Oggetto del Consiglio n. 1056 del 11 marzo 2015 - Resoconto
OGGETTO N. 1056/XIV - Rinvio ad altra adunanza consiliare dell'accettazione delle dimissioni rassegnate dai Consiglieri Marco Viérin dalla carica di Presidente del Consiglio, David Follien e Andrea Rosset dalla carica di Vicepresidente del Consiglio regionale, André Lanièce e Fabrizio Roscio dalla carica di Segretario del Consiglio regionale e loro sostituzione.
Presidente - La parola al collega Borrello.
Borrello (SA) - Grazie Presidente.
È noto che, nella seduta del 27 gennaio 2015, abbiamo avuto modo di recepire le dimissioni dell'intero Ufficio di Presidenza con la finalità, dichiarata dallo stesso Ufficio all'interno del Consiglio regionale, che le dimissioni possono essere utili alla definizione di un quadro politico amministrativo volto a dare maggiore stabilità alla crisi di governo e nuove prospettive alla Valle d'Aosta. A seguito di questo passaggio, si è aperta una fase di dialogo politico che ha avuto modo di potersi manifestare con diversi tavoli, tavoli da un certo punto di vista incentrati su aspetti programmatici, ad esempio sulle analisi relative alle elezioni comunali con particolare riferimento alla città di Aosta, e ci sono stati anche dei passaggi e dei tavoli più di carattere istituzionale, con una serie di tematiche di carattere importante legate alle riforme che sono ancora in fase di valutazione. Stiamo vivendo un momento difficile dal punto di vista istituzionale, politico, amministrativo ed economico, caratterizzato - bisogna dirlo - da una mancanza di serenità, una serenità politica fortemente necessaria per affrontare tutta una serie di problematiche legate al momento particolare che stiamo vivendo. Questa serenità è fortemente necessaria per fare delle valutazioni anche in merito alla definizione dell'Ufficio di Presidenza. L'Ufficio di Presidenza è un organo istituzionale decisamente importante, ed è per questo motivo che si auspica una larga condivisione, ma è altrettanto vero che tale Ufficio rappresenta le diverse sensibilità all'interno del Consiglio stesso.
Ai sensi dell'articolo 61 del nostro Regolamento, pare ragionevole chiedere un rinvio nella nomina di questo importante Ufficio e, così come definito all'interno della Conferenza dei Capigruppo, rimandiamo alla Conferenza stessa la possibilità di iscrivere all'ordine del giorno i punti quando si sarà delineato un quadro generale più idoneo per la definizione dell'Ufficio stesso. Ricordo, qualora ce ne fosse bisogno, che l'Ufficio di Presidenza svolge appieno le proprie funzioni e garantisce il funzionamento dell'istituzione stessa.
Presidente - Ricordo che su una proposta come questa la Conferenza dei Capigruppo aveva deciso di allargare i tempi di discussione e aveva deciso di concedere già la volta scorsa 10 minuti per gruppo consiliare, anziché di intervenire uno contro e uno a favore.
La parola al collega Ferrero.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.
Scappava da ridere anche al collega Borrello nel chiedere un ulteriore rinvio...perché? Perché, insomma, capiamo evidentemente l'imbarazzo, non avrei mai voluto essere al suo posto! Un altro rinvio di quanto, dopo un mese? È un mese, c'è stato un mese per decidere! Io ho abbandonato prima polemicamente la riunione dei Capigruppo, quando ho sentito che dalla voce di uno dei Capigruppo si è levata la valutazione: "Dobbiamo ancora fare le consultazioni con le forze politiche". Abbiamo avuto successivamente un chiarimento con le forze che ad oggi sono in minoranza o comunque all'opposizione: nessuna di queste forze politiche, e quindi né il Cinque Stelle, né l'UVP, né l'ALPE, né il PD sono state consultate per la questione. E allora è chiaro, oltre ogni evidenza, che il problema è un problema politico interno a Union Valdôtaine e Stella Alpina. Ma è più chiara una cosa: che voi non avete più la maggioranza di governo, perché? Spieghiamolo ai valdostani in maniera che lo capiscano...perché nessuno di voi dei papabili si vuole candidare, perché ha paura di essere impallinato da uno dei colleghi, perché diversamente ci sarebbe qualcuno, ma ovviamente siamo in presenza di una situazione in cui nessuno vuole fare da agnello sacrificale.
Qui non esiste più una maggioranza, dovete darne atto, perché sennò dopo due mesi il Presidente del Consiglio sarebbe, o per riffa o per raffa, stato eletto. E allora, adesso che cosa stiamo aspettando? Stiamo aspettando...non so...abbiamo notato che uno dei vostri, diciamo che potremmo definirlo "l'ambasciatore" o "il console onorario di Bruno Milanesio" in Consiglio, imbarcato nell'Union Valdôtaine, si sta svegliando dal letargo, perché quando arriva questa stagione, la stagione di primavera, ecco che il Leonardus La Torris si risveglia dal letargo, esce dalla tana, si guarda intorno e dice: "Dove sono? Nel PSI, nella Fédération? No, sono nell'Union Valdôtaine"! E allora gli ci vuole quel momento per riprendersi e un momentino, così, di smarrimento, e in questo momento di smarrimento perché allora il collega Assessore Marguerettaz, tenuto conto della sensibilità del personaggio, della sua mancanza di esperienza in politica, lo offende tirandogli qualche pizzicotto da dietro? Conosce la sensibilità di La Torre, lo sa...perché fare questa cosa? Allora, io vorrei dire: l'ambasciatore di Milanesio ve lo siete imbarcato voi nell'Union Valdôtaine, ha fatto comodo, perché sennò non sareste seduti lì, però adesso diventa un pochettino scomodo, anche alla vigilia delle elezioni comunali in cui il Governo regionale è appeso alle decisioni degli antichi...no antichi...diciamo dei "vecchi socialisti".
Io penso che i valdostani ne abbiano piene le tasche, se una volta all'anno, in primavera, noi dobbiamo assistere a questa questione che si trascina tutte le volte...beh, è venuto il momento di porre fine! Se vogliamo andare alle elezioni, andiamo, diciamolo tranquillamente, facciamole prima di ottobre, mi raccomando, perché così almeno Rollandin si fa altri cinque anni...bisogna dire anche questo, no? Non facciamole - che so? - a gennaio del 2016 o a febbraio, facciamole prima, così almeno si fa altri cinque anni! E allora ditelo, perché questi giochetti i valdostani li devono sapere se questa è l'intenzione! Se noi dobbiamo rimanere appesi alle volontà del collega La Torre dobbiamo saperlo, continuerà così per cinque anni...guardatevi intorno, guardate fuori, guardate quello che sta succedendo! Non lamentatevi se poi l'astensionismo arriverà alle stelle, non lamentatevi, perché questa è semplicemente la fine di un sistema che continuate a tenere in piedi.
Quindi, a questo punto, ci vuole un gesto di responsabilità: trovate il Presidente del Consiglio o date immediatamente le dimissioni. È più che evidente che non avete i numeri, ma più che evidente c'è un'altra cosa: che non vi fidate più l'uno dell'altro!
Presidente - Altri? Non vedo altre richieste. Passiamo alla votazione? Non è che possiamo tutte le volte iniziare la votazione e poi... La parola al collega Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Scusate, all'ultimo invito del Presidente ho schiacciato il tasto per poter intervenire, se posso gentilmente...altrimenti, se è un problema per i colleghi...
Presidente - Prego collega, però vi chiedo solo di prenotarvi prima.
Chatrian (ALPE) - Mi scuso, Presidente.
Alcune considerazioni. Oggi mi sono chiesto, come Capogruppo di ALPE, che cosa avrebbe dichiarato in aula il collega Borrello e capisco il suo imbarazzo nel presentare l'ennesimo rinvio. Ci saremmo quasi augurati per voi, colleghi di maggioranza...perché mi sembra chiaro: nel momento in cui il confronto con le quattro forze rappresentate qua, in Consiglio, non c'è stato, visto e considerato che non c'è stato nessun dialogo - almeno così mi sembra dagli interventi fatti dai Capigruppo - con le quattro forze di opposizione, probabilmente potevate non inserire nell'ordine del giorno l'elezione del Presidente del Consiglio, del garante, dell'arbitro, quanto meno per evitare l'ennesima figuraccia. Però questa ennesima figuraccia, questa brutta figura che fate voi, scusate, ma la fate fare anche a noi dell'opposizione e, purtroppo, a tutto il Consiglio regionale! Avete inserito il punto all'ordine del giorno e, a questo punto, non ci interessa chi volete nominare, ma fatelo, fatelo al vostro interno! A meno che, e ditelo allora, abbiate bisogno di qualche altro gruppo per poter eleggere il Presidente del Consiglio; quindi scanso agli equivoci, nessuna confusione, che ci sia chiarezza fino in fondo, noi siamo per la chiarezza fino in fondo e per la coerenza, ma ditelo! Ancora pochi minuti fa, nella sede opportuna dei Capigruppo...non confondiamo...e, per quei valdostani che ancora ascoltano il Consiglio, per l'ennesima volta ancora questa brutta figura! Dobbiamo essere franchi e schietti, stiamo discutendo sull'arbitro, non stiamo discutendo sull'allargamento di una maggioranza, ma se invece intendete allargare la maggioranza, ditelo, fatelo, però al più presto! Mi sembra che anche...scusi, Presidente...mi sembra che anche in sede di Capigruppo la nostra posizione sia questa, e se avete dei tempi ditelo ai valdostani, ma cercate di non far fare l'ennesima figuraccia.
Termino: si faccia chiarezza subito tra chi è minoranza e chi è maggioranza. Questo penso sia il punto più importante, in modo che i valdostani sappiano, capiscano, e poi a questo punto deciderete probabilmente il vostro Presidente del Consiglio, perché il confronto da lei sempre decantato in quest'aula, caro collega Borrello...ma nessun confronto su questo arbitro è stato fatto in questi mesi! Grazie.
Presidente - La parola al collega Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Premetto che mi scuso, Presidente, non era mia intenzione intervenire, perché il chiarimento era avvenuto sia in Conferenza dei Capigruppo, sia nella riunione tra forze di opposizione; diciamo però che il collega Chatrian ha creato una nuova prassi consiliare, si può intervenire anche dopo l'apertura della votazione, e ha fatto quello che in politica si dice "fare delle strane allusioni", cioè si chiede chiarezza agli altri e si procede per vaghe allusioni...
Chatrian (fuori microfono) - ...me l'hai insegnato tu!
Donzel (PD-SIN.VDA) - Allora, per quanto riguarda il gruppo del Partito Democratico, siamo stati i primi a dire che eravamo favorevoli alla questione del rinvio, proprio perché la questione del porre la Presidenza del Consiglio o in capo alla minoranza o in capo alla maggioranza era una questione che era oggetto di dibattito di tutti; poi si può cambiare idea, si può dire: "noi non siamo più d'accordo che il Presidente del Consiglio sia in capo alla minoranza", è legittimo, si può decidere di cambiare idea! Tutte le forze politiche fanno i loro giochini in questo Palazzo regionale dicendo che sono gli altri che non fanno quello che è interesse dei cittadini. Penso che ognuno che siede qui abbia a cuore l'interesse non solo dei suoi quattro elettori, non solo il fatto che tra qualche giorno c'è una campagna elettorale e quindi bisogna mettersi ben in mostra per raccogliere i voti nei vari paesi, ognuno fa la sua parte politica, cerca di fare il suo pezzo e, generalmente, lo fa nel rispetto anche degli altri.
Devo dire che noi, avendo votato il rinvio l'altra volta, non ci sentiamo assolutamente a disagio nel votarlo questa volta e, come l'altra volta, abbiamo detto che evidentemente la responsabilità è in capo alle forze di maggioranza che hanno creato una impasse votandosi il Presidente del Consiglio a 18 voti andando poi ad impasticciarsi in una risoluzione che ha messo in discussione l'immagine...la risoluzione non ha l'autorevolezza di dimettere...ha messo in discussione l'immagine del Presidente del Consiglio, Presidente del Consiglio che poi si è dimesso a seguito di un invito a dialogare per trovare una soluzione. Dobbiamo riconoscere a questo Presidente del Consiglio che non è che, così, un giorno si è svegliato dopo sei mesi e ha detto: "io mi dimetto", c'è stato un invito preciso a fare questo passaggio, invito che poi è stato seguito da tutti i membri dell'Ufficio di Presidenza.
Devo dire che il PD non fa parte dell'Ufficio di Presidenza, quindi è tutta una partita che vi siete giocata tra di voi, senza consultarci, senza chiedere a noi, del Partito Democratico, che pure abbiamo dato i voti per eleggere i rappresentanti, se eravamo così entusiasti di questo percorso. Noi eravamo d'accordo sulla sostituzione del Presidente del Consiglio, l'abbiamo detto pubblicamente, abbiamo segnalato al Presidente che sarebbe stato il passo che avrebbe potuto costruire qualcosa. Devo dire che la maggioranza in questo periodo non ha dimostrato la capacità di costruire questo percorso, ma quale soluzione c'è? L'ha detto bene il collega Ferrero, c'è una soluzione, si chiamano "elezioni"! Siamo qui, vogliamo le elezioni? Eh, andiamo alle elezioni, si firma un foglio e si va alle elezioni, questa è la situazione! Quindi è inutile alzare sempre i toni e dire: "voglio questo, voglio quell'altro", la situazione è questa, è delicatissima, e in questo intervento ripeto esattamente le parole che dissi un mese fa: si sono create delle situazioni in cui c'è una corresponsabilità dell'aula a fare questo percorso.
Io vorrei che non fosse solo una questione di poltrone e di chi va a sedersi lì, l'ho già detto l'altra volta! Stiamo ragionando su come funzionerà l'Ufficio di Presidenza, affronteremo i temi interni? Abbiamo cercato di smontare sin dall'altra legislatura il giocattolino dell'Assessorato ombra, cioè di una Presidenza del Consiglio che aveva tanti fondi da distribuire all'associazione X, all'associazione Y...abbiamo ritrovato tutti e 35 la voglia di fare della Presidenza del Consiglio quel luogo che non è il luogo della distribuzione dell'Assessorato ombra, ma è il luogo istituzionale? Di questo stiamo parlando tra di noi, forze politiche? Stiamo parlando di questo o di chi occupa la casella? Stiamo parlando di come sono coinvolti tutti i soggetti del Consiglio regionale all'interno di determinate...queste famose delibere...o vengono decise sulla base di appartenenza politica, partitica, e non sulla base di appartenenza di schieramento maggioranza/minoranza? Io di questo francamente non ho sentito parlare da nessuno, nessuno! Si parla esclusivamente di chi occupa la poltrona.
Allora, francamente, prima di dar lezioni ad altri di giocare agli schemi maggioranza/minoranza, per quanto ci riguarda, noi abbiamo sempre detto: "mettiamo davanti i contenuti, parliamo prima di contenuti" e quindi importante è l'azione che le forze di opposizione hanno fatto di svuotamento della cassaforte del Presidente del Consiglio nella maxidistribuzione che opera...ma diciamocelo che in questa maxidistribuzione che opera ci sono dentro le forze politiche che rappresentano in vario modo e che dicono la loro...è questo? Lo ripensiamo, lo reimmaginiamo? C'è una visione diversa di questo ruolo e quindi di riportarlo a quel ruolo istituzionale forte?
Per quanto riguarda noi, non abbiamo mai avuto problemi a dire che vorremmo una Presidenza del Consiglio più autorevole rispetto al fatto che - lo si vede da tanti piccoli atteggiamenti anche di gestione dell'aula e quant'altro - sia ferma nel far rispettare per esempio tutto quel percorso dei "116" che non è stato attuato...erano queste le ragioni di cui noi vogliamo discutere! Per me non è indifferente che si sieda uno oppure l'altro...fino a qualche tempo fa era impossibile discutere di queste cose, e io vorrei approfittare di questo periodo per parlare anche di contenuti legati alla Presidenza del Consiglio. Grazie.
Presidente - Manca l'UVP...e l'Union, esatto. La parola al collega Bertschy, grazie.
Bertschy (UVP) - Monsieur le Président, il n'y a pas seulement l'Union Valdôtaine Progressiste qui manque au débat...
Le cose che ci siamo detti in Conferenza dei Capigruppo erano più o meno queste, con delle sfumature che poi in aula emergono e hanno bisogno di chiarezza. Intanto condivido che la posizione del collega Borrello è quella più difficile: portare voce a qualche cosa della quale poi si capisce bene che alle spalle non c'è niente, c'è una dichiarazione vuota di contenuti, è il nulla; il nulla, da questo mese, che arriva dopo un mese di rinvio, ce lo siamo detti di là, un mese di rinvio che doveva servire per le dichiarazioni fatte in aula, per trovare un percorso, per quello che riguarda noi, come UVP, con tutti i gruppi consiliari presenti. Invece si è continuato in una direzione che è legittima, ma che produce questo ennesimo rinvio e questa ennesima débâcle di Union Valdôtaine e Stella Alpina, perché è un rinvio presentato con delle motivazioni politiche, e soprattutto un rinvio che qui, oggi, in Conferenza dei Capigruppo, è stata motivata dicendo che ci sono in corso dei tavoli che dovrebbero trovare delle soluzioni.
Allora, scusandoci con chi segue i lavori del Consiglio, con gli addetti ai lavori, con i giornalisti, con tutti, per il ritardo dell'inizio del Consiglio, abbiamo voluto ribadire quello che abbiamo detto in Conferenza dei Capigruppo, e soprattutto abbiamo voluto chiarire una volta per tutte la posizione dei gruppi di minoranza, di modo che non ci fosse almeno da questo momento ambiguità sul futuro della ricerca della Presidenza del Consiglio che, condivido, è fatta di contenuti. La prima è però la scelta politica, perché tra l'altro i gruppi di opposizione avevano esplicitato i contenuti in occasione della presentazione della Presidenza del Consiglio a nome di Patrizia Morelli; c'era un documento programmatico che sicuramente va integrato con le cose che ci siamo detti, ma ci eravamo già chiariti in quell'occasione.
Allora, UV e Stella Alpina cercano questo dialogo politico...dialogo politico che per l'UVP c'è stato sul tavolo delle elezioni comunali, poi ad un certo punto abbiamo abbandonato, qualcun altro legittimamente è andato avanti, tra l'altro ha concluso l'accordo...bene, si tratta di un percorso nuovo che verrà sottoposto agli elettori e sul quale non entriamo in discussione. Ma in quel tavolo noi abbiamo sempre dichiarato che la Presidenza del Consiglio e una nuova maggioranza, per quello che ci riguarda, non erano possibili. Si sono confrontati alle scorse elezioni regionali due progetti politici differenti che non possono essere uniti in un unico progetto politico; piuttosto, in virtù della crisi, possono essere trattati gli argomenti, come mi pare abbiamo detto bene. Su certi argomenti e su certi gruppi di lavoro le cose sono andate avanti anche in questo mese, ci sarà il DL che porterà a fine mese la questione delle indennità agli amministratori, ci sono altri gruppi di lavoro che sono andati avanti, altri ai quali abbiamo rinunciato, però diverso è costruire un progetto politico nuovo in questo senso.
Allora, UV e Stella Alpina devono decidere una volta per tutte che tipo di percorso vogliono fare sulla Presidenza del Consiglio. Tenersi la Presidenza è legittimo, con i rischi che evidenziava il collega Ferrero: che qualcuno si sacrifichi e si prepari probabilmente a non raggiungere i voti necessari (però è il percorso che potete fare, è legittimo, siete la maggioranza, avete il diritto di farlo). Dare il Presidente all'opposizione? Dichiaratelo, di modo che i gruppi di opposizione si possano riunire per fare una proposta (ma non l'avete fatto, non ce l'avete detto). Rimane aperto un tavolo misto...oppure ricercare questa figura condivisa come enunciava il collega Donzel, ma ben venga, ce lo siamo detti tutti! La figura condivisa è: prendere tutti i gruppi consiliari, discutere, capire tra persone e contenuti chi possa presentare il più ampio consenso all'interno di questo Consiglio regionale. Ma si è creata da sempre, dall'inizio di questo tavolo politico, confusione! La figura condivisa deve essere condivisa solo per alcuni gruppi politici! Noi abbiamo dichiarato che la condivisione, se ci deve essere, deve essere qui, all'interno, e sicuramente il Presidente che uscirà in prima votazione dovrà essere un Presidente che raggiungerà i 18 voti, altrimenti si andrà in terza o quarta votazione.
Oggi, come UV e Stella Alpina, rimanete su posizioni che non creano né la possibilità di esprimervi un Presidente, né la possibilità di darlo all'opposizione e né la possibilità di ricercare la condivisione! Quindi, collega Borrello, quello che dicevamo dall'altra parte, e quello che abbiamo voluto fare nella riunione dei gruppi di opposizione, è di chiedere agli altri gruppi se c'erano dei colloqui, dei dialoghi o delle possibilità che qualcuno accettasse...ognuno lo può fare, ci mancherebbe ancora! ...ma l'importante è che accettasse di far parte di una trattativa politica per l'elezione del Presidente del Consiglio. Quello che è emerso dalla nostra riunione è una cosa diversa: i quattro gruppi oggi non sono disponibili a trattare la Presidenza del Consiglio in un tavolo politico differente da quello anticipato.
Allora, dove volete andare? Non credo che lo sappiate da questa mattina alle 8,30, immagino che, per come funzionano anche oggi le comunicazioni tra di voi, lo sappiate da un po' di tempo questo! Perché aspettare di nuovo questo chiarimento delle 8,30 per capire che siamo esattamente nella situazione di un mese fa? Certo, la Presidenza del Consiglio sta funzionando, ma immagino anche l'imbarazzo del Presidente e dell'Ufficio di Presidenza nel fare una gestione ordinaria e straordinaria di tutta una serie di argomenti! Quindi mettete in condizione di non lavorare soprattutto il vostro riferimento, che mi pare l'abbia anche anticipato e dichiarato. Comunque, se non c'è possibilità di trovare per il momento delle stampelle a partire dalla Presidenza, UV e Stella Alpina o dichiarano la crisi politica o si eleggano il loro Presidente, facciano il loro percorso, ma come è legittimo fare, quello che non è legittimo fare è creare della confusione.
Ora, su questo argomento, come su altri argomenti, noi, proprio perché siamo a distanza di due mesi dalle elezioni, non ci possiamo permettere, al di là del fatto che si concorra alle elezioni per ottenere del consenso e che si cerchi di farlo sui programmi e non sulle meline o su false dichiarazioni...però, proprio perché siamo qui, è necessario essere molto chiari! Se avete la possibilità di allargare la vostra maggioranza saremo contenti, perché ci sarà sicuramente un'azione di governo più incisiva; se non l'avete dovete dichiarare, anche alla luce per esempio dell'EXPO, che le cose non sono che peggiorate in quest'ultimo periodo.
Dunque a UV e Stella Alpina in questo momento chiediamo di votarsi il rinvio...evidentemente non è una posizione che noi possiamo sostenere, capiamo bene gli imbarazzi, capiamo bene la situazione che si è creata, però è una situazione che non avete voluto gestire diversamente tra il primo e il secondo Consiglio e tra il secondo e il terzo Consiglio, perché mi pare che tra il secondo e il terzo Consiglio degli elementi politici nuovi siano stati ancora di più sottolineati e chiariti. E dunque, se c'è qualcuno che può far parte di una partita politica diversa, ripetiamo che non siamo noi ad ostacolarla, però non si può continuare a perdere del tempo su situazioni come questa, come su altre situazioni! Qualcuno evocava le elezioni e qualcuno evocava altro...oggi qui c'è un Governo che, fino a prova contraria, esiste, anche se debole, in difficoltà, con una maggioranza che appunto fa fatica a far 18 quando si va al voto segreto.
Noi continueremo la nostra azione costruttiva nei tavoli di lavoro e faremo il nostro lavoro per quanto riguarda gli argomenti che non condividiamo, però è evidente che non possiamo trascinare - oggi lo abbiamo detto un po' tutti - questa situazione a lungo. Quindi se ci sono soluzioni alla crisi ben vengano, vengano presentate una volta per tutte; se non ci sono soluzioni rimangono le dimissioni della Giunta, la ricerca di un percorso politico differente o le elezioni. Non si può traghettare continuamente la crisi in nome di tavoli di lavoro che, per quello che ci riguarda, non stanno trattando questi argomenti, perché non è possibile andare oltre alla collaborazione che mi pare l'UVP abbia messo in piedi in maniera chiara e concreta su tutti i tavoli di lavoro, in quanto siamo stati presenti e abbiamo cercato di portare il nostro contributo. Certo, quando poi ci viene detto che quello che è fatto oggi non può essere cambiato, che le scelte fatte e le cose decise sono le migliori, non possiamo che rinunciare a portare il nostro contributo e ritornare da dove siamo partiti.
Presidente - Grazie collega. Altri? Il collega Farcoz.
Farcoz (UV) - Merci Président.
Due considerazioni in merito a questo rinvio. Si è sovente parlato di arbitro e non di arbitri, di figura e non di figure...credo che l'Ufficio di Presidenza, che è dimissionario, debba essere votato in toto e, di conseguenza, questo Ufficio di Presidenza presuppone degli equilibri politici che sono rappresentati all'interno di quest'aula. È ovvio che, fintanto che esistono dei tavoli, noi porteremo all'attenzione di questi tavoli dei contenuti anche sulla figura dell'Ufficio di Presidenza, ed è per questo che noi chiediamo questo rinvio: per poter addivenire a dei contenuti, che potranno poi essere condivisi come non condivisi, "e a delle figure" dell'Ufficio di Presidenza le più possibili condivise. Questa è la richiesta che oggi facciamo. È superfluo ricordare che l'Ufficio di Presidenza, anche se in maniera ordinaria, sta portando avanti il suo lavoro di controllo dell'aula e istituzionale.
Presidente - Grazie collega. Tutti i gruppi sono intervenuti, quindi apriamo la votazione... Prego, collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - Però non c'è una risposta, collega Capogruppo Farcoz, non c'è una risposta! Ha ragione, è l'arbitro, per carità, ma che percorso decidete di fare, visto che siamo fermi alla situazione di un mese fa? I tavoli di lavoro aperti, che mi pare siano politici, dichiarino da parte dei gruppi di opposizione che non c'è una discussione sulla Presidenza del Consiglio!
Presidente - Collega, chiedo scusa, ma avevamo deciso 10 minuti per gruppo...
Bertschy (UVP) - Sì, però instauriamo la discussione.
Presidente - Sì, sì, ma avevamo deciso in Conferenza dei Capigruppo una procedura.
Bertschy (UVP) - Va bene, allora se questo è l'atteggiamento, in dichiarazione di voto, per togliere ogni ambiguità, noi usciremo dall'aula e lasceremo votare il rinvio.
Presidente - Va bene. La votazione è aperta. Vi ricordo che non c'è la dichiarazione di voto, abbiamo concordato 10 minuti. La questione sospensiva è di 10 minuti, uno a favore e uno contro, ma avevamo deciso di dare 10 minuti per gruppo, quindi la votazione è aperta. Votazione chiusa.
Presenti: 21
Votanti: 21
Favorevoli: 21
Il Consiglio rinvia quindi all'unanimità questi punti a data che sarà da definire in Conferenza dei Capigruppo nei prossimi mesi. Grazie.
Punto 7 all'ordine del giorno.