Oggetto del Consiglio n. 932 del 14 gennaio 2015 - Resoconto
OBJET N° 932/XIV - Communications du Président du Conseil régional.
Presidente - Punto 1 all'ordine del giorno.
Messieurs et Mesdames, en ouverture de cette séance nous rendons hommage aux victimes des attentats qui ont eu lieu à Paris les jours derniers. Par une lettre que j'ai adressée au Président délégué de la section française de l'Assemblée parlementaire de la francophonie, le Député Jean-Pierre Dufau, j'ai exprimé la solidarité du Conseil de la Vallée face à cette grave attaque contre les valeurs qu'incarne la France, berceaux des droits et des libertés fondamentales, et contre l'Europe dans son ensemble. Je vous invite donc à observer une minute de silence pour commémorer les victimes. Merci.
Je vous communique qu'une proposition d'acte administratif a été déposée à la Présidence du Conseil: "Approvazione del Programma investimenti per la crescita e l'occupazione 2014/20 (FSE)" à l'examen de la IVe Commission. Je vous informe aussi qu'à partir du 7 décembre 2014 les réunions suivantes ont eu lieu:
Bureau de Présidence: 4
Conférence des Chefs de groupe: 2
Ie Commission: 3
IIe Commission: 1
IIIe Commission: 2
IVe Commission: 2
Ve Commission: 2
IIe et IIIe Commissions: 1
Dimissioni dall'incarico del Consigliere Segretario André Lanièce. Nella serata di ieri, il Consigliere André Lanièce, con lettera indirizzata ai Presidenti del Consiglio e della Regione e ai Capigruppo di maggioranza, ha messo a disposizione della maggioranza consiliare il proprio incarico di componente dell'Ufficio di Presidenza dimettendosi dallo stesso.
Calendario delle riunioni del Consiglio. La Conferenza dei Capigruppo riunita ieri, martedì 13 gennaio, ha deciso il calendario delle adunanze del Consiglio da marzo a settembre 2015. Le riunioni si aggiungono a quelle già programmate per gennaio (28 e 29) e febbraio (11 e 12, 25 e 26) e sono così articolate: 11 e 12, 25 e 26 marzo; 8 e 9, 22 e 23 aprile; 6 e 7 (in seduta ordinaria ed europea internazionale) e 20 e 21 maggio; 10 e 11, 24 e 25 giugno; 15 e 16, 29, 30 e 31 luglio, come d'abitudine, e 23 e 24 settembre. Di questo elenco i Capigruppo ne hanno già avuto copia, perché è stato discusso ieri, e quindi questo è il nuovo calendario per i prossimi mesi.
Concludendo, è opportuno ricordare che la fase di transizione ed evoluzione politica espressa dal Presidente della Regione in occasione della ripresa autunnale dei lavori, è tutt'ora in corso, come è in atto il dialogo auspicato da tutti. A fronte di questo clima, che ha permesso all'aula di continuare i suoi lavori nonostante la crisi politica, ritengo opportuno comunicare a quest'aula che per rispettare la risoluzione approvata il 29 luglio 2014, rimetto a disposizione la carica di Presidente del Consiglio regionale che ho mantenuto su richiesta scritta di tutti i componenti della maggioranza.
Qualcuno intende chiedere la parola sulle comunicazioni? La parola al collega Bertschy.
Bertschy (UVP) - Merci Monsieur le Président.
Le due comunicazioni di questa mattina hanno chiaramente un alto valore politico. Intanto sottolineiamo la coerenza delle dimissioni da Segretario del Consiglio del Consigliere Lanièce, che ha mantenuto quanto dichiarato in aula, e rileviamo, nella conclusione della sua comunicazione, quello che politicamente era stato da tempo richiesto da parte dei gruppi di opposizione, che avevano, attraverso una risoluzione, chiesto le dimissioni dalla carica di Presidente. Una dichiarazione, quella di oggi, Presidente, che da parte nostra accogliamo soprattutto perché non poteva andare oltre questa situazione e quello che vorremmo è solo capire che non sia un mandato che rimane, così, nel tempo, da decidere quando verrà rimesso.
Quindi quello che riteniamo, sottolineando l'importanza della sua comunicazione, è che a questo punto si possa, dal prossimo Consiglio, ritornare a votare la figura del nuovo Presidente del Consiglio, e pertanto riteniamo queste dimissioni effettive, al di là della formalizzazione che non sappiamo se è già avvenuta o quando avverrà, però effettive a partire da questo Consiglio. Quindi, se è in questo senso che abbiamo interpretato la comunicazione, non possiamo che rispettare quello che è stato fatto...comunque il suo lavoro, rispettare la volontà che ci ha espresso, però vogliamo la chiarezza rispetto a questo momento che chiaramente ha, sotto il profilo politico, tutta l'importanza del caso. Quindi il prossimo Consiglio regionale, nella prossima udienza, voterà un nuovo Presidente del Consiglio.
Presidente - Altri? La parola al collega Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Prendiamo atto con favore che, ferme restando le posizioni di ciascuna forza politica, un clima più disteso in quest'aula riqualifica questo Consiglio regionale, che la presa d'atto di una votazione di questo Consiglio, quindi di una risoluzione che aveva chiesto le sue dimissioni, che lei oggi conferma di voler in qualche modo, avendone giustamente parlato coi colleghi della maggioranza...finalmente dare atto, dopo mesi e mesi, a questa risoluzione, riqualifica questo Consiglio regionale, riqualifica gli atti che vengono votati in questo Consiglio regionale, dà dignità a tutto il Consiglio regionale.
Noi siamo quindi a disposizione per una riflessione su un incarico di Presidenza del Consiglio che sia davvero, questa volta, sostenuto dall'aula del Consiglio regionale.
Président - La parole au collègue Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente. Buongiorno a tutti.
Rispettiamo la sua volontà, prendiamo atto delle sue dichiarazioni. Non conosciamo le ragioni del rimettere questa funzione da Presidente del Consiglio, forse ci piacerebbe sapere qualcosa di più, perché la risoluzione era stata approvata mesi or sono, quindi quali sono state le ragioni, dopo la pausa dei 15 giorni nelle vacanze di Natale, di questa presa di posizione. Gradiremmo sapere tempi e modi, chiarezza e trasparenza, in quanto che è ragione, in quanto mi sembra che questo Consiglio si era già pronunciato in maniera chiara per quanto riguarda la sua carica e il fatto di aver ricoperto in questi mesi comunque questa carica. Oltretutto questo Consiglio aveva preso una posizione diversa rispetto alla sua funzione, cioè queste sue dimissioni dovevano essere rimesse sul tavolo all'interno di questo Consiglio, al di là delle vostre dichiarazioni all'interno della maggioranza, da diversi mesi or sono. Quindi gradiremmo conoscere tempi, modi, e soprattutto le ragioni. Grazie.
Presidente - Grazie collega. Altri? La parola al collega Ferrero.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente. Semplicemente per prendere atto di un qualcosa che, secondo noi, era dovuto, è comunque un impegno che è stato rispettato. Ci riserviamo poi al momento della nomina del nuovo Presidente del Consiglio alcune considerazioni. Per ora è un atto che, secondo noi, rientra pienamente in quello che era il percorso, doveva essere così.
Presidente - La parola al collega Farcoz.
Farcoz (UV) - Merci Président. Simplement pour remercier à mon nom personnel et au nom du groupe le travail mené de l'avant pendant ces mois et surtout pour avoir maintenu le rôle suite à la demande faite avec la motion présentée le 29 juillet. Tout simplement pour remercier aussi la précieuse collaboration du Secrétaire Lanièce, pour son travail mené de l'avant de Secrétaire du Conseil. Merci.
Presidente - La parola al collega Borrello.
Borrello (SA) - Grazie Presidente. Buongiorno a tutti.
Un piccolo commento rispetto ad un passaggio politico importante, che è quello che stiamo vivendo all'interno delle comunicazioni del Presidente del Consiglio. Prima mi permetterete però di diversificare, in qualità di Capogruppo della Stella Alpina, i due momenti: da una parte c'è un momento prettamente personale, espresso dal collega Lanièce, di un disagio legato a un percorso che sta vivendo a livello personale e, dall'altra, un passaggio più di carattere politico. Voglio sottolineare l'atteggiamento responsabile che ha avuto il Presidente del Consiglio nel manifestare oggi quelle che sono le sue disponibilità, tenendo conto dello sforzo che ha prodotto nel gestire quest'aula, a seguito della risoluzione approvata il 29 luglio 2014; uno sforzo che è accompagnato sicuramente da responsabilità, che ha permesso alle forze politiche di produrre un dialogo, tanto auspicato all'interno di quest'aula, e fuori, da tutti i cittadini valdostani. La ringrazio del suo lavoro, Presidente, a nome personale e a nome di tutta la Stella Alpina per quanto lei ha prodotto fino ad oggi.
Presidente - Altri? Non vedo altri...la parola alla collega Certan.
Certan (ALPE) - Chers collègues bonjour.
Permettez-moi, au nom du groupe ALPE, ces quelques réflexions (vous en avez parlé, Monsieur le Président, en ouverture, et on s'est recueillis dans une minute de silence); ces quelques réflexions qui veulent être avant tout de soutien et de participation à la douleur et à la consternation des familles et des collègues de ces citoyens français (je dirais aussi nigériens), des travailleurs qui ont payé très lourdement leur liberté de parole et leur droit d'expression, leur droit de travail et qui aujourd'hui reçoivent le dernier salut, mais qui sont entrés profondément dans nos âmes et je crois nous ne réussirons plus à oublier leur génie, aussi, et leur clairvoyance.
Cet attentat démontre, si encore il y en avait besoin, du grand et lourd éloignement des citoyens et de la politique, un lourd retard de la politique européenne à propos des politiques de l'intégration. On a souvent pensé et suffisamment parlé de faire avancer des sentiments et des discours de tolérance, au lieu que ceux de respect, de valorisation, de connaissance du proche, en laissant surgir et sans contrôle des aspects culturels, religieux, socio-économiques qui aujourd'hui sont en train d'éclater. Aujourd'hui il faut rappeler pas seulement les rédacteurs de Charlie Hebdo, mais les policiers musulmans aussi, qui ont donné leur vie pour faire dignement leur travail. La phrase de Voltaire paraît aujourd'hui escomptée, mais elle est plus que jamais actuelle: "Je ne suis pas d'accord avec vous, mais je donnerais ma vie pour que vous ayez le droit de le dire". Nous avons été frappés par l'incivile mais lucide ignorance des terroristes, la violence et l'ignorance vont souvent ensemble. Elles se côtoient et elles sont souvent nourries par des États, parce qu'elles favorisent les affaires personnelles et les égoïsmes de quelques personnes au détriment de la communauté. Pour combattre le terrorisme et le racisme il faut avant tout favoriser la culture et non les guerres, favoriser les égalités et non pas les différences, mais il faut le faire sans hypocrisie. Nous sommes d'accord qu'il faut sauvegarder la liberté de parole et d'expression, dans tous les lieus de notre quotidien, mais il faut le faire sans hypocrisie et sans moquerie, autrement on obtient des effets contraires.
Je termine en citant les mots du prix Nobel pour la paix: "Un enfant, un enseignant, un livre et une plume peuvent changer le monde". La défense des droits de l'homme, de la liberté d'expression, le respect, la démocratie, la paix commencent avec l'exemple, je dirais avant tout d'une fille de 17 ans et de son papa, qui ont su, je crois, avec leurs mots et leur plume changer le monde. Merci.
Président - Merci Conseillère Certan. La parole au collègue Bertschy.
Bertschy (UVP) - Presidente, senza fare déclencher un dibattito sull'argomento legato alle sue dimissioni, credo che sia dovuto da parte sua almeno un minimo di chiarezza sul percorso, perché in questi 18 mesi questo Consiglio si è caratterizzato, per vari momenti...un elemento che l'ha sicuramente caratterizzato è il fatto che una serie di atti politici, che poi sono stati votati, non hanno avuto esecuzione. Quindi se questa dev'essere una nuova fase perché è un nuovo anno, credo che con chiarezza dobbiamo dare alla gente dimostrazione politica di serietà, che non vuol dire null'altro che dare esecuzione agli atti politici che appunto vengono portati in Consiglio. Quindi le chiediamo nuovamente, per noi, con la dichiarazione che lei fa oggi, se le sue dimissioni sono dimissioni esecutive, le riteniamo esecutive da questo Consiglio...il percorso poi la maggioranza - o "ex maggioranza", come amiamo chiamarla - lo individuerà, però alla comunità valdostana oggi va detto che il ruolo del Presidente del Consiglio, nella figura di Marco Viérin, termina, e poi si avvieranno altri percorsi politici. Perché altrimenti si rimane in sospeso e non si ha mai chiarezza, soprattutto non si dà dimostrazione di serietà rispetto al nostro stesso lavoro, da parte soprattutto sua, che oggi presiede a nome di tutti noi la nostra importante Assemblea. Quindi le chiediamo - anche gli altri colleghi hanno chiesto questo - una dichiarazione chiara, che non mette in difficoltà nessuno perché sono le cose che ci siamo detti oggi in aula.
Presidente - La prendo con serenità e tranquillità. Credo, per chi mi conosce, di aver sempre rispettato la parola data, forse qualcun altro meno, però questo non è un mio problema, e credo che, come ho rispettato la parola data alla maggioranza, su quella richiesta scritta, di cui avete avuto copia, di mantenere quello che era il mio incarico per portare a compimento un percorso di dialogo politico che bene è stato ripreso da credo tutti i Consiglieri, io formalizzerò anche per iscritto questa mia volontà. È chiaro che è una volontà che ha un senso politico, di maggioranza, quindi certe risposte non gliele posso dare io, ma gliele può dare l'Esecutivo odierno o il capo del Governo regionale che rappresenta oggi la maggioranza.
Non ci sono altre richieste? Siamo ancora sul punto 1. La parola al collega Gerandin.
Gerandin (UVP) - Merci Président.
Breve premessa. Personalmente, come gruppo - è già stato detto - abbiamo apprezzato il comportamento e la coerenza con quanto il collega Lanièce ci ha detto, dopo l'annuncio del Presidente del Consiglio, vale a dire è stato molto concreto sui passaggi che lui aveva eventualmente ipotizzato. Per cui a volte ci sono delle sensibilità personali o ci sono comunque anche degli atteggiamenti che vanno al di là magari anche di quella che è la politica, ma in un momento particolare danno dei segnali che noi riteniamo assolutamente importanti.
Allora, per riprendere quello che diceva prima il collega Bertschy, a noi va bene che vengano annunciate delle dimissioni, ci venga anche detto che queste dimissioni vengono rimesse all'aula, però noi gradiremmo veramente, per un discorso di chiarezza (e lo dico con tutta sincerità), che venga garantita l'attività di questo Consiglio, nel quale ci sono dei provvedimenti assolutamente importanti, ma che poi alla fine di questo Consiglio ci sia...proprio per coerenza, con quella coerenza che lei ha sostenuto di incarnare...che vengano formalizzate le dimissioni al termine di questo Consiglio. È un passo importante, perché è un passo che dà nuovamente credibilità a un contesto come questo; penso che in questo momento la coerenza, per quella che è la sensibilità personale - di cui io, per carità, gliene do atto - debba essere un percorso di chiarezza, un percorso che termina con questo Consiglio, tenuto conto che, lo ricordo, è dal 19 di luglio che sono state richieste queste dimissioni. Questo è quanto, per cui non è proprio per mancanza di fiducia, ma è un percorso nuovo, come quello che lei ha annunciato, è un percorso di chiarezza, dove la persona, e quella che è la sensibilità personale, va al di là di quelli che possono essere delle volte dei giochi o comunque accordi politici o partitici. Grazie.
Presidente - Altri su questo argomento? La parola al collega Chatrian.
Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.
Nel mio breve intervento di prima avevo chiesto, a nome del gruppo ALPE, i tempi, i modi e soprattutto le ragioni (lei ci ha citato il suo comportamento, la chiarezza); chiederemmo se lei intende gestire l'aula in questi due giorni...eventualmente ci sono due Vicepresidenti che possono gestire tranquillamente l'aula...quindi chiederemmo gentilmente a lei spiegazioni.
Presidente - Altri? Non ci sono altri su questo punto 1? Chiudo il punto 1 confermando al Consigliere Chatrian che, in rispetto del Regolamento che prevede tranquillamente la conduzione dell'aula fino all'accoglimento da parte del Consiglio delle risoluzioni, lo farò, come ho sempre fatto, insieme ai due Vicepresidenti, e quindi rispettando pienamente le regole senza nessun problema.
Punto 2 all'ordine del giorno.