Oggetto del Consiglio n. 872 del 18 novembre 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 872/XIV- Interpellanza: "Predisposizione di un unico manuale contenente gli standards costruttivi e gli elementi di riferimento per il dimensionamento dei fabbricati rurali".
Presidente - Per l'illustrazione la parola al Consigliere Nogara.
Nogara (UVP) - Merci Président.
Bene, è ormai da anni e anche in questa legislatura che si parla di eliminazione della burocrazia a livello regionale, ma non solo di questo, ma anche di tutte quelle iniziative che aiutano o possono agevolare il lavoro nelle nostre aziende agricole. Ed è solo giustificato un ragionamento del genere. Da diversi agricoltori ho avuto numerosissime segnalazioni che succede invece proprio il contrario di tutto quello che ho detto fino adesso. E allora ho voluto andare a verificare per quello che riguarda i manuali, soprattutto per gli standard costruttivi e per autorizzazioni varie a livello agricolo. Mi son trovato di fronte a un manuale fatto dall'Assessorato dell'Agricoltura, supportato da una delibera di Giunta, e devo dire sinceramente che me lo sono consultato, mi sembra un buon lavoro. Poi, però, succede che vado a vedere all'USL dove hanno un altro manuale, un manuale operativo, non supportato da nessuna delibera, un manuale operativo da parte dei...questi qua sono...mi scusi, chi lo usa sono i veterinari... dico non è riduttivo, è un po' una...è stato scopiazzato il manuale dell'Agricoltura, però in questo manuale mancano dei pezzi, nel senso come vi ho detto prima, il manuale dell'agricoltura è fatto bene, glielo dico sinceramente, Assessore, trovo che sia fatto bene. Perché vi dico che è fatto bene, perché prevede delle regole per la costruzione dei nuovi fabbricati, ma prevede anche le regole per l'esistente. É chiaro che ci troviamo di fronte a delle problematiche quando qualche giovane o qualche persona che decide per necessità, deve cambiare lavoro, o non ha più un lavoro, che si rimette nell'agricoltura, nell'allevamento, va a cercarsi una stalla che è vuota, ormai ce ne sono tante, si trova con questo manuale dell'agricoltura che dà delle misurazioni per il benessere animale che sono valide, allora dà delle misurazioni per il nuovo, le parlo delle poste, delle mangiatoie, delle canalette di scolo, poi fa tutto com'è scritto nel manuale dell'agricoltura, chiama il veterinario dell'USL e il veterinario lo guarda e gli dice che no, qui no, perché in questa stalla vecchia la mangiatoia, qua c'è scritto nel manuale, ci sono poche cose diverse, eh, però ce ne sono e ti possono limitare l'apertura della stalla. Qui c'è scritto: mangiatoia bovine da latte, centimetri 70-75. Basta. Non si sa se è altezza, larghezza, profondità, quello che è. É chiaro che nelle vecchie stalle non ci sono mangiatoie 75 centimetri. E un veterinario zelante ti dice: tu questa stalla se non hai la mangiatoia da 75 centimetri non la apri. Questo è un problema, ma poi, così, andando a fondo delle cose mi sono ritrovato che l'ufficio prevenzione e sicurezza degli ambienti dell'USL di Aosta sta mettendo in piedi un manuale per la sicurezza nelle stalle.
Adesso non lo so, se ci troveremo gli allevatori legati con una corda per non scivolare nella stalla o cosa, però, diciamo, che tutte queste cose sono una complicazione e una spesa per i nostri agricoltori. Mi auguro che questa cosa si fermi, fino a un certo punto, che non si vada avanti con queste iniziative, perché come ci ha detto lei giustamente, Assessore Fosson, nell'audizione che abbiamo fatto ieri, quando le ho posto la domanda su quanto si spende per i veterinari, e per il numero che c'è, lei subito mi ha detto che mi dava ragione e che è una cosa assurda, poi si è corretto dicendo che è esagerato un po' un numero e la spesa.
Non vorrei che tutto questo personale, che non sa come andare avanti, si inventasse nuovi manuali o nuovi prontuari che vanno solo a discapito del lavoro, perché la cosa principale mi sembra che ci sono tante persone all'interno di queste strutture che forse non hanno mai lavorato, hanno forse studiato tanto, allora forse bisognerebbe mischiare un po' le due cose, per capire effettivamente qual è il meglio per i nostri agricoltori nell'agricoltura valdostana. Poi, oltre a questo, ci ritroviamo in un'altra situazione. E queste son tutte, vi sto enunciando delle situazioni che mi son venuti a portare, non ci fermiamo solo al manuale agricoltura e al veterinario USL, no, c'è il veterinario USL e c'è l'ufficiale sanitario.
Allora, c'è un allevatore che mi ha fatto tutta questa storia, si è fatto la stalla in base al manuale, è arrivato il veterinario e gli ha fatto fare i cambiamenti, ha fatto i cambiamenti ed è arrivato l'ufficiale sanitario che gli ha detto no, no, devi buttare giù quella parete e devi fare una porta. Allora, capite che qui incominciamo un po' a esagerare, secondo me si è perso un po' il controllo, secondo me la funzione del politico è anche quella di mantenere un po' il controllo e noi forse qua, soprattutto, e mi riferisco a lei Assessore Fosson, sotto l'aspetto sanitario a livello di USL e di veterinari abbiamo perso un po' il controllo della situazione, perché qui ci ritroviamo con manuali, con altri manuali che si vogliono fare, con ufficiali sanitari che ti dicono il contrario di quello che ti dice il veterinario. Probabilmente nelle cose che vi ho detto avrò fatto qualche errore sicuramente, però la situazione è questa.
Allora, gli agricoltori sono a un livello che alla fine non sanno più cosa fare. E riporto un altro esempio. C'è un manuale di autocontrollo, che tutti devono avere. Un allevatore mi ha detto: sono andato al patronato, all'EPAC, come la vogliamo chiamare. Me l'hanno fatto, ho speso 100 euro, mi hanno fatto il manuale, è arrivato il veterinario e mi ha detto: no, questo manuale non va bene. Si son messi...è stato gentile il veterinario, in questo caso, dovrebbe essere la cosa che fanno i veterinari, proprio per agevolare un po' questi agricoltori, si è messo lì con questo agricoltore e si son rifatti tutto il manuale. Perché questo manuale aveva molte cose che non andavano. Gli ha detto: se tu hai questo manuale e fai queste cose sono obbligato a sanzionarti.
Noi abbiamo anche una associazione di categoria come l'AREV, secondo me, queste sono suggestioni che vi do, secondo me sarebbe anche il caso che l'AREV si interessasse anche di queste cose, di fare dei manuali, come quello dell'autocontrollo per...c'è un manuale dell'agricoltura e le riconosco Assessore che è fatto molto bene, teniamo quel manuale, ma quel manuale che sia per tutti. Perché nel manuale dell'agricoltura c'è scritto tutto. Poi non dimentichiamoci una cosa, noi abbiamo un grosso patrimonio che è formato da queste vecchie stalle, fatte a volta anche molto belle, con delle colonne. Adesso come adesso se un veterinario entra in una stalla del genere non ti può...non ti rilascia le autorizzazioni, non puoi mettere mucche, non puoi mettere animali. Allora, vi chiedo e ve l'ho chiesto, nell'interpellanza, che ho fatto e mi rivolgo all'Assessore Testolin e all'Assessore Fosson. Insieme a voi, con la III e la V Commissione si riesce a fare un documento congiunto o un manuale congiunto o quello che volete, per arrivare ad avere...per dare soprattutto una risposta a queste persone?
Assessore Fosson con lei anche in commissione abbiamo parlato del...come si chiama?...del veterinario d'azienda. Sarebbe l'ideale, il veterinario di azienda si deve vedere tutte queste cose, con l'USL. É lui che deve trattare, non deve essere l'agricoltore che fa il giro del mondo per sapere se deve fare una porta, se deve fare l'antibagno, se deve fare sei finestre, se deve fare la mangiatoia larga, stretta, alta, bassa, ognuno va per la sua strada. Ripeto, abbiamo perso un po' il controllo della situazione. E chi ci rimette, come al solito, sono gli ultimi e in questo caso sono gli agricoltori. Grazie.
Si dà atto che dalle ore 11,54 assume la presidenza il Vicepresidente Rosset.
Rosset (Presidente) - Per la risposta ha chiesto la parola l'Assessore Testolin, ne ha facoltà.
Testolin (UV) - Grazie Presidente.
Mi rendo conto che dall'impostazione dell'interpellanza, così come è stata presentata, diciamo sia una problematica che ricomprende entrambi gli assessorati e che qualche criticità in più viene a evidenziarsi nel momento in cui ci sono le verifiche dal punto di vista sanitario.
Mi ero preso carico di rispondere a quest'interpellanza, per cui la mia risposta sarà più improntata verso quello che è il discorso del manuale dell'Agricoltura e con alcune considerazioni che evidentemente sono state condivise con la sanità.
Innanzitutto per ricordare, così come peraltro già sottolineato dal collega Nogara, che la Valle d'Aosta è una delle poche regioni italiane, se non forse l'unica, ad avere un manuale di riferimento per scopi urbanistici e per l'ammissibilità ad aiuti finanziari nel settore dei fabbricati rurali. L'utilizzo del manuale ha nel tempo rappresentato un'opportunità per il settore agricolo, per uno sgravio, appunto, burocratico, in quanto disciplinando i parametri per l'edificabilità nelle zone agricole, ha permesso di superare le restrittive e difformi indicazioni poste in essere dalle singole norme di attuazione dei piani regolatori comunali, dando così una visione più unica ed organica di quelli che erano gli adempimenti da assolvere. Gli uffici dell'Assessorato all'agricoltura si avvalgono di tale strumento ormai a partire dal 1994, tale dotazione ha sicuramente contribuito negli anni a rendere trasparente l'azione amministrativa e a garantire che i contributi erogati e gli interventi in generale fossero destinati a strutture razionali dal punto di vista agricolo.
É evidente che il manuale degli standard costruttivi dovrebbe essere uno strumento in continua evoluzione, in grado di dare risposte alle esigenze del territorio, in riferimento all'evolversi delle tipologie produttive e delle normative veterinarie, sanitarie e di sicurezza degli ambiti di lavoro. Di queste problematiche siamo ben consci e negli ultimi anni sono stati organizzati effettivamente degli incontri tra i tecnici dell'Assessorato all'agricoltura, dell'Assessorato alla sanità e le organizzazioni quali appunto l'AREV, citata anche in presentazione, per un confronto sui nuovi obblighi previsti dalle nuove normative in ambito sanitario e di sicurezza sul posto di lavoro, al fine di concordare le linee di indirizzo per un aggiornamento del manuale degli standard costruttivi, che tenga conto anche di queste esigenze.
Le attività di revisione, pertanto, iniziate, proseguiranno nel corso dei prossimi esercizi e va chiarito che un manuale unico di riferimento dovrà differenziare, comunque, chiaramente quelli che sono i requisiti minimi obbligatori, per il rispetto delle norme veterinarie e sanitarie di sicurezza degli ambiti di lavoro dalle indicazioni tecniche volte a raggiungere un livello qualitativo di progettazione superiore ai minimi previsti, per chi è intenzionato a realizzare nuove costruzioni o a sistemare fabbricati già esistenti. Si ritiene che il confronto e la collaborazione con la III e la V Commissione consiliare possa vertere in particolare sui criteri generali di applicazione del manuale piuttosto che sui contenuti di natura prettamente tecnica, che sarà, invece, più opportuno condividere con gli operatori del settore.
Detto questo, condivido il fatto che si debba cercare di dare delle informazioni più precise possibile agli agricoltori nel momento in cui investono sulle loro aziende, l'obiettivo appunto del manuale dell'agricoltura che dovrà essenzialmente, diciamo, cercare dei punti di contatto e di condivisione con il discorso sanitario, è un lavoro che come detto è già stato iniziato e che dovrà proseguire sicuramente con il supporto anche tecnico di associazioni quali l'AREV che possono indicare le difficoltà nell'attuazione di interventi. Raccogliamo, quindi, in pieno questo suggerimento per quanto ci concerne, grazie.
Presidente - Per la replica chiede la parola il Consigliere Nogara, ne ha la facoltà.
Nogara - Grazie, merci Président.
Penso che lei abbia colto quello che volevo dire, non discutevo sulla validità del modello, che è stato fatto dall'Agricoltura. Anzi, l'ho detto diverse volte, mi sembra un buon manuale, le stavo dicendo non mi sento di dover fare una risoluzione perché il Consiglio prenda una decisione di doverci riunire in commissione oppure di obbligarvi a fare qualcosa. Direi che è ora di finirla, basta con gli incontri, passiamo ai fatti perché di incontri so che se ne stanno facendo, ne sono stati fatti. Passiamo ai fatti, non è una cosa molto difficile, se abbiamo una base di un manuale che come le ho detto è un manuale valido, penso che in commissione o tra voi l'incontro tra gli Assessori e tutti gli attori che lavorano in questo settore, si possa addivenire in poco tempo a una soluzione che possa andare bene per tutti, a costo zero, questo è a costo zero, ed è un servizio che diamo all'agricoltura che in questo momento, come sapete tutti, è in grossissima difficoltà. Non mettiamoli ancora di più in difficoltà con queste complicazioni. Questo era lo scopo della mia interpellanza, non voleva essere altro. Allora, le chiedo e vi chiedo, sia a lei Assessore Testolin che all'Assessore Fosson, se fosse il caso magari di trovarci in III Commissione e in V Commissione, per fare almeno il punto...e decidere chi convocare, cosa fare, però quello che volevo dire è basta con gli incontri, ormai penso che si siano incontrati quelli dell'USL con quelli dell'agricoltura, i dirigenti si saranno incontrati mille volte. Andiamo un po' ai fatti, abbiamo una base solida, che è un bel manuale, ben fatto, lavoriamo su quello, se c'è qualche appunto da parte dell'USL e dei veterinari da fare, lo valutiamo e lo si inserisce, per una volta, come dice lei, invitiamo anche gli attori principali, che sono gli agricoltori, non dico gli agricoltori in genere, ma l'associazione degli agricoltori, l'AREV, che possa dire la sua su qualcosa. Cerchiamo di fare un lavoro che dia un servizio una volta tanto per gli allevatori, che serva a qualcosa. Grazie.