Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1008 del 11 febbraio 2015 - Resoconto

OGGETTO N. 1008/XIV - Interrogazione a risposta immediata: "Risoluzione problematiche relative all'applicazione dell'ISEE in Valle d'Aosta".

Presidente - Per l'illustrazione, la parola al Consigliere Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Cari colleghi, il tema è discusso da anni, soprattutto in V Commissione, tutte le forze politiche se ne sono fatte carico. A noi premeva capire se alcuni aspetti tecnici di adattamento dell'ISEE particolarmente problematici relativi alla nostra realtà stanno trovando soluzione, perché in seconda battuta vorremmo porre alcune questioni anche di tipo più politico, e non solo tecnico, non c'è soltanto la questione del raccordarsi con l'INPS, eccetera, ma ci sono anche questioni più politiche, proprio nella costituzione della stessa ISEE nel momento applicativo.

Perché questa attenzione? Perché noi pensiamo che uno strumento che può diventare davvero decisivo per le famiglie valdostane, per la comunità valdostana, debba essere affinato nel miglior modo possibile e condiviso ampiamente nella comunità valdostana, sia a livello politico, sia a livello soprattutto delle parti sociali, perché le ricadute dell'applicazione di questo strumento sono enormi e praticamente diffuse in tutti i settori. In una società valdostana dove cresce la povertà, ma dove anche all'interno del ceto medio si conoscono forti diversificazioni, questo strumento è davvero capitale per consentire alle famiglie di dare risposte ai figli che studiano all'università, a quelli che utilizzano i mezzi di trasporto...e i due macro-temi fondamentali, la questione del sociale e la questione della sanità, che naturalmente dipendono dall'uso corretto di questo strumento.

Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Fosson.

Fosson (UV) - Sì, grazie Presidente.

Anche per noi l'ISEE è uno strumento determinante, importante, sicuramente di equità. La sua variazione prevista dal Governo Renzi con un atto del Governo del 23 dicembre pone sicuramente dei grandi problemi: è chiaro che recepisce tutte le storture del precedente ISEE che da noi erano state un po' riviste applicando soprattutto l'IRSEE per l'accesso ai servizi sociali, mentre in sanità purtroppo è ancora un dibattito tutto aperto, e lo si applica soltanto ai LEA regionali. Questo atto del 23 dicembre 2013 poneva tutta una serie di problemi che lei ha sottolineato, tant'è vero che il Governo regionale, vista l'importanza, ha attivato subito uno strumento tecnico interassessorile per lo studio della nuova dichiarazione unica, che però è stato approvato solo nel mese di novembre nel 2014; la pubblicazione è del 17 novembre 2014, con una norma di applicazione dal 1° gennaio 2015, nonostante i Comuni e l'ANCI si siano opposti su questo termine d'inizio.

Noi ci siamo subito attivati capendo l'importanza, ne abbiamo parlato in V Commissione, ma soprattutto questo gruppo tecnico interassessorile, a cui è stato aggiunto il coordinamento dei CAF, le rappresentanze sindacali, il CELVA, e per una nostra richiesta anche un membro della V Commissione, si è riunito il 12 di gennaio e ha valutato quello che diceva lei, in merito alle problematiche tecniche applicative. Allora, su richiesta anche sindacale, si è fatto un incontro presieduto dal Presidente, in Presidenza, in cui si è voluto convocare l'INPS, l'Agenzia delle Entrate, le Poste e l'Associazione banche, proprio perché per esempio dal punto di vista dell'INPS la grande difficoltà è quella che nel resto d'Italia le pensioni d'invalidità e l'assegno di accompagnamento vengono erogati dallo Stato. Però è stato molto positivo questo intervento, perché l'INPS si è attivata come si è attivata anche per Trento, nel senso che loro devono adattare il sistema informativo a livello centrale. Così anche per le banche: al rappresentante dell'ABI noi abbiamo sollecitato il discorso che non è giusto che per avere un certificato di giacenza media del conto corrente le nostre banche chiedano 15 euro mentre alcune banche non lo chiedono. Noi ci siamo opposti e abbiamo fatto molta forza su questo, come con l'Agenzia delle Entrate. Questo gruppo tecnico fornirà in breve tempo dei risultati.

Dopodiché sono d'accordo con lei, ci dev'essere un incontro politico, che ci sarà con questo gruppo allargato. Per il momento c'è la comunicazione del Ministero che i vecchi ISEE mantengano la loro validità fino alla loro scadenza. Adesso politicamente porteremo queste soluzioni anche con due aspetti importanti: intanto la necessità di fare delle simulazioni che non sono semplicissime (adesso i tempi tra INPS e CAF si sono ridotti), ma che stanno arrivando, e poi fare una formazione chiaramente per tutti i soggetti coinvolti. Quindi io direi che, appena le risposte tecniche arriveranno, riuniremo di nuovo questo gruppo allargato con una rappresentanza politica e poi, eventualmente - e sono ben d'accordo - torneremo anche in V Commissione; però, come le dico, gli aspetti del nuovo ISEE sono estremamente positivi: da una parte perché eliminano i furbetti e, dall'altra parte, con la questione patrimoniale, bisogna fare un po' di simulazioni su quello che succede in Valle d'Aosta, sulla possibilità di introdurre delle soglie diverse. Grazie.

Presidente - Per la replica, la parola al Consigliere Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Assessore.

Ero stato appunto informato di queste difficoltà tecniche, del fatto che ci si sta lavorando, era importante trovare una risposta chiara ai problemi tecnici. Fa molto piacere che ci sia questa collaborazione dell'INPS e delle banche, perché questo ci permetterà di affrontare più serenamente l'aspetto politico. Lei l'ha già anticipato: c'è la questione patrimoniale che dovrà essere valutata con le sue ricadute su un territorio come il nostro.

Dall'altra parte, mi permetto di lanciare un messaggio al Governo regionale, ma non solo come PD-Sinistra VdA, anche altre forze di opposizione lo stanno sostenendo: uno degli elementi che da anni è dibattuto per rendere maggiormente equa l'applicazione di qualsiasi formulazione dell'ISEE è quello di introdurre un numero di fasce maggiori, questo soprattutto per quanto riguarda il ceto medio-basso valdostano, dove ormai oggi piccole differenze di reddito possono determinare differenze sostanziali nell'accesso ai servizi o alle contribuzioni. Allora, con un aumento delle fasce, noi eliminiamo il principio fondamentale dell'evasione fiscale, cioè il principio berlusconiano delle due fasce che poi spinge all'evasione fiscale. Se lo appunti quindi tra le cose: l'aumento delle fasce è una cosa che depotenzia l'evasione fiscale e tiene conto di queste difficoltà che avvengono nella parte bassa del ceto medio valdostano, perché sappiamo che la fascia di povertà avrà accesso ai servizi, dobbiamo guardare a quella fascia più bassa attraverso questo sistema più graduale di fasce ISEE. Grazie.

Presidente - Punto 7 all'ordine del giorno.