Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 860 del 18 novembre 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 860/XIV - Interrogazione a risposta immediata: "Problematiche relative alla gestione delle quote latte".

Presidente - La parole au collègue Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Un argomento come questo meriterebbe ben più di un'interrogazione a risposta immediata, quindi valuterò, anche in base alla risposta, la necessità o meno di ritornare sulla questione.

É un argomento che da anni è stato utilizzato e strumentalizzato anche in modo abbastanza grossolano dalla politica, che ha cercato, in qualche modo, di eludere quelli che erano obblighi, che la stessa politica aveva sottoscritto, magari restrittivi per alcune aziende, ma sicuramente utili per altre, atti, in qualche modo, a determinare la produzione del latte. Se in queste trattative il nostro Governo non fu all'altezza e, quindi, non rappresentò bene la situazione dell'Italia, si è, però, creata una situazione che ha un po' stravolto tutte le regole, nel senso che i cittadini, le aziende, gli imprenditori che hanno rispettato le norme si sono visti, nel tempo, quasi beffati da quelli che le violavano in modo palese.

Da una mia indagine non risulterebbe in Valle d'Aosta questo sforamento delle quote latte, perché c'è stato un sistema di riorganizzazione e di riequilibrio regionale. É però vero che ci sono state delle sanzioni all'incontrario in Valle d'Aosta. Sempre sul regime delle quote latte, che non attiene quindi allo sforamento in eccesso, alcune aziende che non avevano segnalato per tempo la loro riduzione di produzione hanno avuto la sanzione all'incontrario. Anche da noi esiste, quindi, un problema di gestione delle quote latte e vorrei capire come si interviene su questo problema. Grazie.

Presidente - La parola all'Assessore Testolin.

Testolin (UV) - Grazie Presidente.

Si evidenzia come, in relazione alla procedura di infrazione da parte della commissione europea, relativamente alla gestione del recupero del prelievo supplementare trattenuto dagli acquirenti, si rileva che la situazione per la Valle d'Aosta riguarda due casi, limitatamente alla campagna 1999-2000.

In un caso per un importo di circa 4.000 euro, mentre nel secondo caso per un importo di circa 4.500 euro. Si segnala che nel primo caso, trattasi di acquirente che essendo sostituto di imposta, e avendo trattenuto il prelievo relativo a un suo conferitore, doveva, a seguito delle comunicazioni AGEA, versare la somma dovuta nelle casse erariali. Nel frattempo è però deceduto e gli eredi hanno rinunciato all'eredità e ne disconoscono l'operato. Nel secondo caso, pur venendo richiesto il versamento del prelievo trattenuto, AGEA aveva già comunicato all'acquirente che l'importo del prelievo era già stato compensato in parte e in parte recuperato su altri aiuti comunitari e quindi non era più esigibile. Alla luce di questo, quindi, si può affermare come la situazione in Valle d'Aosta sia sostanzialmente regolare e si conferma che c'è, comunque, un'attenzione da parte degli uffici in merito a questo tema delicato, così come sottolineato dal collega Donzel.

Presidente - Grazie. La parola al collega Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Ecco, sicuramente questo va dato merito agli allevatori, alla gestione regionale, l'aver evitato od operato in compensazione regionale lo sforamento delle quote latte, evitando le sanzioni che, invece in altri luoghi, penso Lombardia, Veneto, dove, in particolare anche l'Emilia-Romagna, si era intervenuti, illudendo le aziende che non avrebbero pagato, invece, adesso bisogna restituire un miliardo e 400 milioni. Alcune aziende, quindi, sono addirittura a rischio chiusura a seguito delle multe che arriveranno. Da questo punto di vista bisogna fare attenzione. Ovviamente la mia domanda era generica sulla gestione delle quote latte, qui, invece, ci sono stati dei fenomeni di non comunicazione del non raggiungimento della quota latte. Gli allevatori hanno dovuto pagare delle sanzioni che si aggirano intorno ai 30 mila euro, non sono cifre da paura. Da questo punto di vista, quindi, serve mantenere e perfezionare questo raccordo tra aziende e AGEA attraverso l'AREA, perché si eviti, quanto più, la procedura di irregolarità. Sapendo che - ho chiuso - con le piccole aziende che abbiano noi è molto più difficile allinearsi sulle quote latte, rispetto alle grandi produzioni, che possono liberarsi facilmente di un quantitativo di capi o una quantità di latte, non conferendola ai caseifici, mentre nella nostra realtà è molto più difficile gestire la produzione del latte. Grazie.

Presidente - Grazie collega. Punto 3.02 all'ordine del giorno.