Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 823 del 23 ottobre 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 823/XIV - Rafforzamento finanziario del Resort & Casino di Saint-Vincent. Incarico alla Finaosta S.p.A. di sottoscrivere, in nome e per conto della Regione, l'aumento di capitale della Casino de la Vallée S.p.A. (Approvazione di un ordine del giorno).

Presidente - Passiamo all'esame dell'ordine del giorno. Chi chiede la parola per illustrarlo? Siamo sull'ordine del giorno. Lo diamo per illustrato. Qualcuno chiede la parola? Allora passiamo al voto? Allora viene posto in votazione l'ordine del giorno...la parola al collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Sì, grazie Presidente.

Nel primo pomeriggio le forze di opposizione hanno presentato un ordine del giorno che andava a mettere in risalto da una parte le criticità, le difficoltà, la situazione, e dall'altra cercava di impegnare, insieme al Governo regionale, e mettere in risalto, sia le forti potenzialità che ci sono ancora e che dobbiamo, a nostro avviso, come sistema Valle d'Aosta esprimere, e sia la necessità di trovare delle soluzioni migliori.

Detto questo, il dibattito nel pomeriggio è stato comunque interessante, ci siamo fermati diverse volte come Consiglio, perché abbiamo voluto proporre a questa maggioranza, su questo dossier, nuove prospettive. Non possiamo negarlo, il Presidente è stato chiaro, dobbiamo fare un'operazione verità, e vogliamo farla insieme. Il Presidente Rollandin poc'anzi ci ha detto: dobbiamo fare un'operazione verità perché dobbiamo essere più bravi, non ci interessa in questo momento andare a vedere, le altre Case da gioco italiane, magari qualcuna più in difficoltà, altre magari sono un po' più bravine di noi, ma è un po' la guerra dei poveri; quindi lasciamo da parte la guerra dei poveri, proviamo a mettere al centro la nostra situazione, una situazione difficile, situazione che il Presidente prima ha ben illustrato, per la quale ci sono delle criticità che vogliamo affrontare.

C'è la disponibilità, dal punto di vista politico, di affrontarle nel merito, non sostituendoci alla società. Noi abbiamo un ruolo diverso, che è quello di analizzare le criticità, creare e dare degli indirizzi chiari, determinati e forti per trovare la soluzione per uscire dal tunnel. Prima di fare altre considerazioni sull'ordine del giorno, che abbiamo comunque riconfezionato tra capigruppo di maggioranza e di opposizione, due considerazioni. Il Presidente ha suddiviso i due piani, quello legato agli investimenti e quello legato alla gestione. Cercando di fare un altro esempio e ha fatto l'esempio dell'università e della scuola. Stiamo parlando di una macchina da soldi, che è un'altra cosa. L'università...sì assolutamente, l'università ha un suo ruolo, l'ospedale anche, arrivo Presidente, il ragionamento che volevo fare è che qui stiamo parlando di una macchina che dovrebbe fare soldi. E, come è stato detto, quasi 100 milioni di euro sono stati messi sul tavolo dalla società, così era stato deciso nel 2009-2010 e si è indebitata, quindi oggi queste risorse in parte servono per coprire quegli investimenti. Ha omesso forse, ma per chiarezza, non è per un discorso di puntiglio o per far delle critiche, non ci interessa, ma nel 2009 quando si è deciso un percorso all'interno di questo Consiglio eravamo presenti, e il Governo allora decise di modificare i rapporti disciplinari, dicendo: qui dobbiamo fare dei lavori. La situazione è critica dal punto di vista strutturale, ma anche normativo, CPI, statico e tutto, quindi è inutile che chiediamo col nostro disciplinare il 40 percento degli introiti, abbassiamo il 40 percento al 10 percento e facciamo accantonare un po' di risorse alla società. Solo per correttezza, perché altrimenti...ed è per quello che l'Assessore Perron questa mattina ci ha detto che nel 2009-2010-2011 la società ha accantonato e ha chiuso dei bilanci in utile. Solo per chiarezza perché a fronte di una modifica di un disciplinare, quindi meno risorse inoltrate, versate nelle casse regionali, la società ha accantonato un po' di risorse, per poter fare...tutto vero per dire però che i tre anni hanno avuto un esito positivo modificando il disciplinare, accantonato quelle risorse e poi...e entro sul secondo volet, Presidente Rollandin, quello gestionale, abbiamo avuto due anni difficilissimi, 2013 e 2012, con delle perdite - non sto di nuovo a riprendere la discussione - importanti e ci sarà un 2014 di nuovo molto, molto difficile.

Al di là di questo, per dire che la società non è riuscita a mettere da parte sufficienti risorse, viste le difficoltà, la gestione, la criticità, l'operazione verità che oggi vogliamo fare tutti insieme, perché siamo tutti molto preoccupati dalla situazione. Non era sufficiente iniettare della benzina, questa mattina siamo stati tutti chiari sia dai banchi dell'opposizione che di maggioranza, mi sembra, per poter rilanciare e mettere sul tavolo degli indirizzi probabilmente più forti e più chiari, per mettere in campo delle soluzioni e invertire la rotta.

Per quanto riguarda l'ordine del giorno, viste le premesse, la sintesi che è stata trovata all'interno delle forze in Consiglio regionale va nella direzione di mettere in piedi una task force politica. Noi abbiamo un ruolo di natura politica, la situazione è gravissima e, quindi, vogliamo in maniera straordinaria affiancare e monitorare l'azione di rilancio della nostra Casa da gioco, senza metterci al posto, come dicevo prima, della società, perché abbiamo un altro ruolo, ma vogliamo invece monitorare, essere sul pezzo e affiancare la società. Affiancando vogliamo scrivere nero su bianco gli indirizzi che devono indubbiamente...e qui come dicevamo prima, sono dei primi indirizzi, sicuramente non esaustivi, non sono la soluzione di tutti i mali, ma i quattro indirizzi, che abbiamo scritto nero su bianco e condivisi, sono i primi a nostro avviso molto importanti, che la task force dovrà sviluppare, sviscerare e a quel punto demandare alla società.

Il primo, la conferma della revoca del premio per l'amministratore unico, anche per il 2014, e la riduzione significativa del compenso dell'amministratore unico e di tutti i dirigenti. La seconda, a nostro avviso molto importante ma non esaustiva, la predisposizione di un piano di crescita degli introiti dettagliato, supportato da una valutazione credibile e sostenibile a livello finanziario, che possano produrre un vero ed effettivo rilancio dell'azienda e del territorio circostante. Il terzo molto difficile, ma a nostro avviso basilare, prevede accordi di prospettiva, perché mi sembra che una delle criticità che è uscita all'unisono oggi in Consiglio, dalla maggioranza e dall'opposizione e anche dalle audizioni che abbiamo fatto poc'anzi e nelle scorse settimane, il rispetto degli accordi in essere finalizzati a un recupero di produttività, a una riduzione dei costi del personale, obbligatorio, e sarà la task force che metterà nero su bianco gli indirizzi per dare delle risposte su un problema che va risolto, ma col metodo giusto, nei confronti giusti, con una condivisione a nostro avviso corretta, che riequilibri il rapporto tra reparti produttivi e personale amministrativo. A nostro avviso è importante questo passaggio, considerato che i reparti storici stanno piano piano andando a esaurimento.

Il quarto punto, che per noi come dicevo prima è stato discusso in queste ultime settimane, in questi ultimi mesi, dal territorio, dalle istituzioni, dal Comune di Châtillon, di Saint-Vincent, dagli operatori del settore, economici, produttori e non solo, la definizione di accordi concreti, da porre in atto immediatamente per garantire un raccordo; quello che a nostro avviso è mancato - questo raccordo non c'è stato, in questo periodo - a nostro avviso è basilare e dev'essere costante col territorio circostante, al fine di favorire l'interazione e le necessarie sinergie tra il territorio che non deve essere svuotato, e la Casa da gioco da sola, che vive nel suo reparto e nella sua gestione, oltre che la strategia di rilancio dell'intero comprensorio.

L'ultimo passaggio, non secondario, evitando la concorrenza sleale nei confronti delle aziende private locali. Trovare delle soluzioni che vadano nella direzione di far convivere e raccordare territorio e Casa da gioco e parte hôtelière, quindi i due hotel gestiti direttamente dalla società. A nostro avviso il fatto di mettere in piedi da subito la task force politica che affianchi e monitori l'azione di rilancio della Casa da gioco è necessaria per non dire urgente, e mi sembra che in Capigruppo sia stato deciso che ogni gruppo esprimerà un Consigliere che darà la disposizione per sviscerare e delineare nel concreto indirizzi puntuali, chiari, per poter invertire la rotta e il momento di grandissima difficoltà.

Presidente - Grazie collega. Siamo sempre sull'ordine del giorno. Altri? Non vedo altri. Quindi poniamo in votazione. Collega Bertschy.

Bertschy (UVP) - Abbiamo detto, dunque, tanto nelle repliche dell'Assessore e del Presidente c'è evidentemente l'attenzione per le cose che sono state dette, rimaniamo distanti su alcuni punti e anche su una serie di, come si può dire, valutazioni rispetto a dei fatti specifici. D'altronde è legato alle posizioni che abbiamo avuto fino a ora e avremo modo ancora di confrontarci. È chiaro che al di là del merito dei quattro punti, di quello che è stato annunciato adesso dal collega Chatrian che è il frutto del lavoro che abbiamo fatto oggi, durante e nelle pause dei lavori del Consiglio, quello che assolutamente va fatto rimarcare è che da adesso in avanti bisogna entrare nel merito delle questioni e avere il coraggio di cambiare marcia e soprattutto di immaginare che il futuro non è un futuro roseo, ma allo stesso tempo che ci deve vedere capaci di rilanciare l'azienda e di affidarla alle persone che ci daranno la sensazione di aver capito che cosa devono venire a fare in Valle d'Aosta.

Noi non...che ci daranno, nel senso che poi qualcuno in Valle d'Aosta c'è stato e chi lo sa se ci rimarrà, intanto oggi l'azienda è quella che è, speriamo che troveremo la forza per rilanciarla. Quello che ci interessa soprattutto è far capire che non è semplicemente pensando alle difficoltà che ci sono da parte dei costi, come abbiamo già detto, dell'azienda, non solo da lì si deve partire, ma a fare tutto quello che serve per ridare quello slancio che oggi il Casinò non ha più per tutti noi. E, quindi, con questa apertura alla fine della discussione generale sui punti che abbiamo messo insieme per discutere, abbiamo aperto la nostra discussione politica, siamo contenti di aver trovato un punto di incontro, abbiamo rinunciato alla sospensione perché abbiamo ottenuto quello che volevamo ottenere, e cioè un cambio di marcia già nelle intenzioni dell'ordine del giorno, nei punti che sono stati enunciati, che non saranno limitativi del lavoro della task force. Su come la dovremo comporre, credo che dovremo ancora ragionare, non abbiamo parlato di composizione, lo vedremo poi con calma, e su cosa, su come si dovrà operare anche dovremo fare in modo di essere efficaci e propositivi, e di entrare subito nel merito delle questioni, perché quello che interessa adesso è valorizzare gli ulteriori investimenti che sono stati fatti. Anche gli ulteriori capitali che è vero che vanno per l'investimento, Presidente, ma sappiamo che liberando il peso degli investimenti sul bilancio, si dovrebbero liberare anche delle risorse per provare a fare quel rilancio nelle spese correnti che oggi manca, la liquidità, tutto il piano marketing, le cose che abbiamo detto prima. La soddisfazione, quindi, è quella di aver ottenuto finalmente un punto di incontro che raggiunge le nostre intenzioni, portare un valore aggiunto, per portare qui i problemi che abbiamo rilevato da parte di chi lavora nell'azienda, da parte del territorio, delle forze politiche che ci sostengono e far sì che si possa nei prossimi mesi provare a fare un percorso di rilancio dell'azienda, portando le nostre idee, sperando che siano quelle giuste per rilanciarla.

Presidente - Grazie collega. La parola al collega Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.

Molto brevemente perché non mi sono mai piaciute le repliche alle repliche, quindi prendiamo atto della posizione dell'Assessore e del Presidente, soprattutto nella parte che ci riguarda in questo momento, cioè di questo ordine del giorno che in qualche modo conferma la necessità di un'azione più incisiva della politica rispetto a un controllo da esercitare sui vertici della Casa da gioco, quindi sulle iniziative da fare, anche in connessione con il territorio di Saint-Vincent. Certamente non saremmo arrivati defatigati a un dibattito di questo tipo, se tutto il percorso sulla presa d'atto delle condizioni del Casinò, la ricapitalizzazione e quant'altro fosse avvenuto un po' in solitaria. Adesso si tratta di guardare soprattutto al futuro e mi fa piacere che quando stamattina ho letto il documento che avevo fatto tempo fa, cioè oltre 15 giorni fa, dissi: cronaca di una disfatta annunciata, ma non parlo di morte, perché la partita per la vita è ancora aperta. Questa è la partita per la vita, noi vogliamo giocarla fino in fondo e credo che la collaborazione di tutti, con impegni molto precisi e specifici, molto chiari sugli indirizzi da dare nella prima fase per coloro che avranno quest'onere di far parte della task force, è un fatto importante, non è un impegno generico. Da questo punto di vista, quindi, esprimiamo una soddisfazione, fermo restando che tutto il dibattito che c'è stato questa mattina, rimane in piedi, perché ognuno di noi porta la sua sensibilità, la sua lettura interpretativa della crisi del Casinò e con questo cercherà di portare un contributo fattivo a che si inverta una tendenza. Abbiamo detto il fallimento del Casinò significa tirare al fallimento tutto il comprensorio di Châtillon e Saint-Vincent, quindi stiamo guardando molto anche allo sforzo che gli operatori stanno facendo in questo momento ed è importante che l'ordine del giorno tenga conto di recuperare quel raccordo tra la Casa da gioco e gli operatori del settore, che era venuto meno. Per quanto ci riguarda, quindi, rispetto all'ordine del giorno, pur sapendo che è un impegno molto gravoso per noi, quello di trovare una situazione molto difficile e dover tentare di dare qualche indirizzo per un rilancio dell'azienda, ci sentiamo di impegnarci a sostenere l'impegno che, soprattutto grazie alla collaborazione dei colleghi, è stato costruito in quest'aula. Invece, per quanto riguarda le modalità con cui si è arrivati alla gestione del Casinò e alla ricapitalizzazione fatta un po' nelle segrete stanze, ecco, questo metodo di lavoro spero che sia definitivamente messo da parte e si cammini verso un nuovo modo di gestire questa importante società partecipata della Valle d'Aosta.

Presidente - Grazie collega. Non vedo altre prenotazioni per prendere la parola, quindi passerei...la parola al collega Viérin Laurent.

Viérin L. (UVP) - Merci Monsieur le Président.

Alcune considerazioni su questa giornata, in conclusione, direi importante. Stamattina, a seguito della relazione dell'Assessore Perron, eravamo rimasti un po' stupiti, ma la giornata che si è consumata in quest'aula e le considerazioni di tutti i colleghi arrivate un po' da più parti, hanno portato a un documento condiviso. E credo, crediamo, che questo sia la considerazione più importante di questa giornata. È chiaro che qualcuno ha dovuto ravvedere alcune posizioni e sfumature, da più parti si sono unite e fuse in un documento, ma la politica oggi ha saputo dare un messaggio, che quando un dossier è urgente, quando un dossier non può più vedere delle situazioni che rischiano di portare a dei disagi sia sociali che occupazionali e in qualche modo vedere dei temi così importanti sfuggire di mano e soprattutto rischiare di avere delle ricadute negative sull'intera comunità, la politica deve avere la forza di trovare delle sintesi, delle convergenze. Le diagnosi, tutto ciò che oggi ci siamo detti a partire da questo momento, visto che si parla a partire da oggi di una task force che è una parola che noi come UVP abbiamo voluto introdurre nelle discussioni di questi ultimi giorni per cercare di fare e di sottolineare una questione. E quando si è in un periodo di forte difficoltà la task force spesso è un termine che si usa non tanto in ambito bellico, ma quando esiste una ricostruzione, magari dopo dei conflitti e dopo delle situazioni di grande crisi, la task force significa unire le forze, in un modo, in un momento temporaneo, magari anche su certi dossier, per cercare di risolvere e di ripartire, mettendo a lato le sensibilità magari diverse o comunque sfumate, mettendo da parte i rancori, i personalismi, per cercare di risolvere i problemi della gente.

Se da un lato, quindi, il fatto di aver oggi dibattuto del Casinò, magari anche con toni aspri e con una volontà da parte nostra di far capire che oggi ci si trovava davanti a una dicotomia e a un bivio, che la politica aveva di fronte l'ultima possibilità di essere affermata e di affermarsi, su un dossier così importante, che non poteva più esistere una parte o l'altra, che non può più esistere il voi e noi su un tema quando è sul baratro o comunque in una gravissima situazione. In questo caso, come nei diversi mesi, tante volte è stato sollecitato da più parti, bisogna saper guardare oltre. Allora, le notizie che arrivano sicuramente su questo dossier non sono rassicuranti, anche da fuori, leggiamo in queste ore della legge di stabilità, l'articolo.43 che parla di spending review anche per i Casinò, attraverso gli Enti locali, quindi si parla di spending review sulle partecipate e quindi anche sui Casinò che sono citati. Si parla di una situazione che è...e oggi siamo contenti, Assessore Perron, finalmente, dopo una giornata di dibattito, che lei timidamente abbia detto che la situazione è critica. L'avevamo letto in un verbale, in altri luoghi, ma oggi la partenza, se lo lasci dire, non è stata delle più felici, e forse tutta questa discussione avrebbe anche preso un'altra piega se lei fosse partito con una disponibilità che è arrivata alla fine della giornata, ed è questo l'unico appunto. Se a monte c'è una capacità di discussione su certi temi, forse si arriva anche a distendere i toni di un dibattito, magari nei contenuti no, ma nei toni sì, per arrivare alle stesse conclusioni. E poi è chiaro che ciò che lei ha detto in questo intervento serale ha una sfumatura e una cadenza diversa rispetto a ciò che è stato detto questa mattina. Noi avevamo semplicemente contestato il fatto di non minimizzare. Allora, a noi interessava fare sì la diagnosi, ma soprattutto la questione più importante, cioè la task force, il fatto oggi di passare da quella che è una fase di parole e di enunciazioni di principio a una fase più operativa, di soluzione dei problemi. Perché oggi la gente ce lo chiede. Ci chiede, soprattutto su questo dossier, che si faccia qualcosa. È anche un'assunzione, poi, di responsabilità da parte della politica, che spesso forse avrebbe più facilità a scaricare tout court, in questo caso non è questo l'atteggiamento, è che più forze si uniscono e cercano di trovare una soluzione. Non è detto che la soluzione migliore o che nel giro di pochissimo tempo si riuscirà a risolvere tutto. Sicuramente ci sarà un'attenzione più dettagliata e maggiore che terrà conto di tutte le sensibilità, vedremo che cosa riusciremo a fare. Ma è secondo noi, ed è questo il dato che citavo in premessa, un'assunzione di responsabilità anche e soprattutto delle forze di opposizione, che tendono una mano nel cercare di portare le proprie sensibilità all'interno di questo organo nuovo, di questa nuova entità che cercherà di risolvere o comunque di affrontare un dossier. Ecco, la questione degli obiettivi: noi abbiamo insistito sulla questione della codificazione, e lo ricordava qualcuno, non è l'intera codificazione di ciò che si farà, ma perlomeno un indirizzo, come è stato fatto per le società partecipate, ci siamo dati un indirizzo qui in aula, e il gruppo di lavoro - siamo quasi alla conclusione, abbiamo lavorato bene, ci sentiamo di dirlo - produrrà un testo che è frutto di mediazione, di lavoro congiunto, ma che è nato e si è sviluppato sulla base delle indicazioni di questo Consiglio.

A un certo punto la dicotomia era: siamo tutti d'accordo, magari non ufficialmente o magari non nei dibattiti, ma in commissione e tra i Consiglieri nel dire che le cose non vanno bene, ma non abbiamo la forza di trovare delle soluzioni. Allora oggi, il fatto di dire: benissimo, si ferma questa deriva, e abbiamo l'impressione che ci sia il Titanic che va alla deriva, l'orchestra suona, che cosa fa la politica? Allora questo è il passo ulteriore. Ecco perché abbiamo voluto fissare la questione dei compensi, del piano di crescita dell'introito, della riorganizzazione aziendale, del recupero della produttività e dell'accordo sul territorio. Sono punti che possono essere una parte di sintesi, ma che dice oggi con un messaggio molto chiaro che si passa dalle parole ai fatti. Il messaggio, quindi, che deve uscire da quest'aula è un avviso ai naviganti, sempre per rimanere in metafore marine, anche al Titanic, che adesso non si scherza più. Che la politica ha cercato di fare il possibile, che ha aiutato - l'abbiamo detto in questi anni - il Casinò, ci ha creduto, adesso però si deve lavorare tutti assieme per cercare di recuperare ciò che si è perso. La situazione in generale, al di là del Casinò, lo impone, e crediamo che il concetto di task force possa essere, dopo le partecipate sul Casinò, un buon metodo di lavoro, per vedere se anche per quanto ci riguarda riusciamo a incidere, perché poi l'obiettivo di ogni amministratore - se è eletto e crede in qualcosa - è di incidere. Se il muro contro muro è sostituito da una possibilità per quanto ci riguarda di incidere anche da qui, dove siamo, anche dall'opposizione, per migliorare, per cercare di far crescere questa Valle d'Aosta, noi ci siamo, lo abbiamo detto tante volte. A noi interessa che ci sia, almeno su certi temi, poi sicuramente avremo delle visioni diverse, su altri dossier, però se almeno su certi temi noi siamo disponibili a offrire il nostro contributo, le nostre idee, le nostre proposte, ecco che la task force forse è la possibilità, è uno strumento utile per risolvere i problemi della gente, perché la gente oggi ci chiede di risolvere i problemi, siano essi quelli del Casinò, della Forestale, del turismo o dell'istruzione o di altri settori. La politica, le visioni sfumate, anche le energie che portiamo, e che porteremo, in questa sfida, saranno le nostre, sicuramente potrà essere un buon inizio e su questo dossier il fatto oggi di lanciare un segnale fuori da quest'aula verso Saint-Vincent e verso la comunità potrà effettivamente essere utile alla comunità valdostana. Se, e concludo, per quanto ci riguarda, questa proposta di portare le idee e le sensibilità all'interno di un gruppo di lavoro, anche su questo tema, potrà essere produttiva, sarà una soddisfazione in più, che nelle ultime settimane, negli ultimi mesi, abbiamo provato, con una prima fase di impeto e di impatto, che si è trasformata in una fase di disponibilità, ma semplicemente e non come qualcuno vorrebbe fare percepire e far permeare nel senso di rinunciare ai propri principi. Qui nessuno rinuncia ai propri principi, ma li mette a disposizione della comunità, per il bene della gente e soprattutto per far crescere la Valle d'Aosta. Grazie.

Presidente - Grazie collega Laurent Viérin. Non vedo altri, quindi riconfermo che passiamo alla votazione dell'ordine del giorno. La votazione è aperta.

Presenti: 35

Votanti: 35

Favorevoli: 35

Il Consiglio approva all'unanimità.

Adesso siamo sulla votazione, quindi eventuali dichiarazioni di voto, del punto 33.02 che è l'atto amministrativo. Ricordo che questo atto amministrativo è comprensivo dell'emendamento della IV Commissione e quindi si vota il testo emendato dalla IV Commissione. Richieste di intervento? Non ci sono. E quindi passerei alla votazione...la parola al collega Ferrero.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Tengo a precisare la posizione del Movimento Cinque Stelle, riguardo all'aumento di capitale. Per quanto ci riguarda, ferma restando la votazione precedente, su questa questione noi voteremo convintamente contro. Non riteniamo che in un momento del genere i 60 milioni di euro messi nelle mani di certi personaggi siano una scelta oculata. Non ce la sentiamo nei confronti dei nostri elettori, del nostro gruppo col quale abbiamo condiviso queste discussioni, e pensiamo che al di là di tutti i tecnicismi qui si tratta di 60 milioni, è una cifra grandissima, sono 120 miliardi delle vecchie lire e darli nelle mani di certe persone in un momento in cui la popolazione valdostana è in gravissima difficoltà, sia dal punto di vista sociale, che dal punto di vista imprenditoriale, rappresenti veramente una scelta che è secondo noi distruttiva. Non si tratta, quindi, di far colare a picco la Casa da gioco, ma semplicemente di dare un ordine di priorità. Per quanto ci riguarda ci riteniamo cittadini a tutti gli effetti, abbiamo la sensibilità dei cittadini, e i cittadini valdostani non capiscono questi 60 milioni di euro. Spiegateli come volete, non li riesco a capire nemmeno io. Non sono probabilmente un politico così fine e sottile. Però è una scelta, secondo noi, decisamente sbagliata. Quindi il nostro voto sarà convintamente contro questa scelta.

Presidente - Grazie collega. Altri? Non vedo altre richieste di intervento. Metto in votazione l'atto. Collega Cognetta, chiedo solo di prenotarsi un po' prima, altrimenti tutte le volte dobbiamo...grazie. La parola a Cognetta.

Cognetta (M5S) - Sì, soltanto per una richiesta di voto per appello nominale. Solo per questo. Grazie.

Presidente - Allora, non c'è problema, chiedo al collega Segretario di procedere all'appello in ordine alfabetico. Voglio solo ricordare che quando ci sarà la chiamata bisogna prenotarsi, alzarsi e aspettare che si accenda il microfono e dire: a favore, contro o astenuto. Prego collega Segretario di procedere alla votazione.

Appel nominal

Baccega: favorevole

Bertin: astenuto

Bertschy: astenuto

Bianchi: favorevole

Borrello: favorevole

Certan: astenuto

Chatrian: astenuto

Cognetta: contrario

Donzel: astenuto

Fabbri: astenuto

Farcoz: favorevole

Ferrero: contrario

Follien: favorevole

Fontana: astenuto

Fosson: favorevole

Gerandin: astenuto

Grosjean: astenuto

Guichardaz: astenuto

Isabellon: favorevole

La Torre: favorevole

Lanièce: favorevole

Marguerettaz: favorevole

Marquis: favorevole

Morelli: astenuto

Nogara: astenuto

Péaquin: favorevole

Perron: favorevole

Restano: favorevole

Rini: favorevole

Rollandin: favorevole

Roscio: astenuto

Rosset: astenuto

Testolin: favorevole

L. Viérin: astenuto

M. Viérin: favorevole

Presidente - Esito della votazione:

Favorevoli: 18

Astenuti: 15

Contrari: 2

Il Consiglio approva.

Colleghi, dobbiamo solo mettere in votazione l'iscrizione della risoluzione del nuovo testo che è stato presentato, prego collega Segretario di leggere il testo.