Oggetto del Consiglio n. 624 del 17 luglio 2014 - Resoconto
OGGETTO N. 624/XIV - Approvazione di risoluzione: "Invito ai Parlamentari della Valle d'Aosta a relazionare alla I Commissione consiliare allargata ai Capigruppo e all'Ufficio di Presidenza in merito all'iter delle riforme istituzionali in atto".
Président - La parole au Conseiller Laurent Viérin.
Viérin L. (UVP) - Merci Monsieur le Président.
Un sujet que nous avons déjà abordé dans cette législature, un sujet de grande envergure et surtout un sujet de brûlante actualité. Un sujet qui est à la une dans ces dernières semaines et aussi et surtout dans ces derniers jours, qui est le thème des réformes constitutionnelles. Notre engagement a toujours été, en tant que communauté valdôtaine, celui de participer à ce débat, dès le premier moment, car de réforme on parle depuis des années, mais probablement - et on en aura la preuve dans les semaines qui ont à venir - cette fois il y a effectivement une réforme constitutionnelle en cours et très probablement une réforme qui sera "épocale", historique, car à partir du 2 juin 1946, où l'Italie a choisi entre la Monarchie et la République et a choisi son système de gouvernement, il y a eu...et même dans l'histoire récente et passée...un modèle qui ne sera plus le modèle qu'on va connaître à l'avenir. Une réforme qui aura des implications aussi et surtout sur notre Région, qui aura une implication sur les Régions à statut spécial, comme les autres Régions, mais bien évidemment nous sommes dans le réseau des Régions qui ont une histoire, une culture, qui sont des minorités linguistiques, et chaque jour le débat à la télé ou dans les médias a eu une évolution. Les Conseils des vingt Régions italiennes se sont interrogés sûrement, mais aujourd'hui nous sommes probablement à un point final.
Questo tema delle riforme, che anche in quest'aula e nella I Commissione competente, la I Commissione Istituzioni e autonomia, aveva lambito quelle che erano le diverse sensibilità...avevano sempre cercato di riassumere una posizione trasversale sicuramente, ma che andasse nella direzione di difendere almeno le prerogative della comunità valdostana, quindi sicuramente il nostro modello di rappresentatività, principalmente, perché, al di là di altre riforme, il cuore di questa riforma è anche soprattutto stato sulle proporzioni di rappresentatività che anche le piccole Regioni devono avere. Mesi di lavoro preparatorio...avevamo già lamentato in quest'aula, ma in modo trasversale o, meglio, avevamo sollecitato un coinvolgimento maggiore tra quest'istituzione e quindi il Consiglio, per il tramite del suo Presidente, ma anche per il tramite del Governo, e i Parlamentari, per evitare che ci fosse una riforma che fosse così calata dall'alto o, meglio, che superasse quelle che erano le nostre istanze. Sicuramente ci sono stati dei dibattiti all'interno della Conferenza dei Presidenti, all'interno della Conferenza dei Presidenti del Consiglio anche, ma in quest'aula poi noi abbiamo avuto il periodo della crisi, sicuramente, però, al di là di tutto ciò che c'è stato, queste ultime settimane, questi ultimi giorni sono stati effettivamente giorni molto importanti. Allora, in modo non polemico, la nostra sollecitazione attraverso quest'impegno è quella di...effettivamente un grande rammarico per non aver visto questo coinvolgimento da parte dei Parlamentari valdostani e un grande raccordo che doveva esserci con il Consiglio Valle, perché è vero che le riforme toccano principalmente livelli istituzionali che sono di rappresentanza fuori della Valle, quindi principalmente il nostro modello nei confronti di Roma, ecco, però noi ci chiediamo la Valle d'Aosta in tutto questo che ruolo ha giocato e soprattutto, anche se poi i risultati possono essere collimanti con le sensibilità di tutti, era una questione di principio, ma c'eravamo detti in quest'aula di avere un raccordo a cadenza regolare, una volta al mese, di rapporti tra i nostri Parlamentari, anche il lunedì, che è il giorno in cui i nostri Parlamentari sono qui, e la I Commissione, per venire ad aggiornarci su quello che sta succedendo, anche perché noi abbiamo appreso dai giornali... Queste bozze è vero che sono bozze che girano, ma, da un lato, abbiamo appreso dai giornali che sarà un Senato di circa 100 persone, elette con le proporzioni...due quindi alla Valle d'Aosta, uno un Sindaco, l'altro un Consigliere regionale, probabilmente uno di maggioranza e l'altro di minoranza, cioè tutte questioni che comunque avranno incidenza sulla nostra comunità.
Allora abbiamo letto, abbiamo anche sentito che c'è stata anche soddisfazione da parte dei nostri Parlamentari per aver ottenuto la doppia intesa, quindi il principio della salvaguardia, cioè tutti temi che da anni vengono difesi a Roma. Allora, ma la Valle d'Aosta chi la rappresenta e soprattutto, quando la si rappresenta, a nome di chi si parla? Perché se si va a Roma a parlare a titolo personale, non va bene. È inutile fare delle campagne elettorali "la Vallée d'Aoste avant tout", la schiena dritta e non so cosa anche d'altro, e poi andare a Roma e dire: "beh, noi abbiamo questa posizione", va beh, ma ve la siete proposta da soli o rappresentate le categorie, i Comuni, il Consiglio Valle, cioè le istituzioni territoriali competenti? Si fa una riunione, si illustra almeno la riforma e si dice: "Cosa ne pensate? Noi la pensiamo così, bene, siamo tutti d'accordo, andiamo a Roma", e si è anche più forti a difendere una posizione che è di un'intera Regione. Tra l'altro, si vota a favore, ci si astiene o si vota contro non così perché al mattino si baratta magari una fiducia per altre cose - magari fosse così, perché a volte abbiamo anche l'impressione che non si baratta niente, forse non c'è niente da barattare -, ma non si è rappresentativi della comunità che si dovrebbe rappresentare.
Sentiamo poi anche, si vocifera che sulle prime bozze la Valle d'Aosta aveva altre proporzioni, poi il Molise e la Valle d'Aosta sono stati sacrificati, da tre siamo passati a due, il Südtirol ne ha quattro, che proporzionalmente è qualcosa in più rispetto ad altre Regioni, anche se giustamente loro hanno, diciamo, un'entità di popolazione maggiore rispetto alla nostra, ma, al di là di questi dettagli, avremmo voluto anche, come Consiglieri regionali e soprattutto come Consiglieri eletti in quest'aula, non sapere dai giornali, essendo in una posizione imbarazzante di dover anche nei confronti della comunità illustrare una riforma di cui qui nelle sue ultime sfaccettature non si è discusso, tutto qui. Noi quindi crediamo che nella capitale chiunque vada...ma ben vengano tutte le attività collaterali, ma, ecco, che ogni tanto ci si ricordi che un po' di raccordo col Consiglio regionale...ci sono quelle due poltrone che sono state costruite e pensate per i nostri due Parlamentari e non è che basta venire alle cerimonie o andare alle commemorazioni dell'autonomia, di Chanoux e poi dimenticarsi che è da qui che parte l'autonomia, è da qui dentro che parte l'autonomia, in quest'aula! Noi, dopo i sindaci, i consiglieri comunali, siamo il livello più prossimo alla popolazione e alla comunità valdostana e quindi meritiamo, a nostro modesto parere, un po' di considerazione. Allora una volta magari qualcuno non ha capito, la seconda volta non ha sentito, la terza volta si è confuso, un'altra volta c'è un refuso sui fondi, un'altra volta il Südtirol ottiene la fiscalità, invece noi non ce l'abbiamo, però si dice che è un grande risultato, poi non ci si accorge di una virgola, un'altra volta tutti ottengono tranne la Valle d'Aosta, poi magari ci viene il dubbio che uno non ha capito bene dov'è ecco... Allora che almeno ad onor del vero si venga in Consiglio Valle e, quando diciamo: "Consiglio Valle", noi proponiamo qui che ci sia una riunione con la I Commissione, con la Conferenza dei Capigruppo, dov'è rappresentato poi anche il Presidente che può partecipare...del Governo e l'Ufficio di Presidenza, onde discutere della bozza. Il Presidente ci ha ricordato in commissione che è una prima lettura, quindi teoricamente ci sarebbe ancora un margine, anche se non è che ci facciamo delle illusioni, però almeno essere informati. Noi crediamo che anche il CELVA e i Comuni dovrebbero essere così en passant interpellati, per illustrare...perché non è banale, da quanto si capisce da questa bozza, ci sarebbero delle liste da votare soprattutto se passa il discorso maggioranza-minoranza, adesso quello non si capiva bene se era...che probabilmente veniva tolto, al di là di questo, le modalità come...anche perché effettivamente l'anno prossimo in Valle d'Aosta ci saranno le elezioni amministrative e quindi ci sarà un'esigenza, tutti assieme, di pensare, ecco, se va un sindaco, in che forma va a rappresentare i nostri Comuni e anche per il Consiglio Valle che formula noi pensiamo di adottare. I Parlamentari quindi, secondo noi, in questa fase hanno avuto l'indelicatezza di non coinvolgere le istituzioni.
Il Presidente Marco Viérin nella foga della sua elezione aveva proposto una commissione speciale sulle riforme, sì, ma, Presidente, facciamo la commissione a "babbo morto", qui è già fatto tutto, che commissione speciale facciamo? A parte che facciamo delle commissioni per tante cose e alla fine magari ci converrebbe lavorare nella commissione che c'è, perché abbiamo messo 15 giorni per sostituire un Presidente perché faceva parte dei cambi, del rimpasto...che c'erano stati, allora lavoriamo nella commissione competente, che è la I Commissione, ed è importante che in questa commissione si discutano dei temi, va bene...altre questioni...ecco, l'atteggiamento solo un po' irrispettoso nei confronti di questo Consiglio e un maggior coinvolgimento.
Voilà, Président, en conclusion nous croyons que tous les débats qui ont eu lieu en Vallée d'Aoste à partir de l'après-guerre sur le modèle constitutionnel ont vu...à partir déjà même avant de la fin de la guerre, la Déclaration de Chivasso, toute la discussion en Vallée d'Aoste sur le plébiscite, l'annexion, le séparatisme, la Vallée d'Aoste insérée dans un cadre d'unité nationale, mais avec une autonomie spéciale...tous ces débats ont vu un débat en Vallée d'Aoste transversal, déjà dans le Comité de libération nationale, à partir de 1946, de la première ébauche de Statut en 1948 avec l'approbation il y a eu un grand débat en Vallée d'Aoste. C'était sûrement le moment historique plus important, mais même ce petit moment historique qui regarde la Vallée d'Aoste doit absolument voir le partage de tous les élus de la Vallée d'Aoste, qui sont en effet les élus du peuple valdôtain. C'est donc une question de forme qui devient substance et nous vous demandons aussi à travers cette résolution si vous en partagez les contenus, de vous faire garant, Monsieur le Président du Conseil, de ce raccord supérieur-majeur entre le Conseil de la Vallée et les Parlementaires, parce que c'est honteux qu'il n'y ait pas aujourd'hui ce passage qui est fondamental pour notre Région et surtout pour les rapports institutionnels, les personnes qui sont élues par le peuple valdôtain et qui doivent le représenter.
Presidente - Grazie collega Viérin. La parola al collega Bertin.
Bertin (ALPE) - Grazie Presidente.
Abbiamo sin dall'inizio sollecitato, personalmente e come gruppo, l'inserimento nell'agenda politica valdostana dell'argomento delle riforme. La legislatura che è nata a Roma, in contemporanea praticamente con quella della nostra Regione, è all'insegna delle riforme, lo è innanzitutto per la volontà del Presidente della Repubblica con diverse iniziative, tra l'altro, alcune decisamente sui generis come la costituzione della cosiddetta "Commissione dei saggi", ma che hanno evidentemente caratterizzato la legislatura nata l'anno scorso. Adesso col Governo Renzi vi è stata un'accelerazione, ma evidentemente quest'argomento è da tempo nell'agenda politica italiana, purtroppo in Valle d'Aosta non c'è stato questo dibattito necessario, siamo in ritardo e ora bisogna recuperare i tempi che abbiamo perso in questo periodo. Lunedì inizieranno le votazioni al Senato degli emendamenti del "DL Boschi" e a questo punto è urgente un confronto con i nostri Parlamentari, che purtroppo è mancato sinora, pertanto al più presto lo si faccia, senza, come abbiamo più volte sottolineato, la necessità di istituire nuove commissioni, che a questo punto hanno perso di significato, ce lo siamo già detti in I Commissione. Grazie.
Presidente - Altri chiedono la parola? Il collega Farcoz.
Farcoz (UV) - Oui, merci Président.
Sarò molto breve. Non posso che condividere i principi che avete elencato, giustamente ci vuole una condivisione, soprattutto in questo periodo di riforme.
Secondo punto: è stato detto che ci abbiamo messo 15 giorni per la sostituzione, non siamo stati noi a far mancare il numero legale nella Conferenza dei Capigruppo.
Terzo punto: visto che siamo alla seconda riunione, che ho avuto l'onore di presiedere, in qualche modo abbiamo già fatto presente tre giorni fa la volontà di audire i due Parlamentari e, di conseguenza, avverrà quest'audizione il prima possibile, sperando che diano la disponibilità prima della fine dell'estate. Grazie.
Presidente - La parola, per il secondo intervento, al collega Laurent Viérin.
Viérin L.(UVP) - No, solo per una precisazione, Presidente, prendendo atto che avete già fatto tutto, quindi che era inutile presentare questa risoluzione, il collega Farcoz ci aveva già pensato prima di tutti noi, quindi ci complimentiamo...la questione dei 15 giorni era semplicemente per dire...forse non mi sono spiegato bene, non è stato carpito il senso, che, al di là della questione della sostituzione, che era importante, noi, collega Farcoz, avevamo chiesto di condividere quella nomina, perché quella commissione è quella istituzionale, allora se lei condivide che con i Parlamentari ci vuole maggiore condivisione, dovrebbe anche condividere che anche in I Commissione il Presidente della I Commissione, al di là della sua persona, poteva essere condiviso, poteva anche non essere lei, poteva anche essere qualcun altro della maggioranza. Allora, questo giro di poltrone ha portato come conseguenza questo fatto di perdere 15 giorni, perché voi volevate venire in aula con il pacchetto preconfezionato, quindi adesso era solo per precisare che noi condividiamo il fatto e siamo contenti che voi aderiate a questa voglia di grande condivisione, ma che, oltre ad essere rivolta agli altri, ogni tanto dovrebbe essere rivolta anche a sé stessi. Lo prendiamo sicuramente quindi come un invito per il futuro e la metteremo alla prova e avremo sin da subito sulla riforma degli Enti locali la possibilità di vedere se c'è effettivamente anche in quel campo la possibilità di condividere. Grazie.
Presidente - Grazie collega Laurent Viérin.
Volevo solo dire, personalmente, che questo è un fatto importante, quindi direi di guardare alla sostanza, evitiamo, diciamo, alcuni scontri che sono fuori da quelli che sono gli obiettivi credo di tutti, che sono quelli di parlare con i nostri Parlamentari e cercare di lavorare tutti insieme su queste riforme. La parola al collega Donzel.
Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente.
Forse più che al collega Viérin doveva rivolgersi al collega Farcoz, magari un corso di buone maniere quando si apre alla condivisione non guasterebbe, ecco, insomma. Ci sono modi e modi di dire che si condividono le cose, ecco, anche il modo, anche la forma alle volte è sostanza...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
...no, infatti, io, quando devo dire che sono contrario, non lesino, ma se devo condividere come in questo caso vorrei condividere, non posso esimermi dal sottolineare, come hanno fatto i colleghi, che la condivisione su questo punto, rispetto ad altri, ha un valore aggiunto, perché? Perché c'è questa pressione giustamente sollecitata dai colleghi, perché su questo punto qui, sulle riforme, c'è un interesse comune, non c'è nessuna parte, qui in questo campo, che è migliore degli altri nella difesa di certi valori, di certe istituzioni, io sono intervenuto condividendo pienamente quello che hanno detto i colleghi precedentemente, per rimarcare un fattore aggiuntivo che avevo fatto notare, cioè il fatto che non ci sia questa condivisione - collega Farcoz, mi rivolgo soprattutto a lei in qualità di Presidente della I Commissione - a noi in particolare del PD crea un forte imbarazzo, nel senso che può alle volte capitare di incontrarci in situazione di confronto, noi non siamo minimamente informati di quella che è la strategia. Tra l'altro, avevamo anche chiesto più volte al Presidente della Regione di farsi carico - lui insieme ai Parlamentari - di chiarire questi aspetti e non fornirci l'informazione quando tutto è deciso e dobbiamo in qualche modo cercare, come è capitato nelle ultime volte, semplicemente di fare in modo di far digerire la questione ai valdostani...
Presidente - Chiedo un po' di silenzio per rispetto del collega, grazie.
Donzel (PD-SIN.VDA) - ...è una partita che, vista la complessità e la delicatezza con cui si gioca a livello nazionale, rischia di travolgere le parti più deboli, le parti più marginali, perché è uno scontro molto duro quello delle riforme istituzionali in campo nazionale, quindi non siamo mai abbastanza tutelati, non siamo mai abbastanza organizzati, non siamo mai abbastanza pronti ad affrontare questo confronto, il chiedere di condividerlo il più possibile, nello spirito quindi di fare fronte comune, è una richiesta forte e ci auguriamo che venga accolta non soltanto in modo freddo, come per dire per chiudere una serata che si fa lunga e stancante, ma che venga chiusa, nel senso di dire: "si inizia da qui un percorso di condivisione forte su questi temi, perché altrimenti non ne veniamo fuori", questo è un po' il messaggio di questo documento.
Presidente - Grazie collega. Chiederei allora ai colleghi se sono disponibili a votare la risoluzione. La parola al Presidente della Regione.
Rollandin (UV) - Oui, merci Président.
Le collègue Laurent Viérin a exposé les raisons qui sont à la base de cette résolution et je crois que le fait de prévoir qu'il y ait la possibilité de se rapporter avec les élus d'une façon régulière va dans le bon sens d'avoir, d'une part, une information correcte et, de l'autre, une interlocution qui puisse être à même de nous donner des renseignements sur lesquels on peut même discuter, comme c'est juste, au niveau du Conseil, pour donner des adresses que je crois sont importants... On partage donc ce problème, cette "marque" d'entente et de la possibilité d'avoir... L'unique chose que je demanderais c'est le dernier alinéa, là où on peut peut-être être un peu plus souple en enlevant "organi?", et cetera. Les autres trois restent, je crois que...le sens de la motion nous l'apprécions.
Je voudrais seulement dire que c'est important qu'il y ait cette résolution, même pour enlever un peu le fait que...au moins de ce que j'ai appris...moi j'avais annoncé au Sénateur et au Député qu'il y aurait eu cette proposition et que de leur part il n'y a jamais eu peut-être...le fait de ne pas participer...je crois qu'il n'y a jamais eu une organisation comme on va faire, comme j'imagine on peut faire justement...d'avoir des rencontres régulières, afin que...la raison maintenant c'est les réformes institutionnelles, mais il y a d'autres thèmes qui peuvent être l'objet des rencontres et des renseignements.
Sur les réformes, comme vous avez dit, comme a rappelé même le collègue Donzel, en effet c'est une réforme difficile, une réforme qui ne va pas seulement dans le sens qu'on avait souhaité du bicaméralisme, elle va changer radicalement même la méthode de vote, le fait qu'il y ait un vote direct... Comme vous savez, c'est un moment pas simple, de ma part je suis vraiment un peu troublé de ça, j'aimerais mieux le vote direct que le vote indirect, mais c'est un choix qu'on respectera s'il est partagé par la plupart. Au-delà de cela, on venait de dire quels sont les partages qu'à un moment on imaginait qui pouvaient être d'un certain numéro pour la Vallée d'Aoste, après il y a eu un avis différent et maintenant nous avons, d'après la première ébauche, deux représentants, et cetera, si vous avez eu l'occasion de lire L'Adige, qui reprenait les représentants pour la Région Trentino Alto Adige...il y avait la polémique en disant que, par rapport à la Vallée d'Aoste, eux, ils ont seulement deux représentants pour une Province et deux pour l'autre, tandis que nous avons, avec un dixième de leur population, deux représentants comme les autres. Pour dire qu'il y a un débat ouvert sur ces thèmes. Je crois que le sens de cette résolution on le partage et donc on votera cette adresse.
Presidente - Chiedo ai presentatori se accettano la proposta del Presidente della Regione di togliere l'ultimo comma delle premesse, quindi "organi...", eccetera. La parola al collega Laurent Viérin.
Viérin L. (UVP) - Oui, seulement pour dire que nous acceptons la modification, le contenu et le sens politique...l'important de ce document est surtout...au moins le partage ici pour demander un partage ailleurs. Merci.
Presidente - Grazie collega Laurent Viérin. Io quindi metterei in votazione il testo della risoluzione, togliendo l'ultimo comma delle premesse, cioè "organi istituzionali...", eccetera. Il Consiglio è pregato di votare la risoluzione. Prego votate. La votazione è chiusa.
Presenti: 34
Votanti: 34
Favorevoli: 34
Il Consiglio approva all'unanimità.
Grazie a tutti per il lavoro svolto e alla prossima adunanza del 28 luglio.
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L'adunanza termina alle ore 21,13.