Oggetto del Consiglio n. 579 del 12 novembre 1980 - Verbale

OGGETTO N. 579/80 - DIVIETO TEMPORANEO DI CACCIA NEI COMUNI DI RHÊMES-SAINT-GEORGES E DI RHÊMES-NOTRE-DAME. (Interpellanza del Consigliere Maquignaz)

Il Presidente DOLCHI propone lo svolgimento della seguente interpellanza, presentata dal Consigliere Maquignaz, concernente: "Divieto temporaneo di caccia nei comuni di Rhêmes-Saint-Georges e di Rhêmes-Notre-Dame", interpellanza trasmessa in copia ai Consiglieri unitamente all'ordine del giorno dell'adunanza in corso.

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Al Signor PRESIDENTE

del Consiglio regionale

SEDE

Il sottoscritto Consigliere regionale chiede di voler cortesemente inserire nell'ordine del giorno della prossima riunione del Consiglio regionale la seguente

INTERPELLANZA

VISTO il Decreto n. 11 del Sig. Assessore all'Agricoltura e Foreste con cui si vieta fino al 23 ottobre la caccia al camoscio nei comuni di Rhêmes-Saint-Georges e di Rhêmes-Notre-Dame;

CONSIDERATO che nel Decreto no appaiono sufficientemente motivati i presupposti per una chiusura anticipata;

CONSIDERATO d'altra parte che i riservisti della Riserva Conte Rossi hanno potuto esercitare la caccia a partire dal giorno 21 ottobre

il sottoscritto Consigliere regionale

INTERPELLA

il Sig. Assessore all'Agricoltura e Foreste per conoscere i reali motivi che hanno determinato il divieto temporaneo di caccia in un momento nel quale ogni determinazione relativa ai confini del Parco Nazionale del Gran Paradiso può essere considerata in termini strumentali.

Il sottoscritto ringrazia e saluta.

Aosta, 21 ottobre 1980

F.to: Maquignaz

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Il Consigliere MAQUIGNAZ illustra l'interpellanza.

L'Assessore all'Agricoltura e Foreste MARCOZ ricorda l'abbondante nevicata del 16, 17 e 18 ottobre scorsi nel comune di Rhêmes-Notre-Dame e rileva che con il decreto di chiusura citato nell'interpellanza, previsto solamente per la metà della settimana successiva, si è voluto fare unicamente opera di prevenzione; dopodiché, dato che il tempo è migliorato nettamente si è aperta la caccia ai riservisti e, dopo due giorni, la si è aperta liberamente anche per tutto il territorio di Rhêmes-Notre-Dame e di Rhêmes-Saint-Georges. Sottolinea, vista la questione "parco", che non si è voluto certamente fare polemica o demagogia, semplicemente la Regione ha voluto puntualizzare che ha veramente a cuore la conservazione e la protezione della fauna valdostana. Conclude affermando che è con questo spirito che si è chiusa la caccia in tal modo e che così si sono calmate le acque per entrambi i settori, sia quello dei protezionisti, sia quello dei cacciatori.

Il Presidente della Giunta ANDRIONE aggiunge che i riservisti hanno diritto di abbattere i camosci fino ad una determinata quota numerica e che quindi non fa alcuna differenza in quali giornate lo fanno, mentre i liberi cacciatori non hanno questo vincolo; pertanto la chiusura della caccia era stata ordinata perché erano scesi troppi camosci a valle.

Il Consigliere MAQUIGNAZ si dichiara sostanzialmente soddisfatto. Evidenzia che anche i liberi cacciatori hanno una quota numerica di abbattimento camosci che non possono oltrepassare per cui, se tale soglia è raggiunta anticipatamente, anche la caccia viene chiusa anticipatamente.

Il Presidente della Giunta ANDRIONE fa infine presente che nel caso specifico si sarebbe potuti arrivare alla concentrazione della quota in un unico punto, e precisamente nella Valle di Rhêmes.

Il Consiglio prende atto.

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