermato dal Consigliere Tonino sul metodo seguito che va contro gli interessi della collettività, perché non ha permesso un approfondimento tra le forze politiche prima di partire con le trattative e di fatto ne ha rallentato l'iter. Ritiene che la Valle d'Aosta, dopo l'introduzione delle nuove imposte e tasse, aveva il dovere di lavorare per ottenere l'adeguamento del riparto fiscale e che l'annuncio di perdere un altro anno significa che la Regione subirà un danno ancora maggiore.

Il Consigliere DE GRANDIS chiede quali spese dovranno coprire i mutui previsti che ammontano a 34.000.000.000.

L'Assessore alle Finanze RAMERA risponde che il riparto fiscale non è compreso nelle previsioni di entrata e che i mutui riguardano il rifinanziamento di leggi e, per 6.000.000.000, opere da realizzare in Comune di Saint-Vincent.

Ripercorre le tappe dell'iter della proposta di provvedimento sul "riparto fiscale" e ribadisce che è stato siglato dal Ministro del Tesoro Andreatta e trasmesso al Ministero delle Finanze per le dovute approvazioni, a seguito delle quali ritornerà al Ministero del Tesoro per il proseguimento dell'iter, fino all'approvazione da parte del Parlamento.

A seguito di tali precisazioni esclama che, in caso di mancata approvazione della legge, saprebbe assumersi le proprie responsabilità, anche dimettendosi, per protesta contro il Governo nazionale, e di considerarsi una persona libera da frustrazioni, a differenza di altri che assumono atteggiamenti eccessivamente seri e adombrati. Ritiene di aver correttamente riferito al Consiglio quanto necessario sul progetto di legge e fa notare - come sa chi fa politica da anni - che, trattandosi di un iter laborioso che potrà concludersi più o meno celermente, molti saranno i padrini.

Fa notare al Consigliere Mafrica che appare strano, per un'opposizione che si rispetti, che negli ultimi sei anni non siano state presentate iniziative sull'argomento, neppure al momento dell'abolizione dell'IGE (Imposta Generale sulle Entrate) mentre ora, nel momento in cui il problema si sta risolvendo, si sollevano pretesti per attribuirsi un merito ed un vanto che riguarda unicamente la Valle d'Aosta.

Il Presidente della Giunta ANDRIONE concorda con le affermazioni del Consigliere Tonino sull'importanza di un confronto tra tutte le forze politiche in tema di riparto fiscale. Ricorda che si tratta di un adempimento di legge nazionale per la distribuzione delle entrate, tenuto conto delle caratteristiche delle Regioni ordinarie e speciali, e pertanto appare superfluo attribuirsene il merito. Sottolinea che le difficoltà dell'iter sono dovute spesso alle peculiarità dei singoli Statuti delle Regioni autonome ed all'impossibilità di ottenere per la Valle d'Aosta un esame separato.

Il Consigliere MAFRICA, premesso che la serietà attribuitagli non lo offende e che le frustrazioni sono fatti privati, esprime un giudizio negativo sull'atteggiamento dell'Union Valdôtaine che ha affidato esclusivamente a rapporti personali tra politici regionali e ministri del Governo appartenenti alla Democrazia Cristiana, una trattativa che, per ottenere il massimo risultato, doveva invece investire il Consiglio regionale nella sua interezza. Per quanto riguarda le iniziative dell'opposizione, invita l'Assessore Ramera a sfogliare gli atti del Convegno sulle Autonomie svoltosi il 21 febbraio u.s. in cui sono contenute le proposte del gruppo comunista che avrebbero dato alla trattativa maggiore speditezza ed un contributo migliorativo ad un documento che, peraltro, non è possibile conoscere.

Il Consigliere FAVAL esprime preoccupazione per le affermazioni del Consigliere Mafrica dalle quali si potrebbe dedurre che i risultati sono tali per il mancato coinvolgimento dell'opposizione, ironizzando che il riparto fiscale non deve avere diritti di primogenitura, ma neanche diritti di "impeditura". Rileva che se ora il documento tecnico è passato da mano democristiana a mano socialista, ognuno dovrebbe adoperarsi come fatto finora, per giungere alla sua approvazione, considerato che non si tratta di un favore dello Stato, bensì di un diritto di tutti i valdostani.

Il Consigliere FOSSON ritiene che gli esponenti della Democrazia Cristiana abbiano agito secondo le prerogative di una forza di maggioranza e di governo, nell'interesse di tutti i valdostani, e considera l'atteggiamento del Partito Comunista un modo di mettere avanti le mani per poter dire che avrebbero potuto ottenere risultati maggiori.

Il Presidente DOLCHI, dopo aver constatato che nessun altro Consigliere intende prendere la parola sull'argomento in questione, dichiara chiusa la discussione generale ed invita il Consiglio a procedere all'esame ed all'approvazione dei singoli articoli del disegno di legge.

Articoli 1 e 2

Si dà atto che gli articoli controindicati sono approvati con voti favorevoli ventiquattro e contrari undici (Consiglieri presenti e votanti: trentacinque).

Il Consigliere NEBBIA motiva il proprio voto contrario, comunicando che, di fronte a tanti elementi di incertezza ed alla possibilità di effettuare delle variazioni al bilancio, sarebbe stato più opportuno portare in approvazione un bilancio stilato sulla base dei dati certi in quel dato momento.

Aggiunge che quanto affermato dal Consigliere Faval riguardo al passaggio della questione riparto fiscale da mani democristiane a mani socialiste, è inaccettabile, in quanto giustificherebbe un "padrinato" che non ha motivo di esistere, e che il partito a cui appartiene farà il possibile, ritenendo in tal modo di svolgere il proprio dovere nei confronti dei valdostani.

Il Presidente DOLCHI, dopo aver constatato e comunicato che i due articoli del disegno di legge regionale in esame sono stati approvati dal Consiglio mediante separate votazioni per alzata di mano, invita il Consiglio a votare, a scrutinio segreto, per l'approvazione del sottoriportato disegno di legge regionale nel suo complesso.

Procedutosi alla votazione finale, a scrutinio segreto, ed allo spoglio dei voti, con l'assistenza degli scrutatori Consiglieri Carral, Lanièce e Rolando, il Presidente DOLCHI accerta e comunica il seguente risultato della votazione:

- Consiglieri presenti e votanti: trentacinque;

- Voti favorevoli: ventuno;

- Voti contrari: quattordici.

Il Presidente DOLCHI, in base all'esito della votazione, dichiara che il Consiglio ha approvato il sottoriportato disegno di legge regionale concernente: "Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione per il 1° trimestre dell'anno finanziario 1981".

---

Disegno di legge regionale n. 245

REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA

Legge regionale ................ n. ......: "AUTORIZZAZIONE ALL'ESERCIZIO PROVVISORIO DEL BILANCIO DELLA REGIONE PER IL 1° TRIMESTRE DELL'ANNO FINANZIARIO 1981".

---

Il Consiglio regionale ha approvato;

Il Presidente della Giunta regionale

PROMULGA

la seguente legge:

ART. 1

È autorizzato a' sensi dell'art. 36 della legge regionale 7 dicembre 1979, n. 68, l'esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l'anno 1981 fino a quando non sia entrata in vigore la legge di approvazione del bilancio di previsione della Regione per l'anno stesso e, comunque, non oltre il 31 marzo 1981.

Articolo 2

La presente legge è dichiarata urgente a' sensi del terzo comma dell'articolo 31 dello Statuto Speciale ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Valle d'Aosta.

______